Pattuglia di punta - anno I - n. 1 - novembre 1941

Stralciamo da Architrave: Al Partito occorre un nucleo di uomini selezionati, uomini nuovi, onesti e competenti. Solo uua minoranza può compiere la Rivo• lu1.io11e,Rivolu1.ione integrale, che sopratutto noi giovani auspichiamo. Capita però spesso, tra noi giovani, che si diéprezzino eccessivamente Je generazioni passate. Affermare che l' av• venire e la Rivoluzione sono nelle mani dei giovani è più cbe giusto; ma uon bisogna dimenticare mai che i nostri padri hanno fatto la Grande Guerra e la l\farcia su Roma. ScriYe Vef in un corsivo: ""Stile,,, su Libro e Moschetto: Fuori le· carte, o camerati delle recondite ore. Prima di parlare Ji une .. tà e di tirare sassi in piccionaia bisogna rivoltare le tasche dei p:rntaloui, @palancare port" ,. finestre dì casa, porcare tutti i certificati necessari a identificare la persona. Altrimenti il 1>01•0111, quel benedetto !lOpoloche difendiamo uou per demagogia, ma perchè è il po• 1>010cbe è dentro il cuore del Duce ed è la preocupaziane di tutti i nostri sforzi, esclamerà: e Non ci \'Cnp:ano a raccoutare storie, parlauo di onestà e Ji sacrifici e in pochi anni hanno accumulato mili.ani, comprato que&to e quello, tengono automobili, ville e amanti e fanno in genere ciò che dicono agli altri di non fare•· Sissignori, il popolo ha ragione di 1>en@areo di dire questo e noi aggiungiamo che i censori con le carte uon in regola sono i primi che dovranno essere schiaffati al muro. Noi che crediamo di çonoscel'e il popolo sappiamo <1uanto ciò sia vero. Sc·rive Lederò su il La,nbcllo , parlando " ùcl co8tume,,: A &edici mesi dall'inizio del conflitto di più ,·asta portata che mai nazioue sia stata chiamata a 80Slenere, il popolo italiano può e deve far confronti con la guerra mondiale. Pensi al contributo di vite dato allora ed oggi. Pensi alle difficoh.ì. di vita dei due tempi. Pensi allo e scarpe rotte• ed alla ciughia agli ultimi buchi ~ di Uolcbelìt. Pensi ed. onestamente, giudichi. Rammenti sempre in ogni momento di vita d1e un soldato, un suo fratello, dispone della ceute• sima parte di agi e di rischi moltiplicati. 1>crmille. E non mormori più, mai, per 1H.:ssun;1nigione; gli uuici cui tocchCfebbe il diritto di parlare ..ouo i Caduti. Ma se Es11i lo pote~sero, le loro voci sarebbero bolli di fuoco in fronte a chi dimostra. di uon saper fidare nel loro sacrificio. È un'etica anche ◄1uesta, sopratutto <1uesta. Non ci resta th aggi t111gere che c1uesto: mentre compre11diamo, se non scusiamo, come mormorino i vecchi borgbesi, non concepiamo Ja critica sonia, distrulliva e rinunciataria co11 cui molti giovani tentano di ammorbare la fede elci loro compagni più puri. tradito, vessato, angari~1.o, venduto, aff.iniato e prossimo ad essere condotto al macello dal hrutalismo diuatoriale del Silla 900 ,, . E' Atber Capelli, in V eut'anni. Ci basti un periodo, dal suo lungo fondo " Perchè stupirci?,, : Come mai il popoJo americano, cost fiero e orgoglio10 delle sue istituzioni libertarie e delle stelle che adornano la bandiera di tutte le libertà nazionali sempre che siano proprio tulle vere le sue sof• ferenze sotto la Dittatura della Casa Bianca - nou impugna le ar• mi di questa sua li.bertà, cioè le 11chede di nottra buona memoria, e nou abbatte la tirannia roosevel• tiaua? Interrogativi senza risposta che poniamo ai nostrani rimasugli mefitici risparmiati dalla rigeuera• trice ventata r.ivoluzionaria del'22. E' òra di finirla, con <1ue~ sta commedia! Come disse i) Duce: o con noi, o co11• tro di noi. E' uscito il primo numero de Il barco, rivista del G.U.F di Genova. Un saluto cordiale alla nuova pubblicazione: che ti distingue per la pacata e positiva serietà con cui tratta gli argomenti più gravi ed attuali. Solo vorremmo risparmiato qualcùe sfoggio di belle e difficili parole: e realizzata in compenso una più sincera chiarezza . .Per esempio: Dal primo della cl11sse,all' ultimo dei poeti maledcui si sa che la gioventù uon è uua dan7,a con nacchere e taml.uri, ma (tualc ..sa di inflessibilmente impcgnC11tivo. Tanto è vero che (IU 111do ìl 1>olsodi un po1>olo si ap1>atti,,ce per i colpi mancini della ,.,Lvriac'è chi urla I' adunata dei giovani e chi giura nelle esubaanze più focose