La Nuova Europa - anno II - n.40 - 7 ottobre 1945

-- 4 ------------------ L:A. NUOVA EU ll O I' .1 -------------- 7otlol;!'C JO!J -- GIUDIZI SBAGLIATI U N UPFICIALE subalterno brUan• nico che ha vrestato serv1zto nel• l' A.M.G. nell'Italia dcL n.ord, dt nome Jumes P. Reynotds, riferisce, std Tab!ct del 22 settembre, qualcosa deUe :mc espcrlen:w. Quanto espone farà an• dare tn brodo dl olttO!JiOle t reaztonarl no:drani che, neL periodo della sua at• tlvif<ì, devono essersi streut intonio a lui, fmpetrando e fmprec«ndo. 1-:cco qui alcuni suot ofudlzl. Stil 1mrUytani: « Tra essl ho fncori– trato alctmi bei tipi tunan! e tm esfouo numero dt nuclei ben discfpUnaU, ,na ''imm.ensa maggioranza soM dei gang· sters mossi dalla cuptdigta del ouada• o,io e della oloria; e pe,·clò a 11ull'altro tc11dcntì che alla rivolu.zlo11e dc, ,,role– ta,·tnto. Stan110costruendo, della loro azione. un variopinto e completamente falso ,nfto, che veTTcl tnseo11ato per I :meati nelle scuole italiane•· S111 comitati di ltberuzlonc: e ••. spcs• 10 st trovane tra essi accesi bolscevi– chi clic ri sono mascherati do Uberalt B da socialistt perch~. sulla carta, tut– to sJa a f)OSIO .. Un'altra cosa che tuttr possag9ono in ugual. niis-ura é la deter– minazione di ·mantenere a· ogtu costo Il Ioro pot.cJ'c,cui si accompagna Il dc• !lderlo <I.i esercUare questo potere in- direttameute. attraverso un fantoccio onore deL luogo, o per chi avesse una Consiglio economico e sociale per pro– cU ammlntst,·azioue comunale,. posizione equivalente. Con essi ml rl· muovere 1 diritti dell"uomo, ed U Con• Su ol'tlallani in genere. (o su! comu• 1,;edevo tutte le mle liste. e ottenevo slglJo stesso è autorizzato a consultar,. nfstt): in/onnazionf sI, oonuno deou indtcau. sl con organizzazioni nou governaUve e In mo?ti modi la paura, che as&alc specialmente su quale fosse fn, realtd interessate alle questioni di sua "Om, facilmente gli animi degl' ttalfani. è f! suo atteoofamcnto politico,. pctenza, previa consultazione con il una strenua alleata del partito conm· La candida confessione et apl'c rnoW ~~:_~~t~a~\~ 1 ~! :~;:~~tng~~~e (:ru~ Jf:~ nista. E questo morbo della paura, a splraoli e luci. Giureremmo che la vi· Ma a tale ripetuta eco delle c~lgenze cui gl'it~liani hanno tanta predtsposf- sita che vemmente contava era quella umane ha corrisposto un lri-lgtdlmento zfone, aumentci grandemente la cUJfi· al « signore del luogo», e che quel.la at della tradizionale concezione della SO" coltà d! mantener i'ordlnc, poicli.t nmt parroco era un omaggio senza conse- vraru.tà statale, che ha imJ)Ostoal poW st riesce mai a ottener testimonianze t]tumze f)'Tatiche cl~ il Reynolds, catto- l'i d'intervento dell'organizzazione tn, contro i banditi,. Uco, come lo dtmostra la sua collaber ternazlonale limiti tait, che le facoltà Questo signor Rey,lolds. come S'l ca• raztonc aS Tablet che t li setlbnanale attribuite amAssembtea cd al Const,gllo ptsce dal contestO delle $!te a/fermazio- cattolic!) dell'Inghilterra, fJOT(Tevaalla economico e sociale acquistano solo ni ha compiuto le sue esperienze uni• $tUJ religione. Quante mal visite olt uf- una runzione di stimolo per l'atteggia, ca;ncntc tn piccoli centrl e fn vmaooi: (ICialf. dell'A.M.G., dell''A.C., dell.e mento dei singoll stati: !ermo 1-cstan• il qmzdro che descrfve appunto nel vil• F. s, S., del comandi e dei servizi han- do U principio che solo la volontà de• laggi puè> aver avItto qualche riscontro no fatte -at « signori del luogo 1! e con gli stati può u·adurrc in obbligazioni con la realtd, ai momtt1to di ouella quaU spettacolari conseguen.zc! 