Pensiero e Volontà - anno I - n. 2 - 15 gennaio 1924

PENSIERO E VOLONTÀ NIET.ZSCHE I E L'AN ARCHIS·MO (OON'l'INUAZIONE • VEDI NUMERO PBEOED_EN TE) ,Che tra uomo e uomo v,i siano albtissà, che vi sia un,.a morale' dei padroni ed una degli schiavi, che pos,sano ooesisterie· due e:ivti:ltà di– stinte ed interamente. divier,se è roba da al– c~isti deilla filosofia e da. leitterati della po– litica. Solo N.ietzsche, . .che s;i autodefiniva, il « Don iliovanni d.eUa ,oonosoonz,a », poteiva ri– cucinà:re in salsa darwiniana gli Eroi del Car- lyle. , 1'Ton slargherò H campo dell'esarne, oritico. Cre<io .che, 1b:wsti l norre, in rilievo 1e ,fonda– mémtali ·posizioni aii.tite1t!Lchedell'anar:chismo e d,eU'individualismo nietz;schiano~ Prima quella ,st<,rica. Per noi il Supe,r-uo– mo nietzschiano o è un fantoccio da romanzo ·· o è un' tiranno storico : re, principe o dema– . · gogo. ,Costui ha i di:fietti dei più, d~l « gr,eig– ge >>. E non ha le · virtù degli uomini che non s'impaludano ma ·che faticano, osano, si sa– criificano nella grigia anonimia d,ella folla, al -piccolo lu1he, di una grande sa,vie,z,z,a: . Il dominatore ha ·sémpr,e , trovato i poe,ti, gld imbecilli e.. i servii, che, l'hanno esaJ.ta_to. Ma l'occhio dello .storiioo vede sì ,queste. ,cime che sono illu.minàte da ,quel sole mor,ente ·che è la :fam:=t, ma. ved.e ohe 1e cime non sono senz,a. la, montagna, e che ·questa è la fatica, , lo· sforzo .de:llemoltitudini'. Il ctilt0, degli E.roi è giusto quando negli Eroi sii vedono e si amano le massim,e esjmes– ' sioni storiche di ciò ,che di superiore vti è nel– !' umanità, ma è falso quando l'idUice la dtia- , lettica BÙca.~ssione delle .e,ollettivei volontà di vita ad una se,rie di. biogrrufì,eillustri. In~vli- · ,, duo .e folla sono strett_amente 1,1niti nella ~i– viltà, ,ed invano ,~i tenta,· con· sofismi. seonpli– cisti e netori,c.i, ~i 1sepairait'H o di porrli in una posd:zione, profòndamente antaigònistica. Le moltitudini· sono la terra, i .g,randli uo– mini le pianite. Lo sviluppo •collettivo ·con,di– ziona l'individuale .. Il Super-uomo non è che l'individuar:sti del progresso oolie.ttivo. Tutti i– grandi sono figli del sooolo. Là dove la terra non è dissodata abbiamo l'inutile cardo. Là dov.e. la terra è feconda rubhiaim@ il. buon gr~ 1no. In una società di .schia:vi ~vremor il pa– drone, in Uil'.la società <li .lilberi awemo l'uomo che àpmina col suo genio, oon le suie utili o- . pere l . col fascino di una elevata personalit'à:. Le aristoocazii.e sono una 1egge della storia. Sono nel mondQ socialei quello oh!S oollo svi– luppo biologico sono i oaratteri nUO!Vi q.ell'or– gantsmo che si perfe~iona.. Ma aristocrazia significa: superiorità r9ail.e, non .ger~rchla di esterno dominio. Le aristocrazie che, supera– to lo sforzo di affermazione, si CO!IlSolidano eisternamente, cioè col privi1egio ~ la vlioloo.za, hanno nel loro seno ff g,erme .dissolvitore. Non s:i vede, po.i, come il S.upea.:-uomo ~tz- 1 schiano. possa essere talei se 1~ s11a alte·ztZa,nO!ll è data che, dallai servil,e baS1s.ez,z.a d,eo. più. E' molto più facile,, infatti, affermami nella vita, ost,eriormen~e., incune,ando cioè la V'olon.– tà di dominio nieHe déboÌezze e bassez,~:e àeii più, ·che affermarsi interiornie!Ilte, trasforman– do la nostra personaiità. secondo un tideaae di vila. · Domina;r.e gli altri significa. fM" nost;tre qUJ01l-_ le ·de:fìcfenze ,e, deviazioni morali che faniilo1 si che gli altri siano domina1bàl'.i. ***I I Ma anohe un concetto •eoonomico, in seinso largo, dete,rmina qoosta nostra posizii~: la convinzione che non ci si possa superare che restando n~- nostra ·umanita partioo1'ar:e. Il Super-uomo , non è ant.e,po.sto, · nella nost:ra ~onc.ezionie, all'uomo. Gli è ìrnmanente, inti- , mo ~ oont1nuamiente pr~sente. · Il Super-uomo è un termine usa-to, dal Niet.z,sche per' ind~care l'u0mo id-e,ale. GOiltrap– posto a' qoollo oom.une. iL~uomo ·oomunè è .co– lui ohe vive,, eontento, o meoohinar.nente mml– conteD:to, della sua, piatta V,.~a,qµotidiana. Ch~ . non cerea <i1ti uscire daMa cerehrua delle sue a .. bitudini, de,i Sl!lòi J>iaieeri, d~ille sue. 3JSP:iraizli:o– nii.. Qualsjaiso. idealismo 1 respingie taJ_,e uomo. 11:a è un ierror.e quello· di consideraire, come fa il' Nietzsche, la ,vita quotidiaIDa, la norma– ,lita d-ell 'individuo, come campi' chiooi. aJ. su– b-lime. A raigioo.e il Crooe ·tilomanda·, scriveindo de-11.a I<< mor.ale , erolica » : , è es.sa po~ ·qualieosa · di più di 1 ;1.na b ella, fràsé? Ed osserva ohe.~~ la morale .com'Une· c'è quan~to• OJec.or!re, per es– sere e.rot e, che la mo:raJ.e• eroica è UIIl eufe– m~msfno per designam un a.tteggiam.en.to che· è 1 iI1JSiern.e dilettantismo e sensualità. ·

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