La Nuova Europa - anno II - n.40 - 7 ottobre 1945

7 ottobr<' 10:!,j· --------------- L ·1,. N U O V.. ·t l~ i.i R OP .1 -· ---------------9-- SFO RZA Hisolutamen e an taustrla~o e anUtcr !if;t~O.t~~t:~~/~g~~t:1 ~~~c~~~ GLI ULTRAS O DELLALIBERTA'DI SPIRITO oista dell'Italta; riconosce che le re• G JOVA talora riJ.euoere 1i i;ccchio sponsab11Jtà della guerra del 1914 non Balzac (Onorato di.). Vi si trovano gravano tutte su una parte sola; e, parole e cose Wum.tnantt. trn Vcrsa.llles e l'éra hitleriana, ha pro-- P. es. la rappresentazione (Cabihet ~a~~~ 1 ~u~~~~c~t'~z~~fni~c~~~ des antlqucs) di que6 nobiU del tcm- H o TERMINATO tcstè di )eggere o di rl!eggere, due Ubrl di Car lo Sforza: le pue ultime tradu~ i.ioni ltaltane del suol scritU pubblica– ti all 'est.c.ro durante Il lungo esmo. Panorama eur.opeo (E>inaudi) corri sponde a Sunthtsc dc L'Europc; Co struttorl e dJstruttori (Dc Luigi) a Ba– tisseurs de fEurove. o Mal:ers of mo dem Eu,rope (le due cdizlon\ francese e inglese furono or!glnall e Eincrone) Il libro magt1ore e plit famoso è U secondo, elle fu trn<lotto In venti Un guc: aono trentotto ritratti di pcrso– nuggii.J>O!lllclcuro1>cl di 1nimo J)lnno, da ]i'l'<mcesco Giuseppe a Pio XI, dal l'arclduca Rodolfo a Donar Law, da Vcnizctos a Clomcnccau, da Giollttl a Mussolini. I _pcrson:1s1,'l sono visti per io pill attr:i.vc1 -so Il ricordi e le espe-, 1·icnzc pcr.sonall dell'autore. La modi flc.'lzlonc del titolo ncll'cdlz!one ttalla– na b perfettamente glustUìcata, po1chè-, :i non dir d'altri, figura ln questa gn1 4 lcrla di ritrnltl anche Mussolini: « Mus, solini o la commedia dcll'arcte al po tcre >, che SCJ." 1.le a e Sonnino o le oli– glnl d.iplomnUchc del fascismo», a e D'Annunzio o le origini letterarie del fasc\Slno ,, e a « Facta, o le oriIDnt im• medJatc del fascismo»; una tetralogia che non l)Otrcbbc cssc1·e oiil vatiata e att.raente. L'altro libro ha per sottotitolo • Ap parcnze politiche e realtà pa!coJogl· che ». Invece che di lndlvldui, esso tratta di .avvenimenti, dl po1>0ll,insonv ma dl fenomeni collettlv!. Potremmo dire, con un:1 divisione ·burocratica, che tl primo llbl'o riguarda Il e perso– nale », il secondo ll « malerlale ». Ma s'intende che la distinzione è più appa· rente che reale. ln realtà, H soggetto è uno: la politica lntornazlon:1lc con• temporancn, nel suol protagonisti e net suol lineamenti carattertstlei, cosl come l'ha vlsta chi v'ho t)arteclp:ito ln primo piano e cl t! vlssuto in mezzo, e alle sue cap.i:cltà poUt1che attive unl• sce quelle dcli' osservatore. acuto e spregl11dlc:1to. L:l sprcgtucUcatczza: ceco quella che mi .1ppare la qualità pt·lnctpale di Sfor– za scrittore, 1n q .. h:!Stli libri come negli altrl cbc Il ham10 Pl"'CCedutle seguiti. Forse questa qualifica sorprenderà, a prima Intesa, tutU coloro che. sanno come Sfor-~ sia uomo di Idee ferme (gli avversari diranno fisse). di con– vinzioni tenaci: un uomo di fede, e - perchè no? - dl passione. Ma l'allcan, za della f'cdc e della passtonc con la visione della realtà e fo llbert?t mentale è precisamente 13 cot'.llter!stlca da\ Sforza. Egli non è un teologo e non è un fanatico. Ama protond::unentc la li• bertà, professa. risolutamente la soll• darletà europea. crede nella posslbllltà <li instaurat'e un