Lo Stato Moderno - anno II - n.19 - 5 novembre 1945

11 t,bonamento per un anno: L. 300 jf'Uano - Foro Buonaparte, N. 46 conto corrente postale. Esce il 5 e il 20 di ogni-mese LOSTATO MODER CRITICA POLlTlOA EOONOMIOA E SOCIALE Anno Il · N. 19 5 NOVEMBRE 1945 Una copia L. 15 SOMMARIO MARIOPAGGI: Bisogna scegliere . VJTTOR: Trieste e l'unitcì sindacale ARTURO BARONE: Risultati detlle elezioni pag. 273 /raricesi 275 ANTONIO BASSO: Italia e Francia: oggi e do- mani » 277 MARIO SANSONE: Considerazioni sui recenti orier,tamenti del partito socialista . » 279 FRANCESCODE BARTOLOMEIS: Liberalismo e dittatura » 282 VINCENZOCENTO: Libertcì e giustizia r,el pro• blema dell'indipendenza » 283 VITTOR: Guardare indietro » 284 .GIORGIO GREPPI: Salari e ripartizione dei profitti . FEDERICO FEDERICI: Dal processo di Riom al processo Pétain: 285 6 • Parigi contro Vichy . pag. 287 L. L.: Borsfl nera e ripartizione dei redditi . » 288 GIULIO BERGMANN: Luci ed oml,re della Russia sovietica (seconda puntata) » 289 DOCUMENTAZIONE: La politica alimentare di guerra nell'U.R.S.S. » 292 LETTERE ALLO STA1'0 MODERNO: Risposta senza risposta » 293 RASSEGNA DELLA STAMPA . 294 DIARIO DELLA QUINDICINA 295 BISOGN.A SCEGLIERE! La nostra situazione internazionale è in una fase assai delicata. Fallita la speranza che a Londra si definissero rapidamente i termini della nostra pa– ce, è subentrato un ristagno che dà l'impressione di una impreparata incertezza all'estero e di una per– plessa indecisione all'interno. E' vero che molti (trop– pi, verrebbe ingenuamente la voglia di scrivere) pro– blemi gravitano sulla definizione internazionale della nuova Italia, e ne determinano oscillazioni e deviazio– ni impensate; diffidenze antiche e nuove, rancori an– tichi e nuovi, egemonie- disfatte, egemonie che si di– fendono, egemonie che tendo'no a formarsi o a ri– formarsi, problemi strategici e interessi economici, riflessi di politica danubiana e centro-europea e in– cidenze di politica mediterranea e orientale, si dan– no convegno e si accentrano intorno a temi che ci interessano direttamente, immediatamente, vital– mente. Anche qui come in politica interna, urge ve– dere chiaro, vedere bene e vedere presto. Non mi pare che sinora ci siano sintomi confor– tanti di soddisfacimento di queste condizioni che sono indispensabili non meno per la ricostruzione interna dell'Italia che per le sue possibilità di ri– prendere una nuova posizione internazionale, in funzione delle sue mutate possibilità e della modi– ficata struttura dei rapporti tra gli stati. Il mondo va progressivamente bloccandosi intor– no a tre o quattro costellazioni di potenze; occorre non restarne fuori, mentre l'eventuale tentativo di giocare ruoli mediatori tra gli uni e gli altri è, al- meno per il momento, estremamente ingenuo, non fosse che per evidente assoluta deficienza delle ne– cessarie forze politiche. Non si vuole esaminare qui se questo sia un bene o un male; a parte la scarsa simpatia personale che io nutro per questo genere di ricerche sia in ragione della loro indeterminatezza ed arbitrarietà, sia per– ché rappresentano il tentativo di giudicare dei fat– ti politici con metodi e criteri che politici non sono, basta osservare che un nostro eventuale giudizio morale sulla situazione internazionale che si va co– struendo, e anche una nostra eventuale politica basa– ta su tale giudizio non avrebbero oggi nessuna pos– sibilità di influire minimamente sul corso degli av– venimenti. L'Italia è in questo momento poco più che un oggetto nella politica internazionale; solo acquistando esatta coscienza di questa sua attuale inferiorità e agendo in conseguenza potrà aspirare a riassumere il volto di un soggetto capace di azione propria e indipendente e capace quindi di influire sui destini della comunità internazionale. Per mio conto, io non condivido le preoccupazioni e le perplessità di molti verso le nuove concentra– zioni di potenze e verso la politica delle sfere di in– fluenza. Dirò anzi che mi pare leggermente umori– stico l'atteggiamento di tutti quelli (e sono molti in Italia) che inalberano i vessilli di federazioni euro– pee e di solidarietà internazionali. quando poi la sto– ria partorisce a suo modo - che non è mai natural– mente il modo degli astrattisti e degli adoratori di

RkJQdWJsaXNoZXIy