L'Unità - anno I - n.10 - 17 febbraio 1912

40 L'UNIT À innocente e sciocc :1 cartolina polrebht riappa– rire doma ni in qu :-tlrhc biornal c cris1ia110-sod ;,lc di Vienna o n:n:ionali,;1,1 di Pari Ki. F. qutl nu– mero della .'ltampa inviato al c 1111po a~l'inte– rt:,,sati, non se rvir:\ a :-.pin~crli a scriq :rc molte ahrc car toline alt rct1a11to e belle e dr-i;nc \·cra– mcntc di essere riportate • ~ Do ve si vede come qua lrnente cer ti ~ioruali inf;nuati della gue rra non c:api-.cono piil niente ! Anche o~~i . uono~tante la 111:ild ic:1inllu cn:.,:a dei giorna li, di tanto in t:rnto, fra le troppe, lroppr· lt t• tcrc cli soldati e uffi1·iali e generali pu bblicate da lle ~azzc ttc, v' è qu,tlchc pag ina di M.':mpli ce narraz ione, che :-.11H:ra J)cr viKoria ed tf ticac ia tutt e le tiritere dei corrispond enti <li .:uerra. )la in comple sso quanta superfluilù, ,1uantc: scioc• cht.:ze, c1uanti impara ticci. 1l/11Ìl r"ol de la m – pic e non cos1a niente e il ~iorna h: ha tante colonne da riempin: ! Dicono che I' Itali,, l'ha fa1t;1 la lettera tura. Già : ma se stesse in lei oi;a; i incomincerebbe a di-.forla ! g . c. La posta dell' " Un ità. " La • via diretta • . Cor is:,imo D,r dfor , d, /1'. Cmi,;" • Mi dovt:te scusar e che io n cè've il ~•ornal e L'u nita . e non \'1 sono sped ito I' ~1bc,mu11e11lo per cagg1ont di 111alatt 1a ll') ll 111iè l>:i~t;itn l:i mo• neta 1>1;1 rist abilii mi, <1dt"b::io sto b.·ne e q11311clo face10 b oai;:a d el 111esc di Genn;i10 \'erso le dicci lli Fcbra 10 ,·1 Spt dirò subito le lire 5 lici mio abonamcnlo. Contmurdc a urnml;;rmi il li or• nalr. ~ 0 11 :,hr o cordiali :,ffcllu os1 salu ti e s1>e· riam o che questo i~1,,rnale sap 1a prt ndert l.1 ,·ia d1re11a, La Ri\'t:n-.co Cn n llalmrnl e S:lluu . D1l<llll'l Vmcenzo conrnd mo lit-Ila Lega d, Mt– ner \'lllO Murge. Prima di (.; , Be\'ione fu Domenico Tumiali che 11cl MIO libro sulla • Tri• politania • (pa:;:g-. 196-200, Trt:\'t:S, 1905. ediz. di lusso) :tS!>eKnò come patria a Settimio Se,•cro l';uHic;, cillà di l.ept is ) la~na, l'a11uale Jfom"-. Forse può esse re que sta la fo11lc mode rna dell'errore, che del rc:.to è ri1>ttu10 anche in alcuni 111;mu;11ìscok,stici. Prof. ,\ IJOU 'O CASSL\NI ls vo s1. Frammenti de!la vita italiana. Il Regio Liceo di Parma, C;~ a Parma un Pres ide di Liceo, che ,licono masson e. Poco mnle : si può essere mass oni e nello !'!ilfSSO \empo a:ahu1tuomini, per quanto troppi mnssoni facciano di tulio per costrin• gcrc1 a credere il contrario. Un tciornale cleri cale muove gravi 11ccuse con• tro il P res ide e lo inv ita a dar <1uercl:1 con fa• coltà di pro va. Il gionu, le cle ricale sa rebbe cosi tenero tutore dcli.agiustizia, delln moralità, ec.:., se il Preside, invece di ess ere masso ne, fosse devoto a San ta Madre Chiesa ? - Non impor• ta ! Le intenzioni di chi accusa valgono, in que• ate faccende, solo fino a un certo punto: l'1m• por tante è di sape re, se le accuse sono vere. Ebbene, di fronte alle accuse, che 111110Ye il giorn ale clericale, che cosa fanno i giorna li • por,nlnri • ·, Se ne disinlcressa no. Chi accusn, è clericu lc : chi è accusato, è masso ne: la con• seg na è di russare. E il Presi de _accus;1to che fu ? - dà quere,. la? - ohibò I Riunisce il