La Nuova Europa - anno II - n.36 - 9 settembre 1945

LA NUO\Jt4 EUROPA SETTIMANAI;.;E -1:)l' POLITICA E LETTERATURA ANNO Il - NUMERO 36 ♦ ROMA - 9 SETTEMBRE 194~ ♦ IN QUESTO NUMERO: ATf'~"'~o't~~~A's ,.v';.;~,~~~; GUIDO DE RUGOIERO: RE P UD- p, 6 BLICA PRESIDENZIALE O L(Ol-lELl,O VENTURI: IL MUSEO– REPUBBLICA PA/t.LAMEN• SCUOLA , • , • , •• , p_ 7 'l'ARE •••.••••. P. 1 ·ALBERTO SAVINIO: ILLUSIONE HAROLD· LASKI: VERSO IL AJUN- -DEL DE/oJNJTIVO •• P. 7 PO NUOVO, , •.••. p. 2 ·BAHBAHA ALLASO!II: •LEIBNIZ• •••: LA SETTIIIA.NA • •• p. 2 DJ COJ..,I.;RUS ••• , , p. 8 GAETANO SALVEMINI: F E R R UC · . CIO PAlHtl. , •.•. , p. 3 continuamente posta a.Jla mercè del partiti e delle Joro.,.-ptù o meno effl• mere combinazioni. Swcialm-ente nei paesi dove l gruppi pol1tici. Lentlevano a moltiplicarsi e a frazionarsi. rom pendo cos1 il gioco tradizionale del due partitl che st Rlternano Q.Igoverno e si controllano a vicenda. Il parlam<Jfl, tar.Jsmo ha reso precario il potere esc· cutlvo, provocando conttnue CJ'lsl di governo, che toglievano ogni conttnul• tà alla vita pubblica e au·ammlnlstra, zione dello stato. e quindi favorivano . UGO RU!o,I-'OLO: LA. (} l u N T A DI LUIGI RUSSO: s E N so o I u RIDI. I Indirettamente lo strapotere della bu· DON OONZALO, uv Vt'RU CO E SENSO POLITICO o. o rocraz1a, che dlvcn\Va li solo elemento DELLA MEZZADRIA. o. 4 B~tlA 8 Mtt~~~:1/J8l i~-".1/o~tf." diJ~nNn;~~e~t~!iJencrativo ~on si TI e A. • • • • • • • • • , p. tò è fermnto a questo punto. La congcnl· VIT'l'<aO CAI..EF; E L, Es 1 s TE N. ta debolezza, del _covernt. parlamcnta- z l ,il s Mo _, • . . • . . . p. 10 ~~~aei:Su~i la~~e:'~ev~ v;~e ~~~:t~~:: PIETRO PANCRAZI: TIR I A Jt. O IL COLLO ALLA PllOPAGAN• DA t . .. P- 5 FRANCESCO :.JOVINE: TE A T n O p. 6 ERNESTO BUONAtuTI: LE Cli I ES E pcrchè Je eslgcn2e unttar\e msopprl– I N G LE S J E l~A SOl,IDAlllE• mlblll nello stato moderno. non poten TA" lNTERNAZIONALt: p, 11 do trovare tn essJ un adeguato ap~a– REPUBBLICA g3mento, hanno finito col soppiantarli con nuova forme illegail e violente. - E da notare però - e il Ri2zo lo nota èon molto- acume - che, mentre l governi continentali si disfacevano. lnvece nella terr.i classica del parla– mcmtarlsmo, cioè nell'Inghilterra ..avve– ntva· una trasforma2ione profonda, P R E -S I D E N z I ALE- i~iEr:f~J~~tt:iri~;~1~ti.~: . . l'evoluztone poltt1ca. E' avvenuto infatti che. con un mo• · to che s1 delltteava più lentamente nel O 'REPUBBLJ(.,A PARLAM"ENTARE passato. ma Che si è molto accelerato i .,; · . negli ultimi decenni. • Il primo mini· stro - .cnpo popolare (attraverso l'e– lezione), capo del partito, e qulndl N ELL'lpotesl che venga instaurata I sta tstttuzlone e sull'app\lcabllltà dl ln Jtalla la repubblica, sorge la essa sotto altri cieli. Il reglmP prcsl• qulstlone: di qual tipo sarà que• denziale in America è strettamente sta repubblica? Due forme di rci;i:lme connesso alla forma federativa dello repubblicano cl offre l'esperienza sto• stato. Esso nacque per vincere le ten• rlca contemporanea: la repubbllca pre- denz:e cen·trlfughc del singoli stati sidenzlale, secondo li modello amerl· coinponeuu la fe<leraztone. che, non cano. e la repubblica parlamentare. esse-ndo mlnacclatt da pencou esternt. secondo il moùello francese. erano portali a dlBSoClarst l'uno dal· Queste forme sono state accurata· l'altro. mente anal12iate nella toro struttura Il rafforzamento del Potere centrale politi!!a e giur:tllca, e messe a confron- fu perciò una necessità che