La Nuova Europa - anno II - n.50 - 16 dicembre 1945

----------'----,--------- LA iY U O 1'.1 -1;; 0 R O r.1 --------------:::- lGt !lcc.mh . 1~·15-- A R T E 11 11cllnmnsgior .PW'tr· delle clttU olandc- rlcostruzionc ncccssai:Jamcnto a!frcttaw si) contro l'lntèresjc privato che aspl- tn. e cloè a in<.llvlduare la funzione ur- · ra ad una llberà'.q' incontrollata cUspo• bana dl Milano come centro direttivo n1billtà del tcrrcJJ.o da parte del pro- e organizzativo di un'industrla che do• prictario. - . vrà decentrare l suol impianti nei luo- L-------,-------------------- tz!~,;i:t/ ~!~-u!Io~~n~ 1rl ~;tì: ~1~v~~i~~~:~il 0 ctfc 1 ~:i~rl! ~~im~ eh~ non ha limite O determinazione s~ e sarcbbç assurdo, nell'estrema ncces- razionalmente distribuendo tn rappor– non nella vita. che in esso si svolge: lo sità tn ·clii ~ ~rovl~mo, e;ontrastarc lo to a questa funzione i quartieri degli spazio dell'architettura, come qucno ap~rt.~ de~l:r1ziat1.:~ P1;1V~t~. all1 f.~ arrz:cl~e q~~~llt~t·ibi~~~o~~~"a che gli dc_l'iapit~urn impressioni st a, è luce, ~f:lifq~~e~ d/~!; au~ ~~ti!a\~~t~ ed - architetU moderJll, Invece di dlscutcre LA RJCOS'l'IWZIONE E L'ARCHITE1"1'URA C l PARREBBE addirittura immo- aria, J~ovimento,,.colore invece clte U· ve però limitarsi a riempire la pausa aCCD.demlcamenlciel contenuti e delle raie meltcrc a profitto di una Po- ~e~e~~n!;c~~~~~.i~~~~d:'~~~~h!}~~ ·necessaria_ per l'elaborazione di plani forme di un'arte sociale, sentono la · h:mic<, per l'nrtc moderna la ro• iùtà invece di pensarlo come natura: sistematici e per I.aprena.r~z.lonctecni• Cum:ionce sopratutto la rcsponsabtlità !{~l~C <I~~~ ~n:~n~t;;,~~~ia J~ti~Jg;~r~i la loro sar-i perciò meno arte fl meno ~~~ ~n~u~;~\~~~n:es~:1i~l~e~~a3~t s~~~a~:11: ~~e1~tt~~t~,r~:~::i dl · tratta <.li dare, prima che sia troP1)!) r:;:cfm~~n~ss 1 it~raf!flto n~ll arte, il la recente islrll;zlon.edel Ministero dei goverqo, cui spetta tracciare la linea tardi, 1111 riparo alla gente che n'è 1>n• E l'usuale cdilizln. c)te non è e non Lavo1;1Pubblici su1 piani d~ ri_cos~ru- direttiva dell'opera dl licostruzlonc, vn e giil comintiu a disperare dl una vuole essere arte. che poi sarii 80 non z!onc_.da i_nlendersi come m1s~te tra~- sapranno rèndersl conto che questo solidarietà um:.um tanto lenlél, e"asiva una sbiadita cd ormai tnfonnc e quasi s1torie o <.h emergenza, ~be douebbcl<l grave problema, come ogni problema, · e nw certa. Mn c1unndo la soluzione irriconoscibile deduzione da un'arte esaurirsi n~lla graùualltfl òl applica- non può essere l'lsolto se non sul pia-. Illù «artistica» rosse anche la più remota da un'antica idea sCOmctrica zionc dei pmnl regolatori. (Ma _è slu• no della cultura. cioè nella lucida co~ cs,nu·hmtc, rnzionnlc cò umana, r<'• dello sÌ,azio· avvilita e resa convenzlo. sto rlconosccre soltanto _alcentn !l'ag- sclc 117 .n dl una sltuazlone storica. Sic– spingcr1a soltanto perchè artistica, co- nalc nella divulgazione dei mmnmli? 