Il piccolo Hans - anno XVIII - n. 70 - estate 1991

all'amore [la sofferenza per il non successo al gioco è in questo caso omologata al non successo in amore]. Ebbi presto disgusto del gioco: Non era degno di me e neppure di Ada. Tanto puro mi rendeva quell'amore! [ove viene ripudiato solo il gioco, mentre, nell'enunciato che precede, entrambi - sia l'amore sia il gioco - sono tassati negativamente]. Un esempio di contraddizione. Dopo la tentazione di uccidere Guido (futuro cognato e rivale), il protagonista accusa un dolore e comincia a lamentarsi (p. 803): Sapevo perché mi lamentavo: perché avevo voluto uccidere e forse, anche, perché non avevo saputo farlo. Un esempio di equivoco, che è altresì un esempio di commistione di campi assiologici opposti: il tragico/il comico (p. 792): Ebbi il sentimento [dopo la domanda di matrimonio rivolta ad Augusta] di chi per ammazzarsi si sia messo in una posizione pericolosa ed ora sia costretto a faticare per salvarsi. Un esempio di simulazione che il soggetto esercita su se stesso, ma ove la simulazione è assunta e praticata come un fatto vitale (p. 797): Chissà da quanto tempo e di quale malattia io sarei giàmorto se il mio dolore in tempo non le avesse simulate tutte per indurmi a curarle prima che mi afferrassero. Sprovvista, come si è detto, sia di una dimensione estetica sia di una dimensione etica, la parola del testo di Svevo, questa parola senza bellezza e senza verità, dice, for142

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