L'Unità - anno II - n.49 - 5 dicembre 1913

• .., problemi della · vita italiana . . Si pubblica li Vcn,rd l in F ircn:c - Direttore GAET ANO SALVEM INI - Diruionc e Ama:~.;h trazion<t Lungarno Vespucci J2b - Abb onament o annuo ordinari o Lire 5 rcr il Rceno e per i paesi italian i dell'A ustr ia e dell a Sviue.r;; per l'ester o Lire 7,50 - Abbonamento sostenitore Lire 20 annue - Un num ero Cente simi io - Conto corrent e con la posta. Anno Il - N . 49 - S Dicembre 1913. SO MMARIO: Insidie agli emigranti, L 'UNI TA - La crisi libt:rale e il giolittismo , B. G 1u 1.1A:-:O - Leghe, l.,orgbcsla e;f elezioni pugliesi, L. BONl-'I Gl. 1 - Gli italiani di Fiume e il problema scolastico, V 1GT1.ANS - Dopo la campagna d ettorale - S. Mkb tle Arcangtlo candidato, g. s. Insidie agli emigranti. L'm,, 11 1ova Istruzione per il servi zio della leva ali' estero {uscita t'eceJ1te111t 1!e in sostitu– zione de/I' edizio ne 1 90 7 abolita) contieue al– cune impo,-1a11ti tlisposiz irmi i11 i,wterw di pa.s. saport i, eh~ costiluisco110 1m grauissi mo da11110 per /' em igra::io,ie tra11soc.r,w ica . t:;ecoudo l' Istruzione 1t;o7, i giouan i che m ·e• va110 comp iut.:, il 1A<> a11110 e che cJ,iedeva110 di emigrare prima del/' aperlura della pr opria leva, do11evm10 soltanto rilasciar e uu atto di solfomis • sio11c p~r t' nrru o!t1me11lo 11el/11 categoria cl,e l~ro era assepwta . A norma dellt1 mn r•a Istru zione, i11uece, gli it:crilli della sleSSfl el,ì che 110 11 sono inabili pr • 11urne11te111e11te o lempora11e,m1e,1lt! al servizio m,i,tar e e non luorno d iritto di esserr messi nrlla 2• o nella 3 1 cat,go ria • posso110 otle11ere il pa s• , sap orii) per pan i lra11socea11ici dietro rilas cio ~ dcli' atto di sotto111issio 11e mod. n . 16, sol• e la11to 11e; seg11e11ti cas, : • a) qua, ulo si rrcJ,i110 uri detti pa esi con • t111tala loro f am iglia ; • b) q11a11do ,,bbUm o 11ss(ll11ta 11ecessità ti, " rt?carcSi nei p11esi medesi mi pu raggùmgen•i • e pr estare a,~sisteuza a quale!,,. membro di Ja• • miglia perman e11trme11fe r111i5ralo, o per siste. La crisi liberale Un liberalismo che non è. più tal e. lin modo molto se1n plice di fare stizzir<' un liberal e i: dom:md :n gli che cosa significhi que st.:i parob , quali siano le idee concr ete e pr ecise che distinguono ccl an imano I' :l · ;,ione di que <.to partito . ..· Per solit o co minci:1 col tirar e in ballo . C:1vour e la 1r:1di2ionc cavuri an:1, e con– chrdc col dir vi che il liberalismo è il p.:irtit o ciel progresso ncll' or bita delle istitu zìoni. li male è che qu{"sto benedett o progresso è f3cile amarl o, ma è più difficile defin irlo. Ed il nostro egregio inrcrl ocmore :1nnasp:1 e sgambc-tta in giochi di:iletti ci. ma non riesce a scend ere dai pur i pri ndp i astratt i e form ali, rd enunci :ire che cosa di concrcro il liberalismo vogli:1 nggi. in l talia , per I' :1t1uazione del prog resso. Il liber alismo cav uri :mo, per dir e la \'e• rit :'i. non era as traz ione form:1le. S:tpeva bene quell o che voleva. Il suo cont enuto era nien• tem cno che I' epopea della pa 1ria rison a. E qu:1n<lo egli :1ffcrma, ·a b laicitò dello St:tto , 1:-t liberti\ del diritto dalb Chie~a e d:t ogn i tcologi:1, afferm:tva con qu esto un anu:1 le nu ovo tri onfo dello spirit o, affcrm:1va t1na pr esent e nt1m·:t conquista delb civiltà . Ma ormai r epopea è compiut :1 d:1 un pezzo. Ed an che b rivendicaz ione della vir:1 civile d:11la teologi:1 chiesas tica è or– mai un mom en to supera to. Cert o In Chie~:1 110n de sisterà mai cbl suo sog:10 di domi– nio teocrati co ; certo bisogna vegliare alla difes:1 delle