Pattuglia - anno II - n. 3-4 - gen.-feb. 1943

- D1'ssofoenza incrociata Di sera. Una porta illuminata di fronte al ristorante e: San Gallo ». Entra in campo lentamente da si• . oi6tra Maria, le mani stretto tKI petto con gesto doloroso. Non ha copricapo, indossa un soprabito acuro. Avanza fino a P.M.; si {81'• ma a guardare la ... I · (M. C. L.). - ... facciata del ristorante e: San Gallo». Sulla port:Q, una lampada accesa i a destra ~ tavolo \o1.1oto con delle sedie. Il locale è illuminato all'interno. La luce traspare dalJa porta e da una finestra, a destra della prima alta sul marciapiede. ' Si scorgono i tavoli upparecchiati. ~ · (P. M.). - Maria guarda traoognata, poi oon lentezza si avvia verso la porta del ristorante, ~usc~ndo di campo a sinistra. - (M. C. L. _- come al n. 2). - Un uomo cammina veloce sul marciapiedi del ristorante. Dalla porta illuminata si scorge il cameriere attraversare il locale recando un vassoio. Da destra entra in campo, di spalle,. Maria. Si terme a guardare. poi, come avendo presa una de• cisione, si a,·via alla porta del ristorante, seguita dalla, macchina in carrellata. Sosta sulla soglia, una mano ap• poggiata alla maniglia. Un uomo passa sul marciapiede. 5 · (P. ~l.). - Maria vista dalPinterno del locale. Aderendo con la faccia ai vetri della porta, guarda dentro il ristorante come per cercare quatCUJlO. · (C. T. · dal posto di Maria). L'interno de1 locale. Una comune sala di ristorante dall'aria un p0' vCcchiotta e familia91-• re. Tutt'intorno alle pareti, tino ad altezza d'uomo, corre un rivestimento di legno su cui poggiano alcuni vasi con liori. Altre piante addossate aJle due o tre colonne che sorreggono Ja volta. Molti tavoli sono vuoti. Sul fondo, a due tavoli distinti, due uomini mangiano. Quello a sinistra è Alberto. 7 • (P. M. • come al n. 5). - Mari"- d_opo ~ver vagato con lo sguardo, fissa 1nlcnsnmente un punto. Ha scorto Alberto. 8 ·_Y'[i 1?~of~ di 'tlb~:o di Maria). Egli mangia con colmo, assaporando le vivande ed il vino. Dai suoi gesti, dal suo porto.mento s'indovina la dimestichezza col ~f:!:Ìor!:te_consuetudinc dei pasti 9 • (P. A.). - Morin vista di spallo sulla porta del ristorante. La apro con dcc!sione; entra. IO • (P. A.). -· Mario, di Ironie, nell'interno del ristorante. Tenendo lo sguardo fisso su un punto, su Alberto, avanza lenta t\ come trasognata verso un tavolo vuoto seguita in panoramica dalla. macchina. Sul fondo avventori che mangiano. Solo una donna alza gli occhi sulla nuova venuta. Maria, senza distogliere lo sguardo, siede. li - (P. M.). - Alberto mangia con ~ddisfozione. Asciuga il pano neJ brodo del piatto, si pulisce la bocca co~ tova~lioJo. I suoi occl11 vagano dal piatto agli avventori. Non si i.• accorto di Morfo che sta seduto a un tavolo vicino. 12 · (P. A.). - Moria seduta al tavolo guarda fissomento Alberto. Ha tm Jcggcro sorriso di ironica commiscroziooe. . Entrando in campo da destra I~ Dalla sceneggiatura d,· Ch,arim·, Palerm,·, Barbaro, Pasùuw· per LA PECCA TRIC E di Amleto Palermi si avvicina un cameriere. lo una mano tiene un vassoio con dP.tle tazze, nall'altra un si[ )J~. Gli pende dal braccio il tovagliolo. Cameriere a Maria: CAMERIERE - Dtsideraft? Moria, rivoJgendoei a1 camariere di scatto, come (>er non nbhando• nare neppur per un poco lo visla di Alberto: MARIA - Un cappuccino. 11 cameriere con incertezzO.; CAMERIERE - Veramente il caf /è I dall'altra par/t; qui si fa servizio di ristarante. Poi, con gesto come di chi voglia scusare: CAMERIERE - Ma .. a quest'ora ... Si avvia a sinistra uscendo di campo. Maria non ba mai distolto l<" sguardo da Alberto. 