L'Unità - anno II - n.27 - 4 luglio 1913

, problemi della v~ta italiana. / I ,, / . Si pubblica il Veoud l io Firen:e - Di« ttore GAETANO SALVEMIN I - Dire:ion e e Amministra:i oo: , Lunrarno Vespucci 12• - Abbonamento annuo ordinario Lire 5 per Il Re200 e ptr i paesi italiani dcli'Au str ia e dell a STi:z cra ; per l' u tero Lire 7,50 - Abbonam cnt<'-so~t..,~itorc Lire 20 annu e - Un nu mero Ccotc.simi 10 - Conto cotrc ntc con la posla. Anno Il - N, 27 - 4 Luglio 1913. SO MMARIO : Incroci.tori, cor.a::e. proidtiU ... , L 'U NITÀ. - Un• villorl• mdlnconk•, G L UZZATTO . - L'o4 v Antf e I• qursllonc dog.tn •le. L' Usr T,\ . - Le nuove t•rlffe fcerrovl1.rle, U. R uFtro 1.o, - Nulone e St.ato in Auslrl.a-Unghcri.t, A. VJVA.-'ITI~. - 11fondo Ckll'emlgr.a:lonc, G. V,H,HSSIN . g. s., G. PRE1. IOSI, - Qu.antl re ,1bbi,uno? - P n gli opuscoli dell'Unità . INCROCIATORI , CORAZZE, PROIETTILI.. .. Jl Corri'tre dtlla s.era del JO giugno pub· bli ca la seguente in apparenza trascu rabilis– sima informuione : • La notizia della cessione alla Turchia del- • l'incrociatore Libù ,, notizia che circo la,•a qui • da qualche tem1>0,sembra ormai confermata. • La nave, torna ltl turca, pllrtiri\ fra bre"e per "Costa ntinopoli con equipaggio borghe,e. Trai • « /andosi di 1wvt di scarso vfllore bellico, poco • adall t1 al/, octorrt 11~e dtlla ma rùm ila/ia 11a, • la cu~io11t si gmdica ft1vo rtv0htu ,,1,. Come si • ricorderà, la nave, in co5truzione presso i can- • tieri Ansa ldo per conto della Turch ia, fu allo • scoppiare della guerra seques tra ta dal nostro • Go\'crno e, poi, non potendo il Co,•erno turco • pagare il costo pattu ito, acquis tata e battez- • zata col nome di Libia •· Q uesta nolizia va messa in relazi one con uno dei più disgus losi atti di affarismo, di cui si sia reso respons.1bile l'anno sco rso il no– stro Governo, a \•antaggio della ditr a Aosaldo. Ecco come sono anda te le cose. Allo scoppia re della guerra italo-turca , la ditt a An uldo aveva in cantiere, per ord ina- Di siffatte mangerie pantagrueliche -patriot– tiche ecco qui un indiz io gravissimo, che ricaviamo da una lettera pubb licata nell'ul– timo numero della Ri vista di Roma, dirett a dal Barone Alberto Lumbroso: ~ltO H , :JS m,gaìo 1913 • Egugio Dirti/or,, i sid,r,,rgici era no sta– mane di buon umore: ridevano e scher zavano tra loro con barzelle tte e fatti Ameni. In prin· cipio mi accompagnai ai loro scherzi, poi mi chiusi in un doloroso silenzio.... Le dice,·ano troppo grosse, tantochè mi sembra tutt ora im– possibile quello che raccontavano gli amici . In Borsa, apertamen te, si parlava di corazze troppo dure e di proietti troppo deboli . Si ri• peteva cioè, che durante le prove di Balipedio, una a spe ttabile Ditta • dovendo sottopo rre un lotto di proietti a prove contro corazze, aveva do\!'