pos izio ni conqu ista te e non rinunz iare a ness un· opera. ult eriore. per quant o minima, di liber:1zion<" della so– cit·tù ci\' ile d al!' aut ori tà delb Chiesa. Questa oper a, per :1ltro . non può bas tar più come pi:1traforma cl' un p:trti to libe– rale. E se non d cgcncr:1 in un anticle rica– lismo giaco b!no nega tore :1nch I e::-:so della libe rtà, e quind i :1ntite 1ico nella essenza del libera lismo, r anticlericnli smo liberale non può bastare ad un progra arnrn di conquiste • mar vi gravi i11teressi che 11011 amm e//ono di• " IMioui di sorta, o per /' mle111pi 111r11!0 di ,wa " scriltum teatrille, o d i altro regolare e speciale • contratt o di lavoro di carattere artistico o pro • • {essio nale • (par. 22 6). .\"011occorre essere molto praltci di rm igrazio,re per cap ire quale d111mn tale d1stosfaio ue drbba recare ali' rm igr!lzioue tra11soceauica ; muite mi• glia it1 di perso ne per mrno si troww mn o ad avere vi rtua lmente iuibi/11 l' e1:iipra::io1te in A meric". l)i fr onte a disp osi!ioni di questo ge11l're le pr oteste e i dubbi sorgono iii quant ità. È letit o che 101a uwl eTia cosi important e co,iti1111iad es• sere rer;ol"ta co,i una sempl ice istrr,zio11e buro• cra/Jr{I, dt rarallere riservc1to, em<111!l!a dalla compctent<"divis:one senza che :I Parlllmeuto 11e s,,pp ia 11111/11? E qual e è il m otivi;. di /aie disposi:Iione .l Vuol f orse U Covem o i'.mpedire chr l' emigra. :io ne lrtmsocean ica. a.11me11ti. per il fatto che i giov an i, em igrand o, potrebbero volersi sottrarr e al pe, ico/o di essere inviat i in Li bia ' Ec,o, iu tal casfl, m, altro dei vanta ggi po r• tali da/I ' impres a ·africm w alla pon rtl genie, cl,e p ure da/I' impre;a stessa t/01:tt!a risentire lutt i i benefici ! L' lJ NJT,\ . e il giolittismo. positive. intorno a cui si strin g:1no i com– battenti del progresso. Libert :ì, diritt o, giu– stizia sono parole va ne, se non si concre – t:mo nell'aff ermazione di nuovi più razio• nal i rapport i giuridi ci, se non si detenni – n:1110 in un cenremp<'ram ento sempre più largo ed equ ilibrn ro d' int eressi, se non pre– p:1rn110 così il fondamcn10 :1d ulteriori più :1mpi e più imen si sv iluppi di :111ivit:ì spiri– tual e e di benessere mntt:r i:1le, di pensiero t: di a:i·ione. di giustizia e- di ve rità. Or il p:1nit o libe rale non ha oggi un pro– gr:1mm a. che r:1ppresenti un· idea li1.l di eJe. v:1zionc. Esso è ormai cos trett o ,id accon– tentar si dcli' enunciazio ne pur ame1ne for– male di valori e di ideali politici. senz ' al– cuna dct crmin:izi one d i cont enut o attu ale. Non h:i altro da dire se non quell e parole vag he e generiche. che sono divenut e luo– ghi comuni pe rfino nei giornal i um oristici. ~ on è partit o liberale. È semplicemente part ito conserv atore. E non h:1 nemm eno una. forza vin , da conserva re. non una. fede, non un:1 morn lc, non ha da conserv:trc che l'utilitario stat.u qun del posto, della renclitn, dcli' affare. A 1:1li prin cip i neg:11ivi è informata quelb fomigcr:1t:1 sapienza pr,u ica dalla cui al• tt'ZZ:t i conse rva tori.. dei vetri indu lgono con un sorriso . tra il sufficiente e r .1111:-iro, ad ogni rede ideale che I rascenda la miseria delr ut ile immedia to. E qu esto ci spiega il cresce:n <' dilagare ddl a mediocr ità bur ocrn tira ed affaristic:1 nella nostra vira politic:1. da cui i migliori intelletti e gli spiriti più puri si scostano o sono repu lsi come i meno ad:nti. !I giolittis mo. E que sto ci spiega aoco ra il poter e senza par i delr on. Giolitti . IJ giolitt ismo non è solo un:1 forma di governo : è una forma di mentalità