Consiglio dei prof e■• ■ori e il Comitato lici Pad ri di fomiglia, e pre• se nta a questi alti con11cssi le sue ragion i e si fa 1111olverc. - Evidentemente la q1.1estionc, in q ues to modo , non si può dir e chiusa . E la polemica dilaga sul giomu le clericale per più di un mes r.. - Durante il quale il Mi– nistero che fa ? Non sen te il dove re di mandare imme <liatame nte un'i nchiesta per chiarire le co■e, in modo che lo scan dalo abbia termine e chi ha rotto, se hn rollo, paKhi ? - Ohibò ; il Ministero se n"è infischiato fino alla fine di gen– naio. Ed egli ha lasciato passa re quasi due mesi llrima di ordinare un' inchies ta. E ness uno si avvede che proprio i laici mas– soni, pr~sidi, giorn alisti , rad icali, socialisti, mi• nistri e dep utati, uccidono la • scuola laica • lasciandola vituperare da i clericali, senza muo– Yersi subito e n soluuuncnte nè 1>er dimostrar e falsi i vìlueeri, nè per sradicare subito le radici dei vituperi, se vera mente ci sono. I decreti legge e la democrazia, La Cassa na•io nnl, d,gf i11/ or/1111i sul lavoro h_afirma to in data 16 gmg nn 1911 una conven- 11one col Govern o per sostitu ire:: una con,•enzione pr ecedente. LA conven1.ione fu J>rt:sent ata alla Camer a il :13 giugno. Ma la Carnera non ha avuto ancora il tcrnpo di app rovarla. Alla C,,s.-.nHnoional, , per ò, import a di affret– tare la prnlic-n. E in ques to nulla di male. Ma come affrettar la? Ecco farsi ava nti a risoh•ere il problema la • de mocrazia • . La Lrga · itt11ia11a dtllt cooptr,1livt pro pone sen z'altro che la convenzione sia approva ta per dccrcto-legg C'.", sa lvo provoca re con comodo la sanzione delln Cnmera. E due deputa li " demo• cratid . •• gli on. Ronm!Si e Abbia te, vanno a patrocinare presso il Ministro Nitti la ca\L...adrl decre to legge. E eiccome uno Je $'li enti intere ssa ti alla fac• cenda , I.i Cassa di rispa rmio dì Milano si op. pone a questa procedura arbitraria, e l'on. Nitti esita, ecco che il • democratico ., ex on. 1\nlo– nio Matti, è su tutte le fur ie. Il consenso delle par li contr aenti, fra cui la Ca.bsa di iispa rmio di Milano, - s,·ri\'e l'on. . Malli - 11011 è manca lo, qua n,lo la Con\'e nzio. ne 16 giugno ~ 11 .venne sllpul.1ta, e d6 der 1 t bt1slard "~/; ,J!rlli ro§lil11cio1111/i dr/la s11<1 ilppli– caoiom. Che poi l'approv~zione av w·nga per ~eNJr: ~/~~i dl:c ~:'tt~tid:o~~~::~~ :ir~~ni~,~~ffa~;o ~ c'ent ra solo il Mi11islrro com,: polt re rsrmhz 1 0 ;,, co11/ro,,lo dt l /H)ltrt lrgisln livo. È ques to un documento car atteristico del modo come mohi " dernocra lici • con<.·e,,iscono i, loro diritti e doveri. Se di bei lemp i di Bava Beccaris un conser vatore del Corri,r e de/111 strtl avesse giustificato il famoso decre to legge, d1e viol.&\·a tutt e le libertà, dicendo: • questo è af– fare che riguard a il Governo come potere esec u– tivo in confronto del pote re legislnt1,•o •, e voi, signori democ ratici, c:hc urlate 1,e rch.: non in. \ende te andar e in carce re in forza di un decreto lcggr, avete \orto a urlare - è certo ehe gli on. Mafli, Romuss i, Abbia te e coope raton ana• loghi, avrebbero invocato il di rin o che ha la nazione di app rovare esso , per mezzo dr i suoi legitlimi ra ppresent anti, le leggi, prima che il potere