'glori_ ~ma complessità d1. p::ob;~111,1 ur- chè la rlcostruzlone, per quanto 1a st mc se l'arte· ù' oggi fosse un'arcadia, E poichè tl'a questo Unguaggto dl.ssuc,. ban!sttci d.a non potc~s1 \1so., e1e in vosiin ridurre a un'lmmecllata opera cij surcbl>c, oltre che un errore morale, to cd improprio e quell'altro vivo O quei piani ùi. ricostruzione. La stCSS3 soccorso, pci• quanto non p0ssa non un nonsçnso: tloich~ non è cedendo prcgmmte bisognerà pur scegliere, cc- opportunità d1 ricostruire ~ non !,alun~ riscnlirc della presente indigenza, sa– ~ll:• J)ressionc (lcllc t:ontlnscnze eh\! co rip.roparsi. anchr. a non vo!crlo, un aggregati rurall, sorti pc1 corr1s1>0n 1 rù pur sempre l'Indice del!a nostra ca. ai ..is.sieura il vu'.orc attuate ùi una so- òliemma di tradizione e ùi. attualità. <lere a esigenze a~alto superate, _no~ pacltft O tncapacttà di riscattarci da Juiione. Ma non soltanlo nei termini di un P~ò e~er~ determma~ che. dallo st u-_ quella condizione d'indigenza: del no! Soltanto col dire che la rlcostruzlo. gusto formate. se l'orizzonte de!l'c<ll· dio òe1 piani rego!atvn. ~1:t:g1onal_l. che stro scntlrla come un"avversità contro ue è un ·problenm. post.uliamo la ne-· lizla tra<lizionale non ,,a ollre 11 sin• dc\•ono essere ~mZLtUltopiani di pro- la quale sl lotta O come un destino cul ccssità <.il un:, solmdone sistematica. goto edificio. l'architettura moùerna si duztone cco1~omlca~. . . . si soggiace. L'esperienza sociale, e la .., Divc1-snlncntc non et sarebbe• problc- attua in un largo disegno urbanistico; La condiz;one ~1 ,·ahd1t:\ ~e! pla_m stessa Polemlca contro la rettorica del ma: pcrchè si l)UÒ essere certi che lo e come la prima è sorta per socJ<lisfa.ctl rl~truz1one e dunqu~ ! es1ste-nz.amonumentale attraverso le quali ò ma– status auO. bene o male, si rlstabili- re a esigenze private la sCcon<la è nata dl un 1nano regolatore, cm siano _coor- turato il gusto architettonico moderno 1·cbbe da sè, come una ferita che si per soddisfare a esig'enzc e interessi ùlnatl: o almeno di uno _schf'1:1la di Pia- cl semùra argomento sufficentc per af– ~:~rg~~~-it;.~f~;~e se l\~~tosg:rau~:;~~~ collettivi .. E' superfluo ricordare eh~ no che preveda l futuri raz1onall svii fermare che proprio questo gusto·rap. •·l1c ,•l,a, blso.,..ncrf1 rla1>r!rc lo plaga e anche i! conmtto dell'interesse pubbll- lupJ)I.delle città. 1h questo senso e presenta oggi la condizione di cultura "' -~ e- co e del privato è un conflitto <li,utlua- scmt.u-a ~nplare 11 progetto di mas· che può rare <lelta ricostruzione e<lili· incidere più a fondo, se pure s'arriver.J lltà e tradizione, <lei diritto nascente slma per Mllano ora pubblicato dagll I zia il primo pnsso verso· una migliore a prr:venirc la enne-rena. E la cancre• contl'O il diritto acquisito, •dell'esigcn· architetti_ Albi~l. Gardella. Muc~hi, organizzazione civile, invece che un 11.