L'Unità - anno II - n.34 - 22 agosto 1913

·-·- ....i ;i_.._. .. . - , problemi della vita -r: italiana. Sf1,ubbfica 11VerierdJ"in Fi;enre - Direttore GAETANO SALVEMINI :!!. Direziohe' e Atiìm,i,t-,'razlone-r Luf'll:uno Vcspu~ci 12• - Abboname nto annuo.ordinario Lire 5 per il Regno e per i paesi ita liani dcli' Austria e della Svizzera ; per l'e stero Lire 7,50 - Abbonamento sostenito re Lire 20 annue - Un numero Centesimi tO - Conto corrente con 1a posta. Ann o Il - N. 34 - 22 Agosto 1913. SOi\D IARIO : I mutui per gli edilizi ·scolastici, L' UNITÀ. - Il progumma dell'on, Mur ri, P. S II .VA . - Comitato di sorveglianza sulle elezioni del Mez:og_i~rno. - N ella " terra promusa ,, . - Un dlsco~so detl'on, B!s– solati, L' U N1T,\ , - Il callolicismo In spiccioli. _ L' imposta edilizia nel medi e grandi Comuni , R. o 'O RSA. - La stori;\ di una torta, L'U NITA, - Posta dell' Unità : Le ,11al/0 11elle di casa R agg-10, U N AIHlONATO 1:>m . L' 11U NITÀ 11, - Lega Antiprote:lonhta, I mut ui per gli edifizi scolastici. Durant e il primo semestre di quesl'a11110, la Cassa deposi/i e pr esti/i ha concesso ai Comuni L. 15 .6i 4 ,900 di mutui per la coslru zJone degli edifì ti scolastici. Ecco come questi mutui si sono distribui ti f ra il Nord, il Centr o e il Sud d'Jl alia : Italia u:Uentrionale L. 8.850.:\00 Italia cc.ntrale . . . " 3.617.Soo Italia metidionale . ,, 3.115.500 D ei Ire milioni ollenuli dal 1\1t{{og ior110, ,ma buona melà ( 1 6 29.iOO) è dovuta alla legge pel M enogiorno del 15 luglio 1906; appena 1..585.800 è sia/o ollc111/o gra:Je a quella famosissima legge Credaro, che era fa lla specia/m e11/e per comballere l'a11aljab eliSmo me– rùlùmal e, secondo lu11110 sempre racconlaln i commedianli 1/ell' Es/rema Smislr,i. Ci sia consenlilo di ricnpilnla re ancora una volla, e di compi e/are coi dali pili recculi, le nolip "e, che siamo omio/i i1ia t·ia raccoglie11Jo sul ' Unità in/orno a questa incredibile misti- Popolui onc Aule KOIHtic:he tccor do u iucnti il ccn,. dd 1911 1cco11do 11 rtl. Corradini Italia u ltentr. 15.6oo ooo 35.118 Italia ~ ntrale . 5.765.000 11.852 llalia merid. . 12.312 ooo 21.061 Fra il 1878 , il 1908 ( 1) i 111/ui per gli edifit/ scolastici a lllssi di /11vore si dist ri– buirono nelle seguenti propor{ùmi: ItaHa sdteotrionaie L. 25.5j6.703 ~::~!: ~=:~;:: n~l~: : 1 é:~ -~~ La legge d,I Me((ogiomo ( 15 luglio 1906 ), estesa poi at! alt 11ne pr ovinde de/I' 1/alia cen– tral e, ho da/o i seguenli risultali fino a lu l/o il 1908: llalla centrale ... L 2 o86.45~ Italia meridionale. . • 2 563.559 I mutui concessi net primo sum slre di ap– pli ca,, 011e de/111 leRge Credaro (genn.-gù ,gno 19 12), In fa mosa legge riparatrice, si dislri– /;11iro110 çQme segue : ltaUa sd tentrlonale: secondo In legge Creda ro . . . L. 5.743.500 Italia c::t:ntrale: secondo la legge Cre• claro. . r.042.000 secondo la legge del 1go6 • 6.000 TOT AL E 1.048.000 Italia meridionale : secondo la legg e C1·edaro . . . • 88 2.000 secondo la legge d<I 1900 . . . 1.619850 TOT.tu : 2.501.850 Sulla fi ,,e della p rimavera del 19 12 il M1- 11islero tiella P. I. smi'se di pubbli care mese per mese le 110/it ie, troppo... . compro mellenli, dti sii,goli p r,s/ it,~ che andava concedendo, e anmm :;_,lJ che per il successivo eserci{tO fi nan• 7,,iario 19 12- 19 13 ourtbhe dislri bttili i prestiti comt segue: Italia selteotrlonale. L. 8.-1,50.000 " 0.54 per abita nte Italia centrale . . . • 3 450.000 n o 6o per abitante Italia meridionale . 