RE NUDO - Anno X - n. 82 - dicembre 1979

sistema di simboli che definiscono esattamente i caratteri, i costumi e il trucco sono molto elaborati e ri– chiedono ore di preparazione. Sono usati! anche se in modo più rude e semplice, i gesti e le posizioni sim– boliche della danza classica india– na: le espressioni della testa e la mimica facciale, il linguaggio delle mani, e quello dei piedi. Per quan– to se ne sa il Kathaka/i ebbe origi– ne duemila anni or sono e il suo sviluppo è dovuto ad una casta di brahmini {Nambudiri), legata alla tribù dei Nayar, che cercava di propagare tra le popolazioni tribali della regione il messaggio religioso delle grandi epopee e dei racconti mitologici dell'Induismo. Con il passare dei secoli si è for– mata una letteratura specifica, so– prattutto a partire dal secolo VII, che ha dato vita a una sorta di antologia dei poemi cantati duran– te l'esecuzione del Kanthakali, co– nosciuta con il nome di Atthaka– tha, tra cui -è molto popolare il dramma Nalacharitam. ,Opera mol– to difficile da seguire per un pub– blico occidentale, il Kathakali pos– siede una straordinaria ricchezza e complessità di comunicazione tra attore e spettatore. L'attore del Kathakali ha a disposizione un ar– senale di gestualità, di movimenti corporei, di mimica e di fonetica che gli consentono, nella quasi to– tale assenza di scenografia, di de– scrivere paesaggi, avvenimenti, sta– ti d'animo, eventi miracolosi o drammatici: dalla discesa degli dei sulla terra alla più terribile delle battaglie, dalla nascita di un amore alla bellezza di un fiore. Si può dire che non ci sia situazione che un bravo attore di Kathakali non possa raccontare. Purtroppo il pubblico occidentale manca quasi sempre, e non potrebbe essere di– versamente, degli strumenti cultu– rali per poter comprendere questo messaggio nella sua totalità e si ferma a quelli che sono in fin dei conti gli aspetti marginali di questa espressione artistica, le maschere bellissime, i vestiti preziosi di cui si ornano gli attori, la comunica– zione così ricca e misteriosa, l'im– pressionante autocontrollo che questi attori esercitano sul proprio corpo. In fondo non è' poca cosa. chi vole~– rappresen– queste in tradizione Ricordiamo comunque a se recarsi a vedere una tazione Kathakali, che India durano, come la prescrive, dal tramonto all'alba RE NUD0/29 senza soluzione di continuità. Piero Vemi Tratto da « Guida all'India» Moizzi Editore

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