Studi Sociali - VII - n. 4 serie II - 20 novembre 1936

ANNO VII MONTEVIDEO 20 NOVEM:!3RE 1936 SERIE IL N." 4 • RIVISTA DI llB[RO [SAMI: ABBONAMENTI: Per ventiquattro numeri Per dodici numeri $ 2.– ,, 1.25 (Al1'estero lo stesso •~rezzo, equivalente in mone– ta degli Stati Uniti a due dollari per 24 numeri ed un dollaro e 25 cent. ,per 12 numeri.) SOMMARIO Epopea 1--ivol1tziona,,-ia (I:urn FABBRI) I _ p1·o•blerni-d~Ua r-ivoliizione italiana- Diret- tive (P. Fm,crno) · Dopo qit(ittro, rnesi ( LUCIA FERR-ARI) Uli eroi (L. l<'.) Carlo Cattaneo, federalista ( C. BERNERI) Appello · Rivoluzione di nvaggiora.n-.ze o di ·rnino1·anze (D. A. DE SANTILLAN) Attilio Se.altri (LrcE FABBRI) 'l'ra le rù.1ùte e i giornali (L,ux) Scrittw-i li.berta-ri - Rafael Barrett (VIRGILIO Bo~'1'ERo) EPOPEA fllVOLUZIONARIA La penna in certi momenti é terrihil– me-nte pesante. Mentre i compagni, i fratel– li vivono il maraviglioso periodo -della creazione e combattono e muoion,o, perché l'eterno nemico non arrivi a soffocare la societa nuova che na:sce, mentre la 'Spagna e il mondo pa:ssa.n.()lper la svolta piu peri– colosa che abbia avuta la storia dal tempo delle invasioni barbariche, il nostro entu– siasmo e la nostra angoscia d'esUiati d'ol– treoceano n·on sono di ·quelli che spingono a scrivere. Lontani dal campo della lotta, obbligati a trasformare la nostra passione in parole, e in quel povero lavoro d'a.;;sistenza e di propaganda ch'é il S'Ofo possibile in queste remote retrovie, assistiamo al drarrpna, su– premo che culmina in Spagna, ma ha per teatro tutta l'Europa. Noi tutti sentiamo che da1lo scioglimento dì questo dramm2, dipen– dono i destini dell'umanita. La lotta é di-suguale: l'eroismo contro la tecnica; il fnoco -ct,el!afede, disposta a tutto sacrificare, contro la fredda potenza -dell'o– ro; un popolo i11armi pe1· -dif.enclere dispe– ratamente, con la propria, ia liberta di tutti, contro i profe-s-sionisti della guerra, appog– giati dalla solidarieta armata e neutrale dei gov-emi. . Que,st'incenclio che brucia la -Spagna e co- -va sotto la cener-e b1 tutti i paesi del mcmdo, quante cose ha gia divorale, mettendo- fine aìla lor lunga agonia! La J.egge, la tlemo– crazia, i trattati, il liberalismo inglese, il nazionalismo dei reazionari francesi" che pur di soffocar-e le forze internazionalisti– che che vogliono la liberta e la pace, ser– vono gli inte1•essi di Hitler, la repubblica di U11amuno e Alcala Zamora e, pro-babil– rnente, anche il carattere ·pacifico delle ri– forme che propugna in vari pa-es-i il F:ronte Popolare. In quest'incendio brucia il ca:cla– ve1,e della -Societa cleHe Nazioni, morta in Etiopia. Per6 dalle fiamme risorge, purificata ed immortale, la liberta, che Mus-solini s'_illu– c1eva d'aver uccisa nel 1922. E non é quella liberta a,3tratta che, .seco·ndo la teoria fa– scista ed anch-e comunista della prima ma- Per la redazione e l'Amministrazione ri– volgersi a: LUCE FABBRI, rivista "Studi Sociali" Casilla de Correo 141 MONTEVIDEO (Uruguay) -------------------w. ....... .. - - .~._,._._._,,._._.~ EJido 1412 Redactor responsable HOMERO AMOROSO Montevideo niera, nçm interessa· il popolo. E' la li berta che crea un moncl,o nuovo nei suoi partico– lari piu concreti. E' quella liberta che spinge i nuovi sanculotti a frangersi, come ondate di marea vittoriosa, contro i muri dell-e ca– serme di Gij6n, che copre -di uomini e donne in armi le montagne d,el Guada,rrama, le pianure de,]]'Aragona, le valli detl' Andalu– sia. Ma é anche quella liberta che da in mano agli operai le enormi fabbriche della Hispano - :Euiza di Barcellona, socializza il sotterran:eo, i tramw, gli- autobus, crea nel– la campagna il libero comune, brucia le siepi ed aumenta le macchine agricole, trasforma in -scuole i conventi, i-n sedi sindacali i pa- 18,zzi, monta in poco tempo un'industria di guerra (no, di rivoluzione) che la Catalo– gna "aveva l'onore di non possedere-", s-cio– glie i corpi delle guardie civili e d'assalto, per accoglierne i membri, tornati uomini, nelle milizie popolari, che tendono a rea– lizzare l'ideale del produttore armato. In questa febbrile attivita creatrice si af– ferman·o., ogni giorno piu vigorose, le- ten– denze! federaliste, decentratrici, antiditta– toriali, che gli anarchici han sempre pro– pugnate in seno alla grande corrente del socialismo. I nostri compagni occupano ,o·ggi ·un posto di primo piano nella pericolosa ed incan:descente vita spagnola. Sono, i primi in faccia alla morte, e questo- non ha sor– preso nes-suno-; sono anche i primi nel la– voro di ricostruzione e questo· deve av.ere invece sorpreso parecchi (non noi, loro compagni), tanto diffusa era, fino ai giorni d'un recentissimo passato, la stupida leg– gen:da del lirismo anarchico, incapace d'u– r.'azione coordinata e lungimirante. E non si creda che ques-ta comprensione d•ei pro– blemi