'Non ~ internazionali le 1·accomandazlonl che · ch'egli chfa,na la « cosi detta• libera• mai occorso alle loro menti U fatto. o potranno essere adottate clall'Assem– zi.onc, qnando <:fob st doveva crca,·e i• ltan considerato senza importanza. blea. (lai 1iulla un embrtone di vfta po!Uica che i « sir,norl del lttono » erano i pri• Le varie :iffcrmazloni om esposte e amministrattva e t partigiani passa• mt fascistl del luogo, o, r,eooto ancora. restano quintll in buon:1 Jl:l.rtc teorl.– vano ex abruplo dalla lotta clandesti- oU armatori e i mandant! degli squa- che, poichè nessu11:1procedura è pre– na alla vUci civile. Afa é superfluo ccr• sd,-tsU vaohi che altri avessero rf. vista per l'intervento clell 'organlz.za – cm·au gitLStifi.cazlont diverse d4 qucU.e schiatD 1>cr loro· st pensJ all'Emma. zlone internazionalo, qualora uno sta• che egli stesso et offre. confessandoci. alta Valle padana, d'ove il Rcynor.ds to violi 1 principi che vt sono contenuti candidamente il suo nwdo df proce· avra probabilmente avuto U suo cam· nel confronti dei suol citta.dinl. 1 quali dere. e Appena g-tunto nel vlllaagio _ po d 1 azJone. Certo. volendo far cose restano sottoposti all'arbitrio del pote– culi dice _ Tiunfvo Il Comitato ·di li- gradite ai slonorl, nè parUoianl nè Co• rl statali. Ed a garantire e!ftc~cernen– ,mtaU tU liberazione vossono esser vi• te si; st.'\tl da. una. 1.nterpret.nzione .e• bera...-ione-. e dal m.embri -ml facevo sH tn buona luce; ma st fanM cose sten 81va che potesse autorizzari:= Inter. conscgtiarc una Usta dt nomi di dest- sgniditc O dannose all'Italia. anche 80 ventl nel ~01·0 ordlnaJ?ento Interno, 11 unati alle cariche pubbliche ..• Ate nr Intonate allo spirito reazionario che par, 7 dell art. 2 statuu;ce che e nessu– u.scivo poi coi 11omi che mi avevano non sanl certo queJto mettiamo, del na dls])Osizlone contenuta nella pre- conscon.1tto. La mfa vnma visita e1 cattorJct°laburlstl • • sente Carta autorizzerà le Nazioni U~ per U parroco, 1a seco11daper H sl- u.m. ;;!~1e~! 1 ~ 1;~~~1 1 i:n~~~i~ ~ ~ 1 ~ ================-======================"'- ~~Y~c:~te:ì11: r 1 ~ 1 i~~:rs~o~~~'et':a~~ TUTELADELLA LIBERTA' di per la prima voltn concretavano la applicazione della Carta Atlantica elle li aveva Impegnati alla restaurazione dell'autogoverno presso quel 1>0J>Oll che ne furono forzatamente p1i\·ati: I Grandi si impegnavano a ci creare te condizioni», nelle ,QU3.ll i popoli llbe– r:1tl possono CEerciture i diritti all'au. togoverno, assistendo in comune 1 po– poli dl ogni paese liberato o sateUlte dell'Asse « nello e:tabUirc autorità go• vernative provvLc;orie in cul vengano larg.1mente rappresentati tutU gli cle– menti democratici del1a popclazlonc e che sl impegnino a stabilire quanto prima J)OSSibile, attraverso libere ele– zioni, governi responsabili dl fronte :1lL'\volontà popolare•· I poteri d'in– tervento del Grandi si delineano per tutto il periodo dl transizlone che de– ve culminare nelle constùtazioni dei corpi elettorali: 11 potere clel governi provvisori è condizionato all'assolvi– mento del compito loro affidato e nel tempo stesso i Grandi debbono garan. Ure tale assolvimento, poichb la sem– pllce lsUtw:lone di governi provvisori, come ha èlich!arato recentemente il sot,. tosegretarlo americano Grcw a propo– sito della situazione pcfacca, hon Jl. bera l Grandi dalle responsabilità as– sunte a Yalta. Secondo lo spunto di tale dichiarazione, le Grandi Potenze si riservano il dlrltto di vigilare sulie eJezionJ, qualora situazlonl particolar• mente delicate si venissero a determi– nare, tali du pori·c tn dubbio le ne– cessarle garanzie di libertà e di metodo richieste per una ltbcra consultazione popolare. W.li c1uestion1 a modi