L'Unità - anno II - n.18 - 2 maggio 1913

, problemi della vita italiana. Si pubblica il Venerd l in Fi renze - Dirt ltore GAETANO SALVEMINI - Direzione e A=in istrazione: Lungarno Vespucci 12b - Abbon amento annuo ordinario Lire 5 per il Regno e per i paesi italiani dell'Aost ria t della Svizzera ; per l'e stero Lire 7,50 - Abbonamento sostenit ore Lire 20 annue - Un nume ro Centesimi jQ - Conto corrente con la posta. Anno Il - N . l/S - 2 Ma ggio 1913. SOMMARIO : li progetto su le scuole medie, L' U!'. IT À - Il progr.imma radic"le emigrato in America, A. DE V1T1 DE MAR CO - Percbè I'" Uniti,, non basta, GI O\"A SS I )l o:sot ·cso - Il Suffr.tglo Universale, )IAl ' f.'HO l'Al\'.TAl.~OSJ - Quel che l' "Uni tà,. non può dar e e quel che vuol fare, G. SA1.v1h11x1 - Il voto alle donne, GL 'GLml .:\10 ZAG,\R I - Per la ddinquen:a dd mino renni, T. DE BACCI VENUTI - Il Ministero della Sanità, Ac 1uco1.A - Per una collezione di Opuscoli dell'" Uniti ,, . Il progett o su le scu ole medi e 11011 appena é staio conosciulo, é slnlo giu• dica/o. I giornalisti l'hmmo subitoproclama/liper– feJto o coudmmnlocome indegno,secondoche avevano o 11011 avevnuo ricevuloin precedenza il borco11e dal GabÌlll'IIO particolar, del/'011. Giolilli, o piri. motfrslnmenfe da quello del- 1'011. Credaro, o pitl modesla11w11le m1cora da. qualche amico impiegalo della A1iuervn, che sin interessato a fa vorire o a coulraslnre l'o– pera del/'011.Credaro. J\tfoltiprofessori - 11011 tutti, ahimè, ap– parte11gouo al novuo dei« paz.;J-111ali11co11ici », come li chiamava il Sellembriui,co11vi11ti che 11011 la scuola é {t1Jlaper tssi, ma essi devo110 servire alla sruola - si sono polariz.z.atim– mediatamente pro o coulroil progello di leggi•, secoudo che, fa tti i couti, hanno 1roun10· di guadagnarciablmsln11z.t1 o 11011nbbastmu;,n per pagare la balia e il cal:;_olaio. I drputnti 11011 hmmo nvulo 11essm1 bisogno di leggere 11111/tt. E lo ha11110 approvato a gara negli uj}ìci, salvo qualcheriserva sulle lasse scolasliche, - il solopuulo sul quale nuche il pi,i ptrfcllo idiota p110 dnrsi il l11sso di parere i11/or111ato e di n·vM·e ,m'opiuione < de– mocrnlica » scnz.a 1urmchc aver frllo il pro– g,110. J\loi, che 11011siamo giornalisti Joruili di inllliz.ionefulminea, e 11011 abbiamo 11;.:ssmza disposizio11e per I' i11tdligw1,,,jjicio di dep11- tnto, e abbiamo beusifra i nostri amici pa– ruchi profe,sori 1Naquasi lulli della categoria dei e pn{;J malinconici , di cui sopra - 11011 ri sentiamo ancora iu dirillo di giudicarecon w1 lnglio neflo questa enorme mole di 88 ar• ticoli, ogulJ.IJE dei quali si divide in 11011 mp~ piamo qunnle miglinùt tli c,>mmi. .Abbiamo bisognon11rnrad'una sellimaua per sislemare le:noslreidte. E perciO chiediamo ai nosJri /ti/ori di aspe1111re al prossimo ,w– mero 1m esame seriodl'lla leg e. Per compen– sare il ritardo, dedichuemoa quest'argomento 111110 il 1 11111cro dtl 9 maggio. J:: crediamo che, ne. unlw, In pena: j)i>rrhJsi traila di tmn nf ormn, rh1ilorcn 1• decide questioni svnritt– tissime e i111portn11tissi11u, le quali o devono user risolute bene, o l nuglio cherestinocome sono in ttlltsa della soluz..ioue di cui ha11bi. sogno. J\lon vogliamo, pt•r,S, lardare a deplorart il sistema disoneslo, du prr:valeoramai in tu/Ji i 1\/ iuisteri, di presenlarl'al Parlamento pro– ,zelli masJodoutiri. in cui si parla dc omni – bus rebus et quibusd.1m ,liis e 11ell' appre, – .z.nre i quali ( tslrmwmente difficile, quando 11011 i: addiftllttrfl imf'<,ssibile, /,ihmciare ontSla– mwle le parti buon~ e lt parli rnllive, e 11011 si osa llpprovare In legge perchè contiene ele– mmti pé'ssimi, e 11011 si ha il coraggio di re• spiugnla perch(, ue coulimc dtJ!li ollimi. N<'gli11lti111i '""/'i ,Idi" R,·p11bblicaRo– mmw, come osservava aruta1111•ute alcm,i a,111i or sono h, Scinloia, qursli polpelloui ltgis!tltivi si chùt111m•n110 kgcs s.1tur:1c; e la preseutn– .;,,ioue di use I" 'l.'