L'Unità - anno I - n.50 - 23 novembre 1912

problemi della vita italiana. Si pubblica il Sabato in Fire .;,e - Direttore GAETANO SALV EMINI - Dirui one e Amm iolstruione: Corso Reg ina Elena, 16 -Abbonamento annuo ordinario Lire 5 per il Regno e per i paesi italiani de!!'Austria e de!!a Svizzera; per l'estero Lire 7,50 - Abbonamento sostenitor e Lire 20 annue - Un numero Centesimi 10 - Conto corrente con la posta. Anno I - N, 50 - 23 Novembre l9l2. S 01\1.\tA RIO : Gli app altato ri a Con gre 1So, MuG. - Lo st ato gi uri d ico interna zionale della Libia , E, CATELLANI. - La questione klban eRe, L'UNITÀ. - Le ori , 'fni dell'ltaliR cont empo ra nea, F. Co– LF.T:rr - Il su(f,·a~io. quasi _un~ve rsal e in t err a di Bari . - L 'a cqu a a Tripoli , .1""• y . - Un ~e.ntativo e Unitario>. - Il deputato di o . tiglia, I. BON0~11, L 'UN ITÀ. - Framm enti di vita italiana: Un w 11.rt~ lw f>rovm c,a/e mode llo. Luc. - Posta dell' e Unità ,-: Il u 11alou Cado/,,,,, AGRICOLA Gli appaltatori a Congresso. u Chi le f arfalle cerca sollo l'ar co di Tito?" · Chi, meulre Tripoliltmi a e Quadruplice balc:m,im nlli ra110 " sè htll c, ratleuzio ue drgl' ingenui con• lribun ,ti, vn n pen... are se e come e qua ndo lo Stai o provlJedrr allll fo rnitura drllr! consrrl!e <1/i– nientar i pr.r l'rsercito o dei bern lli per gli uscieri delle prefi'l/ure? I forni/or i e gli appai/a/ori ilaliani ernuo rim <Jsli mollo disillusi di 11011 essere riuscili ad avere df'i ,·apprrsml anli propri ne/In II Com– missione Rt ale per g li apj>ro11vig io11amm li dello S ia/o "· Chi p111sa che qu,sln Commi ssio11e dtve, fra l'o//ro, occuparsi e prwr.cuparsi di /11- ttlart lo S taio appunto dalle esigenu , di varia, 11alura, degl' induslriali, g iudu.:luriì per lo mmo eccessiva e alquant o comica In pretesa dri pio– niu i de/In solita industria 11a:;io11ale. Questi iu– ve1..·e la ritenguno tau/o lrgillima, che subilo pt11- saro110di gi ungue per a/Ira viri alla rapp rese n . tanza e tntda delle ragioni de.JI ' indu stria. co– s/ilue,,do ,m'a sso<iaz ione per la di ft"sa de l lavoro nazionale nei ra pporti con le Amm inistr azioni pubbl ich('. Jn qual modo e C01' quali mtezi qu,s /<1Asso -. cia1io11e svolgntì il compito suo ,,o,, è f allo espli– citam ente conoscere. ma è agevole imag inare, pe,rsa,,do che non possono i 111t2 :; 1 rssere inadt– g uali t diff orm i dal/o scopo. Un f allo è conf es– salo: che a capo dtll' associa2ioue è ,recessario preporre 11omi11idi provata con pNe nza, di ene.r• gia ,..e 9_i attivil à non c:omuni , p,r dirigern, /'a-.. .eio11e. E poichi, malgrndo si affe rmi il conlrnrio, la progr.lla/11associacio11e ,ro11 t1vrà ad aff ro11lare e risolvere gra11 c!te di problemi tem ici, ogmmo pu ò comprendere quali saramw quegli uom ini e quale az ione essi dovra nno diYiçert : è ,m losco rtlicolalo, che si va forman do, vasto t fil/ o, i11 cui, di voi/a ;,, voi/a, lo Sta io, uccello di basso e corto volo, mtdr,i a cozsmre e vi resterà impi– gli alo. Cos/ilui/1 l'..Jssocia:,io,,, , I venuto il Co,,g res– so. Ed è sia/o ltmuto, nalur almtule, ,ull'"lma Ruma; ed è sia/o lumt o con g rande sollrcilu– di11,, perchè i _,:;igno ri fornitori e appaltatori g iu• dic:a110 1 ,re/ loro p11triollismo, che sia questo il moment o buono per dar t iHcreme11to