8 2:::;ooo o 66 per abitante A vrebbe comincialo, cosi; a correggersi il vtcc/110 errore, per cui gli aiuli .per gli edi/i p· scolastici erano sia/i dati sempr e prevalm le• mente, 11011ai Comuni poveri e arr elrali e perciò disadalli a chiedere, ma o quelli che essendo più ricc!,i, cioè aum done meno bisogno, 5j Jrovavo110 mt>glio in grado di 11/il,{\ore i fa – vori d~llo legge. M o anche qu,:sla era u11a f11rl11pi11alura. Nel secondo semr.slre , infa lli , del 19 12 si è 1Xm/a la seguenle dlslrilm{'"one : Italia settentrionale. L. 4.592.925 Italia centrale . g83.goo Italia meridionale . " 1 179 300 A lle q1u1/i cif ra, se si aggiuugono quelle del pr imo semeslre di 911est'atmo, si ha per l'eser• c,i_,O fi nn,1(iario 19 12 -191 3 la seguen te dis lri- bup "one: · Itali.i ulte nlrionale, L. 13-443.125 Italia cenlu le . . 4,6o1.400 lt.tlia meridionale . " 4.29.~.800 Ci oè sulle som me 11jjìcù1/mw/ e slan\ iale, il Nord !,a assorbilo 5 mib"oni ù, più; il Centro ha !,llj>eralo di 1 milicm e 200 mila lire la ci• f ra, che gl i toccava; e il Sud ha ollem"o poco p iù della metà I E la Jurl11pù1al11ra continu erà.... L' Unit à. (1) Non ci 10no noti i da1i del periodo l!JOirl9II , Il programma dell'on. Murri. L'o n. Mur ri ha pubbl icato un opuscolo: I l par li/o radicale e il radicalismo italiano.. che vorreb be essere una spec ie di program – ma radicale per le prossime elezion i. Merita il conto di esam ina rlo, anche p erchè una lette ra del Segre tario del Par tito Radicale, in cui si chiedono copie de ll' opu scolo da di stri• bui re alle sezioni per propaga nda, con trib ui• sce a dar e all'o puscolo stesso • un certo c:\ 111 • rati ere di officiosità. No n insisteremo troppo sulla strana im– pressione che possono fare .i grandi elog i prod igati all'on. G iolitti (pag. 3; ) in ch i rico rda le fiere apostrofi antigiolitti ane del ~1urri appena entrato alla Cam era. Mutano i saggi. Ma la impress ione si t rasform a da strana in pen osa, allorchè ved iamo l'on. Murri, subito dop o avere esaltata con tanlo zelo la politi ca giolittiana , affretta rsi a dir e che però egli non propon e alla gio vane generazione italiana l' on. G iolitti come modello di uomo di Stato. A vremm o preferito una lode anche più sperticata purchè incondizio nata, a questo dire e disdir e, con cui l'o n. ~forri s' imm a– gina di potere nello stesso tempo propizi arsi il Nume elettorale ed evitare le proteste no– stre. /.J1sti,rgue fr equeuter, ciicevano i gesuili ; · ma nell' on. Murri noi ci rifiutiamo a ricono– scere, fino a prova co ntraria, un alli evo e un imi tatore dei meto di dei gesuiti. Anch e amen a - per chi ricorda l'on. Murri accu sato re del gi olill ismo de l gruppo radi cale - è la di fesa ch e l'o n Murri fa dell'appoggio da lo da quel gruppo all'attuale Ministero. Qu est'a ppoggi o sare bbe stato de– termi nato dal bisogno di conqui stare il suf– frag io un iversale e il mo nopo lio delle assi– curaz ion i - rifor me di cui, seco ndo l'on. Murri, il gruppo radicalt: av reb be avuto un ard°entissimo desiderio : mentre tuUi sann o che il gruppo radicale pensò ad esse solo quando le vide nel pro gra mm a dell 'on . G io• 1itti. Chi ignora che gli on. Sacchi e Cre– daro, prima d'es.sere minii;tri con G iolitti , eran co ntrari al suffragio un iversale, e che l'o n. Nitti 1 da semp lice de putato, usava i migliori frizzi e le più maliziose argu zie del suo caustico spiri to contr o lo Sta.lo assuntore di industrie e di monop oli ? Ma lasciamo anda re que ste conte stazion i, dic iam cosl, ret rospe tti ve. Meglio è guarda re Ja parte sos tanziale de l programm a murriano. Il ce ntro d'esso è natural ment e l'anticle– ricalismo bloccardo presen tato con un ampi o gir o di frasi, altr ettanto larghe quanto va– ghe, sotto le qua li è assai ard uo trovare un sen so chiaro é un suggerim en to precis o di azione legislativa. - e Lotta con tro ogn i forma di organ izza– zione ecclesiastico-economi ca ed ecc lesiastico• politica • • - C he cosa intende l'on . Mur ri in que sto