Ìtlala rou In legge Caccili:1 Didi.1: perchJsi volli mrlle,e w1f rmo al t·e,,o di rnstriugere il pt,polond apprat•are in biacco proposte dinrse t' 11011 fogicnmeuteco,me.sse fra /on,, gra;_ù: a qualcosa di urgente chesi nvez•a rnrn di metlerri dmt rn. ,\In al lempo di questa legge, ml/'aulica Roma, si z•tde che ,wn c'era al polerela de– mocra,;Ja radirnle. L' Unità. II programma Con che s 1 inten de p3rl:tre del nuovo suc– cesso che i partiti popola ri hanno ottenuto negli Stati Uniti d'Ameri ca, dopo oltre vent i anni di azione 1enace nel paese e di assenza da l go\'erno . Avven iment o d 1 importan za po• liti ca mondi::ile, che ha soltanto riscon tro nella lotta vittorio sa, che i partiti popo lar i ingl esi sostenne ro contro il neo-protez ionismo di C hamb erlai n, conquistando il potere, an• ch'essi dopo lunghi anni di assenza dal governo . Le due campagne ele ttora li hanno avuta la stessa. piattaforma iniziale : la lolta con tro i monopoli e i ~rivilegi doganali. I partiti italiani. Anche in Italia è sul tappeto la questione della tariffa doganale. i\'la il paese non è in– formalo e non se ne occupa : la stampa po• litic a non sveg lia la bestia che dorme, perchè essa medes ima vive sugl' int eressi pro tezioni– stici ; i partiti non si fonno la guerr a sul terreno doganale, perchè, nel silenzio del paese, hanno tutti - clerica li e libera li - eguale inter esse di sfruttarlo con i dazi sul grano e sui ferri e sui coton i e sullo zuc– che ro e sulla gomma e via di cendo. G iolitt i fa in materia di dazi prote ttori le stesse di– chiaraz ioni che hanno fatto prima Sonnino e Luzzatti 1 o che faranno dopo Sacch i o Ber• toli ni o Salandra. La oppos izione costituziona le e il i\linistero non si mor dono a vicenda su questo terreno. Di essi è pacil"ico che i I paese debba fornire il bottino che sarà divi so tra siderurgic i, co– tonieri, banche, zucche rieri , c:mtier i, società di navigazione e via dicendo. Per essi non esiste conflitto d' intere sse tra il grande pub– blico e il gruppo deg li sfrutta tori ; epperò quel confli tto non dà luogo ad una di\•isione di par tili. La divis ione dei parti ti comi ncia e si acuisce soltanto quando si passa alla divisione tillema del bot tino tra le var ie Ditte int eressate. Ques ta è la base dei p:irtiti in ltalia. - Perc hè prender di fronte questa formid abile organizzazio ne di interess i priva ti, che domina la politica dello Stato? E' più co– modo ed è più profit1evole asseco ndarla. - Cosi han ragionato da lungo tempo i govern i d 1 Ital ia. E di qua è naia la politica del quieli'smo, che nasconde la tempesta suba~ cquea delle garo affarist iche. Restano, è vero, i partiti estremi, che a,•cano appunto la missione di difendere gl'in– teres si origi11ari delle masse, contro il priv i– legio dei grupp i; ma anch'essi han finito per adalta rsi. li co rpo eletiorale dei socialisti non chie• deva da i suoi rapp resen tanti il gran sac rificio di un:1 vita agitata da :t!iipre lotte. Chiedeva soltanto alcu ni pr ivileg i minori : i ferrovieri dom:m dav:rno salari di Stato più alti di que lli correnti sul mercato; le cooperat ive chiecle– \'ano l:tvor i pubblici :1 prezzi più alti di quelli correnti sul merca to, poi qualc h~ banca di soccorso e basta. Si tr:11tav:1 di alcune diecine di milion i, che la borghesia industria le è s1a1a ben lieta di ela rgire per conquistare il pa-r1i10 socialista al quiet ismo poli tico. li corp o eletlo rale dei radicali domandava :tncor meno : posti e stipend i di fome nei primi gradini de lla bu rocrazia, traslochi per inca ssare il piccolo stipendio standosene a casa senz:1 far niente, e cro ci di ca\'a lieri, più che fosse