a/f industr ia 11a.cioual,, ud solo inlt r,sse (va sa ns dire) della cosa pubblica,·se11:;;a trovarsi impacciali dalle si– s/emal ic/,e d,_Qid,m:;;e t resis/m :u di gm le mtl ico• Iosa e dolfri1111ria. E 11el loro Co11grrsso quei be– ,remerili della patri a ham w preso le loro dtlibc– ra~io11i, luu,no stabilito il pia110 di hallagli a. perd 11; il bollino siti sicuro e lauto. E nessuno ha mostrato di accorgersi della loro opera illu– mina/a t proi1vida : i gior11a/i ne han no da/o una brn,e 110/i; ia, scncr, com111O1/o, come se si fosse trai/alo di un ,:oug rrsso ,/; pcrsot1e che, avrudo tempo da prrdrre, vogliano spcmlerlo a combaltrre /'alc.Jo!ismo o a disrnlrre la morale sessuale. Eppure f/tul congresso ha avuto l'onort di ade– sioni di pri m"ordi11t: dfl /mdrder 110 l u:s:salli e ,ii qut.! firri ssimo e i11/ra11sigt11/f rtpuhhlic ano che rispondtt al nome di Sa lvatore Bari,ila i, di ,m man ipolo serralo di sollosrg retari e di due mi – nistri: g li on. Facta e .\"i/li; e inollre di camere di comm trcio, di ,l/m,icipi, di Com;igli provin– ,:,à/;, di uomini d'aff ari, ccc. ,cc. Fr<I i re/a/ori del Congr(sso c'era Jiua nche 1111 rx dep"tal o so– cialista dr/la so/ila u gra n valle dr/ Po ", I' ou. l3oràa11i, il qual,, 11rll'ordi11e dr/ gio rno da lui proposto ha in.,italo aud,e lui il Gover110... dr/la borghrsù i u ad i.~-pirarsi iu lul/i i suoi provvrd i– mrnt i al conce/lo ddla dif esa dr.li ' industria e del lavare na:;io11a/e "· Il ca.,. Ascarttlli , dd,'a Cm,w·a di Comm ercio ,li Ro ma, /l(l auclt,. <Wlffmcialo che il m inistro Tedtsco 1wr 11a, il gior no m.1a11li, ddl o buone pa– role ad 111ui commiss ione a11dala a fargli 0111:1g • .ttio e a,J esporgli i co1mmi i11/mdi mw li: col f a: vort dei min istri dd ltso ro, dcllr. fim mJJe, dtl• ' I' imluslrù1 t del comm ercio, quella brava g,:11/t può rsser sicura di arrivar prr.slo aJ!n redenz ione ddl a patr ia da og11i osservimtn /o vaso lo slra• nitro . Proprio di qmsto si trai/a . Il prof. Caslel– nuovo, segretario gm,rale deWassociaeione drgli appal!t1lori, lm dichiaralo, 11el suo discorso i11au• guralc, che il comi /alo esrcutivo ritiene w·crssa– rio, per ; vitali i11te,·1ssi dr/I' i11dustria , ... della iwcionr, di costituire m1 e11/e spedo /e per11ume11te, il quale rsplichi azio11e assidua [pove retti ! a qua nte!e <1ua·i fatiche si sobbarcano per il bene... del la nazione !J pnsso le pubbliche ammi11istra– eio11l prr la g11rnnzia dei rapporti dei fo rni/ori 1..·011lo Staio, ,0 11le provinc ie, coi Comum e co11 ogni altro ente pubblico, ù, modo da dt/erm i11are quegli equilibri f gra ziosissi mo eufemismo! il la– drun colo che :dlegger isce le tas che troppo piene di un pass ant e non determi na esso pure un equili brio'!] che oggi paiono destinati a 11011 ri– stabilirsi, ponendo cosi tm argine alla co11cor– ren$a s!rmdera. Gitì prime1 di lui il seuator Astengo aveva di– chiara/o di essus i indol/o ad aceri/are la prrsi– denza dell'Associa~ione co11 la sprranca che il Congresso avesse a riuscire nel suo inle11/o,e cioe che i fondi del bilancio per gli approvvig iona– mm li s:m,o sp,si in I Ialiti e 11011alt' t5 /t'1 o. -J,:jall i d:1po le sp!md ide prm•<delle f_pmilurtt della Terni alla marina, dopo l'rsm1pio di di– sinlrnss a/o pat, iollismo offerto dai fo, 11ilori di buoi impiomb ali prr la Libia, dopo il riserbo con cui il Ba ,,co di Rom11si è lrallmu lo dal profil• lare de/l'i mpresa libica /)fr le SIii! sprc11/n:,io11i, dopo la spo11la11ta rimm cia dei f ornitori di carni conservale e di 1tudiri11<1/i prr l',•scrcilo ad ogni guada g no cl, , pur rs:.t1ulo onestissimo, ~arebbe potuto agli occhi di qua!C1mo !umbran rccrssivo •· dopo qursle cd a/I re infinite prouc, citi oserebbe 11011condividere il desiderio 11obilissimo e !