L'Unità - anno II - n.39 - 26 settembre 1913

, problemi della v it a italia n a. s;' pubblica Il Venerdl in Firenze - Direttore GAETANO SAL VEM INI - Direzione e Ammin istrlUione I Lung-arno Vespucci 12• -Abbon amento annuo ordinari o Lire 5 per li Regno e per i paesi italia ni dcli' Austria e della Svizzera ; per 1' estero Lire 7,50 - Abbonamento sostenitore Lire 20 annue - Un numero Ccni~imi 10 - Cont o corrente con la posta . ' Anno Il - N . 39 - 26 Sett embre· 1913. SOMMARIO: Un passo fabo, L' Usn.~. - Le candidatu re dtl dlrdtori gtnt.r.111, G. ZAGARI. - Il rtgimt dog:an&le della Libia , I. l'esempio della Francia , A . DE VITI D1-: MARCO. Il. Lo : ucclur o i11 Li/Jia, AGRICOl.A. - La Spagna economica, SACREDO. - Gu,no e carne, M. O. - Fu.mmtnti di vita it.aliaoa: Jllettlre la libia s'focivil isre. - Pe r g1'iocickntl di T uliui, G. SALVIUIINI. - Ug.i .intiprotalonista. UN PASSO FALSO ha fatto la Dire:io,ie dd Pa,l ilo Socialista Uffi– ciale quamlo J,a resp1Hlo e lascialo cadere nel– /' ituliffere,,za Ili proposta della Dire:io,,e del Part ito Socilllista Rrformistll, affi,icl,è i partiti democratici si mellessero d'a ccordo per ,m' opera di sorveglianza e di cot1trol/o ,,e/I' a~io,re del go– vert10 t. dei divt.rsi gruppi politici 11el/a pre– setilt. c,w,pag ua elellon,le, specialme11te 11e/ l\ilez– zogion, o d' Ital ia. Noi noti tlisco11osciamo qll{lllfo v' ha di le– gitti mo 11el/a. repugttanza dei socialist i ufficiali di11an1i ti og11i1wova propositi di accordi per ù1iziative com1m i doi partili cosù/delti, popo– lari : do-po tlieci anni di sbornie alleanzistic!te, in c11iba.slava dichiararsi genericamen te demo– cratici o spa rare q1u,lche meschino pist olotto anli cle,icale perchè s·11bito su questa base s' ele– vasse ,m btl blocco eldto rale iu cui gli ope,ai e i conlatli"i e,llno t,ascinati sotto la ba,u/ie,a del rif ormis mo a seroire da sgabt//o a tutta quella btl/a sdi 1m1a di radicali, dal cui spudorato op– po,,t,rnismo è oggi disonorala ov1mq11e la demo– c,azia, - A perfellamenle naturale che la gra11de maggiora trza delle persone dtJbbene senta oggi per tulio cid, che miche l011ltrnamet1te può so– migliare a ,;ti blocco, la stessa impressione di ttau.sea, che lasciti il vi110 dopo ima solem1e 11bbriacalura. Così noi compre11diamo e ma– gari scusiamo a,,cl,e certe f orme di intransi – gmta -irragiouevolme,ite asso/uta, come quella di opporre m1 ctmdidato socialista / m anche al– i' on. Leo,ic Cael<mi, cioè a quel solo deputalo 110n socialista cl,c abbiti combattuta l ' 1·dea di anda re a Tripoli, quando, tanti deputati so– cialisti dormivano, o facevan le fint e_di dormire, o fr a il sl e il no 'tli'cevauo ni, salvo "'a svegli"arsi a ,m /ratio e bandire co,itro la impresa lo scio– pe,o ge,iera/e di protesta, q11a,1do erano p,o– prio sicuri che.... 11011sarebbe ri11sàto. E rico,rosciamo nuche quan to vi è di logico e di coerente ,iell' argo,11e,ito /011damet1tale, con cui la Diraion e del Parl1to Socialista Ufficiale.. ha respin ta la proposta dei ,iformis ti. C' è illfalli mia co,r/raddizrone i,isa,iabil e fra il minis te– ,ialismo, che sembra or,m,ai inguaribile, di 1111a parte, se no11di tutti , i rrform isti. e quella sfi– ducia nei metodi