Il Socialismo - Anno III - n. 7 - 25 maggio 1904

102 IL SOCIALISMO spesso contratti nei giovedl grassi del credito dell' ltalia meridionale - i quali, pur continuando a possedere rile– vanti proprietà rustiche e urbane, non hanno come andare innanzi; è, insomma, una lunga e larga categoria di persone - la enorme maggioranza delle popoJa,,ioni del Mezzogiorno - che ha tutti i n10menti bbogno di ricorrere a quel grande fattore della vita economica collettiva, il credito, dì cui trova chiuse le porte. Quando si pensi che i prestiti presso i grandi Isti– tuti di credito sono un mito, per le pratiche quasi proi– bitive che bisogna attraversare prima di riuscire a con– trarli e per la steSsa natura di detti istituti assolutamente inadatta a giovare ai piccoli bisogni e alle minute esigenze delle popolazioni - anche perchè l'oracolo ban– cario è solo propiziato da pochi fortunati scontisti che rimettono poi in circolazione il denaro preso al tasso legale ad interessi moltiplicati. portando così nuove on– date di putrida acqua al limaccioso e pestifero torrente dell'usura - quando si ricordi che tante banche e ban– cherelle locali, una volta imperversanti, o sono sparite o, se sopravvivono ancora, è come non fossero, e si consideri la enorme e sanguinosa canzonatura dell'unw– ristièo credito agrario governativo coi suoi famosi sei milioni ripartibili in 18 provincie assiderate dalla man– canza di denaro circolante pei bisogni dell'agricoltura o delle industrie, spunta· logica la conseguenza che in tanta mina di rapporti fiduciari, e in tanta inclemenza dì clima economico debba nascere, crescere e svilnp– pa.rsi la triste pianta dell'usura più avida. Se ques(a fosse stata un fiorellino di tempra deli– catissima non avrebbe potuto trovare una serra pii1 adatt1 e fecondatrice dell1odiemo ambiente economico del Mezzodl. Esauriti, in questo, i capitali che lo Stato unitario ereditò dall'ex vice-reame, schiacciata la preesistente economia, rurale (primitiva non importa) con un si– stema fiscale depauper:1.tore al massimo punto e col peso <lei grandi sperperi e dei grandi parassitismi governa– tivi, il nuovo Stato italiano - ciclone devastatore cli ogni sviluppo della economia nazionale - riusciva in breve a drenare dalle terre meridionali la gran massa di denaro circolante, che fluiva e rifluiva nell'organismo del sud, e lo vaccinava contro il lebbroso vaiuolo dello strozzi– naggio. La rivoluzione unitaria che guidò alla unità meccn– nitn della patria trovò il Meu.ogiorno esuberante di vita economica e ricco di energie e di fede nell'avvenire. ·1,a politica quarantennale demolitrice e parricida, dello Stato nuovo schiuse il baratro ove precipitava tutto l'antico benessere del Mezzodì. Perch(! l'unità finanziaria conseguita a quella politica segnò il tracollo della ric– chezza. meridionale, a tutto beneficio delle regioni. nor– diche, a1lora depauperate e cr:ollanti. li povero :Mezzo– giorno. che, eia solo era possente, dovè poi subire la vicenda politica dell.:t legge fisica dei vasi comunicanti in Clii il liquido ten<lc fatalmente a livellarsi, in modo che si abb:1.ssa. in quello che isobtamcnt~ piì1 ne con– teneva innal.i:an<losi di contraccolpo nell'altro che ne c·ontenev1 di meno. Fu così che dopo l'esodo emigr.:1torio dei suoi capi- tali circolanti, al Mezzogiorno non fu neppure perrnesso di aprirsi la via verso lo sviluppo agrario e industriale. Dopo vicende turbinose cadde presto in balì:1 di una non numerosa schiera di bipedi•implumi rapaci, che <la oltre un quindicennio lo tiene stretto, lo avvinghia, adug– giandolo completamente in ogni elaterio <li vita e di progresso. Chi sono costoro ? Qui le piì:1scapigliate sorprese non mancherebbero all'osservatore ingenuamente inoltrantesi in certi mean– dri della spicciola esistenza meridionale, nello scorgere fra i componenti l'occhiuta falange dell'usura persone ritenute fra le pii:1oneste ed impregiudicate. TI tipo dell'usuraio 1neridionale è della natura più varia e multiforme; esso comprende ed abbraccia le categorie piì:1 disparate di persone, che vaono dal vil– lano ignorante e pretensioso, uscito carico di danaro e di fumo dai negozi volgari e abietti, alla donnettucola rugiadosa e bacchettona, macerantesi nell'esercizio di laide pratiche pseudo-religiose, divenute ca.mpo assai propizio per ciurlare col Dio dell'alto i numerosi biso– gnosi della terra; dall'ex militare congedatosi anzitempo dalle patrie caserme, ove riuscì a mettere insieme qual– che gruzzolo che venne poi, usureggiando, a fecond:ne nel proprio paese, al commerciante impinguatosi colle frodi e le truffe sistematiche; dal signorotto lercio e pi– tocco al rigattierucolo sospettoso e misa11tropo, e, infine: tutta una congerie di grigi elementi umani, assetati di oro e di guadagni, spennacchianti e spellacchianti le già stecchite membra cli quello che seguitano :i chiahlar prossimo. V'è pure di frequente, in questa turba di avvoltoi nati di donne il milionario supercredente, che, n.on con• tento dei conquistati milioni, altri si affanna a fabbri– carne colla rovina cli tanti infelici, nè manca, quasi mai. il nasuto ed occhialuto servo di Dio, che, raggranellato a spese dei gonzi un non dispre1.zabile peculio, cerc.' .l.eh infondergli, fra i ghirigori del confessionale e della sa– grestia e attraverso le passeggiatine pi\1 o meno sero– tine della Perpetua, astuta e rapace, e i sapienti voltcg giamenti della penitente, intrigante e sfringuellatrice, la potenza miracolosa dei pani di Canaan. .. Forse sono questi ultimi i creditori che han· pii, fort~ina nelle molteplici operazioni di stroZ?.o, col cre– scente prestigio della Chiesa e della nostra santa reli– gione. La cronaca di questi ultimi giorni segnalava appunto due casi di preti, s1~ietatati e tristi, aggrediti dalle vit– time che avevano messo sul lastrico e cui si erano rifiutati di lnrj(ire anche la somma tenuissima per non morire di fame. Una di queste aggressioni seguita in una chiesa cli Napoli menò gran rumore per la stamp:t. r tipi potrebbero, forse, continuare nelle loro specie e sot– to:.pecie, ma a noi basta di. averne raffigurato i princi– pali. formanti l'esercito dello strouinaggio meridionak:, stuolo immondo ed insaziabile di pecchioui rahi<li di sangue e di danaro altrui, strano impasto di lattime e di fide, di :1ccalappi:llrici c:1reae e cli <;orda., mare tranquillo e subita.mente hurrascoso ove naufrag:mo ogni giorno migliaia <li disgraziati, sospinti dalle necessità improrogabili ad av\·enturarsi allt! sue infide onde.

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