di soluzioni pre– viste dalla presente Carta». Tale nonna, oltre a lutto, inlblscc ogni evoluzione che Potrebbe essere in• coragglata dalle facoltà concesse alla Assemblea ed al Consiglio economico e soclnle, Poichè anche se l'attività di <iuesti. organi porterà alJa conclusione d1 accordi internazionali. in caso di successiva violazione, le Nazioni Uni– le non potranno intervenire per aUuar• ne le riparazioni. Se un membro della organlz:t... uione non tenesse ln rJebito conto 1 principll della Carta, coartan• do le libertà fondamentali dei suoi cit• tadinl, nessuna garanzia internazlona• le ne tutele1-ebbc la reintegrazione; gl\ organi delle Nazioni Unite uon posso• no ne1>pure essere lnformaU dal sin– goli cittadinJ, secondo H sistema delle petizioni, adottato nella Società delle Nazioni per J:1 tutela delle minoJ·anze etniche e delle popolazioni sottoposte a mandato. Una sola eccezione inolto generica viene posta alla nonna del• l'art. 2, poichè essa non 1>uò prcgtucU– care l'appUcazlone delle mlsu1·c coercl. tlve contemplate in caso di minaccia alla pace, di violazione della 1x1cco di aggt·esslone: ciò signUica che 11 Con~ slgllo per Jn slcu1 ·er.za patrebbe consi– derare determinati attegglamentl di uno stato nel prol)rio ordinamento in• terno, contrarli al prlnclpil cd al fini dell'organlz;,.azlone, come susceltibHl di turbare la sicurezza Internazionale e quindi passibili di un lnten•ento del• l'organJzzazione. Ma 1>0lch?! gli arti• coli che regolano l'~zlonc del · Consi– glio per la sicurC?.za uSlno esclusiva. mente la terminologia tradizionale di controversie attriti e (.'Onflittl Inter~ nazionali e non ranno alcun rl!erimeu, to a situ.-izlonl intci-ne suscettibili dl intervento, anche tale intel'prctazlone può Ynlcre solo tn cnst estremi, in cui dalla soppressione dei diritti umani fondameutaH nell'ordinamento interno di uno !>1:!.to dertvi un pericolo diretto per la sicurezza internazionale. NEI NUOVI ORDINAMENTI INTERNAZIONALI G LI avventmentl che· hanno con. dotto al conflitto hanno consl derevolmeute allargnto gU orlz- ~~~ ~~ia ~:e~~~~t;n~. ~l fclto di squilibri politici e sociali ncl– l'lntm-no dl uno stato. Il tmsrerlmento dl motivi e conflit. ti interni sul piano lntcrnaz1onale non costituisce per sè \Ul.3. novità nclln storia ·dél rappartl interstatall: basta ricordare iJ principio dell'intervento ncgll affari JntcrnJ, atluato nel con– ,;rcssi ùella Santa alleanza, per r!sta. bilirc 1 regimi assoluti mlnncclatl dalle rivoluzioni libernll;ed In seguito odot– tato dal Concerto europeo alle crtsi Lntcriort dell'Impero ottomano. La co– stituzione di nuovi stati nell'Europa o– rientale cd il considerevole ingrandi– mento di alcuni di essi, avvenuto dopo L.1 prima guerra tnondiaJe, presentaro– no nuove manifestazioni d'Intervento tutcrnazlona!e, nel detenninnrc e rego- -1 lare i rnpf)Orti d'ordine Lnterno fra sta. 1'. to e n1inor::1n,-.,etniche e religiose. 1; .:ultima SUeJ,T.!, però, ha dato un va• lo1'Ccapitale alla necessità dcll'lntercs– s..1mcnt.o della comunità intet:nazlon:t– Je nel la natul'a del regimi, cl1c 1·c,,o– lano t rap))Ort\ lr..l Poteri co~"tltuitl e cittadini, palchè \! risultato che oo (lUC– sU rapporti non sono fondati sul ri- 11pctto da part.e dello stato dot dlrittl univc1'Snlmente r!conosciuU açli uomL nl Jn regime demOCl'atico, Oirtttl della persona umana e libertà fondamentaU che ne permettono l'esplicazione, gli obusl commessi dal poteri stataJl nel violare taU libertà creano un clima de– lelel'io e suscitano forJ.c rovinose per l'ordine internazionale. Lu sicurezza t.ra nazioni acquista quindi un denominatore comune con la sicurezza cl1e deve g-,u·antire