13 • (P._M. ·.,..,,.. a n. 11). -,La ma1 no d1 un cameriere entra in campo da sinistra. Posa sul tavolo di Alberto due piatti; uno col for• maggio, i'af~ con le ciliege .. Lo sguardo di Alberto compiaciuto va da !-111 piatto all'altro. Accosta a sò quello delle ciliege e le osserva da vicino. rimuovendole col dito. . Quindi, col colteUo, comincia a levar la crosta al formagsio. 114 - (P. Al. • com,, a n. 12). - Maria. volge la testa verso Alberto, osser• vandolo con aria di commiserazione e di schifo. Da destra entra in campo la mano del cameriere col cappuccino che posa davanti a Marfa. Questa, sempre rivolta ad Alberto, pare non si sia accorta della tazza che fumn sul tavolo. 15 • (P. M, - come al n. 13). - ·Alberto la aderire con ~ cura il formaggio al pane. Quindi gravcmen• te ed assaporando, comincia a mangiare. 16 - (P. Ai. - com<' al n. 14). - Maria guarda sempre Alberto. Ìl suo sorriso sprezzante si accentua. 17 - (l'. M, • ·come al n. 15). - Alberto mastica beato. Ha cominciato a mangiare le cihegc. Su1 piatto si vede un mucchietto di semi. Da destra c-ntm in campo la mano del cameriere che depone sul tavolo un piatto con una macchinetta da caifè da cui cola adagio, nella tnzzn, il liquido. PQrta via il piatto sporco con le croste del .formaggio. Alberto gira lo sguardo con soddi8fazione continuando a . mangiare le 'ciliege. '18 - (P. A. - come al n. 16). - Maria ammicca con la testo. Ha sempre lo stesso sorriso di disprezzo. L._ &ua mano si stringe nervosa sul ta,ulo. Il cappuccino ò Intatto. 19 - ;(P. M, - come al n. 17). - Alberto ha davantt la macchinetta del caffè da cui fa colare paziente.- mente e con cura le ultime gocce. Quindi coJ. cucchiaio mescola il H. guido defla tozza. , In tutti 1 suoi gesti, che s'indovi .. nono sempre eguali e ripetuti da ftl'an tempo, domina una placida gravità. 20 - (P. P.). - Maria non distoglie lo 6gunrdo da Alberto. 1 cenni di schifo con la testa o le labbra si ripetono. lii • (P. 1\1. • come al n. 19). - Alberto beve ÌJ 8UO caffè con gusto~ Muove esageratamente la bocca, - dimenando la lingua. Agita la tazza per far sciogliere lo zucchero r1..nasto sul fondo. 22 • (P. P. - come al n. 20). - Gli occhi di Maria Juccicano. 23 - ( P. A.). - Albcrte ha ormlll fi ~ito di mangiare; piega con cura 11 tovagliolo, lo iniila ~ell'anello. Quindi dalla sedia "icina prende iJ. cappello, lo mette tn testa. e si alza. Erutta portandosi due dita alla bocca. La macchina 1o segue in panoramica mentre si avvia all'uscita aggiustandosi iJ cappello. Dalla taaca destra defia 81'\CC& prendo le sigarette, 1 fiammil•i d si ferma (in P. A.) ad aocenderu accanto al tavolo dJ Maria che egli ancora non ha vista. 24 · (P. M.). - Alberto porta il fiammifero acceso alla sigaretta. Vollandost si accorge di Maria ed arrc!.ta il movimento, abbassando la mono già vicina alla sigaretta, che gh resta, perciò, spenta f-ra le lobbra. 25 - (P. P. - dall'alto, dal posto d• Alberto). - Maria lo guarda con aria leggermente ironica. !!8 • (P. i'.t,. • come al n. 24). - Alberto, ferdurando la sua sorpresa per l'lmprvvvisa apparizione dJ: Maria, toghe ta sigaretta dalle labbra. Alberto a Maria: ALEEno - Cosa fai qui? ,27 • (P. P. - come al n. 25). - Maria, con lentezza, qu11s1 scandendo le sillabo e continuando a fissarlo :I MARIA - Ti guardo; 28 • '(P. M. - come al n. 26). - Al· berto, con un leggero moto dt &cUsa, ma senza scomporsi: ALBERTO - Non ti avevo riconoscwta, si, voglio dire non ... 29 - (P. P. - come al n. 27). - Maria lo guarda sempre fi5so i (f. c.) ta voce di Alberto: ALBERTO - •.• ti avevo vista. 