<1 spe– ranz, 1 degl i appalta/o,-;? Quand o si vede ,m se– natore e consigliere di Sta io prestare (forse sm~ a• re11deisem conio) incoraggi amml o. epall'ocinio a qtttsl i assalii al bilancio dr.Ilo S taio, e i minislri del/"rco11omia 11aio11ale aderire ali' i11i~iativa / promellrre di non opporre. 1·esisle11z 11, t uomini politici di varie !tndwce dichiara rsi · pronti ad· off ,-ire aiuto, 110 11 resta che raccomandarsi l'ani– ma a Dio o spe,are che i venlricoli di quella· geu le fa melica seulano presto la sa8ielit I :-OIL:G. Lo stato giuridico internazionale della Libia.O) Il Naib-al-Sultan. Il R. Decreto del 1 7 ottobr e 19 p n. 1088 nella pd01 a parte dell'artic olo 2 ammett e l'au•. torit à del Sultano come Califfo, es.!1dtata in Tripolit ania e in Cir enaica da un di lui ra p– pre sentante. La seconda parte dell o stesso arti– colo garan tisce le relazioni dei mu sulma ni delle due pro vinc ie col capo reli gioso detto Cadi,che sarà nomin ato dallo Shei k-ul-Islam, e coi Naib che sar anno nominati da lui. Cosl vien creata una situnt ione analoga a quella esistente in Bosnia qu anto all1autorità religiosa del C aliffo, eJ anal oga a quella risultante dagli arti coli 5 1 27, 3; e 44 del Trattato di Berlin o quanto alla libertà reli giosa ed ai liberi rapporti de– gli abitanti coi rispetti vi capi spirituali in Bulgaria , Monte negro, Serbia e Rum ania. L'articolo 3 dell o stesso Decret o Reale di– spone ch e il predetto rappresenta nte del Sul– .tano nelle nostre due nuove provincie sia ri– conosciuto anche agli ~ffetti dell a tut ela degli interessi dello Stato ottomano e dei sudditi ott omani. (1) I.a guerra ba lcanica hil fatto pasS10re in se– conda linea, nell'attenziorte de i no stri concittadini, il prob lema dell a Lib i,t. E questo è un bene, se signific,1che è ritornat o in Italia il senso della realtà e delle proporzioni. che i nost ri inter ess i ad riatici e balcanici sono finalmenle ,·aiutati nel nostro paese in tutta la loro enorme e prepo n– dera nte impor tanza, e che da ora in poi la no– stra stampa gialla , avendo finalmente imparato a distinguere le scaramuc ce dall e battaglie, sm~tterà di riemp ir l'a ria di tutte quelle ind e– centi fanfare e fanfaronate guerresche, con cui ci ha disouoratì al cospe tto del mondo civile per tutto l'aa no pass ato. Ma è un male, se è il primo sintomo di nn disinteressa mento sta nco e accidioso per gli alfari della nostra nuov a co– lonia - disinte ress amento, che servirebhe solo a libera re il Govern o da ogni controllo della opinione pubblica, e a lasciarlo in balla di tutti i più illegittimi interessi senza alc un senso di responsabilità. Il nostro giornale, che si è occu pato intens.1.