Mario Alberti - Adriatico e Mediterraneo

-17gliere le navi moderne, nel frattempo considerevolmente aumentate di tonnellaggio. Dopo infinite insist~nze e pressioni della Camera di Commercio di Trieste e di altri enti cittadini sul Governo (che ha l'amministrazione del porto), affinchè ottemperass~ ai suoi obblighi, il porto avendo diritto di non rimanere in condizioni di troppa inferiorità di fronte ai concorrenti, il Governo di Vienna si decise ad attuare un programma di lavori, ora in buona parte compiuti. Ma se confrontiamo l'attività dell'Austria per il suo unico porto con quanto fecero gli altri paesi, sapremo apprezzare al suo giusto valore l'importanza del1' « intervento governativo austriaco a favore di Trieste ». La Francia spese per i suoi porti circa un miliardo di franchi e si propose un anno fa di spendere allo stesso scopo altri 643 milioni; il regno d'Italia spese per i suoi porti circa un miliardo di lire e deliberò di spi;:11dere parecchi altri milioni ancora; per la sola Genova si spesero finora nel Regno d'Italia 235 milioni di I:,·e (.:!d altri rilevanti lavori sono previsti); per i lavori portmzli e per i magazzini di Trieste si spesero e si progettava di spendere dal 1868 primo inizio dei lavori, al 1916, compreso il contributo del Comune, appena 116 milioni di corone, dunque meno della metà delle spese sostenute dal Regno d'Italia per la sola Genova. In materia di politica dei trasporti l'Austria non fece di più di quanto facesse per il Porto. L'apertura del canale di Suez avrebbe potuto essere per Trieste un elemento del più prospero e rapido sviluppo commerciale. Invece, la favorevole influenza del canale di Suez andò affievolendosi per effetto della concorrenza che Amburgo, munita di vie navigabili (fiumi e canali) e di linee ferroviarie, muoveva a Trieste, la quale disponeva di deficienti, anzi solo primitive comunicazioni per via di terra. Del resto, fin dal 1851, i porti del Mare del Nord, ed in prima linea Amburgo, possedevano una congiunzione ferroviaria che li metteva in via diretta col centro della monarchia austro-ungarica e anche più giù, fino a Lubiana, mentre Trieste doveva ritirare le merci dall'inJerno e trasportarle con carri e cavalli! Appena nel 1857 fu costruito il tratto Trieste-Lubiana e la compagnia che gestiva questa linea impose tariffe cosi elevate da Biblioteca Gino Bianco

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