La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

noni.ico e filosofico. Sarebbe stolto affermare che tutte queste analisi non valgono nulla. Ma è anche sciocca l'idea che sia possibile spiegare· Auschwitz firio in fondo in termini razionali, con illuminate analisi dei vari condizionamenti economici, politici o sociali di quel periodo .. L'essenza del peccato e il senso ·della libertà Non esiste infatti uno ·strumento razionale in grado di spiegarci perché un qualsiasi giardiniere dall'intelletto limitato come Himmler sia diventato l'incarnazione del demoniaco, perché un ·.buon compagnone di nome Hoess, generalmente_ considerato un marito esemplare e un padre premuroso, amante della Ìnu-· sica classica, sia stato l' assassic. no di migliaia di vittime innocenti e disprezzate nel campo di sterminio di Auschwitz. Il dottor Mengele non era una . belva selvaggia, ma un medico tedesco di buona cultura, che negli anr~i Trenta aveva çura- _ to con successo diverse persone e si era dimostrato persirio abbastanza onesto e responsabile. Questo stesso Mengele uccise personalmente migliaia di uomini. Dopo una giornata di lavoro estenuante, lasciando l'infermeria di Aus.chwitz piena di cadaveri freschi, se ne tornava a ·casa per la cena, un bicchiere di vino e una partitella a scacchi. E J?Oi si ac;fdormentava tranqu1l10,/er riprender.e· l'indomani a assassinare cen- · tinaia di nuove vittime.· che il male, che s~mbra essere parte integrante de~l' e~senza umana, possa costituire un motivo di discolpa· per la German.ia e per i tedeschi di quel periodo.· Sarebbe a'ssai comoda · un'affermazione del genete: dato che nell'essere umano è . di 'natura codificata una qualche· diavoleri~, che ha trasformato un semplice giardiniere in un grande· criminale, e un medico dozzinale in un assassino di massa, nessuno deve farsi carico della colpa e portarne la responsabilità, poiché il mondo è semplicement~ cattivo, e l'essere. umano semp lic èmen te irresponsabile, guidato da forze ·oscure e_misteriose: bisogna perciò accet- . tare l'inevitabile, accettare l' esistenza del diavolo all'interno della natura stessa del mondo. Credo che realmente noi non abbiamo la responsabilità ·dell'esistenza del male. L' a:b- · biamo però della scelta fra ciò che è male e ciò che è bene .. É qui .che, nella visione cristiana del mondò, risiede l'essenza del peccato e, nella vita sociale cui ha dato forma la civiltà europea, il senso.della dignità e della libertà del1' essere umano Sono cose ·che non si possono spiegare usando catego- · rie esclusivamente politiche o sociali, dicendo ché Himmler si intristiva a potare le rose • perché lo deprimeva la crisi economica della R~pubblic:a di Weimar:. Hoess .da parte sua riteneva che dopo il 1918 la Germania fosse .stata umiliata e M~ngele temeva_ la disoccupaz10ne ·e propno per. questo motivo si ritrovò nei ranghi delle SS. . La •spiegazione sociologica. t.nllf'ln del destino umano, che costi- .tuìsce uno dei fondamenti illuministici del pensiero europeo, e di cui i comunisti hanno fatto il maggior strumento di conoscel).za,_s_i dimostra qui penosamente piatta. Non sostengo che.sia sbagliata, ma solo_.che, di. fronte all'enigma della riatura umana, essa è semplicemente inutile. Ciò non signifiça affatto BibliotecaGinoBianco Qualcosa che non ha nome Durante il Terzo Reich i tedeschi-hanno tradito la propria tradizione ·culturale e hanno rinnegato tutto ciò che prima li rendeva europei e che dopo - in seguìto ·a espe- ·rienze tragiche e dolorose - . .ha consentito loro di far nuovamente ritqrno a quell'Europa, da loro t_radita, derisa e umiliata. Sono lungi dal voler .negare grandezza e valore della tradiziorie illuminista. Essa significa infatti anche rispetto per l'intelletto umano, significa la fede che l'intelletto sia in grado .di far fronte alle sfide più difficili ·del mondo che ci circonda. Mi domando solo se sia in gr.ado di risolvere gh enigmi · dell'essere umano stesso. Adorno non aveva ragione · quando sosteneva che, dopo Auschwitz, la poesia deve tacere. Auschwitz non ha sepolto la poesia, _mala nostra ami.: ca e cieca convinzione che sia possibile descrivere l'essere umano nella sua interezza all'interno di categorie razionali. Auschwitz è e rimane anzitutto un problema morale. In questo senso è anche una questione fra gli uomini e Dio, hà dimensioni metafisiche, come ogni lotta fra esseri umani, i loro demoni e i loro angeli. Al giorno d'oggi queste formulazioni possono sembrare antiquate. Ma non lo sono affatto. Basta dare uno sguardo agli oggetti banali ,1.mmassati nel museo di Auschwitz per com_- . prendere che gli esseri umani non sono soli di fronte alla storia. Insiéme a loro c'è sempre qualcosa che è privo di nome, di forma e di dimensione e che sfugge al giudizio delle categorie intellettuali. In quei capelli umani; tagliati ai cadaveri, in quelle innumerevoli montagne di scarpe, 'occhiali, bastoni da passeggio, scialli, portafogli, borsette, valigie, giocattoli; negli svariati piccoli oggetti _sottr~tti a gente gasata e bruciata, ntroviamo oggi non solo l'incubo del crimine. è l'enormità della sofferenza, ma anche, e forse innanzitutto, un'assenza spettrale, ùn vuoto paralizzante. _ Ad essere àssente è la coscienza ·umana. . FOrse proprio perciò la poesia dice più verità su Auschwitz di ogni. saggio scientifico. · · ♦ VOCI

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