e fecuudc dei goliar<li. Si dirà ..:he l'eloquenza e il correr~ dei gesti nei giovani serviranno nelle mani degli am•jaui come l'elogio più crudele e negativo per lanciare le trite sassate contro il eosh1me e l' intelli!,!enzu di quelli che souo nati dopo. Ecco allora. sorgere gli el~weuti più esemplari per I' allestìmeuto della preadami• tica polemica tra le opere dei giovani ed ii conservume organizzatissimo dei 11011 più edolesceu1i. Ci piace pcusare che oggi di froute alla 1-:uerra. gesto essenziale dei 1,upuli, le parole, i di.ari, i ,1u:,. dcrni dei giovani si giustifi,·hino come la ragione me~dio offerta della nostra c-si,,tcnza. A]~iamo impiegalo non poco tempo prima di comprendere ciò che r autore ,,oJeva esprimere: e prima di esser d' accor<lo con lui. Mariano Pi11t11s, in un suo serrato scritto a proposito di '' Civiltà politica,, su Noma Fascista. cade a un certo pnnto in qnesla affermazione: In sìmile clirna le uniche for• ze spiriluuli so11rav,·issute, ql1elle artistiche, non 1,otewu10che tliscostarsi, salvo poche eccezioni, da tale bassa politica rivendicando la propria orgogliosa autonomia, fondando una apolitica e asociale rc1rnbblica rlelle arti, iu continuo cd Finalmente una voce che insanabile contruslo con quella. condanna le I'/' pietis1iche vo- Sorse così, sal\'o l'arte ,,mriot• e~ e_ piagnu~oJistic~e predi- :~cz~o::~~ ;:!:~: 1:~id:i:::;~~t~:!7~ z1om comm1seranu la _sorte seguito vi si ispirò, una arte agnoFtli'àazl'fffle'"Ruf1fl1 i"~" f!'brft •ue "'°p•gg,n, me2 no nobili ed elevate, diventò lezio8aggine o sgrammaticatura o retorica, ma che di arte non aveva spesso altro, quando l'aveva, che la forma. Possibile che si debbano ancora fare distinzioni tra la fonna e il contenuto· uell' arte? Dire che un, arte d' arte ha solo la forma è un non senso. Dovrà essere ripetuto per l' ennesima volta che una via di mezzo tra arte e nonarte non può esistere ? Su Jl Glauco, la . bella rivista della Sezione del1' I. N. C. f. d'Ancona, Ubaldo Fagioli commenta la "recente entrata ufficiale della letteratura contenJporanea ne la Scuola Media. E scrive tra l' al"tro : l\la, come s'è detto, fra i tau ti, che sono rimasti fermi ali' inizio della Rivoluzione c'è <Jualcuoo che la Hivvluzione ha seguito giorno per Kiorno e s'è imbevuto dello spirito di essa, ha acquietato una nuova eensibilità, è penetrato neUa nuova tecnica, è riuscito a rompere la barriera di uu mondo reale e scoprire nuove emozioni in un mondo interiore prima sconosciuto o in quello della fantasia, ba affinato, giorno per giorno, l'animo nella bellezza de 11e parole riu• scendo a trarre da esse quella li- • ~ ardoJ'e che gl' italiani non maculati dallo scellicismo ,.. e<lall"oro moslranodipossedere per un Regime sewpre più fol'te ed autoritario non è che un indice dclJa lunga strada percorsa dalJo spirito singolo verso la 111ct;t dell'ideale. t ci.oè çhiaro che l'auspicata assoluta intrausigcnza poJitica rispecchia un intimo, personale processo di chiari• mento e di riscaldamento delle coscienze. Ed è bene che ciò avvenga. (~ <lesiderabi.le ~rnzi che il futuro non rallenti codesta marcia as«.-ensionalc-. Chè solo quando i popoli hanno costruito un piedisLal- .lo di basalto alla mascl1i,1 figura dellt1 loro storie~ tradizione mora!(', allora, solo alJora meritano deg-namentc la luce vivifieatricf" d<-lla po- )jticn. )londc e polilif'a non sono in,•ero d1(' 1110111r-nti <li una medc~i111a forza stori<·a, ambedue inscin<libilrnente connessi. Corrohorarr l'una significa corroborare l'altra. Pertanto 11011 sorprf"nde il fatto cù.c colui, iJ quale in puritù di spirito a11ela ad un draconismo estrinseco, sia il primo ad imporre alle inremperanze ed agli egoismi intrinseci le briglie e la staffa, così come non <·<-"nte.llini r accusa e il l'i mprovcro a chi offende i mortì insultando j vivi. Non si pu·ò pretendere che gli altri facciano ricità che nessuno aveva veduta, ha seguito per \'eoti anui la ricercatissima e quasi introvabile produzione letteraria. ha sciolto i lac• ci di una eiutesi ingombrante e sa, senza scandalo, fare ecce1.io11ealla regola, distingue le monete f.ilse dalle buoue, le imagini balorde dalle giuste, Ja retorica dall' auliretorica; qualcuno ingomma che ha combattuto, 8pecialmente