(1to pres entare \·ibrat e proteste per un so• ; ruso al quale non ,•oleva sottostare. Niente di men~, con grande meraviglia dei presen ti, si dicevn che le 1\u torltà di Marina, avesse ro pre teso lanciare proietti fabbrica ti in Italia contro una piastra di corazza Cnrnegie, zio ne ricevuta dalla Turchia, un incrocia- mentre il contratto prescrivcv• 1>er. l'accetta– lore ... turco, cio~. come dice il Cor ritr e dt/,Ja • · zione il tiro contro pi~stre it.afotOe. u, divtr· u r11, • di scarso valor&- bellico, pooo- adafto alle occorren ze della mtriDI hal itn2 •· Lt guerra mise la ditta Ansaldo in un bel– i' imbarauo : a chi avrebbe appiccica to I' in– croc iato re ? chi glielo avrebb e pagato? A togliere di pena « I' Jnduslria nazio – nale " il palerno go, ·erno dcli' on. Gio liui, il quale in un primo momemo fece le visle di supporre che I' incrociat ore appar lenessc alla Tu rchia e lo sequestrò in cantiere, e in un secondo momen to si commosse dei guaiti della Casa Ansa ldo e p.1gò l'in crocia tore la bclleua di cinque milioni e meno. l a porcheria affaristica è e,•idente: o l' in– crociato re era già propriell'I della Tur chia, e il Go verno italia no cscrcit :wa un suo di ritto sequestrandolo, e non doveva nessun a inden• nità ali.i CaJ.1 Ansald o, salvo alla Casa An• saldo il diritto di farsi rim borsare a suo tempo dalla Tu rchi., dd rela1h•O' credito ; o l'in• croci:uo re non era della Tur chia, e in questo cuo era proprietl della C.i.u An s..1ldo, e il Go,-. mo icaliano non aveva nessun diriuo di Rque .str.arlo, e la Casa Ansaldo doveva te • nersi il suo ì ncrociatore buono a nulla rcr a.ppiccicarlo a suo tempo al legitti mo desti• n:uari o. ln\'ece, il Go\'crno dell'on. Giolilti seque• strò e pagò. La tlotta italiana si trovò con una caffelllera di più, l'erar io italiano si trovò con cinque mili oni e mezto J1 meno, e la Casa Ansnldo fu contcnr:1 come una pa.squa. E\1iJcntcmentc 1 l':l\c re fra i primi impiega ti il prof. FeJcrigo Giolitti , tÌHlio Jel presi– dente del Co nsiglio, era per la Cau A nsaldo un buon atfart. Q.ics10 ancJdoto siderurgico•gioli ttiano può darci la misura delle manger ie, che av\'cngo – no nelle 1mm inistrnioni militari da due a.nni t questa rune , dopo che la ubbriac.atura tri – polin~ ha ~llentaci 1u1ti i conlrolh dcli' opi– nio ne pubblica, cd ha trasformato in eroe chiunque abbia comunque da fare con la ma– rina e con l'esercito . ge,u a H01t1..,tra d"'"I'" sHltD 1;,uort, clt, ;,tr faptnm lo anc/11 ,•,. qu,lle anu:rica11e ris/J'011dtva ai lermim' voluti, ,m, soltm,l o s111/11 qualità : si acttlla ua la prova sullfl piastra Ttrni, ma la si rifiutmJO sulla piaslr11Ct1r,11gU. Sempre secondo gli amici, la prova sì sarebbe compiuta ugualmente , e manco a d1tlo, I 1>roictti ilaliani rillotu 111 frantumi sulla- cora na Car– negie avr ebbero provoca te le fiere e ~iust,ficate protes te delh1 O,tta interessata, con relat ivo ri• corso al Ministro e conseguente logica vittoria della ricorrente . Ripetuta la prova contra ttuale su pias 1ra italiana dtl mtdtsimo s~ ssort di qut/111 Cllrmgit, I proietti avrebbero ques ta \'Olla ripor tata piena vittoria, dand o luogo al– l'accettazione del lollo. Naturalment e Le comunico lui/o ciò col bmt– ficio ,ttlr im•tnlarfo, quantunque la mancanza di irregolaril:\, da 1>arte delle 