elettorali del Gover,ro, da c11i A disus a la proposta della sorveg/ia,iza e del controllo. E, i,i veriltÌ, c'è qualcosll che stoua e lasciti scettici iu qucll' iuvito a collaborare a uu ' opera di td ucll..:ioue e di risanamet1lo fJOlitico, rivo/lo a11cl1e t1l partil o.. radicale I il come a>1dare iu ,,,, postribolo a cercar lezioni di buoui costumi. Noi 110,i avremmo, perltmto. nulla da ridir e sul vndc retro Sa tana promm ziato dai socia– . listi 11fficiali, an:i lo app roveremmo come mi seguo di quellc,. srriettl e intrcmsigen.w, la cui deficien ,a in tutti i partiti A ,mo dei peggiori nostri mal,, se.... rijiulmulo I' fovito, i socialisti ufficiali uo>1 avessero lasciai-O cadere I' idea, I' at·esuro /lii/a propri a, avessero deliberato di compiere da si, scn:a cot1lt1UicJrepotessero riu– scire impuri . quel/' azio,ie di controllo di assi– sle,rta eletto,ale ,rei .lle z:ogiorno, d e i rifo, – nristi propo,ie1:a110. l11t·ece, Juuwo rtspi,1t" la proposta, e.... sp110 passali ali' ordi,ie del gior,10. Gli A cl,e la propos la dei rifo,m isti ,ron solo urlai:a contro ccrle legittime ripug11an:e t si pr ese,rtava i11dcbo/1lll dli certe i11trinuche debo– lezze, mli sopra.llullo en, fatta ad 11omi11i che non sentono /t, grllvitd delle ùtgiusti:ie che il Go– verno cammelle ,rei/e eluio 11i meridio nali e ai qual i iu Jo,itlo 110 11 impor!" ,1111/ti di ciò clie au– vie,ic ·,ic/f • altra • Italia , È doloroso. ma è cosi, Lti grande massa del Par/il o Socialislf, Uj}iciale, co11ce11trata quasi /11/la 11cllc regioni piii fo rl1malc, iu cui la con– quista della l1btrltl è tlauvc,o rm fallo compiuto e irrct•OC1,bile, no11 Sll 1wlla di ciò che avvie,re nel l1fez:ogior'tlO. C. pi,ì disposta a far e 101 0 sciopero gwe rale pe, 11na i,igi usli&ia, che si co,,,melle in l spag ,ia su F,-anusco Fure,, che ,pe, mille it1iq11ild ,perpetrate giornalmente a /x>– che ore di distan.:a. L' rmità m<waled'Ital ia, nt lla eia.su proletaria , è a,rccra w1 mito. E c'è anco,a rrn abisso di i11compren.sio11e e di i,r– diff erenza fra la grande maggiora ,i.ra delle or– ganizzazio11i selle·nlr io11a/i e la inJ11ita m11ta 1·11/tlrce disorga11in ata moltil11di11emeridionale. E i dirige,,ti dtl Pa rtito Socialist a Ufficiale, ci°' della n1ppresenlat1za poliliu, de.Ile orga11iz– :azio11i selle11lrio11a/i, rapprese,rlano ,pe,fe/la.– me,ile lo staio d'anim o dei loro seguaci. P, 0- 1:atevi " parlare a 1111 uomo politico selle11trio- 11ale clie ,ro,i abbfo la buona e fiera auima di 1111 .ll orga, i, o la rigida dirillura di mi Bisso– /ali, delle miserie foe,u1rrabili di quella cl,e pu,e è la meltl ,!ella 11atio11c, su cui i selle11trionali tlevo>10 pur agire e co>tcui. devono ben cammi- 11are 11e/ltistoria, - e 11ove volle sii diui vedrete passare 11egli aedi tic/ vostro i11tcrloc11tore wi 'om– bm d,: tulio opaco e i11s11perabile. Oggi le cose - diciamolo pur e ili omaggio, e lieto omaggio, alla vcrild - le cose sembra ac– ce,111i 10a 1111iklrc in "'"f lio. Se 1,0,i c' foga',,.