poli– tic:1. Anzi è l' espress ione piena e comp iuta dclb menta lità politica di questo nostro partito consen·atore, che h:1 paura <li dirsi l oteca Gino Bianco conservator e, e per distingu ersi dai cl<"ri• r.ili non ha più che le <' sant e memor ie >1 del suo passato libera le. Giolit ti (: il gen io drll:t mt-diocrità conserva tri ce pseudo -lihcrale, a– ~tuta, opport unistica, utilirnri a, cieca ad ogni vi~ione ide:1le. Oram ai egli <"· la figura r:lppresent:1tiva del ·libe ralismo che non è più tale, ma h:i tuttora inte resse e tro v:1 comodo ad afferma rsi mie. Lo ha anzi addirin ura assorbito, lo ha ident ific:1to con la sua persona . L' :tzione politi ca dcli' on. Gioliui si ri– ch1ce1 a hen poco. Tu~ta la su:1 sapit:nza cv";1si 1é nel non far nulla, cl:tndosi I' a.ria di fare; nel non dire null a, d:1ndo~i I' : 1.ri: 1 di sap ere quello rhe non dice. Questo pre • 1eso genio della pr aticità , questo gr:1n<le odiat orc delle :1s1razioni, non riesce mai a formulare una dir etti va della su-i politica, che non si:1 una pura :1str azione formal e e indeterminata. Kcssuno gli sentid mai espr imere una su:1concezione int egrnle <lclla vit.1 politica : flessuno ma i lo \ edr:'i af• front are un problema. che lo obblighi :1 rr endere un:i posizione nett a cont ro qual– co~a o contr o qualcun o ad un are un parti – colare int cresc:e, potent e e consolida to. Ca• vour sfid:1va !"Austria ed il Pap.1. 1.' on. Giolitti ha sfìdc1to.. Galimb erri. Egli concederà e.e-mpre generos:1mcn1c al- 1: ingenuit :i o ali' a&tuzia. dell:1 dt'moc razi:1 tutt o ciò che è forma innocua : ma que st:1 generos ità è pe r lui un' :1libi p<'r negar" tutt o ciò che i: sost:1nza, per s:11'·:ue tutt o ciò che è i111eresse dei grup pi co=tlizzati a cui egli serve. Ecco eh,: cosa. significa il suo ~m·crnarc col pa.ese e per il paese, che cos,1 signific:1 quella sua. gC"nialità pratica, che i suoi :1111- mir:n ori contr:ippongono al dot I rina.risrno teorico : è il rispett o di tmti gli interess i or– ga niz1a.ti , di llll ti i gruppi :ifTaristici, d i tutt e le clientel e k1ca.li. ~ on è un'a tti vità che s' impr,nga è una pa ssi,•it::\ che servt: ; è l'ad agia rsi sul fott o, è il disint egrarsi <lei gr andi interessi nazio– nali e di classe nella vegctazion<· dei piccoli interessi par ticolari e loc:1li. Teorici, <lottrinM i, utopi sti sono tuui co– loro, per i qua li esistono v::ilori politi ci che t rasc cndono il .orna conto dei singoli, che trasc ura no i contratti di do ut drs fra. elet – tori ed eletti, fra elett i e governan ti. Ecco perchè il moment o culmin :1nte dd - 1' atti vità politica giolini ana, il momento :i cui sono diretti gli sforzi cli ~11rni, è 1:i giornat:l elettom lc. È quei-1:1la g rande bat • 1:1~li:1, che deve :1ssicurare a.I pseudo. libe– ralismo o, nserva tore la sua in:1t1ivit à di from e ai problemi genera li dell' econom i:1 e dcli' anim a it alir,na. Può a prima. vista riui;:cire str:1no il con– tegno di qucst· uomo, che nello stesso gior– no sostiene un cos titu ziona le, un rep ubbli– cano, un socialist:1, un clericale ed un anti • clericale. J\n chc in que~to il giolittis mo h:1 l"appa renza , nel suo sub lime buon senso prn• tiro, di uscire da i p:utiti e disprezzare i loro dissens i teor ici.. Ma dai part iti si può sorti re e le lom ang ust ie teo riche si possono disdegn:1rc. non solo mett endosi al disopra di esse. ma più spesso prec ipitando più in basso .. \I di sopra c'è il \'alore di un' idea d' .ivve nire, che i parti ti non riescono :1 vede re. Al disou o c'è la miseria intellet– tua le e morale di chi non vede che