RE NUDO - Anno IX - n. 67 - luglio 1978

sticamente ). Forse i posteri giudicheranno le lettere di Aldo Moro, i documenti e le polemiche del caso, con quella pietà che oggi, per ragioni di pubblica sicurezza, è interdetta ai contemporanei. Intanto, aspettando gli Ufo sulla spiaggia, questa estate, leggetevi questo "instant book", e indignatevi. Dopo la lettura delle lettere di Moro, vi raccomando la prefazione di Giorgio Boc– ca. Vi apprendiamo, manco a farlo appo– sta, che la colpa è di quelli che ·silagnano della società industriale. Bocca se la piglia coi ragazzini, con la "contestazione gio– vanile". Come se la rabbia e il sogno di chi "contesta" fossero la stessa rabbia e lo stesso sogno dei boia che uccidono i prigionieri. Forse Bocca fa di ogni erpa un fascio perché aveva fretta: gli "istant book" si fanno così, in fretta, sennò non "esplodono" in tempo. Stendiamo un velo pietoso. Fa un mestiere già abbastan– za pericoloso. Lasciatelo perdere. Gianni de Martino RE NUD0/43 MUSICAPERTERAPIEE MEDITAZIONI (segue da pag. 15) aveva dato una cassetta con la dinamica per farla in Sicilia, e dall'altra parte c'era la musica della Nataraj, ma non ho fatto in tempo a chiedermi in cosa consistesse, così quest'inll._ernotornato a Milano e incontrato Prabudhas, quando lui mi ha chiesto sé facevamo le meditazioni in Sicilia gli ho detto 'Solo la Dinamica, perchè della Nataraj non ci hai spiegato, nulla. Solo accadeva che al tramonto ci riunivamo in terrazza per ascoltarla.E era molto bella e tutti cominciavamo a balla– re, poi ci stendevamo a terra perché stanchi e così la notte arrivava col suo manto benefico'. 'Ecco, - disse Prabu– dhas - la Nataraj è questa, l'avetefatta per tutta l'estate senza saperlo: Mi piace questa storia perché' mi fa pensare oggi che ci sia molta gente in giro che è in meditazione ma non lo sa". Bellissima storia, la mia meditazione pre– ferita è forse la Nadabrahma, la cui musi– ca è la prima cosa che "mi è accaduta" a Poona con un registratorino a pile, usan– do solo un armonium e la voce ha un feeling molto dolce, non mi è mai succes– so in questi anni di poterla "ritoccare". Invece della Nataraj non sono mai stato– completamente soddisfatto, forse perché inizialmente sembrava essere· nata come una lunga sequenza "in crescendo'·', un feeling che va su, sempre più su, ma da una parte avevo realizzato che è impossi– bile andare in salita con la musica ininter- rottamente per quaranta minuti, dall'al– tra col registratorino di quei tempi ho dovuto fare .due pezzi di venti minuti e quando li ho uniti non combaciavano perfettamente. Così adesso ci sto lavoran– do su e sembra .che qualcosa stia per . avvadere proprio in questi giorni. Ecco, cosa stai facendo in questi giorni, ora? Sto lavorando ad un progetto da portare in occidente: una serie di dischi dal titolo "Musiche e suoni per meditazioni e tera– pie". Sono suoni e colori che stanno accadendo proprio in questi giorni. Per le meditazioni che conosci c'è la Polydor che ha acquistato i diritti di distribuzione nel mondo e sta facendo dei dischi con la Dinamica, la Kundalini, ecc. Poi sto lavo- rando sulla Nataraj,, come ti ho detto, dei colori si stanno aggiungendo alla se– conda parte. Vorrei lasciarti dicendo cosa. mi aspetto dalla musica che mi accade, anche quando suono dal vivo nell'ashram. Vorrei che la musica creasse un modo, una via, un canale, che portasse, per il solo fatto di accettarla, di lasciarsi pene– trare dalla musica, ti portasse dentro te stesso, e sempre più dentro e dentro, nel luogo dove c'è puro silenzio. Senza pro– blemi, che la musica possa essere così dolce con te, così gentile, così invitante, da guidarti senza paura nel centro del tuo essere, nel luogo dove oltrepassati tutti i suoni, trovi il puro silenzio.

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