• 11iamo, iucomiu cia a. circolare, a11clle soli-Oque– sto pu,r/ o di vista, nelle fil e sociali.sie w10 spi– rito 1111000. C Avanti va. giorno per giorno co11uden do ali' opera delle poche senti11elle ,pe,- Le candidature dei I deputa ti impiegati. Che le incomp :ttibili d parlamentar i co– st itui scano una delle m:iggiore garenzie pel libero sv iluppo delle assemblee, evitando , o rendend o più difficili quell~ confusioni del mand ,u o legislativ o con la funzione am– mini st rativ.1, che tu rba no e snaturano la vita polit ica, spec ie delle nazioni ove man– chi un largo d ecentra mento, è cosa ovv ia ed amme ss.1 da chiunque abb ia conoscenz a di que stion i politiche . E che la democ razia debba mirare al più severo con trollo in qu esto campo, perc.hè venga mant enuta la più rigida dist inzione fra il governo e I' ammi nistrazione, è altr et– tanto chiaro cd evident e: in It alia sopra – tutto , dove si viene :tffcrmand o, sull' esem– pio tedesco e austri:1co, una tendenza del resto non dissimul:tt:t, a moltiplica re la se– rie di quei deputati _che, per la qu alità loro di funzionari dello st:tto non possono avere nessuna libertà d'a zione e di controllo sul governo centra le-. Infatti, il num ero dei •dep utati impie– gati fissato a soli quar :mta è, in pr::itica, di gr::in lunga super:1to per vi:t di sotte rfug i, mezzi termini e arbitr:iri e interpretazion i che h:rn reso deri sori i limiti stab iliti da1la legge. E com e qu esto non bast:1sse, nel 1910, l' on. Giu sso, con llll0 strappo d:tv– vero stran o ::ille sue tr:1dizioni di libera le sincero, tentò di fore estend ere a tutti gli ex mini stri e sott oseg retari di st ato il pri– vilegio de1la esenzio ne dalla incompatibi– lit.:i, che la legge concede ai soli minist ri e sotto segret.1r i in car ica : proposta che :wrebbe per lo meno raddoppiato il nu– mero, già abba stanza rilev:1nt e, di depu – ta ti im piegat i. L' Estre ma Sin istra no n si oppose , come era suo dovere, a q uesto tentativ o. JI qu ale cadde per ::illora, non cert o per merito de i deput ati democ rat ici. Quand o poi, I' 8 giu– gno 19 10, la C,un era si appre stav a al sor– teggio dei deputati impiegat i, fu proprio un depu tato d' Estr em:1, e soci:tlista per giunta, l' on. Turati , a present::ire un or– dine del giorno, che b C:imera accolse, col qual e si sospr11dron il sortrggio e s' invita va il governo :t presen t:1rc • a11:t ripr es:i inver – nale dei lavo ri par lamentari • un disegno di riforme « l:irghe cd organ iche • che me– glio conc iliasse « la piena libertà di scelta del corpo elett or:tle colla assoluta indipen– dtn:a (/) dal potere esccutÌ\'O dei funzi ona ri ed impiegati •· Cosi il sorte ggio non fu fatt o; e alla « ri- l e Gino Bianco dule, che lott,mo laggi1'; disperatamente ,per un migliore aitt.tu1re, ,m appoggio e 1111a solida– rietd di cui si erll perduta ormai la spera,iza. E uo,r dev'essere dovuto ci<)ai soli se11time11li pe.rS(:ma/i del .\fo sso/mi. Il i\f ussoli11i, come lutti i t•eri uomitti dr f ede, che gl' imbecilli clliama'1o • /torici •. ha quel set1time11to della realtti prof omla cl,e ma11ca agli ebeti del prati– cismo grossol<rno. E forse Ila sentilo prima dei suoi amici di Uomll j' oscuro elt1borarsi di que– sto nuovo spirito, e cercti ùti ,itivamenle di aiu– tarlo a ret1liu arsi cd esprim ersi. Atl ogni modo siamo a.ppcm, t1gli inizi di que– sta elabora:io11e della. solidarietà della classe proletaria e del/ti 