Il Socialismo - Anno I - n. 22 - 10 gennaio 1903
IL SOCIALISMO li Tolstoi nella • Vern. vita • dice: • libern.to dalle menzogne imposte nel\' infanzia, dopo avere C\'itato gl' inlcrmcdiari della re– ligione, l'uomo non avrà acquistato la sua indipendenza, se non si liber.t dalla crcdenz:l al w, 1 rannatur:tlc, 3.l miracoloso •. E il libro del Scrgi pare la illustrazione dc\1:1.sentenza di Tolstoi. Se, e non p'lre vero il contrario, come alTcrm:t il Powell, gli s:udi della filosofi:t sono due - il mitologico e lo scientifico - completo il primo, frammcnt:1.rioil secondo; se i due pro..:essi d'in– d 1gine s:mo diametralmente opposti; sta. il fatto che anche le filo– sJfic pi\1 progredite, o che tali credono di essere, come, per es., qucll:l del K:mt, rnpprescnt:mo un ritorno al mitologico, :li sel– vaggio. Pcrchè mentre le scienze positive hanno progrc<lito, b filo– sofia è rimasta qual era? - mentre un bimbo può maneggiare una pila di Bunsen, noi popoliamo :mcor:t lo spazio di t>nti i1H'isibili, di • umanoidi • (?), di fluidi, di quei rnli fluidi cacci:ui dalla porta <bl p:tdre Secchi nel suo aureo libro Unità delle /or:;e Jisidu.J - e mentre ci crediamo infinitamente progrediti anco nelle discipline filosofiche, creando una fant:1smagorica teoria dell'anima, non fac– ci:uno che affinare i si~temi del selvaggio, ric:ilc.1.ndone i passi? . .. La rngione di questo ritorno filosofico a civilt3. appena inci– pienti sta nelb duplice natur:l della psiche: b selv:'lggi:t o mito– logic:t e la positivista-razionalist.1.. Dato un urto esteriore, date certe condizioni di fatto, dato il clima storico propizio, noi, positivisti, dimentic:mdo tutto il nostni patrimonio scientifico, da Galileo ad oggi, ritorniamo selvaggi nella credenza e nella fede. Quale l'urto esteriore? Basta la morte di un nostro caro, per– chè in noi !;i ris,•cgli la natura mitologica. E la prcoccup:izione della vita futurn, \' at:tvismo che ci condanna, come galeotti, a tra– scinarci dietro le prime chimere, sono le condizioni di fallo che contribuiscono a farci muovere a ritroso. Quando il llrunetièrc accusava stupidamente di bane3roua la Scienzn, dimenticavn, nel suo misoneismo preistorico, che nessun Biichner, :1esslm La.piace, nessun Gay-1,ussac p~se a cardine delle proprie esperienze il Sentimento. Sta in fatto che tulta la civilt3. primordiale si impernia sull' • A– nimismo • popolante di spiriti il cosmo, e che tutta b filosofi:i, tutta la scien1-1.,tutte le religioni, tutte le leggende sono • animi– stiche•· • Animistica,. è la civiltà indo-cinese, come la groenlan– dese e la greco-romana, come quella dei Condi, degli I los e de– gli Atzechi, i quali attribuiscono :ii loro feticci e ai loro idoli le s1esse funzioni che compiono i •medium• nello spiritismo moderno. 1,' • animismo • è universnle: resta nella civilta prc3ente come con– tinuazione di barbarie primitiva, come, nell'ordine zoologico um:mo, rest:ino gli organi rndimentali, che non rappresentano e non eser– citano pili nessuna funzione nella vita degli individui: l'appendice vermicobre, il condono di Botallo, il coccige e il muscolo occipite– frontalc. Ebbene: qunndo nelle polemiche del I871 - la bagattell:t di trentadue anno fa - scese il Tylor a dimostrare che lo Spiritismo contemporaneo non era che una rinascen1_1.dell:t filosofia primitiva, - la • psicosi epidemica • non solo non si arrestò, ma si diffuse maggiormente. Eppure: il Tylor e i !;uoi g:tgliardi seguaci, :t base di fatti, di documenti umani, aveano tent:ito con entusiasmo scien– tifico di pnralizznre il morbo! Che importavano agli spiritisti le leggende tede;;che di Polter– geist, i còstmni dei Daiacchi, dei Sing!'llesi, dei Siamesi, i fatti della chiesa di Orlé!lns, svoltisi, nel 1554, in piena riforma? Che im– port:1sa ai fanatici neo-animisti, se, nel 1853, nell:i Guadahtpa, la loro tanto strombazzata tiptologia consacrava • Juanita • la no• velia famosa? Che impOrtava loro se i celebri trasporti di oggetti, se le • le– vitazioni • ecc., erano, trn. i Buddisti, fenomeni comuni, e già spie• g:tti - che importava ciò, se quelle buone lanè di Ignazio di Lo– iol:i. e Filippo Neri eran nH.