1\ utorìtà Na,·ali e le ragionevoli pretese dcli:\ Ditta all'osser – vanza del contralto, non possano dar luogo nè n malintesi nè a sollm tcsi. Pmtlosto sembre – rebbe notevole l' insipie nza ministeriale per gl' msu0icien t1 rcqu1s1ti richiesti sul muniziona. mento nelle prove contro corazze . tanto che ri• pctendo per l'u•,·cn1rc simi le errore si giunge– rebbe al seguente deplorevole risultal o : le navi italurnc, difese da corazz e vulnerabili dal nemico, lancerebbero a loro volla proietti trop• po deboli, incapaci dì perforare corazze Slrn- n1cre •· C O)IASO ASTB K. Siamo ritorm,ti, dunque, 2 que i bei tempi , che dopo 1 1 inchiest a della marin a ci si \'O – le\'ano for credere chius i per semp re I L' Uni tà. P. . - Mentre corrrggiamo le bozze, leggia– mo su alcun, quot1d1an1che H ntorno Jella caf– (ett1ern alla Turchia ~ srnen t1to: l'incrocia tore d1 • scarso ,·alore bellico • rimane a noi. Scom. mell1amo che 11 Cornt,t dtlla ura si rallegrerà d 1 questo f.ino nuo,·o, rome s1 rallcgran alcuni giorni or sono del ntomo dell" incrociatore a.Ila Turcl112, come s1 rallegrò a suo tempo del se– questro e del successivo acqu :sto per parte de.I no tro Go,•erno. a Gino Bianco Un a vittoria malinconica. L" cadu ta ingloriosa dtl progrllo di lrgg, sulle scuold mttlit, c/11 t1bbù1mo comba J/110 vi· vart t11t1J/e ;,, quasi tulle le s11 parl i, 11011rap– f1rtst11ft1J,tr uoi """ villorit1, m,, ci lt1sc,'11 ;,, ,mo 1lt1/o ,n p,rpl, ssilà e di lriswusa, d 1t l com,u,, - erttlmmo - ,JJa magrio ra11:,a di qutgli i11stg 11anli, che s 1 tra110 ,mili a noi ,,,(l a opposizio11 alla ltgg ,. Se erti nteessario iufalli c/111quasi /11/11le proposte dtl/'0 11. Crrdm·o fos– sero tt101lificale o respi,i/1, 11011 ì me11 v,r o p,r q,11s/o cl,e i pr oi:vtdimmli ptr la seuola mtdia seno d, 111a witU;t;t1 tst ,·,nw, se 11011 s, v11ole a11darc i11co11lro,i11 li,v issimo t,mpo, 11/ /111/i– me,1/o completo dt/1<1 seuo!t, di Slt1lo e ml ,m abbass1u11mlo i11sm111/Jil11dtlh , co/111"1,urcio,mlt. Si dice che 11tl ma r40 passa)o. in Consiglio dti J/it1islri, fon. CrttlflrO ri11sciss, a vi11ctre lt ulli11~,rilu/lan: t di alcm,i co/1,gl,i, dic/1iara11do d , - Htl!t co11dicio11ial/ual, - tgli nou ,wrtbbt petu lo ,us111ur si '" rtspo11sabililà di riapr ,r, le scuoi, 11tl prossi mo ollo/Jrt . Vera o i11vmlt1/a ti,, sia, qutlla dichiarac io11e rispondt per/ ella • mtult al/, coml,oio11i rtali d,lla scuola. Col nuovo a11N0 1 s, gli i11s,g 11m1/i toltsst ro alluart il proposito di r:mmtiar, al lavoro st,aordi,,a – rio dtllt da ssi flggi 111lt, lo St aio si lro11trebbt ron ;iù di quafl ,•omi/11 rtilltti,·, tmra 11ti s11circa 0/101#1/a. Mt1 s,pp ur11 la 11tttssilt> tco11omict1 ;,,. durr,: ! prof ts sori t1d ubb,mdo 11ur, """ pr1,lf• sia, cl,, 11011 solo sartbhe lrgillimfl, ma at N'tsn – rtbbt lt1 dig11itif I l'tO1c11c1ll dr/f i11stg11ammto, v, st1rt111110 StHl/lrf /mi di a mila ct1lltdre seo– ptr lt, eh, solo p, r ,ma 1111tif polra11 10 tssert OC• r11pa1,da i11.s1g-,,rm/i for 11ilidr/ titolo ltgal t. t,, 51g-,,a11/i ufficml, ma