1111ifica,1io11emorale della na– &::i.:,1,1. F: d)JJ,o stadio ancora poco avanzato di questo lavorb. il passo falso della Di~ezione del Parli/o Socialisla Ufficiale A un documento che 11011-polcvamo esimere.i, pe., quanto con no- st, o dispiacere, dal 11ota,e. L 'U NITÀ. Direttori Generali. presa inv ernale dei lavor i • il Governo non pres ~ntò nessu n disegno di • larghe ed or– gan iche riforme • i e I' on. Turati, com' era naturale , non si dett e nessuna cura di esi– gern e la pr esentazione . E qu ando, du e ann i dopo, :t proposito de lla riforma elettorale era il caso di rip::irlar e dei depu tati impie – gati , · l' autorevo le deput ato socialista di 1\tila 110 fu, come si dice, di mute pa1:0le. I n c:arnbio, p:1rlò più di un 'orn a favore .... deHe '11acchine per vot.1re : hanno fa tto nella China - 1111a macchina a vapore.... Da que st:1 felice e irr espo nsab ile att itu – dine dei p::irlament:1ri d' estrema , che si avviano alla prova del nuovo suffragio senza program mi, senza idee e senz:t idealj, deri va la possibi lità di nuove e sempre più audac i forme di corruzione parlamentare ed elettorale, mer cè cui il mini stero è reso sempre più onn ipotente su11' assemblea elet• tiva, le maggi ora nze si tra sfor man o in una– nimit à e il gove rno rappre sentativo , se non del tutto annu llato, è certo falsificato. L'opinione pubbli ca, divenuta indiffe– rente e scelli c::i, lascia compier e l'opera di perver sione politica e mor::ile senza neppu re una voce di protest a, che indich i il resto di un ' rim ica fede nelle isti tu·tioni parla– me,ntari. I Direttori Generali. 11 sintomo più car:ttt eristico della pro– grediente clegenerazione dei nostr i costumi politici è da to da l mohi plic.1rsi delle candi– datur e dei Direttori Generali dei var i mi– nisteri, che pure debbono essere esclusi dalla rapprese nt anza politi ca dal triplice punto di ,•ista dell a nostra legislazion e positiva, della divi sione dei poter i e della demo– crnz ia. Il Direttore Gcner::ile, d ifatti , è l'o rgano supremo dcli' Ammi nis tr:lZivne; dc li' anda– mento di que st::i è il primo respo nsabile ed è perciò, fr::i tutt i i funzion :tri, il più diret– tam ente sogge tto ::il controll o parla mentare: il che vuol dire che in nessun pubbli co fun – zionari ~ è più cvidcn le la incompatibi lità con la r:tpp,·cscnt :tnza polit ica . .È mai possibile imm aginare un Di rettore General e che vo ti, come deput:tt o, la fidu– cia o la sfiduci a del .,li nistro, cui, nell' am– ministra zione, deve obbedi re ? E se nella Camera si discut e e si criti ca l' opera di una direzione gene rale, il Dir et– tore Generale prenderà la paro la, per fatto personale, come deputato l E: chiaro, d' alt ra part e, che il Dirett ore Gener:tle cand idato politico mett erà a pro- fitto delJa propria ca ndidatura tutta la forza di press ione e di co rruz ione \'Crso gli ent i locali e gli elettori che gli deriva dalla sua qu alit à di arbitr o supr emo d' un int ero ramo della pubbli ca :immini strnzi one. Se è dichiarato ineleg gibil e il Consig liere del la Cort e dei Conti, che ha solo fun zioni di Contr ollo, non azion e diretta, e che l' esercita col sistema collegiale; non è un vero contr osenso, un assu