caso pe r organiz zazione? E la lotta con qua li mezzi inten de farla? Vuo le negare, per es., per legge il diri tto Ji associazione ai clericali? - « O bbli go alle ist ituzio ni di convivenza e d 'educazi one clericale di rispettare le leg· gi ». - Il rispetto del le leggi non è un oh • bligo di tull e le istituziooi e di tutti i cit~ tadini ? Q uali legg i non sono rispettate? Co me i clericali riescono a non rispettarl e ? Q uali mezzi l'on. ~forri prop one che sian o ado– prati per ottenere il rispetto delle leggi ? « Uso con sapevo le dei mezzi e modi di inte rvento che, a sua difesa, lo Stato volle conservare negli affar i ecc lesiastici :.. - È precisamente il co ntrario della separazio ne de lla Chiesa dallo Stato. E ad ogni modo sarebb e utile sape re in che mod o debba espli– cars i quell'uso consapevole. O bbligh ere mo agli esami di giolittismo , davan ti a una com– missione presieduta dall'on. ~1urri, i vescovi e_/. par~ _prinu di c.Q_nc~dere loro I_J.\·tqua– lur o i I placet ? - e Rio rdinamen to del la proprietà eccle– ji astica » . - Con quali cr iter i ? su qu ali dir ettive? (1) - e Educazione di Stato inti era mcn te e sincera mente laica >. - Intende di re mono– polio scolastico dello Stato e divieto di ogni scao la privata? - Bomba finale : « abolizione della legge delle guarf"ntigìe >, - Ma sostitu zione di che ? Buio pesto. Intorno a questo e program ma pratico (?) di kaici1à > dovrebbe farsi 1-:t concen trazione delle for ze « democ ratiche > - dall'on . De Rellis all'on. Treves - da oppor si alla con– centraz ione clerico-conservatrice. Se non che l'on . Murr i rico nosce che Pan· 1ìcieri CHli11uto 1 pur dove ndo cSiOro H nucleo cen trale e lo spi rito anima tore de lla Grand e Armata democratico-gi olittia na, non può ba– stare a costituire da solo uu prog ramma di governo . E viene quindi a propo rre come contorno all'anti cler icaliSmo tutta una serie di rifo rme pol itico -sociali : decentramento e ap– poggio ai sind acati che si costituiscono man mano e che potranno sempli ficare l'immane macchi na statale; politica doganale favorev ole ai consuma tori, e quindi a.bolizion e dei dazi sugli zuccheri, sul ferro e sul grano; rifo rma tributaria di retta a conve rge re le imp oste più di rettam en te sulle ricch ezze; ricostituzio ne dei bi lanc i co munali ; trasform azione de ll'a gricol– tura ; co lonizzazione interna ecc. È tutta una pro cessione di riforme vera– mente im portant i, veramen te democraliche, tali da procurare, se attuate, il rinn ovamen to, il progresso della nazione . · Ma l'o n. r,.,1urri le propo ne sul serio o solo per modo di di re ? Ecco qua il decentram ento, per il quale l'on. Murri ha paro le verament e aur ee : e Il e Ce ntralismo pesa sempre più sull e ammi – c nistra zion i locali, alle quali resta ancora e una lan ra d'auton omia, trasformandole in e altrettan ti uffici burocratici ; vincola a sè « pili strettamente il potere esecutivo, via e via che, attenuandosi la dh isione dei par– e titi, il Min istero non è più governo di un « partito, ma partito del go verno contro gl i e uomin i che gli dispiaccion o : ed esso gli e rende servigi politi ci ed elettorali ». Ma quello stesso on. Mu rri, che afferma la neces• sità di alleviare, di semplificare la macchina statale, non sostiene forse anc he lui l'avoca · (1) L'on. l\forri ha veramente a questo propo– sito un~ proposta che vorrebbe esse re... co11- c,-,i a . Egli vorrebbe che lo Stat o avocasse a sè i beni terrieri della Chiesa, del valor'e di circa mezzo miliardo, e pagasse poi alla Chiesa il frutt o di quel mezzo miliard o, cioè 17 milioni e mezzo annui di rendi ta. Francament e, non riu– sciamo a comprendere quale sia il significato anticlericale di ques ta riforma , e quale