s'Impose to l'una dell'altra. in una recente pub· lo alcuni periodi di grave crisi lntcr– bltcazlone ltallana (G. B. Rizzo, La na. tn particolar modo durante le repubblica presidenziale. Edizioni tta· guerre di liberazione e dl secessione. liane. Roma. 1045), da cui prenderemo Ma esso aveva il sy.o temperamento le mosse per un rapido riesame. nel fatto stesso dell'csJstenza del sin· Il Rizzo definisce la repubblica pre· golt stati, ciascuno del quali avocava sidenzlale come «una forma dl govcr- a sè un notevole numero dl funzlonl no dello stato liberale. ossia dello sta· pubbliche. Quindi, per"quanto forte ed to di partiti, nella quale la compcten- esteso, ti potere del preaJdente era za di determinare l'Indirizzo politico sempre. ed è tuttora, llmitato a Quel e di partecipare alla sua attua2\one compiti che nessuno stato particolare spetta a un capa papolare. 11 preslden• poteva adempiere. e che invece nasce, te. chP. è, nello stesso tempo. capo del· vano dai loro rapporti reclprocl e dal· Io stato. del &'Ovcrnoe del partito do- le loro esigenze comuni. ln ultima l· mtmmte ». Infatti li presidente. che ~ stan.za . malgrado Je,apparenze dlttato- 11 leader di uno del partiti tradtzlona· rlall, la democrazia americana è tut- 11. è 11 rappi-escntante della nrngglo• t'alt;o che centralizzata e dlspoUca. ranza dell'elettorato ed è dlrettamen· te respansablle verso di esSa del\'lndl· leader della Camera del Comuni - è diventato anche il capo incontestato del Gabinetto ed è stato, in tempi re– centi, riconosciuto anche ufficialmen– te come organo a sè stante. A motivo della nuova figura del primo ministro. ti gabinetto perdette la competenza dl fissa.re collegialmente l'Indirizzo poli– tico, glacchè questo venne fissato dal psi1110. li..Jntstro. sce.!to sulla base del· l'il!dicizioné plebiscitaria del corpo e– lettorale. Sl attuò.. cosl. quel tipo di gabinetto che è stalb definito e mono· crattco • In contrapt)Osizlo11e al e col• legiale ». ln quanto è soggetto alla di· rez!one di un slr.golo ». In altri termini. li regime parlamen· tare, che nei continente è falllto al suo scopo di creare un' gOverno cffl– clente, nell'ambito della libertà e della democrazia, si è Invece adattato :il tem· pl nuovi nella sua pntrla originaria, avvicinandosi gradualmente alla forma del re&1mc presidenziale. QuaH ammaestr.imenti possl.m10trar• re da Q.uesto rapido esame per il no• stro ce.so , che più direttamente c'inte– ressa? Prendendo le due forme. ciascu– na nella sua figura differenziata. esse Un carattere molto diverso ha la re· presentano vantaggi e svantaggi note· ~~-b~~~a hf f 1 1a~~n:~efl~ t~~~1/rtr~~~: voll. La forma presidenziale può dare ztone bri9tnnlca. In essa vlgc u prtn• un gov·erno forte; ma data la natura c.!plo della divisione del pater!, per rigidamente central'.zzata dello stato cui il presidente. a somiglianza del re Hnllano, e date le .recenti esperienze d'Inghilterra, regna ma non governa, dittatoriali, che esercitano ancora. In e il governo è affidato a un gabinetto virtù dl ricordi non cancellati e di es\• 8HOIZIONS IN A.BBON. f'OeTAL& UNA COPIA LIRE 10 I •,. • L A sostanza ultima della polem.tctl ,. LaskJ-Ncnnl rlouar~a - come fu avvertito subito da Nuova Europa v1,bblfca11dol'articolo qt La3ki - le re• t, : fazioni tra soclal1,i;moe comunismo. DI > --1. cM parleremo dJ proposito, presto. La O forma. o l'occasione, della polemictJ stessa b stata l'Jmp1ttazione (dubttau-------- va. ma non tanto) fatta da Lasl"i a Ne1tnl dt