30 - (P. i',f,.. - come al n. 28); - Alberto si accosta al tavolo dJ Marja per sedere. ~~ca mc::~~~~!nJ; i~~o~n panoraEgli s1 accomoda at tavolo, togliendosi con cura il cappello che posa sulle ginocchJa. La macchina, alla fine del movimento, inquadra il tavolo con Maria ed AJbcrto seduti. La pr~ 9!.l,asi di spalle, il secondo di fac- (:14. Alberto, tacendo scorrere tra I lo dita una sigaretta ~er afiiJarJa e co~ mc cercando un discorso, ma sem• pre con eSprcssione placida e <listante: ALBERTO - Ehm ... j mollo tht sei tornata? 31 - (P. M.)i - Maria lo guarda negh occhi aenza rispondere. (l2 • P. A-. • come, alla fine del n. 30). Alberto, dopo qualche secondo d'ottesa: ALBERTO - Non rispondi? .33 • (P. -M. - come al 11. 31). - Moria 06SJ:Otta con disprezzo le sopracciglia e M>echiude gli occhi. Fondazione Ruffilli - Forlì 34 - (l'. A. - come al n. 32). - Al· · bcrto al!ilando 1a sigaretta: ALBERTO - Sai, ho saputo per caso... si... il bimbo•.. Le sue parole sono dette con calma, come di cosa che non lo r1guard1; in ultimo ha assunto una leggerissima aria di faJeo dolore corrugando la front.e. . 35 - (P. M.. - come al n. 33). - l',laria lo guarda sempre e tace. Alle parole di Alberto ha solo avuto unu smorI1a d1 disprezzo con le labbra ed un lampeggiamento n<>- gli ocdu; (/. c.) la voce cu Alberto: ALBERTO - Ehm... ? 36 - (l'. A.- - 'come al n. 34). - Alberto accende con caJma Ja siga• retta e qu.ind1 spegne il fiammifero agitandolo. Dopo un po' di silenzio in cui ha avuto tempo di asp.irare e di emettere iJ lumo, con ipocrito rammarico: ALBERlO - Sai ci sono conlin• genu nella vita... Si ferma annoiato dal discorso; poi, con accento più. d.iainvolto: ALBERTO - Se avremo occasione ti spiegherò ... 37. (P. M. • loom6 at n. 36).-Marta a'è tatta truce in volto S1 vede la 8\IB mano muovere sul tavolo oomtt ad aUerrarc qualcosa. 38 - (P. M.). - Alberto, preoccupato. volgendo lo sguardo ora al viso ora alla mano dl Maria. indietre«- gia alla sedLa. Alberto, con conci• tazione: ALBERTO - Maria ? ! 39 - Particolare della mano d• Ma.ria fa°~at:a:::e ~: 010 co~t~llo~ 1 o.pre ~ La macchma panoramica in aJto fino al suo volto da.Ila cui espressione si arguisce la rinunzia ad un• decisione già przsa. Maria lentamente s1 afaa. La macchina carrello indietro fino a P. M. dei due. Dal taschmo deJ. soprabito Moria. tira Iuor1 il portamonete per pagare Ja consumazioue rimasta intatto. Alberto, mettendo o sua volta la mano in tasca per prendere • denari, ma senza eccessiva premura: ALBERTO - No, no,./ascia stare. Maria, intenta a cavare i soldi da1 portamonete,· aJza gli occhi su Alberto e lo guarda con espressione di sfida e di disgusto. ·. Alberto reSt.a con Ja mano in tasca. impacciato, mal sempre freddo e di· stante. Mnria butta sul tavolo una moneta, quindi, dopo aver dato una ultimo occhiata ad Alberto, si avvJa oll'uscita, scomparendo alla dostra deJ. fotogramma. La macchina inquadra, ora, Alberto, rimasto sorpreso dal contegno della donna, con 11 cappello o la sigaretta in una. mano e l'altra ancora nella tasca dei pantalo01. Egli segue con gb occhi ifaria cheo esce. to - (M. C. L.) La porta del locale ilhuninata vista dall'esterno. Maria si avvicina in fretta al.la por• ta, la apro, esce sulla . strada i BI ferma alquanto indecisa, stringendosi sul petto i1 soprabito. Lentamente avanza verso la macchina, Ja testa china, pensierosa. Si arresta in P. A. (La macchi11C1 ha intanto c.arrellato indietro). Poi, come presa una decisione, si butta, oon una mossa delta testa, i capelli sulle spalle e velocemente esce di campo a sinistra. . Per qualche secondo resta neJ quadro, la porta illuminata del ristorante «San Gallo•, con i tavoli vuo .. ti apparecchiati. 31

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