Pensiero e Volontà - anno I - n. 20 - 15 ottobre 1924

I :- • ' I •I\ L I 18 ) .LUIGI STURZO, ,.CATTOLICISSIMO I Al temp6 deNa Repubblica ro1nan~, il' Pa- , dre Ventura amm.oniva i ca.ttolici che « se la . Chies-a non, canunina coi pÒ,poli, ·i popoli càm~ mineranno ,senza •la Chi,esa, fuori della Chiesa, -contro la Chi ,e.sa ». In un suo discorso de] 1905, Lu jgi 1 Sturzo arr)1noniva: « è antiscientificp ed a.ntistorico pretendere che, mentr.e i] mònd-o -cam111ina, i cattolici restino a vivere una vita e ad ave.re una concezione di es.sa, , forse adat- tn ad altri tempi... non mai rispondente ai tempi, all,e forme, aI progresso naturale dei, nuovi ». \ Il popolarismo deUÒ Sturzo non è che la sin– tesi politica della concezione demoérati_ca-cri– ~tiana apparsa in concreto, in Ita.Iia, solo nel 1896, ma risul_t,ante da quel n1ovimento cristia– ·no--sociale che in Euro-pa ha più di cinqùan– t' anni; sintesi che si riaUaccia, come conti~ua– zione deì)a tradizione guelfa, al pensiero dej cattolici liberaleggianti del Risorgimento. Sk è errato vedere nel p-opola.rismo dello Sturzo -solta,nto un clericalis1110 can1pffiato, lo è -eguahnente il vedere in esso un :fon1:1adi pro- ' ·testantesimo, come fa S_antino Caran1-0l~a., che in uu suo articolo sulln. concezione statale dello Sturzo (Lavoro, 16 luglio 1924) a.ccenna ad una profonda diff,erenza tra la subordinazione pra– tù·ct dello Stato alla Chiesa, propria della con– cezione cattolica, alhi sub9rdinazione idqale (D,d una Chiesa ide,a,l.eessa ste:ssa) voluta ·dallo Sturzo, e oonclud~ eh.e con Sturzo•- ci si avvici– nù, rnoltQ alla « tipica forma di dottrina. poli- , tica èlel Protes,tantesim-o calvinista e punta· no ». Mi pare p.enetri 1neglio ·1a na,tura· del \ I 1 1 pensiero politico sturziano il Gobetti (in Ri- ' . ' ro1uzion,e l1JJerale, PlJ. 61--65) quando affern1a che, avendo la guerra eu~~opea dimostrato che · la Chi:esa .non può lottare contro tutta l'Eurd- 1 pa, quest'ultin1a· deve dia.Jettizza.r.~ la su·a anti– iesi' con ca,utela c\i.plon1atica. Lo 'Sturzo trovò le forn1ule deUa transazione, e lo spiritò della I sua opèra riforma.trice resta « nei m,etodi senza ·toccar.e la sostanza, pa,ga di un'agilità •diplo-– ·rnatica e di una· versatilità di 00,nsensi e di . . .. . si1npatie, chiusà nel tradizionale orizzonte di :finezza- e di duttirità del cat:tolico ». , Pur non concorda.n:do interam,ente ·èql G~ bett.j, considero ingenuo il Cara-niella; quando indica u~a prova · del prote;stantesin1q delì~ - ·Sturzo nell'avversione che il duce cattolico mo– _stra all'appellativo di cattolico eh~ alcuni vo.r. . rebbero imporre alle org~•l'lizzazioni econol1l.i.che ' . e sindacali di parte popolare. Dico. ingenuo, poichè è proprio· in .qu.est' avversione, -tattica, rl segreto _della na,cita del Partito Poi )ola.re . Ne1 dicembre 1903 lo Sturzo scriveva a Fi– lippo lVIed1a,faoen,dogli presente che i cattqli– ci nv_evano forze latenti che essi non conosce- , vano, 0 che, per ragioni locali, erano assorbite dalla preponder~nza del partito liberale mo_– derato .. Queste forze c~ttoHche - :fac-eva ,pre– sente - potrebbero diventare cosciertti del p,ro– prio potere quando ci :fosse l' azion~ di c6esio– ne di un partito politi'co nazionale .. (Sintesi su– ciaZi, pa,g, 151). Fonda-to il. _Partito Popolare, lo Sturz.o consta,ta,va che esso ha servito mira– bilmente: cc a far entrare i cattolici nella vi– ta ·politica senza pregiudiziali antiunitarie e antinazionali, clie · av,evano resb, i_mpotente là lunga ,protesta religiosa, _che li aUonta11iava dalla vi 1 ta attiva dello Sta-to lib.eral,e del risor– giménto ». (Rifanne statali e indirizzi politici, pag_ 8). Lo Sturzo dov,ette mettere in gioco le sue ca.pacità diplo1natiche p,er far~ aceettare ·al parti~,o l'aconfiessionalità ·de.Ha deno,:miha– zione. Nella relazione' letta al. I Congresso (Bor logna, giugno 1919), egli dioe: « E' sup·e,rfluo dir.e perchè non ci siamo cfiiamati Partito Cat– tolico : i due termini- s0:no antit,etici; il caitto– licism0 è· religione, è •uriiv-ersa.Iità; il partito . I , è politica, è divisione. Fin dall''inizio abbiamo, escluso. che la nostra insegna politica. fosse la. religione, -ed abbia_n10 voJuto chiaramente me,t– terci sul terreno sp'ecifico di un partito, chè ha per ·ogge.tto diretto la vita pubbliéa della Nazione ». M~ soggiungeva, che sar.ebbe illogi– co deduine che i popolari cadessero nel ]ibera– lism~,; che reputa la religione un· semplic~ af- ' fare di cosci,enr;a, · e oerca quindi nello ·stato la,ico quel principi0 etico informatore ,d~lla morale pubblica, che i, pppolari corrrhattono, in quanto cattolici che cercano nella rt8ligio-ne Io , spirito vivificatoré d} tutta la ..vita ·individl!la– ]e -e coUettiva. Riha<lendo ìl cùncetto di auto~ , I ., . n_omia- del partito, dichia,rava ·che i popolari devono lasciar.e• la Chiesa al di fu<?ri delle loro battaglie economiche _e politiche.. Qu~st-o l,o, Sturzo vuole, -~i.a pe.rchè la Chiesa ·non abbi~. a ri.seq,tire delle vicendi~ del Partito Popol~re, sia perchè il partito I\<tmanga liber0 nei suoi a.pprocc-ì e, neÙe sue tattichè transazionL Sotto ..il primo rai:.>porto 1a 12osizi0ne del Par. tito PopoJare è analoga a quella assunta dal .,Partito Oomurtista, Russo di :fronte al ·Governo . ' \ • , ' t \

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