~<lcs:1 am,'l'cgnti urbm1I è 13 spccu· za contro la prerogativa: nel caso SP<:• Pcressutll. Pucc1, Putelll, Rogcrs. ~l triste IJilnnclo di cose frrhne<Uabilmen– '.l,aziont:, che si produco spontancamen- cifico, òel pubblico interesse che aspi- quale si limita a p0rre talune condt- te perdute. ~-enei te5'suti urbanisUCl confusi, di- ra alla proprietà demaniale delle aree :r,t,onlurbanistiche c-encrall che non . , ~ :f:.~H~rl\~) :.~~, 1~\\ 11 ~n; 1 !\ 0 sa.n:i~e 1: 0 ::; urbane {un principio ch'è già in atto dovranno essere compromesse da \lnil GIULIO CARLO AHGAN 1>'rima tlella guerra; ma ora, dopo le ·-,,,======= ...====""'="""""'=====""'==="""'==""""""=====..,.=="" <ifatruzionl, sarìt assai pil1 dlffìcile do- = .-----.,---------------------, ~~.nal~~iie~r:i~ ~n st g~rl~!l~~~!m~ ~~~~ LA lJfANDRAGOLA I ui::rno rt'oper.i a provocm·e uno sfrut- T E A T R O tamcnto lntensi\'O delle aree, con le L. A J!ANDriAGOLA è ritompa1'Sa · · · ~~ 1 1~~fi!~~~~c c~:~ai;;,6\\~heim~~~f~~.;. ~~f~r~~~~ ;~~t~:al~1efiri:~~~ • . Leg,;::ie regolamenti. che tentassero <li al « Quir!no i,. Opportµna la scelta co• Bimit.in• In gravlllt del fcnoméno sen• me segno del tempi nuovi, uUle per In non del tutto sciocco. Eppure nono- nena mente cll un lettore ,nteMl,s:entc za c!irr,tn.1n1e le cause. tiuscirebbero prova che dalla rappresentazione è sta· stante tutto n pubblico applaudi calo• tn un lavoro di tnnto estro non tolte· soltan1,, rt dissi111uh.irei sintomi del to possibile ricavare: .la vitalità tea- rosamente Il testo di Machl.avclU np• ,rnno I llmlll di una nproduztonc mre– malc. che mcllcrù l'i.HJicl più profonde trale perenne dell'opera. ~ spettaco- 1)arvc, OO'ID.e è. dl prodigioso vtgore. can1c:i ~r quanto 1ngcgnosa [)OSSa e.s– e tClliJCI. Inrattl c'è un modo solo per lo f:ra·stato :preparato col solito modo Non è facile pensare che gran parte sere. Pià che ln ognt altra opera Sha~ impedire lR vrilutHzlone artificiosa dei ltatano frettolosamente, con ecce~- degli spettatori avesse di recente letto tc1·rc11i e dei c;;1scgglati:stabilirne il ve spcran?.e neUa buona fo~tmm ·(;'lic. la commedia; può darsi che inoltl non kes,PCarenicscola tn questa, con stngo– valorc reale. B tome sUlbilirJo se non avfnd(? <>!>bllgoperman~ntc <l.l ~l· avessero notizia che della sua In- lare. arditezza. clcmentt realistici, ma· defìnenclo lucidamente In funzione ur- stercl sarebbe valsa a raddoppiare le- tornale •liccnzioottà La Mandraoofa è glO:.,fiabeschi antichi e moderni, m\tt bana, in. rapporto alla c1ualeogni cle- st.ro <1egllattori e _esuggerire toro tut• veramente vJtttma della nostra tpocrl• elnssicl e saghe nordiche Una Ubertà mento del tracciato assume uil valore ti gli accorg1mcnU che sono lnvcce sla ·che per tanti nnnt r.c ha fatto una che sfiora. <Ilcontinuo 1 llmiU dell'ar– retaHvo al suo contpito? Il dato 1'on. o_pe~adi, studio e di Iuqghe ,e pazlcn• lettura