il pro– pr io tornaconto pri vato. Ca\'Our si st;i:ccò da lla Destra e fece con la Sinistra il H connubio )I per imporsi all:t volontù del Re e fore quel che nessuno ancora credeva possibile dopo Nov:1r:1: de– molire i privilegi del clero e prep:1r:1r I' in• dipc·ndcnza d' lrnlia. L' on . Giolitti si alle:1 a Bissolati per fare il patto f;entil oni i fo il p:n to Gcnt iloni per rit orna re ad alle:1rsi coc Bis~olati ; ma tanto nel!' infischi:irsi del clericalismo, quanto nel cort eggia re il soci:t• lismo, non fa che sccondar e i Rolandi -Ricci de l Nord e i Dc Bcllis del Sud . L' on. Giolitti ha verso i pan iti, come verso le i<lcc, b stessa cinic:1 irrisione lltilita rin, che è div enuta proprin di tutt o il nostr o p:trt ito pseudo •libera.le conservator e. . 'el giori10 delle elezioni voi lo trova t<"socia.list:1, repubbli ca no, mona rchico, cleric-ale, anti– clerica.le , 5cconclo le esigenze loc:1li. nclb stessa man iera che nella sua cosrn nt c azione poli1ica lo trova re prot ett on:: dei In ni ca• pita listici o del le coope r;1tivn al lord, del le clicnrcle dei e< gal:1ntuomini >• e delle clien– tele cld dici ane al Sud. Perchè dovr<'bb' egli far distin1ione di pa n e ? J.a. di:-onesd e la insincerità. come la rctti1udin e e il c;u :1tter c:, non sono mo– nopolio di nessun p:trt iro. Purcl1,\ sapp ia tr:1nsigcre, può ben essere suo :1mico il pi1'1 rumor oso c.vemola1orc di bandi ere ro-,sc. A cliilll1quc è lecito esser sovversivo, e nello stesso tempo gioli11i:1110, pur chè non turbi la placid., iner1ia dei problemi che non de– vono csc.cre tol."c:ui , pur chè abb ia :1prre~;1 la sant:1 lezione della ~aggczz:i pr:11ic.1. ! nemici ver i, quelli che I' on. Giolitti odia di un odio violento, e comb a11e con ogn i :mn :1. sono i 1< libera li 11 nel senrn vero della pa.rola 11 q1111f 1,11ue pn rtito ap pari, 11,t:t1no : que lli, cioC:, per cu i esiston o an cor:i pr ivi– legi d:1 :1bba.tt erc. problemi <la ri,.oh ere. ide:1lit:\ di giustizia da attu are. Entrin o nclb Camera cd :rnche in S('nato a frott e i sovve rsivi, pur rhè siano b<"npen– sant i. Llrlino cont ro i succhioni c pred i– chino tutt e le palingenesi soci:1li che voglio• no; m:i rispetti no il suo prot<'i.ionismo sta– tale . 11 peri colo d:i comb att ere non è la ri– bellione ;in1icost it uz.ion:1le., m:1 b ribelliont: alhi s:1ggez~:i. Ecco il programma : dar qua.lchc cos:1 d:1consen ·are :i rhi è disposto ad adattar si. <' dist ruggere violent emente tutti gli altri. E qu est' am m:rns:1ment o delle belve ~ov– versive, ,;cmh r:1 alle no,;:tr c anime pigre e pa.urose un:1 ~rancle impre sa . F. n<"ll:1 loro pigrizi:, e nell:i loro pau r:1 gli :ittribui scono poteri mira colosi. e se ne sono fau o u•1 num e, .ilb cu i ombra vivono sicure in un :1 heata rinu ll7i:i :id o~ni cri1ic:1 e :1d ogni azionr. L~ crisi liberale. Qua.nd' ecco la prim a pro v:1 del su ffra– gio qu a.!i univcrsn le h:1 minacc iato di rom– pere I' inc:rnt o. C' è q u.ilcuno che non sorr ide più, clH: non si St'ntC più sicuro della leggend;iri:1 :ibi• li1?i giolitt i:1n.1. Si comincia ad a.vrr paura, perc hè si comincia :l senti re che- l' a, tu zia non bnsta a colmare il vuoto delle idea lit;Ì. ~la è paur,1 vnga di gente che non sa tr o• va rc un rimedio . i cosidetti libera.li sen• tono diffidenztt con tro il loro duce; m:i sen tono :mche che quella è diffidenza verso sè s1essi. Es,;ere scont enti di Giolitti sì ; ma licen1iarc Giolitti significhe rà forse re– stitui re al partito liberal e la for1:1 viv.i che ha p<:rduto ? Ahimè, no. Ed ecco il •

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