regime dl pace mon: <llalc; ma cJO non gli toglie di vedere fo realt.:.)cho non sl nccordnno con le sue asplrnztonl, cli render gtusti~a an– che ngll av,•ersarl del suol idenll. di scorgere le debolezze del compagn,i tll fede. E proprio pcr•questo la sua let• tura t! Istruttiva a profitto di quegli stessi Ideali. E. ciò che non guasta, è lettura piacevole, perchò conserva l'e,., fastieltà e varietà delle cose ,ivcntL Ccrtnmente, cg\l non prova dispia– cere a sp:rn1,.1.r via pregtudlzl, giudizi convenzionati, che contr:lstnno con le sue Idee, con la sn::t scala di valori. Si veda, proprio nel primo saggio dl Co· slruttorl, come liquida 1>0lltlcamentc. intclle-ttu:.ilmcntc e anche moralrnen te Frnnccsco Giuseppe. Colul che ò passato per tanto tempo come l"ultl· mo e prtnctpa!e sostcsno cicH'lmpero austro-ungnrlco. è mostrato qui per quel c11c fu ,·ernmentc: il primo bec– chino dell'impero. Eppure sron,a ne coglie ornche un tratto non mancante di nobiltà, e comun(JUC ricco dt slcni• ficato storico: Francesco Giusc1me, egli ùJcc e splcgu, fu ruJtlmo dei sovrani legittimi: l'ultimo credente, clOO - credente V('l'O.senza dubb'~e riserve - nel <ìlrltto (lh·ìno del moJHuX:hì. SuQit.o <lopo ccli ci 'tratteggin I due nrclducJu C!.redltnr:,Hoùolfo e f,"rance ~CO l<~crcllnaudo. Ci 61 IISf)(~ttcrchbc, da te le idee di quU:. due e dcil'autorc che il primo rosse messo in luce ml gllort~ da! st'.'Cnndo.Per nulla nrrauo Rodolfo è <11.•sc11,Lto come un sc,gnator,., e uno sq,1111lm1to, Frctnccsro Furdinnn do come « i'uomo éht? :wrcbb<" potuto sai n1r<' I" 1nwcro absburi;lco •· Jterchè contrarlo rtso!utmnente al regtm<' du:t ll&itco e favor._•votca unu rlo1·gani.Zz.i ziQnc federale del!'Austrln. ~H doman do, :1n1.i se lo Sforza non ~!a and?.lo tropro oitr(', nc-11..1 mm e rinb1lltn2ione • de!!' UCCHiO ùi Sera1e,·o. 1',edcra!ismo va bene; ma I)OSSt"'<i;,va Fr;mccsro Fer din:mdo quel mln~mo dl spirito :ib.!ra }e e dcmocrntlco senza di cu! unn tra sformazione federale moderna dell'Au• stria sarebbe stata inconceptblle? Comunque, lo Sforza ha assoluta: mente ragione nella recisa condaMa della politica ungherese e del maG'inrl• smo magnattzlo, contro l'ungarofilla di cui si è !atto tanto spreco In Itnlln - e chi sa che non si ritorni a tare. In quanto alla trasrormaaonc federalo dell'Austrl.a, ci domanderemmo se non sarebbe slato possibile e doveroso per per l'Intesa tentare essa ciò che gl! Absburgo non avevano f;:1tto,anche a dinastia caduta. E se ha •pcr!ettamen• te r:.iglone lo Sforza nel giudicare che la vlttorl:1 ita1!!ananella prlm3 guerra mondiale fu maggl.orc di tutto, sorge ll dubbio che questa vittoria alu stata pagata a troppo caro prezzo, con l'a, narchia clanublann che congiunta a quella balcanica ò statu certo uno del fattori capitali del secondo disastro mondiale. A proposito di Bafcanl, r!cordiamo - ed è ricordo di attualità - che lo Sforza ha sempre sostenuto (si veda CostrutJorl, t>. 