RE NUDO - Anno IX - n. 67 - luglio 1978

·sta risquotendo un certo successo ancJie in Italia. Quello della previdenza sociale. fu altre parole, sul lavoro nero.i L'anarcocapitalismo è favorevole a questa forma di lavoro coerentemente al princi– pio della non interferenza nella libertà, anche economica, degli individui. Un'idea aberrante che non vale la pena neppure· di discutere! Invece, il successo è arriva– to a cominciare dagli entusiasti articoli di Sergio Ricossa, docente all'università di Torino·e collaboratore del "Giornale" di Montanelli. Ricossa è un uomo di molte iniziative, come per esempio di leggere assiduamente la sedicente stampa margi– nale del sottobosco giovanile italiano e quando occorre indirizzarle lettere di elo– gio. Vedi il caso di "Claustrofobia" - una rivista che rompe il cerchio - come si definisce e di cui per ora sono usciti due numeri. "Claustrofobia" si stampa a Roma, ma guarda caso è praticamente realizzata con le traduzioni di testi di una sconosciuta pubblicazione americana, "Reason", che porta come sottotitolo, "The American Libertian Magazine", ed è edita da una. strana e altrettanto sconosciuta Reason Enterprize con. sede a Santa Barbara in California. Questa rivista 1è diretta da• Riccardo La Conca, segretario del "Movi– mento Libertario Internazionale dei se– guaci di David Friedman e Murray Ro– thbard" (via Cadlolo 90, Roma) ed ha come vicedirettore - ecco una piccola ·sorpresa per i "frik" italiani - Marcello Baraghini, uno dei fondatori di Stampa Alternativa. Questo La Conca oltre a dirigere "Claustrofobia" non perde un' occasione per scrivere ai settimanali e ai quotidiani le sue sedicenti tesi libertarie, o per accusare la sinistra comunista di statolatria. RE NUD0/23 E' riuscito perfino a scandalizzare una vecchia volpe come Luciano Pellicani che gli risponde risentito dall'alto della sua tribuna dell"'Europeo". L'argomento in questione, neanche a dirlo, il liberalismo economico e il lavoro nero. Ritorneremo su queste· piccole e oscure connessioni all'italiana. Per ora valgano questi ·ele– menti a mostrare le ampie e ambigue radici del fenomeno dell'anarcocapitali– smo di cui cercheremo di capire a grandi linee chi lo ispira e chi lo protegge. Il volto ghignantedel Sit "Sit" e non "Sim", come· scrivono le Bierre. Cioè, d'accordo con Aurelio Pec– cei e con il Club di Roma, Stato Imperia– lista delle Transnazionali. Ecco svelato l'arcano! Sono queste grandi holding, questi trust, che segretamente appoggia– no e permettono lo sviluppo di tal traso– gnate, anacronistiche e criminali teorie economiche. Lo abbiamo già visto in alcuni altri interve_nti.C'è una guerra in atto nel mondo. Una guerra orribile e tremenda, quanto invisibile e apparente-. mente senza morti. La guerra fra transna– zionali e stati nazionali. Una guerra che si gioca con tuttf i mezzi possibili, da quelli tradizionali dello scon– tro armato locale (vedi le recenti crona– che africane) a quelli più sofisticati dello scontro do~anale e fiscale per finire alle rappreseglie finanziarie e monetarie e alle opere d'intossicazione dell'opinione pubblica sottoposta a un continuo bom– bardamento di notizie/opinioni su tutto. Notizie prive di fondamento reale, gene– rate da altre notizie anch'ess.eartificiali e sorrette dalla ferrea logica della società mercantil-spettacolare. Dal mondo capovolto dell'artificio e del dominio reale capitale, cioè realizzato sull'intero pianeta. A cosa serve l'anarco– capitalismo? A destabilizzare ciò che re– sta delle sovranità nazionali e dell'ordine civileinterno attraverso una sapie11te azio– ne di sfiducia verso le Gapacità dello Stato di assicurare ai suoi cittadini una "qualsivoglia" pace o sicurezza sociale. Le transnazionali, infatti; devono indebo– lire gli Stati per poterli controllare me– glio. Essi sono allo stesso tempo le loro vittime e i loro clienti privilegiati (ener– gia, cibu, armamenti). Essi devono diven– tare i loro servi. Attaccando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni dello Stato, qualunque forma esso sia - cioè capitalista in senso classi– co o socialista - si porta a segno un altro colpo di questa guerra nella quale siamo coinvolti tutti e personalmente e che invano cerchiamo intorno a noi.

RkJQdWJsaXNoZXIy