giova– mento potrebbe trarne lo Sta to, attuandola, zione dell a scuola elem entare allo Stato? e non glorifica il monopolio delle assicur azioni ? E non scrive forse (pag. 88) che in ma– teri a di lavo ri pubb lici non si deve far altr o che seguire il possente impu lso da to ad essi dall'on. Sacchi ? Eppur e, se vi ha un ramo de ll'a mmin istrazio ne statale in cui, pro prio in segui to al l' indirizzo bestiale dell'o n. Sacchi, più si è mani festato il bisog no di decen trare, esso è prop rio quello dei lavo ri pubb lici, che sono diventati il pH1 pericoloso e disgustoso strum en to di asser vimento polit ico e di cor• ruzio ne elettora le del paese : si vedano le bonifiche regal ate a spese di tutto il paese alle provin cie più ricche d'It alia per addo – mesticare i dep utati e gli organ iz1.atori so• cia listi, la ferr ovia prom essa alla città di Cu– neo per far cadere l'on. Ga lim berti, l' altr a ferrovia assicurata in o/lo giOrni al collegio elettora le del comm. Peano segreta rio ~del– l'on. G iolitti, i ser vi1.i automob ilistici istituiti fin sul greto dei torren ti de l Collegio di Castelnuovo Monti per concim are il co rpo elettorale del comm. Ricini, e l' elenco po· trebbe con tinuar e all' infin ito. Del resto lo stesso on. Mur ri c' invit;i a non prende re trop po sul serio il suo pro• gram ma, quando proc lam a che la vita pub• bli ca italiana « non offre ogg i una questione prevalente e assorb ente, in una soluzione della qu11le si consulti lo spiril o democ ra– tico > , Moti\·o per cui è evidente ch e quella roba là è messa tanto per metter e qua l– cosa. Fin chè il popo lo cosc iente ed evo– luto non abbia scelto nel monu dell'o n. Murri qualco sa tanto per cominciare, è sottinteso ch e l' on. Mu rri non se la prenderà ca.Ida per niente I Ma co me ? La funz ione principale dell'uomo politi co non è appunto quell a di far sentire al propr io paese la necessità di una data rifo rma a prefere nza di altre, quella di creare la necessità delta r,for mn, facen do ne pro paga nda nelle masse e ottenendon e il con• senso al pro prio pr ogram ma ? Tulle le rifo rme - dice Pon. Murr i - so no impor tanti allo stesso modo . Ma dimen tica che non tutt e sono all o stesso modo urgenti . La co lo– nizzazione interna , per es., possiam o iniziarl a anche fra cinq ue anni ; ma la qu estione do – ga nale dev' essere riso luta entro tre an ni ; il riordiname nto della proprietà ecclesiastica può aspettar e fino al 1920 1 ma lo studi o de i mezzi per fronteggia re le spts e della Libia deve essere co nchiuso nei prossimi mesi. h bene strano che l'on . Murri non veda che questo criterio dc li' urgenz a lo obbligherebbe a clas– sificar e tutte le sue rifor me second o un or– dine di priorità assai più sicuro e indiscuti– bile che il criterio dcli' importan za. E veden do cadere in un equivoco cosi grossolano una pe rsona tanto intellige nte co me è l'on. Murri, viene il sospetto (siamo diven tati molto so– spetto si e diffidenti noi, dopo ·dieci ann i di comm edie de mosoc iali I) che l'equivoco sia voluto a bella posta, e che non senza t111 mo tivo que lla farra gine d i svaria te ri forme sia proposla e presentata cosl alla rinfusa, senza che nulla sia in alcun modo appro fon • di to. G li è che non c'è nessun serio pro po• sito di adop rarsi a tradurne in atto una so la.... Il program ma radica le dell'o n. ~1urri , in• somma , simi le in ciò al prog ramma di quasi tu tti i rad icali, di una sola cosa si preoccupa, e ad un solo scopo mira : alla lotta anticleri– cale . E la lott a anticler icale, alla sua volta, non ha nean ch' essa una mira e un progra mma imm ed iato conc reto e preciso, ma è solo un esped iente per tener su i famigerati blocc hi 10 eca Gino Bianco •

RkJQdWJsaXNoZXIy