284) che una unione del• Ia Eu11aria con la Jugoslavia sarebbe stata giovevole all'Euroon, e ~mchl.) specificamente a1l'lta11a. Io non so se, oftre il sottoscritto, sl sia trovuto nes– suno in Italia a d:1rgil rai,.'1one.Certo, non gliel'hanno data A machlavelllnl dei nostro nazlonnllsmo. solo su questo punto _ 8 Brland che po della Restaurazione, cJ~e. al fon• a Poincarè; pure, quando tratteggia t do della loro provincia, .erano it rliles– due personaggi, vede ! JeboleZ?.e del so e i.l prol,ungamento di ck> che erano primo non meno c'egll 1 ~rari del se-- contemvoraneamente a Parloi au u{– condo; e l'errore riel!a cc,,;upaztone del• tras. f monarchid di destra tipo PoU• 13 Ruhr ~ da lui attrlbulto tn parte gnac. i quali, fin dalla seduta reale. ten– anchc a certe deficienze della politica tarono dt protestare contro la «carta• Inglese. di Luigi .XVITJ, rlfi:utandosi a conside• Ultii.moesempio (ultimo J>Cr ma.ncan- rarla qualcosa dt pitl. che un editto mai zn di sp.1zio) della libertà di spirito concepito stroppato dlllla necessitd de, srorzesca: li gludlzlo negativo su momento e su cui la monarchia sareb· F:doardo ~r, eh; sorprenderà più di be tornata s-u ... ver ao,·oqarla- uno in Ttalla. All estero, un tale gtudl- Oaui .savplamo Invece che e a un sin.– :1~v;10~1t~ò~s~l~~l "i~i;g: ~1~rz:e g~; cero tentaHvo di l,WJ(Jt xv1ll di con- preferisce rlsolutamen-te 1Tfiglio Glor- correre al . rinnovamento det costum,.(, glo V. « ti re Alberto ha scoperto quc- Ispirato alla 6ua convi112ione eh.e qual• sta verità: che i re non debbono esse- cosa dalla rivoluzione fosse stato per re btill::mt.i; Guglielmo II, che egll co- sempre distrutto, qualcosa indtstruttl· nosccvil bene, lo era; tn un certo senso bilmente creato. Il suo parente Edoaro'o VII To era». tta n01, cosi pensavano oU ultras d.i. F. su questo passo, Cellcemcntc e tJr Parlqf e t conservato1i di provtncir1; p\camentc sforzesco, tcr1nlniamo. O cosl non pensa U vecchio marchese tU plu.Uosto, no: cttlamo ancora da Pa· Esorlonon, ostinato nella .sua infantile no,-ama, p. 187, questa sentenza - che fede a{ passato, oran sionore vur nella è nnch'cssa prova di libertà di spiri- sua casa che rcrvina. tra le sue {inQ1ff:ZB t.o. contro certo realismo storlclst\co e che crollano. Dtnl: « Dt.o ha s-pazzato scettl'<:o: « Non et sono dtmque difficot- vta U .si(Jnor d1 BU,Onaparte (egli e t t.., f3Zionnlt ad ammettere che la guer- stun vari non. lo chiamano md altri• r3, in qua11to istituzione giuridica, pos· menti) , 8UOt eaerclti. i .!uot grandi vas· &i anche sparlrc •· saUi, i suoi troni, i suoi va.su disegni,· LUIGI SA.LVATORELLI Dlo et Nbererd anche d4 tutto U resto!». Non distinguevano cM che nel feno- =========================="' l;:S~a~!!:,;::.l~~nt~a~~!il0~0,! L'UNITA' FEDERALE Rispondo subito al, quesito tli I.s. sul feàara!ismo. Eoti osserva: « Autoeostt• tuzione del Comune e della Regione potrebbe portare in un, successivo tempo alin federazione; ma potrebbe anche non portarci. Invece di un'Ita– lia federale, st avrebbe il dissolvtmen– to var.:lale e totale d'Italia•· !./osservazione non corrisponde ai nito 1nodo dt vedere e nemmeno ad una necessità pratica vcr arrivare ad un ordinamento unitario su basi fe· derali, L'unità federale puù, sl, sortire - come è avvenuto sin qut, ,na non è vropri-0 indispensabUe - claU'accordo di più Statt che rinun.ctano ad una parte della foro sovranttd per t,·asfe– rlrla in una oroani::zazio,ie collettiva (Stato federale) che tuttt U compren– de e li rappresenta. E' il- caso deglt Stati Uniti. Ma da Quel momento l'vm· tà è al di ftJ,l)ri dt oon.t 