Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

CINQUEMILA LIRE (CONTJNU AZIONE). XIV. Sere di giugmo ! Nel grruno alto passaV13ino i solchi delle 1ucciole a •segnrurl'or di notte; ID.ellle pieghe dense dei ;poggi e sulla oaligine del ,pia1D.o, .si accendevano i suoni della cMam 1D.otte stiva, la sghi • gnazzwta di ulll.acivetta in UIIl. ca!IIlpo, l'uggiolio lU1D.go di U1D. crune a un'aia; il gracidio stentoreo delle rrunocchie a un'acqua, una voee umoo,a, p,rof01D.da, lllell'ombra; e, in fondo, la terra, t~ttia tremrunte di gr.iJlli. Nolll. ,si guia:rdlav~o, ,si vergognavano, nel mentre li prendeva il piacere dii stare acca.nto, di toccarsi, di sentfosi. Tra loro era una purezz.a che noo ,si doveva rOOIIJPere, fragile. La prima volta che lui le aveva preso la ,ma1D.o, pareva che ogmi ialtra cosa avesse cessato dii esistere ; non era, IJI1ai. stata di n~ssuno, prima ; non si rioordava di nulla,; era, oome ,se noo fosse avvenuto a lei. llll quel sentimooto si 1 sentiva rinascere, nuo;va, oome non s'era cooosciuta nemmen da sé. Si sentiva piegare sul petto di llui come il grruno .maturo con la s,piga che pesa. Cos'era che la vinceva così? Lo sanno forse le oose della [latura c·he fom.noill fiore -qua1D.do è il te!IIl.po; lo sa l'usignolo ~he oamta la notte, ila rosa che s'ap,re e sa odore, ,perché ? Gli voleva bene C-OIIlle a UIIl. bambino. A dargli la mruno l1lII. soffio -Oli tenerezza ~a portava via da quanto di brurtto, di misero aveva eonosciuto nel suo mondo. Erano abbraroi rtimidi e inesperti; ID.On sapevano dove rundasse la corrente che 1i iportava via, e alle prime .i1ngenuecompiacenze si f~Ma.no come se avessero paura. Lui forse non ,sa,pe,va,e lei aveva paura di insegnargli. E dopo, si sentiva.no sollevati, eram.contenti di aver avuto paura. Ohe colipa po teva avere a volergli bene a quel modo, a dal'lgli quel bene irnn~ite ? Non parilruvano; che avevamo -da dirsi? Ogni volta la Fosc,a si ricordava del nome di lui come se lo imparasse ,per la prima volta. Aveviano adldosso quel desiderio di toooarsi che voleva esser ricam. biato per [lOn mutar-si m rimorso. Altro 1110n c'era da SiaJpere. A scoprire le sue raffilllatezze ingenue di ragazzo bene eduoato, BibliotecaGino Bianco

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