Pensiero e Volontà - anno I - n. 12 - 15 giugno 1924

Anno I. - N.-· 12. I Casella postale n. 41-1, Roma, 15, Giugno 1924: ., . IL .PARADOSSO PA·RLAMENTARE La vita politica itaiiana offre, attraverso la I cronaca delle sedute ·parlainentari di questi giorni, un quadro approssimativamente esatto della illogicità ed instabilità della situazione. Alla Camera dei deputati sono rovesciati completamente i termini ed i raP,porti. La mag– gioranza si comporta ·esattainènte come se fosse le: l' opppsizione e' la forza fosse ne Jle .- ~ani 1 dtlla minoranza. ,Ed è la minoranza, invece, che ha quel contegno relativamente pacato e· noncurante, che una volta tenevano le µiaggio– ranze che sapevano non .poter le minoranze prendersi altro lusso che quello d'un· po' di chiasso e di -retorica, delle interruzioni e dei tumulti. trovato, _ancora una ,;olta, uno siogo al di I ' {, fuori. ,, In sostanza · è sempre la Paura· donirnatrir;d) dell'ora. Essa tiene bensì a freno l~· 0pposizio– n i dov~nque, nei villaggi, nelle campmgne e nelle città; e le masse semb:t.ano docili per·chè ol,b~disçono ' e .taociono dove~ e cioè: _nella rnag~ gior _pirte dei luoghi, non_ possonp, fare di– Vfrsamente sotto pena· di guai senza r.umero. ìVIa. · essa imprigiona · anche il 'partito dom,i nante, e Io tiene in uno stato. t d'eccitazione continua, perchè. questo sa. quel che bolle in ,. ' pentola; e vede nemici dovunque, anche fra i I ' suoi ed i vicini dei quali non può controllare ln,·sincerità. 1 1 ' · Di fatto la minoranza è anche ora, come sem– pre e come in tutti i parlamenti, prig1oniera delJa maggioranza. Lo ha confessato uno dei suoi .pochi oratori che han parlato - fin ·qui, quando ha detto eh' egli ed i suoi amici fanno lo ·stesso una colìaborazione con· lo Stato: colla– borazione negativa, ma collaborazione. E' una delle ragioni, questa, che ci fa essere - noi anarchici - irriducjbilmente antipar lamenta– ri. La collaborazione pon è _cominciata del re– sto propr,io quando 'i partiti d'opposizione deci– sero di scendere sul .terreno eiettora1e·1 . Se è lecito paragonar le .cose piccole con le,, grandi, la cronachetta con la storìa, si può ri– cordare come il partito giacobino cadde, tn Francia_ nel 1794, e il primo colpo l'ebbe aUa Convenzione proprio da quella che sembr~v·a h, sua maggioranza fedele. Il giorno prima di ':l1_etmidorol'opposizio:r_rn non esisteva affatto, ed , à I il giorno dopo l'oppo~izione era. la gran mag-, Ma la posizione più paradossale è quella del governo e della maggioranza, i quali hanno bisogno dell'opposizione e... non la possono· sopportare. L'utilità innegabile déllrop-posizione il gover– no deve averla constatata nel mese scorso ' ' quando imperversavano le polemiche fasciste • I• interne_-. « interne » per modo di di-re, chè tuitti i panni spqrchi venivan r gioiosamente sciorinati al sole - e sembrava ··che il partito dominante stesse per .diventare una gaQbia · di cani e gatti selvatici sul punto di finirsi ad iln.ghiate e morsi. I primi .dif?éorsi d'opposi– zione 1n Parlamento, che han fatto l'effetto del cencio ross? su,i tori del circo, ,han riportata la concordia nel ca,mpo-,dr4gramante. L'aper– tura della Camella è. stata, nellè mani 'del Go~ern~, il mezz? m:rglior,~ _per impor1·e, ·n cc silenzio » nelle sue file. L~ira intestina ha gior~nza e_map.dò nello spazio di poche ore al– la ghigliottina i dominat0ri. ~l . che proba-. bilìnente non sarebbe avvenuto se qu~sti .ulti– mi avessero 'avuto la pazienza di tollerare 1'esi– stenza di una .opposizione. Tutto -questo lo -sa bene, lo intuisce almeno, la casta 9diernamente a,l ·pot_ere. -E" la ragione' per cui essa considerò, prima. di aprile, come un attentato al regime p~nibile crudelment~, la ·sola proposta dell'astensione . dalle- urne dei pa,rtjti avvers'ari. Aveva bisogno della par– teò~pa,zìqne e r·ottenne; ma. poi, quando vide che !a gente andava a ·vo~are, e~be paura anche_ di qu~Ho e ne fece di tutti i eolori per coar- · ta_re la libertà di_ vo~o: ,Non e~iste infatti. nè libertà -di v;oto nè libertà · d'astensione. : ·ciò ~he ~i voleva, .e;~ evidente: ·ehe. tutti - a~dassero a vot~re ~a quasi.- tu,tti. votass~r'o pel governo, in modo di avere ~n Parlamento una opposizione ri~icola eq esautorata- pre-, ventivamente. E~a,. cioè, ìl desiderio cti· que– gli ohe vol~v;i, la ·bptte piena· e la moglie ubriaca ... 1 I

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