Pattuglia - anno II - n. 5-6 - mar.-apr. 1943

Dal l..'anto eh Picasso dominio netlo dcll'i,lca spirituale su lutto c.iò che !a appdlo ui sensi. Una CHstità rigorosa. Dal canto di Braque un'azione nell~ quale si mescolano e si penetrano clementi fisici e spirituali. Certe svolte della sua immaginazione hanno una naturale afl inità con certe (onne sensuali e con esse si combinano completa., mente. Una castità anche, ma una castilìl che impara a far sì che l'eccitazione sensuale• temperi Je pure emozioni d<'llo spirito. t. la castità che si è sempre avuta in Francia per esprimere il _lato sensuale della natura. Co• me un pudore del suo desiderio. A coloro che seguono lo i:.vHuppo dell'opera di Picasso, questu appare fatta più d'eccitazione, d'inLuizione e di ispirazione che d'un atteggiamento ...:ontemplali\'O e di fluelle meditazioni che permettono di spjngere sino alle .-ue ultfme conseguenze i principi geJ uerali. Si direbbe che jn ogni )stante egli sorga dal fondo stesso della suu ìndivjdualitù, o, come dicevano i mi~ stici, egli sembra come ricavato da se stesso. t: no spirito ricco di incidenti pnssionali come il suo, una tale capacita di nHerrf1re tutte le sottigliezze dei J)cnsiero per istinto, spingono in <1ualche modo Picasso a manileslare la sua originalitit con veemenza, u rianimare violentemente la sua immagina"' zionc nel momento in cu.i 1n si crederebbe estinta, a cambiare bruscamente j ritmi acquisiti. L'opera <li Braquc s1 sviluppa normalmente. La sua espressione è eempre serena. Essa deriva dallo spirito francese che Si stupisce dello. sue audacie e Je nnsconcle facendo foro-prendere l'aspetto della perfezione formale che si traduce in un'attenzione, in una delicatezza esecutiva cosi compiute che raggiungono il più alto \'Olore estetico. In Picasso un affrettare dell'esisten .. za, in Braque una lenta preoccupazione d'esprimere chiarafllcnte delle emozioni sempre contenute e la nccessitù eh un'azione precisa. Una fierezza sfolgorante nell'opera (Gcorges Braque, 1925) dl Pici:tssoi una nobiltà nelle tele di 13rnc1ue che si r.ivcJa soltanto per <tuèsta spede cli purificazione che è la particolarità dell'opcrn d'orte francese. La pjtturn d, Picasso nasce dnUe sue emozioni, (1uelln di Rraque da una lunga riflessione che riprende gli elementi acquisit-i, rinCorza la potenza della loro struttura, li libera di ciò <:he di rude è in essi e li ricopre di apparenze deliziose che sembrano leggere e Iuggevoli ma che sono, in realtà, creati dalla luce. Tutta la rorza, tutta la grnvitù e tutto il fascino dell'arte !rancese si trovano e Bi equili-1 brano nelle tele di 13raque. Una bello e-Ostruzione penetrata da uno spirito più propizio del solito che avvolge In forza di delicatezza. Una teln dl "Brnque è dotata d'una struttura (' d'un sjstcma sostenuto, erou è lavorata con una varietà di ricerche che non stjmolano mai Ja curiosità ma. soddisfano il bisogno cli stabilità del nostro spirito, fanno sì che Jo sguardc possa solfermarsi sulle delicate sot• tilizzazioni della sensibilità. Le tele di Bra<1ue sono solide come delle sculture. Esse vivono sul muro in modo stupefncente. In ciascuna delle sue opere, è una rngfone sensibile che coordina gli oggetti, che li organizza pcrchè possano vi\'erc assieme e cantare, che organizza ln composizione di un quadro in modo che tutti gli oggetti stiano bene sufla t.ela. Un ordine sen• si.bi le che crea delle squjsitc vibrazioni, <1ucsta coscienzn precisa dei valori çhe gli fo ca.librare esattamente fo. luce <:hc necessita ne( fondo per far risaltare i cm--pi, e quel po' di bianco che gli serve per tro\l.Bre la. nolo giusta. Una sottigliezza nel disegno, una dolcezza urgcnt..ata nelle ondulazioni della luce che fanno vivere questo disegno immaginoso. F: alla base di tutfo ciò la poesia, interpretata nel centro delle sue possibilità plastiche, d'una delicatezza d'operato e d'una sicurezza notevolissima d'esecuzione che non sono esclusivi di Hrnquc 1 come sento 1·i1>c• ~~ndazione