possibile, abbondanti. Tutte l1oteca Gino Bianco ra dicale emigrato in America. cose da bazar a 48 cente simi, che sono state \Olenti eri ~oncesse per assicurar e ai radi – cali il collegio e al governo la tranquillità pii1 assoluta. La stampa radicale italiana . D,1to l'amb iente si Gpiega anche la con– dotta della stampa italiana, che ha pra tica– mente passato sotto silenzio il grande avve– nim ento della politi ca amer i~:111a. Intendo parlare dell:1 sta mpa liberale, che avrebbe avuto interesse di colpirne e di illustrarne Paspeuo politico. Poich è, oggi, la vittoria del radicali smo americano è vittoria del pen – siero radica le nel mondo, come il successo parziale di ogni partito socialista nazio nale è successo del socialismo internazio nale, co– me ogn i successo del partito cler icale o conserva tor e in questo o quel paese diven ta successo dell'azione conse rvatrice universale. L'o rgano central e dei radicali it:1liani (Vila 1 1 o- J I apri le} solo una volta nli: ha dato una fugace notizia in un medaglione, dove ht fo– togrnfìa del \1/ilson è precedu ta dal titolo strao1dinario « La Rivolu zione american a », cd ~ segu ita da qu~sto epit aflìo illustrativo : --ii~~ !~:~;~l~~-~~1ti~i i1-u,~11 ::1,.:~~~s,~~e;~z~u~ 1~;~ rola: cioè sta 01>ernudo una rivoluzione, una imponente rivoluzione. Egli ha gi:\ presentata la modificazione delle tariffe dog:mali. Noi 11011 s11p– piamo ancora la estensione di queste proposte ; ma è chiaro che esse possono costituire una vasta e anche benefica rivoluzione, variando ad – dirittura il costo di molte e importanti merci per tutto il mondo. Il professore è un uomo di caratter e, dunque: egli mette davvero in azione il programma democratico ». Lo stato di animo e cli mente del postil– latore è chiaro. Egli crede che si tratti di una rivoluzione, di una ù11po11t11/e rit•olu{io1u, per.:ltè ignora che la lotta contro i privile gi doganali è parte seco lare e imman ente del • l'azione radicale, <lacchè esiste un partito radicale . Eppoi, una rivo luzio ne, come egli qualifica la riforma, non è impresa che si possa cosi facilmente add itare come mode llo da essere imitat o in llali:1 1 soprn tutt o ora che i radicali sono nel governo, e debbono dare Pesempio dell'ordin e publico e della devo– zione privata :il Capo del gove rno. Il posti llatore non cela la sua ones ta sor– presa che un uomo, uscito vi ttorioso dal suffragio e diven tato capo di un grande Stato, abbia la ma linconia di mant enere una pro– messa eltll ora/e : una prom essa, di giunta, che ha tanta probabilità di successo qua nto può a\·erne una impres.1 rivoluzionaria. È eviden te che un dubbio :1troce lo mo r– de: perchè mai il presidente \Vil son com – metle una cosi grossa follia ? Da noi non si usa ! E lo scri llore tro\·a la sola spiega– zione, che balza fuor i dalla ~ua cultura e da lla sua espe rienza quo tidiana. Eccola : si tratta cli un prl)Jcssorc e di un uomo d, ca– rni/ere I Eurcka I E, senza dubbio , per intendere il sign i– ficato economico e il valor e politico della ri ~orma doganale di \Vi lson, bisogna avere una qua lche dose di cohu ra, una piccola dose di ,;incerità e una piccoli ssima dose di ca– rattere . La stam pa radicale ingle se:. È perciò che propongo :11 lettore di emi– gra re meco temporaneamente in Inghilterra, per vedere com e la stampa radicale inglese ha apprezza to e come illustra e spiega la vittoria dei radicali ame,d cani . Ecco l'articolo di fondo della Nalio11 del 12 aprile 1913. « Il proge tto cli rirorma dogannle del Presi– dente \Vilson è il primo gr:m passo ver-.o l'nb– b~ndono della 1>olitica prciteu im negli Stat i Unili. « In nessun altro paese c1ues1n politica ha prodott o una mèssc pili abbondante cli nbu'3i e di corruzione. Esso ha conforilo nel intcre!