Spettacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 3-4 - feb.-mar. 1943

I'----- __ OR F EO_ _____. T RA G ED I A I N u N A T T~O E u N I N T E R V A L L o D I J EA N e o e T EA u PERSONAGGI /\RTEMISIO IL Co~IM!SSARIO DI POLIZIA IL CANCELLIERE IL CAVALLO AsRAELE - I. AitHan1c della Morte. RAFFAELE - JI.. Aiutante della Morte. EuRrn1cE LA MORTE La voce del portalettere. In Tracia. In casa di Orfeo. Un sa/olio, uella villa di Orfeo. Un curio.,o ~a/.;tto che as~omiglia ad una scena di prestigiatore. Benchè s'apra un libero cielu <l'aprile, s'iudovinano in. questa stanza, re,·cl,i di forze misteriose. Anche gli oggetti più familiari hanno un'aria sospetta. Al centro, in una nicchia, un cavallo bianco. Le gambe di questo cavallo somi• gliano stranamente alle gambe di un uomo. A ila sinistra del cavallo, un'altra nicchia. Nella "11icchia, inquadrata da qualche ramo lii lauro, u11 pie<listallo vuoto. All'estremità sinistn1, u.na porta si apre sul giardino. Quando la porta è aperta, il battente nasconde il J,iedistallo. A Ila destra del ca· vallo, un lavamano in maiolica. Presso il lavamano, alfestremitàà destra, una porta a vetri. Questa porta, della quale si scorge la vel.ratti spinta a metcì verso l'internò dd sulla terrazza che circonda la villa. fu primo piano, a sinistra, contro il muro, un vasto specchio. lri secondo piano una biblioteca. Nel fon<io, presso la quinta lii sinistra, una porta aperta sulla camera di Euridice. Un soffitto dipinto chiude la scena come in una scatola. Due tavole e tre sedie bianche, sono l'unico mobilio. A sinistra, uno scrittoio e 'llna sedia. A destra, sulla seconda tavola, ;icoperta da una tovt,glia che tocca terra, dei bicchieri, dei tovaglioli, una caraffa, frutta simiri in tutto a quelle adoperate dai giocolieri. U110 sedia dietro questa la• 110/a, un'altra alla sua sinistra. Non si dovrà aggiungere o sopprimere una sedio, distribuire in. altro modo le aperture, perchè questa scena è assolu• tamenJ.e .-funzionale • e in essa ogni mi• 11ima sfumatura riveste la sua importanza come gli attrezzi in un numero d'acrobaU. A /)arie l'azi.urro tlel cielo e il bordo di velluto rosso-scuro che accompagna in alto la piccola porta, nascondendo a metà ìl corpo del cavallo, nessun altro colore. La scena ricorderà gli aeroplani o le 11avicell8, disegnale in rilievo, dei fotografi da fiera. ' Del resto i personaggi e gli avvenimenti si mescolano sulla scena, in quel modo, cosi ingenuo e deciso che soggetti e tela dipinta ~i com/1ongono nel chid'roscuro delle istan• Janee. PROLOGO (l'attore già vestito da Orfeo, compare dmJtmti al sipario). Signore e Signori, questo prologo non è stato scriuo dall'autore, che senza dubbio, ~ar;ì molto meravigliato di sentirmi. Fondazione Ruffilli - Forlì La tragedia che oggi vi rappresenteremo, richiede da parte nostra una ecce• zionale abilità. Vi prego di aspettare la fine, per espri• mere la vostra disapprovazione, se lo spet· rncolo non vi sarà piaciuto. La mia richiesta è giustificata dal fat· Lo che lavoriamo ad una grande altezza e senza alcuna rete di protezione. Il minimo rumore intempestivo, potreb· be causare la mia morte e quella dei miei compagni. ORF. - fdiet,u alla lavo/a di sinistra. Coti· sulta ·1.m lihro lii spiritisu1.o. Euridice i: seduta t, destra, accantq ali<, tavola ap• parecchiata). EuR.. Posso muovermi? 0RF. Aspetta ancora un momento. EuR. • Non batte più. ORF. • Qualche volla lascia passare molto Lempo Lra la prima lettera e le allre. EuR. - Le altre ... s'indovinano! 0RF .• Ti prego. non è il caso di scher· zare. EuR. . Scommetto che quesrn parola non finisce più. QRF .. G. G... Cavallo, continua. Avanti. coraggio. dopo la lettera C ... Ti ascolto. EuR.. Che pazienza! Sei senza testa, tu, ma quando si tratta del tuo cavallo la ritrovi subito! ORF .