proibit..'lmentre avrebbe, come bltr1o ma st rlSOlvc tn armon10Slss1' òamema!c di un 1>roblemaurbanistico t1SSune.prove. Gli at.torl erano tra I f)OChedette nostre opere d1 teatro, tut• mo Impasto. Il Soono è frutto di u11a è sempre uit'idea. non astrattamente mtslior.l .chç abbia oggi_la scena i talla. u 1 caratleli per diventare popolare .. fantasia sovr.:inatn cui :i un torbido 1m 4 umanitaria ma concretamente storica. nn e. ti a-egista Stefano La nd t ~ !orni• Per troppo tempo la commedia è stata maginarc notturno dominato {lai rred· <lclla sOC'ietà. to d, lunga c~pertenzn teatrale, eppu• considerata ·come opera dl polt'mtca re- . r..·ui·banlsiica e l'rtrehltettura moder- re. U dlfetto di fusione della corale 1!1· Ug1osacd esposta alla condn.nna di un do lume della luna popolato d1 lncu~ ne sonCl nate dn\lo stesso interesse e tcUlgenza della commedlu era e~• ottuso' moraltsmo. ?tla nella commedia e ili fant.asmi erotici si contrappone dall;:1stessa e&'J)Cricn7.a umane <la cui dente. d.l Machlavcllt la beffa n messer Nlcia Il solare e ordinato vtgore della mente sono nate la 1>itlum deglt ImprcssiO- In Italia ?11.1.nca purtroppo u~a tra• che « 'rnparò nel BueZLolegge assai» libera dall'lrraztonal\! tumulto dei scn• · nlsU, la prosa di l<'lnubert e Balzac. la dizione nell lnterprctazlone det no st r1 p,osslblle per le lusinghe di L!surlo e si. 'sfrcnnt~ per intimo. moto o per ope- f! J),)icmlca di ZolH Ma l'impulso mo- capolavoii ~ntichl. Dare La Ma1ldra, per In cialtroneria di fm Timoteo è ra dl tn<:nnteslmo. Tra 1 due modi del· ~- xalc che niù precisamente le solleclla oola come r~pre nd ola d01>9 secoli dl tn vicenda csrerna di un dramma ben Jn' fantasia In chiaroveggenza dlabOll· è la reazione al di.sordine urbanisllco ossenza O d:. apparlzloi,ti .lntermlt.lentl altrimenti profondo Cert:imente Ma• ca del folletto che navtg.t lnf.iUcalill• ed 1.11 con.seguente llilagarc della spe. sul palcoscenici è. Impresa prcssoch~ chlav.elli. ha dato Prova ~e La, Jfan. mente tra le nubi del sogno e la ~ cula.-;ionetmmoblliarc. che o loro voi- dtsi,era~. Le opere di ~dala e 1l 1PC~- drapola di un sr.nso del JllOVimento ~enza chiara come a rlcoNlare la ta oono il rlfJcsso della gr.in <lc crisi siero vivono l])CrJn vita 1 que I e ~ scenico Corse mai eguagliato, <li una &OCialc dell'Ottocento: 11 mpldo svl!up. le leggo_noe vl spendono le loro cure,. scioltezza mirabile dl dialogo, di una estremn fragllllà. dt.1la nostra prcsu.n– po déU'inclqstria. il uaufraglo della pie- i sranct libri 6e ne glowino come Je penetrazione pstcoJo~ca singol:ire ma tuosa sagger.zn . Questo motf'\'Oe mil:c oola borshcsui. urtlgtanu. l'hnmlgrazio- c~ature vive. Sono occorsi ISCCOU per 11vern.ment.enuo,, 0 è altrove. La beffa altri, sensunlt, grotteschi, satirici sono ne in massa dalle campacne, la formo:- imparare a leggere Machlavelll llè s1 alla dabbenaggine· di un inarlto, la