<si p:ulico lari affo1 istici il po1crc di :mcchcggia re il pubblico dei consu nwtori, avvelenando l'atmo – sfera delln politica col basso intrigo e favorendo la creazione di privilegi profittC\'Oli a privati. • Essa ha danneggiato e distolto dalle vie pn) produtth •e il libero S\·olgimento delle ric;orie naturali del paese e le tendenze spontanee della capacità perso nale e delle t nergie la\'oratrici deMa popolazione. La riforma getterà l'alito della ,•ita nuova non solo nel mondo delln 1>0- litic"l americana, ma anche nel mondo degli af- fari. . « Le proposte \\'ilson lasci:1110 ancor., una considerevole protezione :i.lle nrnnifotture nmeri– cane. Ma dal messaggio del Presidente risulta chiaro che egli stesso, per con"inzione e in po– litica, è un libero sc:unbista nel senso inglese della p.-irol:i., e che, se il p:i.ese continuen't a sos tenerlo, egli • abolfr,t /11/10 dò d1e ha sol– /a11/ol'appareu:a del privilegio o dd va11faggio ar /i.fi cia/e di 911aflm911espu:ù 11. • Le proposte attuali nri\ •ano per ora fin dove è opportuno o att uabile dal punt o di vista finanziario. In primo luogo, esse aboliscono og·ni · dazio <li entral a su tulle le princip ali dcrr:t.tc nlimcntari e sulle materie prime delle industrie : ed aboliscono o riducono sensibilmcute i dazi su tutti i manufatti che entrano nell'o rdinario tenore del consumo popolare. ~ In s1::coudo h:og co l'e bQli;,lone n.:: .. o\111a ,:i dazio d' importazione è applicata ad un numero di indu strie che sono in potere di /rus/s e sin– dacati, e che, di conseguenL1. impongouo ai c-on– sumatori prezzi di estorsione. « L'effetto delle ri<luzioni proposte sulle en– trate del tesoro è previsto in una perdita di circa 400 mitioni annue di nostre lire. ~la il sol– lievo che ne risentirà il pubblico dei consuma. tori deve essere elevato a parecchie \!Oltc quella somma. E' notorio, infotli che per OJ.:ni clollaro che il dazio protettore fo entrare nella bor:-a del tesoro. par~cchi dollar i passano nll:i. chetichella nelle borse private degl' industriali e dei mer– canti, uel cui profitto e per la cui istigazione. questo di!iòonestosistema di dogane fu mante– nuto in vita. « A ogni modo, a colmare il minor getto dei dazi doJ,:anali si introduce l'impo sta sul reddito, come gi:\ si fece in lughilte rra. Pr evisio ni di succe sso. Le pro poste ciel presidente V/il son avranno strenu i oppos itori. E questi non sono soltanto schierat i nel pani lo dei rep11blira11i, che so– stengono il pro tezionismo e sono, a loro turno , sostenuti dai lrusls ; ma si annidano Ira le file stesse dei democrnlici, alcuni dei qua li hann o interessi diretti in parec chi industrie che dal nuo\•o regime libera le sono offese. Già altra volta, al tempo del presiden te Cleveland, questi dissensi interni mandarono a monte I:\ :111aloga riforma doganal e propo– sta da quel go ,•erno democratico nel 1893. .Ma oggi le cond izion i sono mut:ue. Senza soffermarci :1lle qual ità personali del \Vilson che è un condolli ero di part iti, nè sul fallo che i dem ocratici hanno la maggiora nza nel Congresso e nello stesso senato, - che al tem po del presidente Cleveland era invece la roccafo rte dei privileg i, - è più important e e decisivo di mettere in evidenza che, da quell'epoca, è venula sempre Cl'escendo nel paese la pressio ne ciel senti mento pubblic o cont ro lii politica protetti va. Il rialzo dei prezzi - che è generale nel mondo, - è stato aggravato in America ol– lre ogni limite d: tolleranza. E il risenti– mento delle classi salariat e contro le impo sle stabilite sul pane sul latte sulla carne sul carb one sugli abiti e sull e altre necessità dell a vita dai /, usls e dai monopoli locali e nazion:..li, render:\ impossibile ai democrati ci meno scrupo losi di staccars i da lle tradizioni

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