Pègaso - anno II - n. 4 - aprile 1930

«IL FANFULLA DELLA DOMENIOA». (CONTINUAZIONE E FINE). V. numero di febbraio. II. _Fu ,SUl Fanfulla della Domen/4oa. che una bel1la 11ì1!attiina, e dico il 2 maggio 1880, GiUJseppeOhiarilili rivelò ai lettori e anzi agli ita– liami il ,poeta sedicenne Gabriele D' Alnnu111zio. L'autorità del Ohia,.. rmi, critico e poeta, era grainde : e il. credito glli em giust01mein.te· accresciuto dall'essere egli ,s,tato :pr,opug111atore ,animos:Ì!ssimo della poesia carduccia.na , che omnrai pil'esso i migHori, dopo tracotoo,ti ; aJhagie e durre resistenze all'opera critfoa e divulgatrice dlei cwrduc– ciami, .•sormo111tavia già su quelfa d'ogmi altro poeta italiruno vivoote. L'articolo del Chiarini, intit,olato A proposito di itn nuovo poeta, cormiJnciaviaoosì: In questa gran piena di poesia che passa, passa, travolgendo foJ)se con sé qualche cosa buona fra le molte cattive, brutte, noiose, ridicole, mi piace stendere oggi la mano ad un recente· volumetto elzeviriano, e tentare di trarlo a riva . ... . Il mio nuovo poeta è un giovinetto di sedici anni, che fa ora gli studi liceali nel collegio· Cicognini di Prato; si chiama Gabriele D'Annunzio, e si presenta al pubblico nientemeno che con un intero volume di odi barbare. · Eran tempi Ìll1 cui i giovanetti :i:mherbio forse i fanciulli in f0JSce fmcevrunoun v:olume elz.evirirun,oal ·giorno : e Domenfoo GnoH, come il Chiami dcordia,, pr,opornevialaiddirittura una legge « per la quaile sia :ùmpedito di pubblica.re versi a chiunque ,no111 abbia prima oolll UJil'O ,scritto in prosa da;to 1saggio d'aver fatti certi studi 11. Il mso del D' Ammnzio no111 era dei ,soliti: e il Chiami ebbe iil merito di capfolo. Ma lod~ido il gfovrnetto p•oetJae 00111 1 siderrundolo buona promessa, -Ghllsepipe Ohiairini non perdeva iil sein.so ·della misura. S 1 aipeva che i ,giovrunivam t:radJtwtida gioviani : ed è pòi certo che se D' Anm:unz:Ì!o fosse restato a quel suo primo p 1 a,sso, oggi :non si parle– rebbe idi lui. BibliotecaGino Bianco

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