tntenziont dittatorfalt e {a smeutua di Questo. Della sincerità della smentita non dublticm10; e troviamo anche naturale ll lamento di Nenni per averf. Laskt espresso clamorosamente I suot Umori vrima cl'inf.,rmarsl meolio. Jfa non per <l"esto diremmo che {'arlicolo di liaski. mwhe nel .tuo aspetto di VfJl· - mica pc1·sonate. perda valore. Esso 11e conserva anzi molta, per due ragioni: 1>erch~ dimostra a Quali tnterpreta– zio11lpossano dar luouo certi 1iidirizzt e certi atteoolamenu come n «fu.sia-· nfsmo • di Nenni, anche da parte dt chi ou è « comvaono ». e non i certamente 11rntdl.1vosto verso dt lui; e perchl couferm.a c~n quanta decisione, con ~l– quanto rioore, co,~ Quanta. voss}amo l' dire, gelosia il partito laburista tnule• se - a1u:he net suol rappre.scntantl più. decisamente socialisti, come n IA1skf - 1·imo11ga attacc(lto alla democrazia:· per intenderci più chiaramente, alla democrazia occidentale. ANCORA DEI .CETI MEDI N o,,; ver 1l De Ruoolero. che que– :;te cose le sa perfettame,ue, ,n.a ver qualche lettore frettoloso che P"trebbe cadere in equivoco, ripetn quel che ho sempre detto, e ribadito qualche tempo fa rispondendo a{ Va· lianl: e eia~ che il « partito della cù:– mocrazJa • va co11cevtto non come un partito (economico-classista) dei ceti mcdl. bensl come q11eUoelle deve fare l'educazione e foroanizzazlo,ie politica di questt ceu. a.,soclandorl a tutti oU. altl'i elementi politicamente cosclen.H ed economicamente pro<luttiv; delta società Italiana. Com1>ito dr.lla demo– crazia è di supernre il classismo tanto net campo operalo come in quella dcli" media e piccola borohcsla, portando le funzioni e i contrasti economtct sul plano politico; essa de~e essere rlcmo– crazla d!l lavoro in quanto il lavora– tore vle11e assorbito nel cittadino. e rion 1l cittadino nel lavoratore- l,a vo– {ltica viene in teste, e non f,i co:la: e Il progresso economlco.soclole 1am 11uc> J}Ortarc alla sparizione dell'attività i;o– lltica, o anzi etlcO•t>Olitlca,ma l'dla $U4 Intensificazione cd elevazione. rl1.zo .pollttco del suo governo. l mi– nistri ch'egli nomina attingono da lui 11loro potere e non possono essere ro· vesctau da un voto di sfiducia delle assemblee. Anzi. « li presidente. deter– minando I fini concrl)ll che lo stato si propone di raggiungere In un dato momento, coordina e guida l'attività delle due assemble~ del Congresso e ne compone l contrasti, Influisce (at– traverso ti suo potere dt formazione dell'opinione pubblica) sulle decisioni della Corte suprema In materia dl con– trollo di costltuzlonallt~ delle leggi. tntervtenè nell'attività legislativa e di governo del quarantotto stati membri, ed ~ntro certi limltl U controlla e ll unifica.. In particolare, In base all'in• dtrlzzo Politico da lui fissato, dirige le relazioni lnternazlonall dello stato. provvede alla sua sicurezza Interna, vigila la preparazione di un bllanclo unitario. ·sollecita e guida l'Intervento dello stato nel rapportl sociali ed t'CO– nomlcl per soddisfare nuove esl· :~ 1:ì!r~ia~:nfo 1; ~:~~~d:sr:~:~~ gcnze nuove che potrebbero rtconfer· ad. esso del suo operato. fino al pun· :oasr~ ~~ 1!~~::[,i:n;or::i~te~!