Il Socialismo - Anno III - n. 7 - 25 maggio 1904

IL SOCIALISMO 105 E' poi addirittura barbaro come nella maggioranza delle aziende non sia lecito al cameriere di prender moglie e nemmeno d'invecchiare. I principali vedono di mal oc– chio che i camerieri si ammoglino e molti di questi ten– gono secreto il loro matrimonio per non perdere il pane. Questa sarà forse la ragione principale per cui ·m 52,370 camerieri, solo 11,2r5 erano ammogliati e dei camerieri fra i 20 ed i 30 anni solo 15 010, mentre la media degli ammogliati in questo periodo d'età è in Germania del 27 010. E nemmeno invecchiare possono questi disgraziati - al contrario di quanto succede in Francia, fnghilte!ra ed Italia. Coi primi capelli bianchi in Germania si perde il posto cc perchè agli avventori non piace essere serviti che eia gente giovane. >) li trattamento dei camerieri è ancora roseo in ..:on– fronto con quello delle chellerine. Queste, anche se per caso sono ben pagate devono sottostare a prepotenze inenarrabili. So il caso cli una cuoca da caffè che riceve bensì 25 marchi di salario al mese, ma ha solo 8 ore di riposo su 24 e mai una giornata <li libertà! Ben altro si domanda ancora dalle chellerine. Nelle così dette « A nimier kneipen i> frequenti nel Nord e nel centro della Germania, si richiede dalle chellerine, oltre alla massima civetteria (che pili esattamente potrebbe chiamarsi spudoratezza), anche grande consumo di birra e vino e l'arte di eccitare continuamente gli avventori a tali consumi. Se con tutto ciò la morale cli queste povere schiave va a rotoli, nvn è certo da meravigliarsì. Il lavoro lunghissimo che accascia il corpo e l'anima, l'abitt:dine delle mancie ed i sovraesposti malanni se– condari, in comune coi danni fisici inerenti al me– stiere, non hanno tardato a produrre i loro effettì dan– nosi sul ceto dei camerieri. r) La scarsezza della remunerazione e la diminu– zione relativa del numero dei padroni determinata dal– l'aumentare delle g'randi aziende fa diminuire la possi– bilità di diventare principale. La professione del came– riere, che una Volta era unafase nella vita di colui che voleva farsi oste o trattore, diventa ora una professione vera e propria. 2) La vita famigliare del cameriere, se esiste. è gra• vemente minacciata. li cameriere ammogliato che dorme nel ristorante non conosce quasi la vita coniugale. Suc– cede spesso che il cameriere non veda i propri bambini che quando dormono ed essi vengono a conoscete il padre solo dopo ai.mi ed anni. 3) La mortalità fra i camerieri t: eccessivamente alta, specialmente quella per tubercolosi. Su I ooo casi di morte ( 1) negli indicati gruppi di età erano dovuti a tubercolosi: Camerieri Popolazione /o/aie fra I 5 e 20 anni 401 370 fra 20 - 25 )) 6::n 459 fra 25 30 633 467 (x) E' facile capire che qucsle cifre non dicono nulla, perchè si riferiscono a 1000 casi di morte invece di riferirsi a 1000 vìvcnti fra gli stessi limiti di età. L'alta percentuale, toccata alla turberco– losì potrebbe anche essere dovuta (cosa che certamente non è) acl un:-i diminnita mortalit!'I pt'r altr<- malattie-. (Nota dd trndullorf). 4) li salario insufficiente e la seduzione spingono molte chellerine alla prostituzione e ad una morte mi– sera e prematura. La frequenza delle malattie vene– ree è grandissima fra queste ragazze per cui il mercato .del proprio corpo deve diventare necessariamente un mestiere secondario. Dai resoconti della polizia di Ber– lino risulta che fra le chellerine requisite come sospette di prostituzione ben il 30 oro furono trovate infette. Per rimediare a queste condizioni tristissime si è ini– iiata una grande agitazione da parte dei sindacati pro– fessionali fra camerieri, e piì:1ancora da parte dell'as– sociazione filantropica borghes~ Verein fii.r sociale Rt·– /orm. Con petizioni, manifesti ed opuscoli si è cercato di determinare lo Stato ad intervenire, facendo uno sforr.o massimo per ottenere un risultato sproporzionatamente piccolo. Al 27 gennaio il 1l1"011iton: dell'Impero ha pubbli– cato il tanto aspettato decreto del Consiglio federale, che fissava quanto segue : )) Nelle osterie, trattorie e stabilimenti affini deve concedersi ad ogni apprendista od impiegato di oltre 16 anni 7 volte alla settimana un riposo ininterrotto inferiore a 8 ore ... L'autorità amministrativa può ab– bassare questo temp'o a 7 ore durante la stagione, ma per un periodo massimo di tre mesi e solo per il per– sonale oltre i 16 anni. 2J Il periodo di lavoro fra due periodi di riposo non può eccedere le r 7 ore (!) 3) Per 60 giorni nell'anno è permesso di prolun– gare la giornata di lavoro indefinitamente, fermi sempre i 7 periodi settimanali di riposo. 4) Il personale ha diritto di avere ogni 3 settimane 24 ore di libertà (Seguono poi alcune disposizioni per i minorenni). Ecco dunque la tutela che lo Stato concede ai ca– merieri! Ogni commento è ·superfluo. Uno scrittore con– servatore, il valoroso Oldenberg, dice che questa ri– forma deve considerarsi come la e< prima dispensa di un'opera voluminosa i>. Certo, si tratta di una dispensa che vale poco e che si avrebbe fatto ·meglio a non pubblicare, giacchè il decreto non fa che sanzionare le cose che dovrebbe abolire, rendendo legale una con– dizione addirittura vergognosa. E la colpa di tutto questo è dei camerieri stessi. La loro organizzazione è ancora debolissima. 1 sindacati più importanti e< il sindacato di Ginevra» e la << Fede– razione tedesca dei camerieri, Unione Ganymerl i) ac– colgono anche i padroni e non possono perciò non avere un carattere reazionario. L'unica associazione che abbia un carattere di classe, la socialista Federazione dei camerieri ed affini, conta solo 2061 membri. Mancano finora le agitazioni grandi e serie. Non si sono ancora verificati in Germania degli scioperi come quelli di Milano e Firenze. L'organizzazi.one e la co– scienza di classe possono sole portare un miglioramento. Aspettarlo dalla legislazione è - in questo caso almeno - un'utopia. ROBl-:R.T i\'fTCHF.l.S.

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