– mente dell.1.quest ione balcanica, allorchè i più a\·cvano fra noi perdu ta la tes ta die tro .llle esa – gera zioni libiche. - è natu rale che si occupi intensament e d~I prob lema libico, ora elle il volgo ,·olubile de i dotli e clegl ' indott i non vuole ave~e occhi e orecchi che per la questione bai• camca. E cominciamo con un articolo di Enrico Ca– tellani, l'i llustre internazionalista dell'Univer sità cli Pado \'a, al quale seg·,1iranno altr i studio si, illustrando sotto tutti i suoi asp etti questo nuovo e gr ave µrobl ema naziona le, a cni il nostro pae se ha il d overe di far fronte con intelli ge nza e serie tà, d:il momento che se lo è messo sulle spalle, sia pure ~enza troppa intcl ligcnn e con assai scarsa serietà . (.V. d. lJ .) I.o stesso dele gato del Sultano do vrà dun– que esercit are due funzio ni diverse, l'una re• lativa alla sua rappresen tanz a rel igiosa del. Califfo e l'altra relativa alla rap prese ntsnza po· 11:ic.d dello Stato ottom ano. Nella prima qualilà potr eb be par agonar si ad un nu nzio o legato del Pontefice ; nella secon da sarà effetti vamente un C onsol e ge· nerale. Nè, p er confo ndere in :.è due n ggimt nfi, potrà creare ostacoli alla nostra ammi nistr a– zione o comun que comprom ettere il prestigio della nostra autorità ; perch è gli ogge tti delle sue due autorità sar:mno di versi. l nostri sud• diti nuovi di Tripolitania e di C irenaica ·sa• ranno ogge tto della sua autorità spiritual e, e gli abit anti delle due pro vincie, non sudditi nostri ma ottomani, sara nno oggett o dell a sua autorit à co nso lare. Lo Stato ottoman o potrà avere in Tripo– litani a ed in C irenaica, non · meno di ogni altro Stato, leg itti m i int cres~i relativi alla. tu•. tela dei diritti deri van ti da tr.1ll at i di com– mercio e di navigazione e da conve nzi on i· con sol;;ri. . t a tutela di tali diritti ed interessi dello Stat o· e la protezi one conso lare de i sud • diti in territori o altrui, non potrebbe consi– der arsi come inc omp atibile co lla so\' ranil à territ oriale nel ca!-Odella Tripo litani;1 1 pili che non sia nei rapporti fra tutti gli S1ati 1 da quan do esistono rap prc!lenta1ne consolari . Sud– diti ottom ani nelle no stre nuove provincie africane, potrann o poi cons iderars i sol tanto gli ott omani di ogni alt ra provi ncia .dell' l m 4 per o che ora vi si tro vino e vi restin o, o succe ssivament e vi si rechi no stab ilme nte o di passagg io. In fatti l'opzione per la ì:azionalit à ottomana dopo il mut ame nto di sovrani 1!1 1 no n risulta concessa Jg li abi tanti de lle du e provincie che sian o or igina ri de lle stesse. Nella distin zione dd le due funz ioni attri– buite al rapprese 1~tante del Sultano, risulta poi giu~tifìcato quell' anc!te usato nell' ~rt icolo 3 e da talu no giudica to di colore osc uro . Le due funzioni sono infatti di verse nella sos tanza e nell 'o bbietto. Com e rapprese ntante ,Jel Ca· liffo, il ·delegato del Sultano eser cita autor ità soltanto sui nostri sudditi apparten enti alla rel igione mu sulmana . Com e rappresenta nte consolare dello Stato otto man o, quel delegato eserc iter à aut orità di r,roteziooe sol tanto sui sudd iti ott omani, che senza di stinzi one di culto, si trovino nel territori o de lla Trip ol i– tania o della C irenaica. Il riconoscimento de!!e potcme. Le Potenze hanno riconosciuto la nostra sov ranit:l