Lo Stato Moderno - anno V - n.1-2 - 5-20 gennaio 1948

I . L,u,.,-:hmento per un anno L, 1000 S oc. Ed. Lo Stato Mode-rno • Am– tntstraztone e DiTeztone: Milano, ln SPnntn 3&, tele1 72.440, 7l 91! fonto Corrente Postal<! N. 3/32384 • .1!.:sce il 5 e il 20 di ogni mette IOSTATO MODER CRJTJCA POL11'1CA ECON01l1/CA E SOCI.A.LE AnnQ V . 1-2 5-20 GENNJ\110 1948 Una copia L 100 SOMMARIO !~ PAGGI: Terza forza ,e tl'1'Za via.. !,I m ifesto francese . . . . . ARR 'CA.JUMI: U ~colo re . . tROMI\NUS: Lettere romane - La stagione eLettora.le . NINO RUSSO PEREZ: L'ora della. decisione . I EZET/1.: Si ria.pr, e, 1!' Associarione de « Lo Stato Mo- I ddrno• ........ . I CAJ\ 1 1HDO: Burzio e i! SILO iibera.lismo . TRE ';ONGRESSI: j ,ER~~;;o, BASS-'."-NEL~I: ~rit'.ca _a1l!'~ut~cri_tica_co'."u~ GIOVANN1 A•N'IELLO: Si,'Olta. repubblicana . . . . UMBilRTO SEGRE: La pietfra su un equivoco . . . GAE1ANO RICCI: La Costituzione ~enza referendum . EJNZO SANTARELLI: Concordato e ·l;bertà rel'g'osa in Ittlia - IV: « Il con:litto dopo ,la. conci!iazionl· • AUGlfSTO MONTI: Naziona.Zismo reS1)onsabi,le del fa– s-csmo GIOR}IO CAB1BBE:Intorno al problema cfotla. ,libertà (n-0ta di u. s.) pa,g. l 3 4 6 7 9 10 • li • 14 • 15 • 17 » 19 • 21 • 26 EMILIO TAOCANI: I periodi eroici della. finànza ita- liana. ' L. L.: La coda di uno -sciopero . FRANCO CINGANO: L'educaZi'OTl>e n1 ~nra.,,sitismo GUSTAVO PREDAVAL: Esportazior, scala mobile NINO PITTALUGA: Aiuti d'eme-rgenz<. . ARMANDO PA.SELLO: Le vie nuoi;e deH'economia cecoslovacca AINTONIO LUOARIELLJ: 1848-1948: Ricordi e note di un merid:onale , GABRIELE PEPE: Westfatia e ,la F~'ller.azione EurO!J)ea R, H. BRUCE LOCKHART: Bilancio di un anno . WILHELM ROPKE: La Germa.nia dopo lcr Confe'Tenza di Londra VITTORIO ORILIA: Schermaglia g'Teca . ANTONIO BASSO: Al di là deùla cortina di ferro - II: I processi RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA. NOTE QUINDICINALI . Indioe per autori delJl'anno IV-1947. pag. 29 • 30 • 31 • 32 • 3S • 35 • 3'1 • 39 » 40 • 41 • o • 44 • 47 • 41 TERZA FORZAE TERZA VIA Conviene forse, im questo gran parlare che si fa, in questo nascere e spumeggiare di blocchi, mentre la storia implacabilmente scorre e si costruisce fuori d'ogni meditata volontà di mediazione e di costru– zione, sostare un po' a riflettere. A riflettere un po·, ad esempio, su quest'uso indi– scriminato che si fa, come fossero sinonime, delle due espressioni « terza forza » e « terza via ». Ora è -evidente che, anche se vengono soggettivamente usat? ad indicare un medesimo concetto, anche se obietti– vamente esse si rivolgono ad un medesimo problema, esse indicano invece due questioni che conviene te– nere logicamente e politicamente distinte. danno della società intera - qualunque sia il vitto– rioso, e non è qui necessario esaminare in quale ipo– tesi il danno sarebbe maggiore - la quale, trovandosi sbilanciata e senza più contrappesi, correrà inevita– bilmente allo schiacciamento dei vinti, e con essi di tutti coloro che oseranno anche solo compatire tal fatto. Da questa osservazione - che si sta rivelando sempre più esatta sia nei rapporti interni che in quelli internazionali - nascono i due problemi eh~ qui si son presi ad esaminare. Esse hanno un comune presupposto, e cioè che I la scena politica è oggi dominata da due forze anti– tetiehe; che queste due forze - di peso quasi uguale Il primo, quello della « terza forza», indica .il tentativo di raggruppare uomini ceti classi interessi onde dar vita a un elemento sociale equilibratore i1 quale, ricco di apporti originalmente suoi e di altri che può strappare agli avversari, nella specie di tutti coloro, uomini ceti classi e interessi, che seguono gli estremi solo per disperazione, possa col suo gioco politico garanti.re , a vantaggio di tutti, la stabilità continuità efficienza della democrazia. I - o si elidono a vicenda, non consentendo lo svolgi– men~o di una ordinata attività legislativa, econo– micaJ culturale e così via, o si soprafanno con grave

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