Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899

l l rirc la,diffcrcuza tra' g"OYCrnanti e i g-oYcrnnti. In fatto 11011 ci :-i ricsciYa; i dcmag·og-hi pcrvcni, ·ano a costituire dei partiti e di– ,·cninlnO veri tiranni . ,.\ristatele dcplon1 contin uamente l'abuso dei decreti popolari . cioè delle decision i particolari prCRCrlal\'nsscmblca scu,:a. prcoc – cnpazioni gimidichc. - (·ioc l' 11&0contiHuo della for,m a l'a,·orc dcg-1' i11ter('ssi. 1\cllc pas:::io1ii e dei preg-i11dizii del partito potcnt<•. Lina delle grandi piag·hc del :=;;ocialismocontemporaneo è che esso è imbcn1to di spirito dcmag-ogico; i capi piì1 distinti della dcmocra:dn · socb11c non mettono in dubbio che una, YOlta giunti al potere, C'ssian:rnno il dritto di (nrc tutto ciò che vorrunno : non concepiscono che llì loro for:r.apo :::.saessere limitata di:t con– d11nne di ordine etico: c:e::=:,i hanno bì rrnpcitizione del decreto rc::o nelle forme legali 1 ) . « ~elle mani del partito s:ocialistn ........ lo Stato donà regolare la sitna zio11e d0\lc pe rsone e dei beni s:111\a base della :=:ocializzazio1ic <!ella proprietà capitalistic:11 e lo forà a mezzo della lcg·gc. 1'::=:so ng-i1·l't come ha agito lo ;-;1;uo nel ~ccolo pa::sato rclatinnnente ,1i hcni della nobiltà e del clero. come ag·i!<cc lo Sta to attn.rnle. Ciò che umi lcgg·c lm fatto, una lcg-gc può disfnrc :,;enza pOi-:.• ~ibi\c ricorso contro di cs:s:n;è una tradizione dclln Hirnlnzionc ... La legge deciderà e bhm1111e-rlt s0Uo111ettersi ». Xes:s111Odubita che bii-:.Dgnai-:.Ottomettcrs:i ;ìl pili forte : ma la q11istio ne è di :=:apcrcqunli sono le con:=:cgucnze.dcll'uso dcl!a t'orza C'd in qnnli ea:=:i I' i1itcn·ento di c:=:::;i <.·orrompe il popolo. Xo11 bi– ::ogna di:=:simulnr:=:iche l'c~cmpio della HiYol11zio11c fn111cc:=:,e non è sct•lto felicemente. gli nomini dcli' '~9 ncdevnno, molto :=:,incc– ramc 11te. ag ire secondo g:l11;.;tizi;1, e l'opera loro è rimasta a un dipre~so completa uclla l<'gi::lnzione moderna : i Giacobìlli, come ha mostrato il profc::sor LicJ1tcnbcrg-cr . JJOII impicg-,11·ono la \·io– lenz,1 cou tanta disinYo\tura . come :=:iè detto tal YOlta : c:=::,;i fu– rono rclat iq11ncntc moderati : 11oi specialmente li 11·oviamo mo– dc rnt i::s:imi. quando pHrng-oninmo l'open\ loro a quella. che prc– tcnl\O11Oattuare i dcmocratki ~ociali :- 11ondi11wno le loro do – len ze hanno rna uifcs:talllentc prepurntu la via ;1\1' Jmpc 1·O ! L'c~pcricnza ci mo:--trn che i popoli. prcs:--o i quali le prcoc– eupa zio11ieconomiche :--onoprcpondc rnnti ;.;i J;isciano molto _facil– me llte $J)Ogli, ll'C dai pi1rtit,i : prc;.;:=:,o di c:--~ila fo1·za org·a111zzat,1 :\~~~11:t 1 ; ~on~\J:1~ 1 .nQ\ 1 1?:;;; i n11 1~~I:~l )~;~; ~:~~~~,~~:;r o\ ~1;:1~ 0 \~(;;1= fcrcnza le que4ioni politiche iucontrano og-g·i , :=:idirnn11dano s:.c noi non e' incammi niamo alb1 :jenit ù uni,·cr::a\c. :\"ulla è più pe– ricolos:o di questi inni alla forza, che into nano i socialis:.ti demo – crat ici. Llrnt grn ndC Ammini:4rnzionc unificata dulia prod uzione su– rcbbc molto piìi difficile a co11trolb1rc, che non fo:=:~c il g·oycrno di 11mì città gr('C<l. Qui no11:=:i può ricorrere al sortegg io. al })HS:– sug-g·io alternat iYOdi tutt' i citladi11i per g-1'impieghi, alla bren~ 1) Dcviii('. fld,u:ipes socialistcs, p. 20'i.

RkJQdWJsaXNoZXIy