senza ~pecificar e' la derivazione di que sta dalla legge nostra del z; Febbr aio 19 12 o dal Tr attato di Pace. Prima di que sto un ricono scimento dei ferzi Stati non sarebb e per ò stat o possibile senza violazio ne, da parte di quelli , d~lla neut ralit:1 che avevano dichi a• rata. Ma poichè la furm ,1 del Trattat o di pace è tale da costituir e, piult ostoc hè una cessione fatta dal la Tur chi a ali' Ital ia, un ri• conosc imento im plicito da part e de lla Turchia della nuova condizione di .di.ritto creat a in quei ter ritorii da ll'Italia, può ritener si che il rico nosci mento delle Potenze non abbia ef– fetti più ristretti dell'Atto int em azionale che lo ha reso possibile. E pertant o le Pot enze, che hanno rico nosciuto la nostra sovranità dopo il Trattato di pace, non potr ebb ero con– testare la imm edi ata validit à di atti di sovra– nità (per esem pio le disp osizio ni limitativ e della alienabili1it de lle terre) compiuti da noi dopo il R. o ~cret o s No vembre 1911 n. 124 7 e prima del Trattalo di pace!'. I.a condi zione internazion ale delle nuove nostre provin cie africane sarà d'or a innan zi quella di un territorio italian o di di retto do– 'miuiu. La sov ranità itali ana non può giudicarvi si comunque lim itata, nè perch è il Sult ano, com e le altre sovranit à straniere, vi po tr~ inviare un rappr esentante con so lare, nè pe r• chè il Califfo vi potrà eser citare per delega– zione un' aut orità esclusivamente religiosa. Nes– suno ha mai pe!'nsato di sostener e che un o Stato cessi di •essere sovrano per effetto di un concord alo stipulato colla Santa Sede, o di una serie di conven zioni consol ari sti pu.:. l'-Jte con tutti gli altri Staii. 11 ricono scimento delle Potenze era poi ne– cessario, perch è lo Stato che rinunciava ad un territ orio a nostro profitto era I' Impero ot – tomano, del quale 1'articolo 7 del Trattato di Pari gi del 1856 1 confe rmMo im plicit amente dall'arti colo 63 del Trattato di Berlin o del 1878, aveva gara11ti10 la integril à terr ito riale. Era poi partic olarm ente utile un esplicito rièonos cime nto dei terzi Stati, perchè 1 mentre la sostitu zione della sovranità itali ana a quella ottoma na im p" rta, senza bisogno di rinuncie da parte degli in teressati, la cessazione del regime delle capitolazioni, - a tale cessazione avrebbe potuto opp orsi uno Stato che del mut amen to della sovranità non avesse pr eso alt o. Se non si fosse tr~ttato dell a cessione • di un terr itorio · ottomano, il ricon oscimento dell e altre Pot enze. non sarebbe stato nè ne– cessari o nè u~ile, essendo una mutazione ter• rito riale pattu ita fra due Stati nell'esercizio de lla rispe tti \'a so,·ranit à, un fatto giuri dica.. me nte completo senza bisogno di ulteri ori clement i di val id ità. L'autorità del Califfo . Taluno pa, ·enta effetti dann osi per noi dall.1 de legaz ione ad un dignitario ottomano res i • de nte a Tr ipo li dell a autorit à del Ca liffo. Si vog lion o giustificare ques ti timori co l graride prestigio del Ca lifli:Ato, co lla im pro nta rel i– giosa di tutta la vita giur idic a mu sulm ana , col peri colo di un con tro-gove rno occulto , e con quello pii 1 genera le di un mov ime nto ostil e pani slam ico. Ma contro quest i timor i può addur si la

RkJQdWJsaXNoZXIy