nelle scuole, contro tutti e questo qualcuno, sen,a vremio e senza riconoscimento, senza piastrino e seuza data, come può sopportare il collega, che, per amore del <1uieto·vivere, fa oggi buou \'ÌSO a ciò che ieri degnava appena di un sorriso di compiacenza? E più avanti: Verranno fuori per essere mal compresi e mal digeriti, ora i pochi, <1uelli che sanno, che leggono, che seguono, che haun•• letto e seguito 11er unni e ;inni (Ce ne fo&se almeno uno pér ogni scuola!) polr<:"bberoeeeere di guida e di aiuto. Occorre distinguerli, scovarli, e uon è diffi,·ile, porli a <prnlche pOSIO di comand", a' intende a posti di comando 8piritu1tle, sì che po8&ano (urà lungo e difficile) fare seuola a chi deve far scuola. Con alcune nomine recenti, al di fuori di concorsi, il ministro Bottai ha già iuiziato il lavoro. Percl1è infine, dopo tantfl lottare, quella letteratura che va da .. Lacerba ., a .. La Voce., ai più spinti ermetici possa t·ssere co• nosciuta, vissuta, amata. Giustissimo. C'è una letteratura contemporanea che, non sappiamo se per cattiva stampa o per pigrizia del pubblico o per passatismo degli insegnanti (e dei programmi) pochissimi conoscono. ZOB. ciò· che persona] met1te 11011 si fa nè si vuol fare. Volere, cercare di es~e1·e, sforzarsi di essere, non credere di essere: ecco Ja bandiera della nuova J~uropa. . .. Com:.mdare agli altri è quanto dire a se ste~~i, mf'- glio comundarc se st<"ssi. L'imperio csll'inseco è il riflesso di un autodominio, di un intimo organico vaglio delle proprie facoltà morali, inLelJcuive. pratiche. Ecco perchè "comandar(',, non · è da tutti, Cl·(·o percht· ,.,. comandare ,,.. signiti1.;a "soffrire.,. La strnda che conduce alla vittoria dello .:;pirito offre ostacoli e richiede .sacrifici. Chi v.:raniente ea f• può comandare <leve cumanJare. SoJo ('OSÌ I° ordine 8' i1111e~ta senza attrito ,u..ll" oblwdicnza. solo così gemma, al sole della reciproca slirna e fiducia~ il fiore della disciplina. ... Abbiamo letto ed ascoltato talune acide frasi ti' insoffe1·cnza per quelle cornici ideali entro tui Ja stampa universitaria va inquadrando la nuova Europa di domani. Non occorre · spender molte paroJe per dar torto a codesti adoratori della visione casualistica della storia, a codesti " casisti .~, come Ji chiamava, non senza il sale dell' arguzia, Gia11 Battista Vico. Basta si sappia che per noi é francame111e meglio, centomila volte meglio la mula di Balaam che apre la bocca per profet:ire che quella di Don Abbondio che punta gli zoccoli e disdegna ogni incitamento a pensare beala e contenta di aver pen• sato, dieci anni fa', una vol• la per sempre! . .. Si parla e si scrive di un concetto sempre più elevalo della futura "giustizia socialè,, . Ultima cosa, chè il popolo ha il sacrosanto diritto di abbeverarsi alla fonte della competenza e della speranza. Solo vorremmo che codesta fonte non fosse tzilora torbida d' imprecisione e di sel'uplicisr.no. Clit taJe è quando, per esempio, si sbandierano rigidi principi di Jivellamento egualiuuio e retorico, presuntuosamente de-. stinati ad annientare gerar• chie, a capovoJgere aristocrazie ma i11 effetti capaci solo di cristaJlizzare il disordine e cl' intristire lo spirito. Si dovrebbe invece battere insistentemente il chiodo sui presupposti ideali e pratici di uua orgm,ica anno11ia. so• cia,le, aderente nlln realtd viva. della vita, per cui il citta(lino ha quello che si merila quello che ottiene, ottiene c1uello che gli spetta in relazione al posto di Ja. voro posseduto neJlo Stato. . .. La storia insegna che la neutralità non ha mai portato fortuna agli Stati CJUando due grande idee hanno armato i popoli per una lotta per la vita o la morte. Tn questo caso, scrisse C,ivour, ~•il meno lriste frutto è forsi ulti,no ber8aglio ai sospetti e agli sdegni di ambe Je parli,,. NEVIO 1\IATTEINI nnno1- n 1 nom1BR19E4x1x DAHUCLI DIDUNlA MENSIOL[ELLAf[O[R!ZIOFNA[SCISTA DIfORLPI'[RI fASCISUTNI IV[RSITIRI FORLÌ - Sede Littoria - lei. 60t8 RENATO ROSSI dlreum LIVIO FRATTI condirellore WALTREORNC. HreIdaHocreapo IRIANORO!VIGLIOLI . responsabile UNNUMEHO L. 1,50 ABBONAMENTI : Ordinari L. 15 fascistUi niversitLari1o FORLi • SOC. TIPOORAFICAFORLIVESE

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