ll Jl. bero e naturale sviluppo del rapporti trn stato cd individui suol clttadlnl, :mlla base dei principil democratici. Lu convlvcl17.apacifica nella comunità Jntemmi:immlc deve perciò essere ga– rantita <la un duplice ordine ùl limita– zlont ctcll'atUvitft statale: uno tradizlo– n.ilc che dctt.1 ad ogni &lngolo stato UmJui1.ionl derivanti dalla convlvcnr.a con nitri stati; l'altra Jimitozionc, dl mllura più delicata, \'iene 1\nposta al~ l'a7,ionc ùe1 poterl costituiti dnl dovere di risJ)ett..11·c 1c fondament..1.H lJIJcrtà dc– mocraticbe cui i ruol citta<llnl h:mno ùlrltto. J sranùi paesi de~.'.u.icl hanno pro!ondnmentc scntitd" nel corso del conflJtto le interdipendenze t>Sistenti tra 01,111,c lnlern~ionnlc ed 01-dlne in– terno, <lopochè sono stati coslretU ad hnput:,"Jiarcle ru-mi per la minaccia. che deriva\·a alla loro stessa esistenza d:1i regimi lot.tlttari. L... 'l gue1Ta assunse una funzlone ideologica, tcnùendo al fine di ahbattcr~, oltre :1lla potenza m1Utr.re dcll'avvel'sarlo, gli orcilnamcn– tt lnlerni e i sisikmi ideologici che ave– vano determinato l'Jmpiego aggressivo ali quesL1. Ma polC:hè La vitto1·Ja non si esaurisce nello tmnlentamcnto di quel– le !oi-ze materi:1ll e 01orali contro le quali si è combattuto, quando i.:i è do– vuto passare al plani tll rlcm.1ruzione della pace, è balzata la ne<:essità d1 restitu.ire gli ordirtamenU democratici al popoli che ne erano staU privati con la violenza. Lo sconvolgimento dl tutte le 1.stltuzlonl politiche nei paesi europei satelliti dell'Asse od occupati, C:1usato dalla guerra, rende immane l'opera di restaurazione dcmocraUca A parte le d1fficoltà di ordine politi– co e psicologico, la restaurazlone di un regime as..'iolutogiuridicamente era un affare abbastaru-.a. semplice, polchè t poteri statali erano depositati sul ca– po di una singola persona, il sovrano legittimo: e bastava il suo ritorno sul trono per attuare la restaurazione. 1J regime democratico, con le sue com– plessità ed l suoi moltepUct organi, con la necessità dl un periodico rin– novamento attraverso la consultazlone popolare, richiede ben altro. La re– staurazione dei reg1m1 democrat1cl In Europa non si è potut..1.csaw·lre nel semplice ritorno del goveml in esilio. ma ha richiesto al srandl Alleati for, mc di os:sistem:a che sl son dovute at– ,.. tuare con veri e propri Interventi ne- Non a torto si è parL1to neJla st:Jm• gll offol"i degli stati llbcraU. In alcuni pa brllannica di un:J. vera e propri:> dl essi, la situazione è stata aggravata « sovrnnHà temporanea 1> sull'Europ-t da conflìttl tra 1 governi uomtn.ali In assunta dal Grandi pei· n periotlo dl esilio ed autorità cosUtultesl sponta. trapasso tra la cessazione de11c ostl• ne:Jmente in tc1:rltor!o nazionale l>Cl' lttà e la reall,;zazlor.e di -stabili cou– dlrJgcre la J-eststen7,0: J primi forti di d!;,Jonl di p:ice. Ma l rnppcrU J"inter, una legittimità formale. gli altri di una vento per Ja tutela dei prtr.clpi demo– legittimità rh·o1uv.lonarla scaturente cratlcl si sposta quando passiamo al re. dalla lotta contro l'invasore. I casi tu- glme dl pace ed alla. nornmlizzazlone goslavo, greco e pol:Jcco sono sta.U og- dei rapporti internazior.aU. La tutela getto d"int.ervenU dei Grandi. Più ur- del diritti fondamentt.U umani e poli– gente è stata la necessità di interven- tlci ha tro,rato una larga eco nel!o Sta– to negli affari Interni del paesi ex-re- tuto delle Na,donl Unite. Era d:1 at• miei, nel quali i vinc1torl hanno auto• tendersi che alcuni dei poteri assunti rizz.ato la restaurai::ione dl regimi dt:'- provvisoriamente dai Tre Grcncit per mocrat.ici, oJtre :1lta llquid:1zlonc del si- ·g:1rantire la libera esplicazione dei re– sterai tot.alitali cbc oostr.tuh•a un vero gimi democrallc1 fossero trasfcritl al· e J>roprio fine tll gueiTa. Ma in qucsU rorganlzzaz!o11e delle Na1Joril Unite, casi, come nc.lbt situazione itaUana, lo perle.:ionando 1a· tutela delle llbel'tà tntcn·enlo è swto determinato da clau.. umane neU'nmbito della nuo\·a 1'>11tu. sole ili re.:..:, che hanno J'cgolato l'in- zlone internazionale. n prcamlJo?o de!