ma• come trnsfust tn una utmosrera tra• zlouc dt un nuovo ceto operaio. Il può escludere che questo apprcixHmen. lbin fratesca, I'alJilltà, i lc;,;i <li una sluclùa e acquistano m leggerezza gra~ Quarto stato è il tema umano della to vada pere:1pemente approfollrllto. bcJla lnsid:ata. sono elementi che spn.r- tu.:ta ciel gioco che Si pensa sl,:r tra– nuova nrchitcrtur~. In Ccnmmia, sul sono neccssar!e ccnunota <1l rnppJ"('osarnente sl trov:ino n<!l Boccaccto prl• duclbllc nello sfarzo di una corcogra• fin.il -e <lei secolo scorso e sul principio sentazloti. pçrchè la Mafldraoola entri ma e nel Bandello poi e 1n tutln rattra fla barocca. E fnvece Il valore sostan· di questo. gli .opifici e i 11a1azz1 per uf- nella coscienza della noStrn sente ,u novellisUca. del tempo. Ma Boccaccio zialc dell'opera è tutto nel r;tmo Jiri– ftel di Poelzlg e Behrens sono tra le !~e e si 3 dnto scoprirne te !orze e Dandello presuppongo~o. la sfera an• 00 actldato alla parola, al modo di pro• rfs 1 :1e\~ 1 1 ~;; 0 ~~:g~ 1 ~W~ 1 f 6\~~n~•:l:~:: Chi ii:i visto. •mchc una voltn sola, ~~• 1 1:v~°uJr::is~aet~~ =iot~l~~ nunzlarla Intendendone 1 slSJifleati rl• iie1· e Morrts <lcfinisce attraverso ipo- recitare. ad esempio, gli .attorJ della tabllc con la pietà. In Machlavclll Il post.I, flettendola al prodli::fOGO nioto tesi urbanistiche In.e forma » <leHa SO- e Com&Uc_ • e conosce II ritmo saptcn· male è alla radice dell'anima. E' plù della fantasia. eletf1 nuova; l!lngels scrive pagine ro. te della d:zlonc. la cura del partlcolnrl potente di Belfagor arcidiavolo e Dio La rapprCS1.:nta1.tone al QulrJno era vcnU sulle abitazioni degli O})Cral. li anche mtnutt del)n messa In. sccn:i, ·U non cl aiuta a combattérto. Questo hn- stata arttdata a Guido Salvlnl e si g.o– mito di Le Corbusler della civiltà mec- moto -esatto degli attori, 10 ~tu~lloat- pegno morale ~ il solo posslbilc nella vò, come per t.radlzt.one.delle musicho cnnica e <lcllu cnsa machinc (è abt. tento nc_lmccogllerc . 13 b:ltdit.i pcrt -nostra Oo!orosa"'condiozionc.Gli uomini di Mcndelssohn ,Hrcttc dal maestro te,· è, come -tutl! i mili. n3luralistico fo nd erç 11 tono proprio co~ quello al· sarebbero <ltspostl, come Ca CallinmCo Argento: Gll lntcrprctt r,rlncJpalt eru.• e Inumano Insieme; ma ben altrlmen- tlul, ba pOtuto :più ngevo.mente_ JlO• nell'atto qun.rto a chiedere aiuto a Dio no: Anna Mrtcstr:, Carlo Lombardi, An. H seri~,. meditata e complessa è l'idea· tare I difetti della raoorcs~ntnz.<mo per le loro azioni ·perverse e Corse sol• tonclla Pcuvcct. Glorsio de Luno, An· della sr,ctetà,.moderna prcsu1>posta nei del-la Ma nd mgola. · tanto per <ittellc;ma la richiesta è lnu- tonlo PlcrledcrlC'i Adrlapa de Rober complessi urbanistici. cui nessuno può GILattort recitarono ciascuno E:ccon•.Ule. Tutto l'intrico è percorso da quc- to, Dina SassoH, ·Luigi~UÙmtrant<:, 1i contestare un positivo valore estetico, d~ la propria personale cspert.cnza. sta allegra perfidia tutta grondante d1 Porelli, Vtvi Gioi. La recitazione ru vo. Ucl-lc Siedltmacn di Groplus n Ber- ::S°so~~~z: 1 g~re.e 3a ca~~~;1;i~~\~P~ òCB<Jlataamare~.