pratici dell'ora presente sia stata improvvisata nell'ardore della lotta. Basta leggere la collezion,e -delle nostre riviste spagnole di questi ultimi tempi (special– mente "Tiempos Nu,evos") e sfogliare i li– bri che si sono scritti e stampati dal 1931 in poi. L'elaborazfon,e dell-e idee, l'esame delle possibilita tattiche no-n son mai di– sgiunti ·da-Ilo studio d·elle con-dizioni econo– miche del paese, dello stato dei s-ervizi puo– blìci, dei fattori favorevoli a una coordina– zi,one decentralizzata dei vari rami della produzione e del consumo-. E' per questo che, malgrado la disorientazione gene-raie dei primi momenti, le iniziative d'ordine pratico che han potuto assicurare subito la n-ormalita della vita nelle citta riconquista– te e l'approvvigionamento del fronte, so-n state prese in tutto o in parte (-s-pecia:lmente in Catalogna) dai nostri compagni. E quel che piu ci interessa e ci entus-ia-sma é che questo predominio di fatto che s'é stabilito in molte regioni .spagnol,e da parte delle organizzazioni operaie della -C. N. T., im– pregnai-e di spirito libertario, non é la con– seguenza di quella sete -di potere ch'é la ca– ratteristica di tutti i movim,mti nuovi che s'affermano. I nostri compagni lav,orano e combattono per la liberta di tutti, perché tutti abbiano la possibilita di portare il loro· contributo s-po-ntaneo -e originale all'opera ricostrutti– va. Anche dove, per il loro numero e per la loro audacia nella lotta, hanno r~·,1tica- RIVENDITA: Per ogni copia $ 0.05 (Negli altri paesi lo stesso prezzo, equiv-alente a cent. 5 di dollaro. - Sconto d'uso ai rivenditori.) Imp. CLARIDAD - Plaza Libertacl 1137 mente in mano il controllo della situazione, il_loro atteggiamento verso le forze che fi– n.o a ieri li hanno combattuti ferocemente, con la repressione e con fa, calunnia, é im– pregnato di toileranza e di comprensione. La U. G. T. in ·catalugna forma parte dei diversi consigli nella stes,s-a proporzione della C. N. T. Ecco, qui quel che ha d,etto M. Vazquez, s-egretari,o, della C.· N. T. cata– lana, in una recente intervista: "M'inte– ressa dichiarar.e che noi concepiamo la ri– voluzione sociale come la somma cli tutte le volonta e di tutte le iniziative popolari. In una rivoluzione sociale e federalista, co– sa che non succede n·ella rivoluzio11e poli– tica, c'é posto per tutti gli elementi e per tutti i settori. Come ci siamo uniti per ab– batter-e il fascismo, dobbiamo restare uniti n-ella ricostruzione economica, a cui -parte– cipano attualmente con noi tutti i settori che intervengono d'altra parte nel Comitato delle Milizie antifasciste. Bisognera continuar-e questa collab-oTa– zione domani, uhà volta abbattuto il fa-sci– smo. La -situazione dì miseria e di rovina in cui i tre quarti della .Spagna sono- -stati pre– cipitati da. una guerra rovinosa e dalle de– vastazioni sistematiche dei faziosi nelle citta che occupano, si traduce n,ella distru– zione del lavoro di dieci secoli. 'Chi pu6 in simil-e caso prendere la responsab-ilita di realizzazioni totalitarie ed .assolutiste? Que– sta pretesa sarebbe as-sur-da e -delittuosa. Tutti gli sforzi son,o· necessari e tutti u– gualmente preziosi, 11011 solo- quelli dell'in– terno, ma anche quelli clrn -si compiO'no all'estero. In ogni caso un fatto ,s''jmp;one; nes-suno pu6 realizzare questa ricostruzione economica senza l'intervento·_ del proJ.eha– riato. A lui tocca regolare il ritmo- 'dell'a– zione che ,3i clovra compiern, 1n -eollaboa'll.-– zione con i tecnici e la so!I-dar:ì-eta univet'– sale dei lavoratori. Da lu'i asp·ettiamo ciò dt cui abbiam bi-s.agno per creare una Spagna felice, grande, fraterna; liberata per sem– pre dal giogo delle cose e dei tiranni" (Da "Espagne antifasciste", Barcellona -- 30 a– gosto 1936). li fronte unicò, tanto incomp1'eto e ten– tennante quando sorge fatìcosament-e <lai conciliaboli dei comitati, si forma cosi, forte e fecondo, 11ella forgia_ ardente della crea– zione e delJa necessita di difo3a_ E' l'anarchia, quella che comincia a deli– nearsi in Catalogna e· sta aprendo orizzonti nuovi a tutta la Spagna, fra. il cataclisma presente e le incertezze d-el domani? No certo. Per6 una rivoluzione che e-Ostruisce senza rkorrere a dittature, che -si presenta. espropriatrice, federalista, a.nticentralista, è certamente un primo passo venso l'anar– chia, perché crea le condizioni favoYevoli allo sviluppo cl-e-Ilalibera intesa. L'hlcubo dittatoriale é rotto, qualunque si-a lo scio– glimento del dramma. All'anarchia non si pu6 arrivare di colpo. Malatesta diceva che la rivoluziolle che ci. portera all'anarchia. sara la meno sangui– nosa di tutte. ·Coloro che, partendo claila -con-stata.zion-e che alla n:o-stra meta. ci si av– vicina. per gradi, so.stenevano la. nece,ss'ita d'una. tra-nsitoria dittatura, si sbagliavano.

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