esecuti vo o la m11gistratura passi no ad applicarle. Ed avrebbero avuto cento rag ioni. Ma ecco che non appena c'è un atla~ruccio, che la III democraz ia • ha inte resse a fare su– bito sbrig,ue , ecco che il metodo ,lei decreti • lea:a:e diventa buono! Una convenzione, che impegna lo Stato, inte– reBSa i contr ibuenti e i rappr esen tanti dei me– desim i, ci1,t':i depu tati. lnvoca rft la violazione delle garanzie cosii tu• zionali in questo caso, significa creare un pre– cedente, che sa rà ulilizza to da altri in altri casi . Dal momento che la " dem ocrazia • chiederà che la co,,venzione, che intere ssa la Cassa in– fortun i sia applicata per decreto•leggf"', con eguale diritt o proteste rà. domani, se un altro dccreto•legjl:e attu erà a un lra llo una conven– zione di milion i per i servi zi ferroviari, o ma• ritt imi o postali, oppure mod ificherà le leggi di leva, i sistem i scolastici , il dirillo civ iie, il di• rill o penale? Cosi è fatta la nostra • dem ocrazia • : giaco– bina, ingorda e imprevidente. La giustizia ser– ve solo quando coincide con gl'intcressi imme – diati di questo o di quel grup po " democra ~i– co "· La legge va rispettata solo se fa comodo a noi, e sopratutto se dà noia agl i altri . La li 4 ber tà è quella cert a cosa. di cui noi soli <lob• biamo fare uso, ma che in mano agli altri si chia ma negazio ne dc!la noslra libertà. Il melo• do dei decre ti-legge è pess imo cd è incostitu• zionale, se minaccia di mandare in carcere qualche • democratico ,, : è ottimo e si invoca, se acce lera un affaruccio " democ rat ic-• •. Quando l'It alia arriv erà a capire che ques ta non è • dem ocrazia ", ma sem plicemente camor– ris mo mas cherato alla democrazia? Bèrberi d' Italia, Se continuiamo di questo passo , presto non sarà l'Italia, che inciv ilirà la T ripolitania, ma la Tri politania, che imbarbarirà l'Italia. Gra,c ia capir, / er,.,,. victor,n , cospit. UNIVERSITÀ DI GRENOBLE ISTITUTO FRANCESE DIFIRENZE Piazza Manin 2 e Borgognissanti 7 7'elefono u1-31 Insegnamentodel francese per corrispondenza in tutte le citt à d' Italia Im par tito da professori francesi, di ploma ti dello Stato francese, col metodi più perfezionati per l'Insegn amento pratico e scientifico delle lingue e lettera– ture moderne. I. - Corso di Insegnamen t o pratico. Pe r I principianti ,: è per tutti quanti vog l!ono ·1(m1tarsi_a,Ua cogn izione pratica del francèse, per usò commer- 1 çlale od aitro, ·· .. ,. Il.- - Còr !l.l i medi. Spcciai ment é destina ti agii studen ti dei licci o delle ., scuol e ncrmali, in continuai:ione dello stu dio _del francese fattq nel ginnasio o__ nelle ecuole oomple m~ntari , Inacg nam entq pr,!tico e c_!i coltura gene raJe, · · rtI. - · Scuola Superiore di··francese. ,l nscg namen to di alta col.tur a fra n– ceae: spec iale preparazio ne ai diplomi di abilit azione all'inseg nament o del francese, l L 10 Bianco 1;11110 :ìrri \';itl sui mai;(il: ori f:iOrnali nosin g,a ull'apologia e all11 glon fic:u 1onc della torc:l ! Il solo B.1r.:111 h,1 ::oaputo1ent'rS1 ne i limiti dcli. i realta, e 111s1e111e ,!ella um am rn, qunndo ha scritt o che !ars i temere non basrn, ::.e b nostra ~rnsllz.m dc,·e npp:inre cap ricciosa, o subord, – Oa::i alle r;ipprt•s.