1,ertcolo! Ncs– swio deoli Statt a-mericant votrebbe sottrarsi all' un1tcì federale, solenne– mente pmctamata ed accettata in una costit·uzlona che è a tutti com.une, e se lo volesse troverebbe oU al.trl Sta• ti solidalmente impegnati a imved~r– ylielo. Jn Italia l'un!td federale plW sortlTc, tnvece, benissimo dallt, prossima Co– stituente nazionale. Il compito a que– sta affidato t opmrnto di darci la mw• va organizza::ione dello Stato ttaliano, e potrà. farlo su basl federaU anzlclu} sulle i;eccll1e basl, ccntralistc e autori– tarie. Come?, semplicemente cosl: Jl.s· sando intanto ini21almentc i limiti del• l'azione deUo Stato nazio11alc e le sor• ucnu alle quali. questo dovrà atti,19ere la provria autorità. Se la Costituente vorrà rovesci.are (co»1e m.t nuouro) l'ordinamento attuale centraUsta s au– toritario, crealo <Tallamonorch.fa costt– tuzionale e svilu]>pato dat fascl.smo, rlovrcl ridurre al 1nlnfmo, nl-l.'esscnzia• le, il campo dl azione deU'autorlld cett: tralc (ramwrti tnternazio11ali. (li.fesa. giustizia, coardinumento dei sen;fzi e lntcress! pcncrau e uo:.lo11ali) t? reBti· tv!rc al clttcdtnf, attraverso t loro enti particolari e 1ocali, quclfa. sovranttd che 1.nmw 1>crduta, che anzi non han· no mai vcramc,1te rscrcitata, ht modo l"loi! che la so1,rantt<l clic oooi parlL' cùl! centro per t·sercU1.Jrsl tlila perife• sto ne'tla costituzione deoli Statf Uni- ment<rneo, era sovrastuttum, e dd che a ~ in quella Svtz::era - cosa spcttt. Napoleone ne aveva conservato .e tra· a'&'ammintstrazlone federale centrale e sm.es .,o perchd era fatale .e acquisito c~sa a quella particolare della reotone, alla storia deU'uman.itd. per modo che i poteri e t campi di Dio svazzcrtl via t·utto: i parlamenti, azlonc rtspcttivl ,restino fin dall'intzto il ~1to dell'eouaoltanza, la dt.'m0crazta,· ben dtstinti e n01i interferiscano. La cl rif!,arà il. buon tempo anf:ico, coi StLOi stcs.iw ,·tvartlzlone tn. Reoionf Potrcl prtvileg4 i tre stcdt, e al <Nsotto la ple• essere fatta in un primo tempo dalla be s~ma diritti e senza pretese, per U stessa assemblea costlt-uento la Quale meoUo dcli.a Francta, del trono e del· dal momento che sarà chiamata a for• ''aJ,ta_re.per ii meoUo del m?rtdo! marst con elezicmf a circoScrizfonc re· Svmsero in Quel senso; nusero t _ba· atonale, troverd nel suo seno, per ogni stoni nelle _ruote al re che voleva rl1or– -reotone, i Ieatttimt rappresentanti. mare ... I TiSUltaU (i raccot,sero nei. lu· Nlnt mivorta molto agU effettt praUct olio 18 30-, eh~ /a rlpartfzt.cme in reqiotU r-lstùtl in b- •• un primo tempo incompleta o fmpcr• fetta. Le rcotonl potTanno in, seauito dclimftarsl meollo e trovare la loro ri· stcmazlone defin.ltiva nel campi di competenza che la CostUuzfone avrà loro assegnato e secondo le particolari condiz:ont e preferenze. I Comuni, che neUa mta concezione federale do• vranno ess&re la fon.te viva della so• vra11itù nazionale 6 delL'autoritd che si svilup])crù al centro, saranno essi, con le loro rappresentanze, chiamati ad ornanlzzare la Re(Jione, per modo che la Reaione -1-apprescnti un. potere derivato daì Commif e non gfd una au.