~e:~~ ,....,,..,,,,,...,,..,,..,,..,,,...,..,,..,,..,,..,, ~~ ~llùe~rfi3~~:~ se non ne ottle- facumentc degenerare nel dispotismo. genze». . Si sarebbe tentati di dire. con una sempllflcazlonc molto sommarla. che nella repubbllca preslden.zlale li presi dente esercita una specle d! dittatura. Ma quest'affermazione va Intesa in sen– so molto limitativo. non soltanto per– chè li suo potere dura per un tempo definito (4 anni) ed ~ soggetto alla san.Zlone del voto popolare. ma .inche perchè subisce. nel suo esercizio. un duplice controllo: quello politico e le– gislatlvo delle due as.semblee del Con– gresso, e quello giuridico della Corte Suprema. Ma v'è ancora una circostanza, di ca– rattere storico. da tener presente nel dare un giudizio complessivo su que- Questa forma parl3mentarisUca sl D'altra parte. il regime parlamei:,tare, è venuta gradatamente generalizzando ripreso alla sua fase prefascista, sai– net paesi del continente europeo, an- verebbe l'apparenza della llhertà e del– che al di sopra della distinzione tra li la democrazia. ma In realtà creerebbe regime monarchico e quello repUbbll• la tirannia del partiti e la debolezza cano. «Nella maggior parte degli sta· dei governi ad essi soggetti. ~ol~~~g~:1·d~;;e 13af!;~: ~u~~za~J~ L'ideale sarebbe l'adozione di una diale .(e prima dell'avvento delle dlt· forma mista. che però non è un'astrat– tature) era avvenuta verso 11sistema ta escogitazione dott.rsinale, ma, come -cosiddetto ultra-parlamentare. che pre· si è visto, è già un processo 1n fieri, supponeva la formazione di un gal>!· tendendo le due torme, nella· loro e– netto da parte di un'assemblea eletti· spress\onl plù alte e schiette, a rav– va PoPOlare onnipotente, che legifera• .vlclnarsi runa all'altra. Il fatto che s;i va e governava. L'accordo tra Il par· deUnea in Italia una forte tendenza ~a~e~l~~:n\~ g~~~~~~ 1;h~ef~ stl :~~= verso il riconoscimento dl lar~he au- parlamentare, sl otteneva attraverso tonomle reglonall. e più generalmente, ta stretta dipendenza, sostanziale e deil'autogoverno locale. racchiude una formale, dall'assemblea popolare, del- istanza a favore di una forma misia, l'organo «gabinetto». Questo aveva cito sl a\rvlclnl a quella presidenziale, quindi perduto, non solo ogni sostan- pcrchè non vl è pericolo dt dittatura zlale funzione di collegamento col ca- in un governo che, pur essendo rnol· po dello stato. ma anche quella for- lo forte. ha attribuzioni Um'.t.1te,per· male autonomia derivante eia.I suo ca· chè trova nell'autogove:rno locale un rattere di organo costlluzlonale •· rren·o alla sua lnvaderkZ.a.Ma l'ecces• La conseguenza di questa ipertrofia slva ,frantumaz!one <1elpartiti politir.l parlamentaristica è stata l'tndct,oJhnen- rende dlHicile che Jalie elezioni ven· to del governi, l;i cui eshitcn:z.avenl \'a ga fuori un leader, del tipo amerlcapo o lnglese, che passa imprimere un in• dirizzo unitario nl governo. Flnchè una coalizione dl tre o Quattro partl· ti sarà necessaria per formare una maggiort:mza, si avrà sempre un go– vemo debole, tanto nell'ipatesl parla• mcntaristlca, quanto in quella presi• tlenzla1e. li presupposto tndlspensab\le, li por• ro mium neces,çarlum di ogni riforma lstiluzionalc. è sempre la semplifica– zione e In concentrnztone. del partiti, o ulmcno la riduzione della loro plura• lità a uno stabile e saldo denominato• re. comune, che potrebl>'essere la pre– messa di una futura unlflcnzlone. Solo a questo patto potranno es5C:!remca• cl I~ misure leglslattve che la Costi– tuente adotterà per fissare la forza e l limiti del potere esecutivo e per sot– trarlo alle ece€sslve tngercn,ze del Par– lamento, alle deslgnazlont arbitrarie del .suol componenti per opera del par· titl e alle continue fluttuazioni del coa• lizlontsmo. GUIDO DE RUGGlERO

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