lco11le11/ì, sfid11dflli. sfi• b, alt da ,m laooro IH'ihale ,li ~8 ore st llimam,li ~· supplt11/i ass,mli st,,ca t1lttnw gan111•1a, sbal– :ali ù1 pochi 11usi dt1 """ sttle alta// rt1, fx1ga li roi 10 dodicesimi d'uuo slij,f11d,o di f nm t; rt,,. dt11/i, d,sto//, dai lo,·o studi e assunti , srno~t1l• nma pr,paraoi o11r, nlla d1g11iltt ,!,Il' i11stg-11a• mtt,lo . - h,le sm fl ,I pt rMJm,lt co11m i si ;,,;. oitrà il 1111ot'O anno scolaJlico Ira l'mdijfe r,11•a gt11trnlt dti got•tnuwli '1 dtl pubbl,co. È vero cl,, 11rpp,we una ltgg , oll,ma nv,·tbbe po/1110 crtt1re d' un lr"ll o gli i11srg11a11fiche ma11ta 110 ,. ma l11sog11ato rrtr t subito ai ripa,.;, st no11si tmolt t he ,I male si aggra vi ;,, ma - 11itrt1 ,rr,parabdt. Purlroppo ltm,amo for/t mt11lt cht dt1lla pr, – smh,o iont al ri/110 dtl proctllo Cr,dnrn, la causa d,lla sc11olamtdw e d,gli i11Mg11a11li 11011 solo non !i sia tw1H11laggla/a, ma at,blt, fallo 1111 fo sso addu/ ro 11tl ftr.>on dtl p111>bl,co t ddl'a m– himle j>arlamtnlnrt . Trt m,s, or SONO ,I pul>– bhto ,la/ia,,o, o p111lloslo qutll a piccola mi110- ra11ca dtt s' iuleYtSSa ,11/t qu,shom ,ltll' 11154 • g,1am111lo, !' trt1 to11v111/f1 ch't!,,Slt ,ma crisi dtlla sc11ola mtdia t cltt t! fn , 111 grmu hsswm pllrle d(JC.•11/a allt cond,c,om t,iJt,ssime dt so11fnllt agli 11wg11a11I,. Oggi ow ttt quello. situa parie dtl pubbhto "" muta lo op1,11011e: tlSn "" I' im– prtss,0 111che la g ,·muJ, mngg,o ra11ct1 drgN ;,,. stg11a11li 11011 fu, volu to Ili ltgg,, pu ·clrl co11tSStl si t!tmt'(I tf sopprmttr, quasi lol<1lmt11/1 la J,o! • si/J,Md di quà g,urdagm .stmon tma ri, de oggi pcrm tlltrthht,·o ad 111111Jtg11a11/1 d, p,-ima ,so– ""' '" d, 3up,rn rt fi" dal pruno t111110 gli sl•– pmd, ,n,cwl, prOf'()'il d11/fo11. Crtda ro. S11 qut– st, g uadai("' 111aordi11nrl, che so110 stmhrflli ,ma n't.vla=io11r, ,• i lm -oralo d, fn11la~in, ca,. slrutndo la lrçgr11da d, "" 111st~•a11/, n1td,o, the godt d, ,ma coml-c,011,p,-,v,l,gia ln m con• /, nlo d, (u/11 gt, a//n 1111pugat, dtll o lato, t s, I g111d1ta/oac~urdo c/11s, aggr-nvas~ero iu mls11ra la11/o Mli . ,1,,1, lt /n1111ght ddl a piccola • borgJus in P<r impi11guart dti para ssi/i tltn 1a– mtHI, m11/amlt11/i. La rtt,//à, /u r chi viri1111tll' i11stg,,ammlo, i ht11divtnta tlalh , nuovissinm ltggmda . È vt ro eh,, f>tr I' improv11iso ajf ollm ne11lo d,•llt st uoli mamft slalosi 11,gli ultimi ,,,,,,;, ,ou, uutrt , più d,gli i11srg111111/i p11t, r11ggiu11gtt· - prr g rt111, iallura dtlla sc110/n - 11 27 o le 28 or, stlli ma • nali di le:siom: ma I ,mdtt vu o r/11 pr,· la grand e 11wg ion,msa, cos/i/11ilt1trpp1111/o da quei p,.o/esso ri cltt son /mgt1li co,, 1800 o 2200 lirt di slipt11dioper i primi 8 am ,i, e sono obbliga ti ad ,m ort1rio mi11imo t1ssai gravas-0, qu, sle fa• ,,,os, or, sopram,111,1tr,,n·, so,, com~11Stllt in modo 1011/0 irrisorio, c/11 ,ssi, dopo tsstrsi am. ma~e(l/i di lavoro i11modo i,,dtcoroso, rus eo110 - sJ , 110 - ad aggi1111ge,·1 800 lire al loro magr o sli~ 11dio. M11, i11gi11slafi 11 c/11 si vuol,, f impr,s sio,11 dtl pubblico l ormai troppo radi cala e