-1glie dei co::,1 '-ktt 1 .. amici .., ch e e1 offronu lag~1u I loro serv1z1di rnterprcll, di consq.;ht:ri. d1 de nu ru.·iaton a danno dei loro contc:1r:111e1. E ,·0 1 ;:;1ornali fanno il pnio i cinem niogrl ti. In 1m ci11em:,to;;n, 1v li i Fire,1zc abbi amo ,·1sh1 p:iss:1n ·, :1 educaz ione dei no.::tn :,.t11J t:nt1 s~– conda n, un con co d uuso e sprt:zz:mte d1 cor.• dr1111at1 u 111on c: s'111tendc ,., 1md11on e n ~cl· li ,. ; e un c:1pornlr. d1c li conduct", \'Olj:e al po!l1ce :.chl1dr n, :1Jd 1lrtmlo le ,·1tt1mc all'ope· r..tore con ges to di lils;,rezLO e ,·endcu .,. L:n in san~ue i;rn lllc ·_• Il r,opolin(l, che non s1 può p:t~arc nc:rnche il cine111:uo~r .110, e ed111.:ah> po1 d:.tllc vct,rrne d1 cart olni. ln una str.acl:1Cf'nlrnhss1111ad1Fi1enze u11c:11 lvl-10 l1e11eesposta u11:·1 1vtoi;rn1ia :11pia tmo con un luj,:;ubre perg ol.1lo d1 <1uattord1ci impiccali. Furono in 1.41 c1oc 9 + 3 + 1, J:.l'11n• picco1ti anche in un cert o procc53o d1 ~l.111· to,·a ! Che se a queste sui,:ges lioni edut•;iti, ·e not ag• giungia mo miche i n1cconu dati da , g10run h di pro(·t:ss, lnp ol111,con test11non1, che non d soi:o. inlr:rpreti, che non capiscono, diie11sori. d 1c chie• dono in 1polt"S1 subordin ala... la pena di mortr , - 1101 non s:1pp1amo più ,lo,·e e-i fermer emo in questa orribil e sugi:;eslione dt b:,r bari e. Parl:tr di bar ban c o d1 umani l3, oggi. in Ita– lia, C 111ulllt·. Lo sapp ,amo. La i::;,:en a rende·, più o meno, luni pen• ersi, coloro che non htn· no la guerra, e che parl:t no tll stragi e di ma – celli r1sc;ildanclosi i piedi ,11 camincll◊. Ma, se non \'Ogliamo rispettare le rag ioni ·Jt:J. l'u m;u111:'t, tt: 11io11110 calcolo, almeno, dt:i nostri \•cr i i11t:ressi. GIUS. liRTEijZA & flGlil- Bairi E DITO R I lfllim, novità : Scrit tori d · Italia Gru•• n« •H• ,IN ,1u .,. ,, a •• clrce ... ..ae■I. f•t••··•. ••,.,,..... .. 25. Com mnlu tld 1ù11111, co, to, :i cura d, IRt · si.o S A~T St. \ "olu111c J. ,h pp. -to8. :z+ G1ounn 1 V. - D,-/ Rmn o1·twu,,10 <il·ilt ,idi" /l fllifl . \ "o!. li i cd 1:it11no, dt pp . J88. Opere vari e. BnTR ASI G. - .\',//, p,·01·mo",· dt l M,••o • gior no. Come deve ra:o~truir si la loro ,·ita nel 1799, Volume in 8.., ,lt pp. 202. L. 3.00 Ca:c1 G. - 5'rgg'io di'"'" lnbliografin, J>trla slorin Jrl/ r ,,, ,, figM ralfr t nrll ' llalia Me• r,dio,ml,. Volume in _.vdi p11ig. ''111·:p:I La Fok l USATOG. - Il illu~o,:iorno , lo Staio italmno . Discorsi parlamenta ri {188o-1910) Due ,·olumi in So, in l·,uta a mano di circa 1000 pagine . . L 5,- BENEDETT O CROCE ESTETICA come Scie nz a dc li' Eapreeaioae e Lin 1uielic • 1c:ncr• l e. r,f.}, 1ft t ,\1v 1·1a. Che cosa sar:'t domo1ni, nelle lotte interne, que– sto nostro paese, se i:;iorna hsti e cinemat ografai e fotografi e altra si111le genia continuano 1td educarl o, con cosi sis1t:111: tica sugges:i one scritta e figura ta, alla l>esti:1111:\ t: alla (>Crvers111ì; se la \'iolenza, dt e si de ve .iccellare qu:1ndo è ne• t.