– torUà sapra di essl, u.11aspecie dt con• sor::to cloè ver interessi e neccssi.tù. comuni. "IL PONTE,, Rivista ,n.en1ll0 dJ poWfoa e letteratuns. diretta da Piero CClamafldnU SOlL\IARIO del n. 7 (ottobre J.9-15); Il Ponte, L' ercdltd del bGncaroWffl; Co.lamandrcl, Govemo e Costituente: Ber~ tollno, Problemi della ,,-fcostruzione,- Je. molo, La traqedla lnavt1er'tlto; Pancl'3:&i, Sottosuolo e romanzo: P. C.• L11asu,1crlt. tore; Lorla, La niusa,· Stupnrich. 'l'rle1,e: r. Le rive e Il caQt Gartbaldl; n 11roccno ZO:mbonl. di Amia LorcnzcLto: Recensioni; Cantiere; Il Novellino. (Own Edltrlee Le llfonntcr, Ftren7.e). Non mi sembra che a tale so?uzfone. fctleralc, ostino particolari dlffico)t4. " [ L p OL [TE C N [CO ,, A, contrarlo 111!sembra, anche nella t>ratica, moltu semplice. Basterebbe per. realizzarla essere d'accordo sul. punti di partenza. F'cderalismo (blsoonerà pure render• scue versuasi!J non è affatto un tc11ni- 1!e am.biuuo e ra1>presenta un prlnci• pio untlario anche là dove le sepora.• ::Ioni ed.~tcvmio. Nel'l'ttnitd ll'ltalfo oii! esistente e u.~ccntc da una assemblea costituente unitario, come sa,tl la no– stra, 1wn potrU c11ernpprescntarc una fonnr. di mir1liore oruanizz.aztone in· tema e qutntli di nurg(Jiore Uttitd. Il termine federansmo ;, ver me U so!o tcrmlne c!te tn solttztoni ai Ubcrt.4 puù essere, n.ell 1 11niLd della "Nazione, con-- trapposto nt termine ccotr-.Jli.smo che è - come abbl01uo esperimentato t,i /ta– lla a com.e ,-.'è 1>istodouunoue - auto· ri.tm" 1o ed op1,ressivo. E' llJ)P8ffiOIn qu~ti giorni Il nuovo set– tlmanule dl eultura eIl Poli-tecnico 1. ed.i• to da GIUllo Einaudi e diretto dn Ello Vlttorinl. (Direzione: Milano. vinte ·runt. sln n. 29). Questo sct.t1m:m1tlc Intende l'Cal!zzare un"opera di dl\'uJsazlone culturale p!ù. po. polare e lmmcdlata. AJ tempo steew, chie– dendo di i>ortare la cullurll: ad lnterc-::::sars1 d! tut'.! ! concretl prob!cml socl:1U In mo– do da ~lovare all'opera di rlgc."lcrtizione della soc1c11t lt.31lana. Que.'ito nuOV"O [~ornale è per dl più !ar– g-nment.cIllustrato di foiogr:ific e d~'111 di noti pllt.oli e grnflcl. Esso uscirà 11 sa– b:.1to al prezzo dì L. _12 U numero. • I 11. u,no ,lei prossimi numeri pubbliche- ria ·vlncolw1do tutta la Na.::ione, 1Jll1'fa ---·- ------------ remo "l' art.icolo di iavec,: cic!Ua perlfrria per !ltilt'are al centro. L' r.ssembiea co.-.tUu.tntc pol,tl si,o– !Jl/arc lo Stn!o, cosl come om lo I rol:a, dl quella autorità e di quel diruti che "O Rl ltNTAMEN1'I CUL'J'URALl,. :r ,11.ug :~ ~f r~~:lr. f',7!{~!:';~!J t~it 1'i;: SO:\lf.L<\HIOd(!I fascicolo di Ai:osto.ScL me11to arqu1stera,mo la loro voesllJl• tcmbrc: · iild di fldcgu,arc la loro organfa.w:;ione Fe1Teltl, ll fenomeno delta.scUstone det. e ia loro ammirùstmzionc ai crltrri e t•,wanfo , l11 pouibili:,l di utUl~azlone c,Ueesigenze della dta locale. Uosscm.· deU'c:ncrglanucleare; Jorlo. Rellgio:rfzd di bica costiwcnl'. potr(ì. alLresì, stabili- Ntcoo: Pel.'lez, Un son.etto dt Antonio do re al tem110 slesso la forma federate Ferraro.; Ello Mb:;liorinl, J.,aoeogr-ofia nel. del suo rmovo ordinamento e potrà 1 ,e scuote medio dEuropa,· Recensioni; Cr~ farlo benissimo su basl regJonoli. sta• nachc; nass~c. (C:.sa F'.td.ìtrlce Sa.'1ÙJ'Ol1, bU.endo In modo certo - com!', <lei re· Ronn). . CARLO SFORZA COMEE QUANDO CI AVVIAMMO VERSO L'ABISSO '--------------·

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