Pensiero e Volontà - anno I - n. 4 - 15 febbraio 1924

' I vico, s -emp:re.buono a s,p,av-entare le pane€ piie- ne ,e i ·poo:taf og.Li gonfi. . Quwnd9 tutto ciò possa .g.i,ova:rie (a salvaguar- da.re il fasct.srno, e se i ·pertcoli ch',esso vied,eva· fu.ori dii Sè non pOSS'arlO risarge.r,e SQtto ile trOlp'- , po ampte falde del suo m.run:telio, n:o.i no~ sap- , • ' f I ip,ia.mo.E!ppoi v'è ìl popolo, fuori di tutti qiuest1 partiti .dirig,enti-•e d.ig, erenti. ... E dl po,polo, dice . _òJ Poeta, « è u,n cane' - che i sàssi addenta che non .può s_cagliare -· e specialmente le sue f'er. ' ree zane - g,o·de ne le fortezze esercitare; - e le sgretola .•. » Ei potrie.ibhe ris-è:r.bare qualcih-e s·oiiPresa ~òhe alJ'?lttma « ·f OTtezza » idi r,e– oente ,costTuzione! Pur,e bisogna riconosc-e·re che l'attual,e piartito· ,di. go:vi~o, dato ciò ch'è possibile p,r,evoo-er.e,ha preso ibene J,e ~ùe pre- -cauzioni. ' .Esso ha detto .aJ l,ìbierali, ai oom.s,erv~t'oiri, ai democratici, .ai clericali: o pr·ender,e o · 1asicia– re! -A·d&ire al fascismo, oolla;borare con lui senza ,condizi,oni ,e scomparr.ire. co·m,e partiti, I · oppu-re come uomini 1 p,01iticì ,_dlalli):a sc,ena della vita putbblica, -e dir,e· aiddio alla m•ed3:gli-etta di d~putat,o, alla f,eluca di mi[listro o sottosegr,e– tario, al lattclavio .di senator.e, •é~c. Questo· il <:lilem1na! E. lilberaJ.i, ,costit'uz.Ùmali, cons•erva~ l to.ri , ,d,emoorattci, ,clericali - &IJieciaJmentè do– p,o lo sciogJimento della -Camera - si sono dati qiµ·asi tut.ti ~d una cp1rsa pazz.a, a;d una gara per. frure a 1c:hi.gittavq :prima il suo y-ec– oh.10 (bagalglio d,i tdoo ,e di vartito, per p1ropi– ziarsi da parte del ,gov,emo il lf avore d'essere amm,essi f,ra i fu.turi leg'islator.i ,e p0;droni defila, nazione. 1Qua.ro .miserial Vi sono, -è v,eT.o,,aloune ,èoc•ezioni. Da un lato q,ualche personalità -o ,qualche gioTnale c~,e osa pensar-e anicora a suo modo, •e .sdegtna d.Inbram– carsi nel :gir,egg,e, e 1oorre ·per ,ciò ,quru1ch-epe– iriioolo, ,come ,f.oss,e, un s .ovve:r.sivo qualsiasi. Dall1altro lato vi sono ,alcuni Ifa11iti -~ella po– liitica, ,ohe fanno 1 0;gg.i1gUsde,gtr10si,èmentr,e :ieiri ,:i,nta.n.rurono' -la via ai Jol'O at1mialì fi vv,ersar.i :·.e "'-'\.t' I • no:ç. si sa ~e •l,o.sdegno di òggi deriv:i da un troppÒ ta11.ido 1Pentìmento' 0 .dali'1esser'e stati 1r•e- , spinti dai vincitori~ 1Ma.gli uni e ,gli .altri costi– tuiscono ide1le ,eiccezioni .senz.a impo;rtanza, po;i– chè 1di,et:r,o a loro n(){[lvi sono forze origani,cihe di alcuna speci1e. Es~i sono degJi isoJati nel mondo borg1hièse; e le loro .pir:oteste non trova– no um.'