Ruffilli - Forlì tere sempre, ma che si trovano co• stantcmente in tutti j grandi artislj francesi do1:>0 i Primitivi e Cloucl. Grazie all'ahnostera nuova che sceglie, tras.Forma e compone le ~magini: ricercate dalla Cantasia, grazie all'esamè sc,:'ero, mrnuz1oso che corregge conti-. nuamente le impressioni e le <.'Oncentr« su qualche soggelto fecondo, Braque raggiunge nelle sue opere Ja larghezza e la un_iver.... alitò. Egli diviene sempre più classico. Per istinto di razza, si rende conto che un'opera non deve contenere che quel tanto di passione e di movimento che è necessnrio per altirare attenzione sulle delicatezze più sottili della rorma e del colore. Le sue ispirazioni non sono mai intaccate dal romanticismo, che Brnque considera come l'assenza d'un'azione dello spirito al fine di •dominare il relativo e il pnrziaJe, l'esperienza esclusiva. L'nr-' te è grancle foddove è soltanto una prc.; pnrazione al gusto romantico. ' Questo ci spiega perchè Braquc considera il Rinascjmento italiano come un movimento di dis1>crsione e di ma• gni10<1uenza. EHettivomcnte, nè Ja Homa Imperiale, nè l'Italia del Rinascimento hanno mai avuto il senso della misura e della vera suggestione. A Forza di voler spiegare tutto e mettere in mostra i suoi sentimenti, l'Italia del Rinascimento si è chiusa In possibilità di realizzare una grande scultura analogo a quella che la Grecia ha avuto da( VII al X secolo e la Francia nel tempo elci romantico e del gotico. Per Braquc, come per tutti i grand• artisti francesi, lo spettacolo dev'es-) sere tutto esteriore. Può essere una !orma d'orgoglio, ma d'un orgoglio desideroso di misura. Ascoltando i propf'i sentimenti, parlnndosi conlinuumen• te senza confidarsi con nessuno lmnnv c1·cato una specie d'int.imità che rag• g"iunge direttamente ciò che è in noi di pitt profondo, di più acuto e di più sensibile. l D'altronde è sempre stata portico• larità dello spirito rrnncese, quella <l'e• liminare l'accessorio, di trovare l'unitit nella varietà. Notate per esempio, colile si è tentato in l•'raocia nel XVli secolo di riallacciare il patrimonio go• tico alla cultura antica. Il legame è stato rotto sul piano dei « principi veri e applicabW in tutti i t-empi :,o. Si sono cercate piuttosto « Je disciplinf's 1·acchiuse nei libri > che il lato esteriore del pensiero antico. Ci si è serviti dell'antichità per acc1uisture maggior pel'fczione e lo spirito eh<" decide i destini umani, <1uello che Ou llelluy chiamavi,, con locuzione felicissima .. iJ discorso fatale delle cose del mondo:.. r. il segreto dell'importanza di 81-aquc. La sua unità, lo sua pienezza, la sua integrità. Non perdere mai (a sua pienu sincerità. 1 La sun opera ha un signiFicnto pl'eciso. Essn ci richiama al naturalismo stretto, al vere, ideale della pittura. Essa contiene tutti gli clementi di libertà inventati dal cubismo. Ai nostri occhi si presentano le condizioni necessarie alla nuovu pittura. Braquc sembra ripetere oi giovani le parole che Carlotta Corday aveva pronunciato davanti alla Convenzione: .: Si esegue male ciò che non è stato da noi stessi concepito •. Dirvi adesso come si sviluppe1•à l'o: pel·a di 1lrac1ue? Non ne so nulla. f: unn cosa certa che l'orn fatale sta per scoccare per Braque,. l'oro in cui non potendogli 1>iù hastare i doni na~ turali, si comincia u sperare di com· pensare <1ucsti doni con delle concezioni più derinite e ni:1scent.i drtllo spirito. Tuttavia egli è lungi dal disprcz.. zare l'elemento stabile dc• doni della gfovinezza. Egli ritorna ud essi, di tanto in tanto, con lo scopo di coni.rollare le sue nuo\·C conc1uistc e <:orreggerc gli el'rori commessi nella ricerca rinnovatrice. Qual si sia lo S\iluppo ulteriore dell'opera di nruquc, quesla avrù sempre dello stile, poichè essi:1 sa1·à sempre l'opera di un uomo, l'opnu sorta dalle emozioni più Feconde d'una razza. CHRISTIAN ZERVOS ('l'rt,du:. di Gianni llatto) (Georges Braque, 1926)

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