· : Ienterosn ma dlsconttnua. 1ncert:1 c~ llno c Karlsruhe o del <1u:irticri po- melodramma di .:imblcnte medioevale me tono e rart\mente raggn.msc la tra- ])olari di Ernst Mny n Francoforte, di senza dlmenu~art: t drammi di Sem SOGNO DI UJYA.J\'01'TJ~ sognata aerea lc,•Itt\ do,-c era ncct:ssa• . Oud a Hottcr<lnm,dl Eskll Sundahl .in Benellt e• i e freschi • di Nino Bern.nL ria e fu ped~tre o piattamente reau, Svezia. E come ùisglungere l'immedia- Luigi Almirante ebbe un fellce 1ncon- D, ESTATE stica do,•e In deformazione grottesca. Clèzza e la pienezza formale dl ,vright tro con Nldia J>Craderenza fistca at tl· era di rJgorc. Anna Maestri che era il <1~1 suo senso rollgioso e ,poetico, whlt• Po e per 1nteltgente penetrazione del DOPO lo sptetato realismo di Ma· folletto Puck ebbe mo,(mento follcg- . mantano, della democr:izlu americana! carattere; Tumlatl ebbe momenti Celi• chlavclll ·l'aerea levità della favo· glante e un ridere ambtguo di csa.tta Non contraddice n questo ideale SO• cl e una dlztone toscanamcntc scandita la scenica di Shakespeare. Il So- efflcacla. Vivi Gioi che <:ra· l:i regina cla11?,anzi no. documenta la serietà -e ma aceentuO~ ~nopportimamente lo ano, dopo la memorabile. rappresentn· delle fate recitò con tenero aCC<!nto 11'.i.mpcgno, 11 rigore tccnlclsttcb n~I gioiosa. pcrlid!a di.Liguria. li Lom1Ja1·-ztone del '33. nel giardino dt Doboll ma non senza qualche ,10lit.tlelezio. I quale Vttole atluarsl. Il funzionalismo dl ~he era fra Timoteo si mostrò trop- diretta p:a Max Relnhardt, non si era bnllcrln! erano ottimi, ma dan?,arono conduce direttamente allo standard e po apertame!ltt' consapevole delJa ma• più dato ln Italia. Il film che segui. con lo slJle sol1to al ml?lod.rammt. Le· lo slan.dard dcli' abltnzlone definisce llzta che -è,. lnycce, naturale del per- <J.uttlche anno dopo. diretto dallo stesso scene erano decorose; aderente all'am• una situazione sociale. Socfologia e sonaggto. Atla Elsa de Clorgl fu tmpo- regfsta, non ebbe 11successo adeguato bientc II gioco doll<:luci mn~lme nel non arte? Le !onne tipiche <lell'arcW• sta una r~gldczza st.ltuarla massime al valore dell'opera. Sl v~cteallora che secondo quadro. Uno 6 pcttacolo tusom· tctlura mo(iemn., concluse nel termini nel primo atto, che li testo non richlcc--1 neppure la libera.· ·estrema mobilità ma appena dignitoso acco!to con dl- :~~it~:~~o;~Ò~~rri6!u~~~~~~1~~ :t rde~~3 sr:~ ~r ~~~~I :~~r~c:.r~~~~~ ie~~~~ 1 f,i~~nt~~er~~~- a reo d ~r" ~creto. non. convinto calore. P.Clono e moltiplicano In Un<>spozlo e dovevo Invece essere servo fe<lc!_c e I panorami fantastic\ c)le llb<>cçla_no t'HANCESCO JOV!Nli

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