Pègaso - anno III - n. 4 - aprile 1931

• GIOV.ANNI P .A.SCOLI. RICORDI DI UN VECCHIO SCOLARO. I. Come il Pascoli distr1lsse wn poerna. - Nel rpiù lo1I1ta1no ricordo che io ho di GiovMJ.ni Pasc,oli, lo rivedo nell'atto di ilistruggere per sempre un poema, UIIl poema epico ilil vier,sri ,sdolti. Mia (si tranquillizzi il camdido lettone) quel poema lll!On era suo: per fortuna era mio e dirò sùbito, come mia attenuante, che io avievo in q-uel tempo pooo più di undici a(IIDie che da allora poecrni epici !Ilon ne ho scritti mai più; · Prrnreio IIlOO. posso ricordarre quella hecessaria distruzione sooza sentire ancora con quanta bontà, con quanta dolcezza fu compiuta! Ero entrato da pochi giorni 1I1elColllegio S. Giorgio all'Ardenza e dovevo fare la ,seconda, gi1rmasirue. Tra i ,pochi llibr!i che avevo letto fino allora, ,quello che mi aveva frutto la più rprof.onda impres– sione ed era r:imaisto ,per me più caro ,d'oigni alrtro, era l'Iliade 1I1ellaitraidluzfone deil M-o!Iliti. E legg,endola mi era ac<;aduto quell9 che accade a molti rugazzi ; le ·mie simrpatie più ardenti non erMJ.-c> andàte né ad Achille, né al Telamonio Aiace, né, in genere, agli Achei dai-begli-schinieri, ma si era1I10ooncentrate su di Etto-re, sul poco e giusrto difonsorre di Tro,ia. Ma questa predilezfo!Ile, .che nei fwnciulli assennati resta alllo srtiatodi semplice 8 1 ootimenrto o di risetl1Jt1m.enrt,o lieve ve~so il cairnto!l.'e di Achille, che b:a dato U1I1 posto secondario al ,pwso1I1aggiopiù nobile, in me aveva degenerato nel proposito insano· (ma che mi sembrava allora naturalissimo), ,di rimediare a quell'ingiustizia runtira e di ,arricchire il ciclo troiano di Uill altro poema che cele– brrus,se ililvece dell'fa>a di Achille le gesta di Ettore. L'innocoozia noo. co1IIoscepericoli ed il poema, natura1mente im. versi scioi.ti, intitolato l' Ettoreid'e, era stato cominciato sentaltro e anzi, tutto il primo 0ainto era compiuto. Ricordo e oom.eultima espiiazio1I1e, trascrivo i primi versi : L'aTmi i1 valor l'eroiche gesta io canto Del gran di I'roia difensore Ettorre. Di lui che lungi dalla gran citta.de Tenne due lustri i loricati Achei.. .. BibliotecaGino Bianco

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