-ecoche fuori :de1 1o~o ,camp·q, ·-. va1e a dire ncl cam;po d.eUe oi:ppos1zi-0Ììi pro'letarie, so- ,ciaM:ste -o ll.tbertruri1e, I vecchi ,partiti sto 1 riici ,della tb-ongihesiasono finiti. Il ·fascismo i stato la, loro liquidaz1o!tie~ dopo essere apparsa per un primo momento • ,la ·1O.ro _ ~al ~~zz~. La 1 borgbesia, 10,ome .classe do– minante, e il.a monar1chia, co.m,e ,re'.gim,e di. ca-- • I • sta, nO!Il.si turtb.ano tr-ovipo,per ttu tto 1ciò: ,esse 1 . r,jnneg.ail:o, forti del lo~o nuovo dif.e.IlJSO,De, tutti ' . . . t i a>artiti roe ,per Uiil ,se.colo .l'ihapno ~u.tate a · tfOII'mar:si 1ed a ,or,e~c:er,e, tutta la storia ohe eib-: ber.o iJD. -coonUilJe ,ooip.essi. M·a lf o-~se in 1ciòv'è Ù.n, senso· d'intima .disperazione, :poiohè hanno mol- . t~ .raig1èm di tefillJere ohe questa sia r-uJtima c,arta ,del loro 1giuoco.·. Il fascismo· ,duve.rà o non ,dUfiierà;dodtci anni moltipUcato c.itpiqu.e1prof.etizzati dal ~uo• duc•e, . - noi· non V•Olg'li-amo ,fa:r,ea ,questi la 1oon,cOTrt81Il.- ~ za sul teITìeno id.ella ,cabala, - mà ·U11acosa ci ' . . pare certa: che le -istituzioni che si soii.,o, affidà- te .alla sua salvaiguar,dia rn-001 d1.1.r-eTanno un t minuto; ,a.i più. · L' 1 0SSERVATO:RtE. IL.PROBLEMA·· AGRARIO· · · · .. IN ~IOILIA - (Contin·uazione; V."nu'ì~. precedente). _ Direttament~ dipendente daUa soluzione · dei proiblemi precedenti è quella del pro!blema del risanamento della Sicilia. L,a malaria è' _strettamente unita aJ. latifondo, cO!Ilie,ha dimo– strato ohiaràmente il prof. iCiasca •nel suo -accurato ed aouto · studio sul latif001do meri- dionale. " · La malaria è una delle maggiori piaghe dell~ Sicilia. Ipteri pM•si cpme RobJera, Pala– gonia, Le,ntinti., .Scillato, FicaraziZelli ed . altri m-01.ti sono malarici fin nell'interno ste,ssoì del paese;· la, maggioranza ha la malaria alle porte. , In Sioilia su 357 Comuni, .. 265 son~ m~lamci obn oomple-ssive 597 zone malariche, e di 25 CoÌnu:ni, dea quali 14 nella sola provincia di ·7'raparu, tu~t~. o quasi ~utto il te~itor[Ìo. è ~– !e.stato; soli 92 Comulll restano rmmuru., Si– gnifioativa la p·ercentuale della mm-taJ.ità. per malaria, e coohesstia pal~trle. nel 1907: 40,3- su ·pentomila rubitanti. {Mentre ~n· Piemo?te la percentuale è 9,9 su ~ento mila abti.tanfai.).La sistemazione delle aoque e il ririlbo~carnerrto, condizioni prim_e per l ~eliminazione della ma– laria sono come aiblbiamo visto, insufficienti. ' ' Cosl pure le bonifiche, per l.e' quali lo Stato ha speso (d.aJ.1862 aJ. 1896-7) 8,6 milioni; ma, che richlederebbero somme maggiori e un' o- ~- pera continua e. (ben o~ga.niz.zata:

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=