Lo Stato Moderno - anno III - n.7 - 5 aprile 1946

.41111onc,mento .pn un c,nno: L. lad MUC>no • Foro· Bonapc,rte N. ff Telefono 11.eu cont'o corrente postale N. !(lffl Esce il 5 e il 20 di ogni nÌ_ese LOSTATO.MOD ORITlCA POL1TlOA EOONOMIOA E SOCIALE Anno Hl - N. 7 5 APRILE 1946 Una copia L. :lU SOMMARIO MARIO PAGGI: Democrazia &enza democratici? pag. 145 ARRIGO CAJUMI: Monarchia o repubblica? ENRICO SERRA: L'Iran tra Londra e Mo&ea VITIOR: Se le giocano ai dadi GIANDOMENICO COSMO: Rapporti economici italo-france&i VITIOR: Il federalismo e la necessità SILVIO POZZANI: Per una politica d'emigra– zione . L. L.: Entomania » 147 149 ,, 150 151 » 152 153 • 156 VITTOR: Turati llag. 156 GENEVIÈVE TABOUIS: Ricatto o guerra: l!Eu• ropu di ieri (contin. dal num. precedente) • 157 DOCUMENTAZIONE: Parliamo del turismo • Con&iderazioni sull'agricoltura italiana RASSEGNA BIBLIOGRAFICA RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA NOTE QUINDICINALI » 159 ~ 160 » 161 » 163 » 165 "' 167 DEMOCRAZIA SENZA DEMOCRATJ.CJ .. La previsione si è dunque avverata, e forse in mis~ra ffi'aggiore di ogni pessimismo: · il paese si blocca agli estremi. Democratici cristiani da un lato e social-comunisti daÙ'altro raggruppano nelle loro file oltre i due terzi degli italiàni. E il resto, per di più, non conta; il resto è diviso, discorde, un po' di monarchici legittimisti, che fanno ormai la figura dei vecchi· borbonizzanti dopo l'unità d'Italia pieni di rimpianti, ·nostalgie e borbottamenti, un po' di repub– blicani vieux style, sempre più maledettamente vieux style, sempre più « intr'ansigenti », e non si sa con chi, se non forse con la storia che si ride di loro e farà le repubbliche e i regni a proprio talento é cu– randosi soltanto - com'è di tutte le cose umane - di coloro· che a lei si interessano in concreto e non alla maniera turco-repubblicana dal dolce e « in~ran– sigenté ,. narghilè. E poi gli indipendenti che non si sa chi sono anche se si indovina, e che alle elezioni politiche perder~nno indipendenza e importanza. Infine il Partito d'Azione. Vogliano· credere, ami– ci e avversari, che c'è una grande amarezza nella constatazione del suo fallimento. Quello che avrebbe dovuto essere il più vivo e· brillante partito d'Italia è letteralmente scomparso dalla lotta: - ' ' · Se fossimo dei matematici concluderemmo : • come· dovevasi dimostrare». Ma la impasslbilità non è della politica, e a noi, al_paese tutto, troppo urge rifare quella formazion_e democratica che- f~no ad oggi. è mancata perchè ci sia cons.entito prendere semplicemente atto di una situazione, senza .che ci sentiamo insieme gravati di nuove responsapilità ... Le elezioni amministrative hanno offerto, me-, glia stanno offrendo, - in modo che· ògni · sèttimarta la loro lezione risulti sempre più limpida e· chiarà anche ai più recalcitranti° (con gli ottusi non c 'è.nul.là da fare) - una _esperienza prezios_a:.anche l'italia ~ta precipitandosi,· vohù;tuosarnente, nel viottolo i~ilato or'è qualche mese dalla democrazia francese: quello stretto dà una parte dalla parete ·democratico-cri-– stiana e dall'altra dalla- parete social-comunista. Nulla in mezzo. Ora questa situazione poqe una se– rie di problemi quanto mai. interessanti, delicati, e dalla cui soluzione molte cose dipenderanno sul ter– reno politico, su quello economico, su quello sociale e su quello internazionale. Il pi-imo problema è quello della possibilità, ·dei limiti e dèlla stabili~_ ~. un;a collaborazione tra le forze cattoliche ~ le fo;-ze so– cial-coniuniste. L'esperienza francese non pare· ~olto prpbante in materia, o almeno i suoi resultati sono. per ora troppo inc~rti. e troppo scarsi per non ..Ja.– sciar~ legittimamente perplessi. E poi nè i cattolici francesi sono quelli italiani, nè i socialisti d'oltralpe

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