rdo logico, ammet– te re I' eleggibilid di un Dirett ore Generale, ·che dipende, ad ogn i modo, d::il potere ese– cut ivo l Il ministro ordi na : e€Ji esegue. E non è il caso di imp iegM troppe parol e per dimo stra re que lla sconcia ipoc risia, per cui è preva lsa la consue tudine di rendere eleggibili i Diretto ri Gener ali facendo as– sorbir e tale loro qualità, che è la prin cipale, da quell a, sussidiar i::i, di membro di un qualunque Consiglio Superiore. La Camer a, è vero, volle distingu ere i Dir etto ri Generali , che siano per legge mem– bri di Consigli Superior i - come era allora il San toliquido per l' interno e com! era sta to il Miraglia per !' :tgricoltura - di– chiarandol i eleggibili, da quelli che pote– vano far parte dei Consigli Super iori solo in quanto occu pavano un a d:tta Direzione Genera le cd av rebbero pot uto, quindi, es– serne spostati o rimossi. Perc iò il Corr::idini fu dichinr:110 ineleggi– bile, . poichè perderebQç L1 qu ~1liuì ai ni em ..'. bro del Consig lio Super iore se dalla Dire– zione Generale dcli' Istruzi one primaria fosse mandato alla Media o alla Superior e. Si t ratta di sottigliezze bizantine, che ser– vo no a tradire lo spirito insieme e l::i lettera della legge. Que sta, informata al concetto della esclusione di tutti gli im piegat i da 11a rapp resentanza politi ca, nello stab ilire le eccezioni alle incompat ibilit à, non vi ha compre si i Direttori Generali. Ora le eccezioni in quest o caso, non sono indi cative ma tassat ive, e il silenzio della legge deve in– tender si nel senso di esclusione (1). Conforta quest' :trgomento la legislazione speciale venuta dopo que ll:i sulle incompa– t ibilit à dell' '87. Ba sti cit:ue il divie to per i direttori degli · Istitut i di emi ssione non solo, ma anche per quelli che vi esercit:1110 un ufficio fermament e rimunera tivo o gra– tuit o. Tal e dispos izione è st:tta ripr odotta lettera lmente nell'art. 107 dcli' attua le legge elett ora le e ribad isce il conce tt o di allonta– nare da11a rappr esentanza legislati va quant i eserc itano uffici che possano includ ere di– pend enza d:t) governo o strumenti d' inge– renza o cli cor ruzi one. Più illogica ::1ppare l' ammi ssione dei Di– rettori Generali di fronte al crit erio demo– cratico che ha voluto adott:tr si con I' esten– sione del suffragi o ; per chè è un vero assurdo consolidare con apoc rife ana logie la già po– tent e oligarc hia bur ocr:ui ca, sia da l punto di vista della libcn;\ elett orale (per inge• renz e ind ebite cd inevit ::ibili), come d::il punto di vista dell::i corretta funzione le- (1) Alla regola generale della elegg ibilit à di tutti i cittadini va messa a raffron to un · al– tra regola generale, la c1ualc consiste nella di- ~t:;~t~~c ,:.; 1 /:Ca~~:tl~'!t{~.~il~d :/cc~J~! i ' {:~:= ~t~~~e ~~l~~ff~i1a~ri!v~! ~ 1 ~fi~c re~~:: J:fi~ eleggibilità dei funzionari salvo eccezioni, che era la norma delle leggi precedenti, sostituito la regola della rnelegg1b1htd salt:o eccez1011i, ;,, guisa da re11dere, 11ellaapplrcaz1011e, neuss llria la in terprt1azio,1e reslnll1va. - C. l\10NT AL – c1:-.1, La 11uova legge eltllorale pol,tica, 19 1 l. Pag. 100 e sg.

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