• /\scollo. Andiamo ·cavallo! C... G... dopo C ... (il cavallo si muove). Ti muovi. Stai per parlare. Parla. Batti la lettera, dopo la G. (il cavallo picchia con lo zoccolo, Orfeo co11ta) A.B.C.D. E.F.G.H.I. L.M.N.0.P.Q.R.. R. E' la lettera R? (il cavallo muove la testa dall'alto in basso) EuR. • Naturalmente. ORF. (furioso) - Ziua! (il cavallo batte) A. (a Euridice) Ti proibisco di ridere. A. E' proprio la lettera A? G.R.A. Ho cbntato male. Cavallo, è proprio A? Se è cosi batti un colpo, due se no. (TI cavallo batte 1111 colpo) EuR.. Non insistere. ORF. - Ti prego di star tranquilla. Niente infastidire quest9 cavallo, come u:ia per• sona che non gli vuol credere. Va nelJa tua stanza e stai zitta. f.uR. • Non aprirò più bocca. ORF.. Meno male (al cavallo) Gra ... Gra .. e dopo Gra? G.R.A., gra. Ascolto. Parla. Parla, cavallo. Cavallo, andiamo, un poco di coraggio. Dopo la lettera A? (il cavallo batte. Orfeo co11ta) Z. z... e poi.? (il cavallo batte) A.B.C.D.E.F.G.H.l... J... E' I vero? (il cavallo annuisce) Avanti, CO· raggio. dopo I? (il cavallo batte) A.B.C. D.F.. (silenzio) F.. La lettera E, cara si· gnora! Grnzie, Grazie. Era GRAZIE! E basta? Soltanto Grazie? (il cavallo muove. la testo dall'alto in basso) E' fan-ta-sti·co. Hai visto Euridice? Con le tue prevenzioni avresti potuto inAuenzanni, avrei po• tuto essere così debole da lasciarmi con• vincere. Grazie. niente altro. È fan-ta•Sti-co. EuR. • Perchè? 0RF. • Come. perchè? EuR. . Pcrchè deve essere fantastico? Questo grazie è senza senso. ORT.. Ma scusa, questo cavallo mi detta la scuima11~1 passata la frase più commovente che io abbia mai sentito. 'EuR. • Ohi... ÙRF..... mi detta la frase più commovente che io abbia mai sentito. Mi propongo di uascrivetla, di trasfigurare la poesia. Faccio immortale il mio cavallo e ti me· ra\'igli di sentirlo dire Grazie. Ma que· sto grazie è un capolavoro di tatto. E.d io che credevo... (abbraccia il collo del cav(ll/o) l~uR. Ascolta, Orfeo, amore mio, non sgri• darmi. Sii giusto. Ammetti che dopo quella famosa frase tu hai ottenuto una parola, una soltanto, e che questa parola non è per niente poetica ... ORF. . Chi può s;_1pcrc cosa è poesia e cosa :,on lo è? EuR.• Aglaonice, per esempio, faceva muo• vere i tavoli e il suo tavolo rispondeva sempre questa parola. ORF.. Siamo a posto! Non ci mancava altro che di far cantare quella lì, nei nostri affari. Ti ho già detto che non voglio più sentirne parlare. Una donna che col suo cauivo esempio per poco non ti perdeva! Una donna che beve, che porta a spasso tigri, che fa girare la testa alle nostre mogli. che impedisce alle ragazze di maritarsi. EuR. - \1a è il culto della luna! ORF. - Bene! ~1cttili a di[enderl'a. Ritorna con le Bacca:Hi allora, dato che le loro abitudini ti piacciono tanto ... EuR .. Ma non vedi che ti sto prendendo in giro. Sai benissimo che amo soltanto te e che è bastato un tuo cenno perchè lasciassi subito quella compagnia. ORF. . Bella compagnia! Non dimenticherò mai la voce con la quale Aglaonice ti disse: Portatela via, poichè lo vuole lei. Le donne stupide amano gli artisti. Riderà bene chi riderà l'ultimo ... EuR .. Ho sentilo un brivido per la schiena. ORF. . Se la ritrovo! (spezza il calamaiocontro la tavola) EuR. - Orfeo. mio poeta... Cuarda come sei diventato nervoso dopo il tuo cavallo. Pri)na ridevi, mi prendevi fra le braccia, mi accarezzavi, avevi una magnifica posi• zione. Eri carico di gloria, di fortuna. Scrivevi dei poemi che esaurivano le edizioni e che tutta la Tracia sapeva a memoria. Glorificavi il Sole. Eri il su~ sacerdote ed il suo capo. Ma dopo il tuo cava11o, t11uo è finito. Abitiamo in cam• pagna. Hai abbandonato il tuo posto e ti rifiuti di scrivere. Passi la tua vita ad accarezzare questo cavallo. a interrogare questo cavallo, a sperare che questo ca• vallo ti possa rispondere. ~ 10n è scrio. ORF.. Non è serio? Ma la mia vita incominciava a stagnare. a decomporsi, ad aveva un cattivo odore di successo, di morte. l\.feuo il Sole e la Luna :-:elio stesso sacco. M'i resta la Notte. E non la notte degli altri! La mia Notte. Questo cavallo entra nella mia notte e ne esce. come unoche si tuffi e ritorni portandoci solo qualche frammento. Non senti che la più piccola di queste frasi. la pi1'1 insignificante. è meravigliosa come tutto un poe• mat Darei tutte le mie opere per una17

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