·dii (?) potenti di • tiptologia •, cli tra• sporti, ccc.? . .. ;\b, c'è un... ma... Lo Spiritismo odierno ha voluto assumere c.1.rauere scientifico, ha voluto assidcrsi alla mensa delle discipline positivistiche, e, invocando, a coopcrntori, scienzi:iti che si chia– mano: ZOllner, Schiapparelli, !'.ombroso, Aksakoff, \Valla~c, Croo– kcs, Lodge, ha inteso di entrare nel gmn circolo dello spirito ra– zionalista dei nostri tempi. Noi diciamo che il nome pilt autorevole non potrà mai infir– mare quelle verità che sono patrimonio attuale della Scienza. Croo– kes -· chi lo nega? - ha un bel nome nella fisica e nella chi– mica; ma se domani stampa Sùpra uno dei tanti :tmiali di psicologia sperimentale - leggi Spiritismo •- che l'obelisco di san Pi~tro è andato a fare una visit:1 al fratello-cugino di i\fontecitorio, noi, con tutto il rispetto dovuto ai precedenti del Crookes, facciamo matte risa dell:t sua ingenua 1rovata. . .. I nomi illuslri non significano nulla, perchè anch'essi, mal– grado la corazza positivistica onde credono di esser muniti, su– biscono la inesorabile legge di Powel che li :tccomuna agli altri uomini, vale: a dire che in tutti gli esseri umani è un:i. duplice nn– tura: la mitica o sch·:iggia (animistica) - e i:, civile. E nessun:i. me– raviglia, se anche in uomini, macerati nella esperienza di g:,binetto, si risvegli la prima di quelle 11ature co' suoi errori e con le sue illusioni. D:l.tOquesto disgraziato ris\'eglio, ecco gli scicnzi:i.ti illu– stri far da puntello allo Spiritismo, for da marca cli fabbrica ai grandi ciarlatani dcli' • animismo mondiale •, eccoli a far da b:l.n• dier!'l alla merce :i.variata dei tmcchi intern:'l.ziouali, lussuosamente p:ig :l.ti dalle inebetite inistiche aristocrn.zie specialmente, le quali, nel progressivo rammollimento del!:-. materia grigia, trovano un conforto, dopo i disastri di una vita p:tzzamentc spesa, nei cinque volumi di quel furbone del filosofo Verail - leggi Allan Kardec. Lo Spiritismo, per hocc:t del Visani-Scozzi, afferm:t l'esistenza di esseri • umanoidi • (?), nello sp:izio, che hanno somigli:i.nze mor– fologiche e fisiologiche con la specie nostra! t e ~dformando ciò, n.,ostra di ritornare in grembo agli Australiani aborigeni, :'I.iPelli– rosse, ai Maori della Nuova Zebnda, :'I.iBatacchi, agli Afric:ini del centro. Nessun John Kiug, come nessun Napoleone, nessun Alighieri (tutti costoro avendo il dono della ubiquità di snnt'An– tonio, dettano, buss.1.no , appaiono, contemporaneamente ad Ham– mafelt e a Napoli) cancellerà qucsla schiacciante e luminosa ve– rit3. del Tylor: • se lo spiritismo fosse vero, ciò di cui siamo fieri e che chiamiamo luce nuova, sarebbe una dec.1.denza scientifica •. . .. Dove assolutamente non sono d'accordo col Sergi è in que– sto: egli :'l.mmette che • molti fenomeni sono veri •. lntencliamoci bene: che i mobili si muovano, che i campanelli e le chitarre suo– nino, che le luci misteriose app:i.iano , che i componenti la famosn • catena • veng:in baciati e legnati, se occorre, è vero, verissimo, inoppugn:l.hile . i\la, per carità, non riccrchi: '1.mo , alla volg:'1.riù di codesti fatti, cause che non esistono, qunnclo i Davcmport, gli I lume, le Paladino, i Politi, e compagni sono stati solennemente smascherati. Ripeto: sarebbe stupido negare resistenza dei fatti, ma qu:1ndo questi fotti sono tutti attribuibili a trucchi pili o meno abili, ogni discussione deve finire, e tutto :i.I pili dobbiamo racco– mandare la cosa al procur:ttorc del re. 1o ricordo gli studi del Lombroso per accasell:tre la Paladino tra gli epilettici, gli ipnotici, alb stregua degli studi di Bra.id, Richet, Charcot, Cullerre, Yung e, modcst:tmentc, io mi permisi di dar sulla \'Oce, nel 1892, al– i' illustre antropologo, valendomi appunto del\' 3utorità di Charcot,
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