d,jf11sa ptr cM si possa sp, ror di dislrugg trlt1 fadl– mm lt to i rt1gi o11a,,w1/i , lt cifre. Ed fl t,•tt1rla l,a,, co11lrilmilo ;,, gt ·(m parlt gli sltssi i11s,. g11a11/i coi calcoli gr tlli, i11geN11i , quflsi stmpr , sofistici dtl dt1rt t dtlftt 11tr1, cltt essi /u,,mo scio,·i11alo ;,, pubblico, p,r dtltrn 1i11art i pro.fil/i , lt ptrd ile e/re Ili m,011" ltggt porl11vaml loro hila11cio iudividuflle. Il mal, l fa tto e 11011 i q11esto il momt11lo di pudtr si iH ,lr,iloraziom ' , ri,11pia11li: bi10!{llll 'i,ivtce wltrsi d,lf,sp,;;,,,t11 di quuf11/limi ltmJ,i ptr indurr 11 In n,agg;or pt1rlt dtgh i11.s,g,m111i n dar al!t, loro a1io11 di dass , un i11diri••o clre valgt1 " ra((gi,mgt rt 111 pittm co11cordit1 di ,,,. /t11li td a gum lag11a,·e t1lla loro ct111sa il /11vot·e della parie migli ore ,lei p11bblico. l.t.1 to11cor<lia f1'11/11lligl i i11stgmwl, 11011/ml, OlltNtrsi COII lt "'""" COHet1Sio11i O toi silt ll#i pitlosi: fr t1 ,· divt rsi gruppi tlì m1co,·a '""'" di- 11trs ilà di tomtieioni , d' i11ftressi, clit 11011 si pu lJ co11a pir , 1m't1eio11ftdtr11lr, eh, /t1rci11/r o– pri, sme " diseultrli . i dtsh ltrlllt1 di lulli . I.i 'tst m• pio ntt111i.u imo d,g li i11stg 11a11/i ,r tdm:aoio utt fisirn dovr tbht mosfrr,re thi flrt1m111/1 ft1ss11rdild di qutl me/0<.lo il qual e ton duct """ para lisi, , al primo 11rlo si rompe. La co11cordia invtce si ,·ista/Jilird 11al111'f1lmrn/11 qumllio si rifn cci" slrad" la co11vi11a,011 - pro– j multmw,l e M11lila , 11011solo 1'$f>rtSSfl " fio r di lflb/Jrt1 - tltlh 1 1dw/llt1 1/, lflltrtSsi e di fi11i fn 1 r l,,srg11a11t,t la scuohr. Un t1 Ot'fla11io~t101011, ,li t,roftsso ri d,v',sst r soprn lullo 1111 org anismo di diftsa dtlla sc11oln, che tstrri tl 1m'a~1011t1 v{/ria 11 compltn t1 di rts islt110f1 co11/10 lt im•t1tlt11=e 11111 sopraht1tno 11{d, poltri tslr<1ntl,di dtm mcia 5J,Ìe• /ala di /11llt le ,llrgaMll, ,1, 111/11 i f 11t'On/ls,,11 1 d, /11/10 ,I malgove rno cht J.i ft1 della sc11ola ,. di ,sposi,.ione puhhl,m , to11t1111mladei suoi /Jisog,11 ,. d, co11lr1b11/o (li/O slud, o dti rimul,i ,. d, co11roHovolo 11ltroso " 1111ti 1111rgh i\11111/1 e/i, -calga110 " d,Jfo11dtrt la col/un , r fmu ort jHr le i•lilue io11iJColaslicht. l11qm1drlllll i11q11tsl'alli– t11/a p111tompltS sn, ft1~1011tuo 11om,a , d,gli ;,,. s,g11a11t,e tlti lo, o singoli gruppi tr-ovt ,a i suoi limi/i 11al11rnl,11rllt1ri,mo11flffl c1>Jcit11•a dtll'in • /trtsst gt 11crfllt 1 t riusc,nl 111fi 111tomt11/e f,iu sim– f alica rd tffi coct. B1so&"" convinct rji t/11 ,ma op11110,11 p11bblict1 111 malrr ia d' 111srg,u1111mlo oggi m I /al,a 11011 esiste: lf'tll11 agli 111stg11m1/i di /or uwrlt,, /J'Orlamlo lt q1usl,011i scol11shclle i,r mneo nl p111>/Jlico t pro110tllt1do in/o,.,,o ad tsu fu1/trt ~1amt11lo dtl c1/lad1111miglior,. Noi no11 wg liamo d11 In Frdtra~1 011t dtgl , i11$tgna11lis, lrasjon m III u11'nccadt1111t1 ptr lo s/11dio di ; roblm11 d,dal/ ,c,: tS•ll dtv 'u ,,, , rtslort ,oprnlullo ,m,, orgt1111•~u•io11tdi <I aut : ma per d1/111dtrt p11, tj/1carww 1le gli i11ltrtssi

RkJQdWJsaXNoZXIy