·ess:iria nei soli limili della necess ito, \'ie ne glonfi cata per SC ste~sa, sen za r~striz1011ecJi sorta, anzi viene .c:lorilìcata quanto meno è li• mitata e nec:essari;1, e quanto più è perversa e bestiale? J Qatta t4l lleM rl•t4•ta 4aU-a■leN Lln 8.00. N.8. Q11u1a ..Si,ioa• pu4 cm11idC"ra11i c:o•• .. i• iliH. ;\ guer ra finita, i contras ti interni fra le classi riprenderanno il loro fatale anda re. Se qur sta ft"roce psic.:ologi:a gurr resca si saJà fra ttanto consolidai.i nello spint o d' Italia, t hi impedirà a ques ta slolta feroci:1 cli 11,•velenare an che lt· nost:e lolle ci\•ili ? E d 1c cos:, ci gu.1dc1gner:'t la com1,a1tczza nostra 11:izionale ? LA CRITICA Volume li i 11go5 ). ScceHa NIIIHI - Liro 10.00. N.H. Co111i•• • cli ••l•toli ••I C• ou .. O. C•, rn 'rù, M. lt•f u • •.li, I' . C•n•. F. C•t:.i J•tti, P. p,,....,,., A, 1"r,•JJ1, L C•,-•" •• N,r r• . V. l•l• •••i • C, U.. ,i, • 4ue lli dt l GetUI U 111i l't• lr•Htl ,t•l ••,. i. Dlrtrcre ce■■INlo■I • ..., ... elle Ca• l!,ltrlce OIUS. LATI!IU t PIOLI • Ilari. ANGIOLO GIO\',\SSOZZI, 6'"'"'' r,qo nsoJJ;U. La Libr eria della Voce, (Piaz za Da– va nzali, Fir enze), ha pubb licato nei ()ua– dcm i ddla Voce: G. SA I. VE MI N I, Le Aie• morie di 111 ca11didato (La d ,·:io11e di A/60110 La:ia/e). Un volume di pag. 105 L. 1,25. SI acce ttan o commission i da l– l'A mministr azione de ll" Umlii. PlrHN - 51d , TI,, Al.IN , VII ... RIMI , Il • TII , Ml 6 ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI Fondato nel 1901 - NOVARA - Fond a to nel 1901 FIC.IALE • Via dell a atca.mperla. 6-&•611 - HOa.-.A. Carte Geografiche Atlanti Pubblicazioni ,arie per l'Insegnamento dellaGeografia nelle Scuole Cianiche CARTE 1\(1:UHALI eseguile secondo i più recent i e razionali dettami della didatt ica ott ica e della geogra fia :neto• dica. Le migliori per chiar<"zza, e,•idenza, fedchà: le più a buon merca to fra le carte mod ern e di eguale scala. -- La serie comprende: Italia fiato■ (scala 1: 700000), l1alia " Ittica (scala 1 : joo .ooo), Europa f111ca (scala 1 : J milioni). E■ropa polilioa (scala 1 : J milioni), Atl■ flalM •,e · lltloa (scala 1: 6 milioni), Afrioa fì1100-polilloa (scala 1 : 6 milioni), A■1rlo1 S1tt11trlH1le flllot • pelitlca (scala 1 : 6 milioni), A erioa Merldloule fi1loo-1Nlillca (scala 1 : 6 milion i), Oo111l1ftelot · polllloa (sca la 1 : 6 milioni), M1pp1mondo fisico (•ca la 1 : n: milioui). Atlante Metodico , del prof. G. DE AGOSTINI, Il edizio ne, con 71 tu·o le a colori, il più recenle e il più ricco che oggi :-i possa offrire alle scuole italiane . . . . 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Ginnasio Inf'erlore. Atlan te Scol as tico Moderno , del prof. G. Dt: :\ co sns 1, III edizione, con 40 tavole a colori . . . . . . . • . . . . . . . . . ~ .f 00 Atlante Muto, del prof. G. 0 1-: Acos r1s 1, fi~ico e J>Olitico: Fascico lo t (L' Italia) ; i t:l\'Ole a colori, µ,- la I ginm u it1ft!· • O 80 i' • • Il (L'Eu ropa) : 10 ta\'o le a colori, p, r la Il gi mmsiale. . • O90 11 ,.1.;, • II I (I Coatlneati extraew-opel) ; 9 tavo le a colori, pr r la li i g i,masùJ/tJ • 00 () · G. BERNOCCO : Manualett o_di Geocra fia . - Testo sinollìco abbreviato per facilitare- lo)studlo delle nozioni di geogr afia, ad 11so ddla I e Il g innasiale . •· . • : ·; f 1-ff. .. A. ~IA.CHE,'J"TO : Manualetto d~i ~e oa:rafia . -Te sto sinottico abb re,•iato per facilltue _lo stud io dcli~ nozioni di geog:a fia, '!d.,,uso ddla lll -g imutsù1k . · . . . • 1 00

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