– tci·vento per H riordinamento della vi- lo Statuto afferma la fede delle Na– ta politlC:1 <lei paesi vinti entro fa sfc- zioni Unite e nei fondamentali dil'itti ~:Jz~~rtl derivanti dal regimi ar• ~~~u~~~l~~~~'::elfa ~;;~~~; Il sistema. d'J.ntervento 1>e1· la re- za del d1r1Ltl ùegli uomini e delle don– staurazione dei regimi democraUcl sl ne»; u·a gll scopi dell'organizzazione ~ è quindi imposto su basi iùlbastanza stato incluso quello di «Promuovere cd vaste e con una comples.tjtà eh.e tra- Jncoraggia1-c 1l ti.spetto per i diritti scende i UmlU lnfatali, per la steSSél dell'uomo e per le libertà fondamenta– natura del· compito da assolvere. Una 11dl tutti senza dh,1.i.112.tone di rau-.a, progrcdiente uniformità sl è and.1.tade. di SCS'..iO, di lingua o di religione» (ar– lineando nella misura e nel metodi col Ucolo J, par. 3); nll' Assemblee\ gcnez'll• iua~~~~ra~r;~l d~t ~~v~~=~ !~~~lJ!i~J~::it~mJ~~iz~zt;~ Uci nei J>aesi vinti cd in Quelli nllea- ili tale fine (art.· 13, par. 1, b). Anche ti, J>et· una spiccata unalogia di situa• H ConslgHo economico e sociale e può zlonl che si svelavano comuni a buona !are delle raccomandazioni allo t,;00po parte d'Elu·opa, al cU là cU osnt dlsUn• dl promuovere il rispetto e i'osse1·van. zlone tra vinti e l'incJtorl. Tale comu- za del diritti dell'uomo e delle Ul.>crtà nanza di situazioni e la conseguente fondamentaH pCJ· rntli », prcpm':.lndo uni!orm?t...>1. di crite1·l d'intervento so• progeUJ cli convcm:loni o 1wcndcndo no state esplicitamente ricono~ciute l'inizlutlva di conrcrcm:c inu:rnazion·•– ne!l:1 dichiarazione dl Ynlt.., ai popoli li (art. t;2); l'art. 68 prevedC tnolu·c la liberati di Europa, con la quale t Gran. istituzione di una commfs:.1ont! del L'organizzazione delle Nav.ioni Uni• ~. avl'latasi lungo Ja buona straùa che potev:1 condw-la ad uu:i efficace ga. ranzla della « Ubertà dnl timore,, at– tuabile soltanto in un sistema interna~ zlom1le che tuteli cli uomini ncll'e:,,,>lL cazlone delle loro libertà for.tlamcnta• !}r~1-~~!~ 1 i: ni~, 1~1dl:Ota~t diritti dell'uomo e le sue libertà fon– d.1.ment.allinteress..1.nol'ord.Jne interna• zlonale; per a.. ,:e.:,,--taJ•sl quasi ipnotizza– ta di fronte al dogma della sovranità statale, quando sl è trnt.tato di attuare concretamente la tutela internav.ionale che naturalmente viene suggerita da tale interessamento. l Lcnnlni di con• trapposizione tra stato e popolo, tra ocii11amenu giuridlco·po!lticl e libertà um:rnc restano h1 Jllcna emctcn1.a, C l'ordlimmento intcrnnziomi:le ::mcor.1 una volt.a si I) schierato dnlla parte dello ~-tato, accogliendo solo subordl– natamcntc alle esigenze di quest'ultl• mo l'appello dei complf$$1 umani. troppo a lungo mina<.-ciatl nelle toro cJemcotarl esigenze dn1le 1 ngcrenze e datli abusi del poteri statttll. La Olrta delle Na?Joni Unite ha m;inc.~~oallo scopo, òiscllludencio solo un·m1tust.1. e dl!flcilc vb per J'aff<:rniazlone concre– ta dl un prtnclplo che ha Ispirato pro– fondamente nelltl lotta i popoli, ancora unri l'Olta costretti entro le maglie di una sr.etetà tra stati, che 1;on Ei avvia n divenire società tra· i popoli. 1x-r U bene d,-:i popoli. BA~ft,10 ClrU,DEA

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