Pensiero e Volontà - anno I - n. 17 - 1 settembre 1924

• • 12 PENSl®R10 E VODONTA LA. SOCIALIZZAZIONE Sostenére che si deve abolire la proprietà privatà significa sostenere che è possibile so– stituire alla produzione con capitale privato la produzione con capitale collettivo, con vantag– gio della società tutta. Il socialismo ha dato fino ad oggi molti pro– getti e tentativi·, di socializzazione, ma i cam– pionari di teorie comuniste o col.lett~viste sono· rimasti per lo più s~U~ carta, chè manca quel– la, profonda preparazione tecnica che permette– rebbe di sistemare gli I sforzi di realizzazione e I di interessare il g:ros~o della opinione pubblica aUe soluzioni socialiste della questione sociale. -Il fatto che si bizantineggia sulla socializza– zione completa o parziale, orizzontale o ve.rtì– cale, statale o sindacaTe, · immediata o gradua,– lt3, produttiva o di consumo, ecc., dimostra che H socialis1no no~ è che una tendenza alla so– çializzazione, e manca di una esatta visione'"'dei problemi economici. e di approssimativi e prov– visorii ma precisi piani di realizzazione. Per la trasfor111azione della. proprietà privata capi– talistica delle officin~ e del sottosuolo, in pro, prietà collettiva molto si è progettato e qual, cosa è stato realizzato. 1\1:aper il problema del lit terra e quello del consumo, ad esempio, vi sono teorie astratte, progetti contrastanti tra loro ed insufficienti, che dimostrano come il oosì dètto socialismo scientifico, che derideva i piani della società futura elaborati dagli uto– pisti, non abbia o:ff~rto soluzioni pa.rticolari e ìndirizzi generali molto migliori. Marx ed Engels hanno avuto· il grande.meri~ to di persuadere quasi ti1tti i S<?Cialistiche- l' or dinamento· socialista non sorge in base ad un piano ben, meditato da qualche riformatore ~i genio, bensì co1ne la• risultante naturale del proce~so di evol'uzione economico e sociale. Lo aver ~opposto all)artificiosità ·delle ,costruzioni· utopistiche la naturalità dei processi storici ·fu critica :feconda, rria il concetto di necessità del– lo sviluppo di. tali prooos1;1iin senso socialista fu fonte di equivoci q.ott:rinari e di errori pra– tici. Il dire, come dice· Engels, che cc la· socia~ ,lizzaziòne dei ·n1ezzi.·di produzione diventa i;ea~· lizzabile non già per una concezione astratta di giu;tizia, di ugu~glianza, ecc., che si oppone alla diyisione dell~ classi~ bensì per ii' p;r~sen~ tarsi di certe nuove condizioni-e.conomiche », o è banale affermazione del :fatto, evidéntissimo. che le teorie non creano le ·condizioni della · ' I• • • pr,opria realizzazione, che sono date -da PJ:'.O- ' oes~i storici e. non ideologici ; . o è af fermazio– ne determinista.. Nel primo caso, nei p.rocessì storici sono forze operanti anche le ideològ1e, che possono non trovare piena attuazione di determinati schemi avveniristici, ma che con– tribuiscono a creare quelle condizioni materiali costituenti la possibilità di progresso della ten– denza socialista. Nel secondo, il materialismo storico portl:1, al determinismo economico, che sbocca, per, taluni interpreti .del marxismo, nello storicismo sociologico. Il gradualismo del socialismo legalita-rio e statolatra è parallelo all'antipatia, evidentissima nel Kautsky, per qualsiasi piano di ricostruzione economica in senso soc~ialista. Ohe l'ingranaggio sociale sia così complicato che nessun pensatore possa in'" dagarne tutti i lati e prevederne tutte le pos– sibilità, è evide1,1te; ma se il divenire socia1e, assommando ed elidendo le forze in infiniti e svariati modi non permette ·progetti completi nè previsioni. definitive, ciò non toglie che \ s~a necessario al socialista poggiare su di un .pro$ramma pratico, sì come allo ·scienziato· è , necessaria la. luce di un'ipotesi. I Il Kautsky afferma che il socialista può fare proposte positive soltanto per la società attua– le e non per quella futura, ed ha ragione, ma . la sua è. una ·mezza verità, pòichè le· possibi~ lità .di sviluppo socialista sono date da visioni avveniriste, che possono non sconfinare nell'az– zurro mondo del mito, ma hanno bisogno, per . , J agire sugli spiriti, di un'ampiezza e di una luee che non possono che ·essere diminuite nél I ' contingentis~o gradualista,. quando i progetti . pratici è le realizzazioni. parziali· non rappre~ sentano Un passo della lung·a ma-:rcia, un gradi– no dell'~ltà scala dell'Ideale. Il socialismo è e rimarrà religione, e solo facendo appello alla vita .spirituale potrà trovare uomini e mezzi per f,econdare il. terreno pratico, .al quale biso– gna rimanere attaccati per non :finire nelle nu- · vole, ma dal quale è. necessario alzare lo sguar- do verso le stelle, che additano nuove rotte per mari ignoti e, pu~ desiderati . Il sociali'.s:r:µo ha bisogno per farsi storia di amalgamarsi GOn le 'forze politiche ed economiche che sono- 'in , gioco nel1a società di oggi, ma per essere forza di rinnovam,ento nel mondo della realtà mate .. riale cÌeve avere i suoi· miti. E! da notarsi che pr0prio colò.ro .che. vollero trascinare il. socialisrno. di, :fr0nte alla rea1th odierna, per impedirgli di sognare, non sep~

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