La Nuova Europa - anno II - n.31 - 5 agosto 1945

--8·------------------LA NUOVA EUROPA-------------- Sagosto,19-15-,– der.i.bile che rosse per diventare patri• monio comune. utile a tutti. Ragiona- _ mento che può piacere o no, conside– randolo vero o falso, ma non t!SSere travisato alla maniera del De Robcrlls C A R D U C C 1 ! ~~~~o df~~~·1~'.U: 0 cJ~p~~o ~:i:;~~IJ~ I des:der:mo l't.'le\':i.z.one delle cl;tSSI lnre 1N CA MICIA I ,tori, '"" am,·" ... •Ilo ditt,nn~ del pro - INarmto, sono fascl1nl, prtfosclsLI·, p()St,. J>er trovarvi una conferma a quello ch'egli crede ,11 segreto -ie! Pct.rorca • e che sarebbe « ben altra cosa da un fatto letterario, sia pure complesso. da una questione di stile. sia J>Ur dliii· cile. Un mistero. un m1racoro •. Fosco– lo intendeva proprio un fatto lettera• rio, anzi linguistico. E Il mistero, che nlcunl sooliono attribuire al genio. non lo riferirn già al mistero della cz·ea• zione p('ICtica,e tanto meno a «Quell"l– nespresso •· a «quell'indefinito•· a qucll'« enigma da sciogliere• che giu stamente il De Robertis tro,·a nclla li• rlca contemporanea e ingiustamente ,,uol ritrovare nella critica d~I Foscolo sulla poesia del Petrarca; quel mistero 11 Foscolo lo riferiva ai fatto che 11 Petrarca fosse riuscito, da sé, a lm· parare e scr1,·erc una lingua che nessu– no parlav;i e lui stesso non 1,arlava. 'l'anto vero che. per trovare un. caso analogo. aggiunge: • Cosi Pascal fu ma• tt'matico prim.:i delradolescenza e ~en· za maestro "eruno ,. Un mistero. dun· que, cosi poco p<>cticoche è addirittura pcd.:igogìco. Anzi, per ridurlo ancor più · hl tali termini. li l<""'osco!ossen•a che al Petrarca. al contrarlo del precoce autodidanismo di Pascal, « bisognava lunghissimo tempo, cure infinite. J>a· iz1enza incn ... >dlb!le• J>Crperfezionare la sua lingua. In ult1mo. a titolo di ri• prova. c'è da ricordarsi che l'attributo di «misterioso• a uno stile. era. J>erIl Foscolo. una qualifica negativa: come può vedersi nel rimprovero che mul.)ve al Gu1cciard1n\ di uùoperare una \In· gua «pomJlOS.1,nnsterlosa e arlificiale,. A QU('Sl: \.•semµt cli sollccita1.1on\. :ll· tri patre1 agg1un1Nrne. per parole come « sccrNa •· «allusione», «magia•· che passando dal Foscolo al o~ RolJertis mantengono 11 suono ma mutano Il senso- Più grave ò che \I De Robcr·tts fimsca col sollecitare tutt'mterl l di• scorsi S1illa U11111rn itali.una sostenendo che in essi il 1:-oscolo adombrò a: una stona della lelleràtura sotto il solo se- 1,!nodello stile•- ln effetti quei discor.,, contengono anche belUssunc o.<;Serva– z1oni di stile. tra le più acute della no· stra cr1lica: ma sono talmente lontani dal presentarsi come storia della let– te.ratu:-a sotto il solo segno dello stile da non esse.re . a rigore. nemmeno !:ilo• ria della letteratura. Sono, corne dice ll lito10 1 storia della lingua. che l'au– tore considera inscind.1bile dalla stol"la civile. morale. Intellettuale e lettera• ria di un popolo. E che la storia della lingua, nell'idea del I.-'oscoto. non senr pre coi.nclt.les.sccon 1a stor,a della 1,oc-– li1a,e tanto meno si risolvesse In quel• la delle forme stillst:iche. risulta da cen– to luoghi dell'opera, dei quali citerò il cenlUnesimo: «Abbiamo già veduto nel Discorso 1>reccdente che la t>OeSia italiana è poco atta a contribuire all'a• nalisi della storia della lingua•· Atrer maz1one che sarebbe assurda se lt Fo– scolo si fosse prop<>stodi rare. in quel• La s.t..'Cle, storta della poesia; e diventa 1.(nvcce legltUma considerando che egli \ii serve della poesia pci" fare la storia dl qualcosa di d1versodalla poesia, come avrel.>be potuto servirsene t>CI'fare la storta nel costume e ciel sentimento reli– gioso o d'aJtro s1 sia. <.:hepòi nelle i;tes– St' J>agi~ dove Lralta l)lUltOStOdi l,)Ot.'Sla che d1 lingua li Foscolo non intendesse comunque esaurire la storia della poc– Sta sotto il solo segno dello stile, è pro· valo da tutta la sua critica. comtncmn· e.lo da qut'llo che egh chiama il suo « metodo di applicare gli avvenimenti politici agli annali della letteratura,. Mctocto che noi possiamo ogg( accoglie– re o respingere (lo respingerà il Dc Robcrtis e non dico che lo ml senta di accoglierlo, cosl alla ·1euera); non prrò dimenticare che il Foscolo dichiarava èi. volerlo applicare, e lo a1>phcava. U NA curloia cltsc1,ssione si ~ sVoua fasctsl- nci gior11I scorsi tra _due_uJonwl1 j Più dj u. 11 a volta ni't capttoto <Il pe-tl• .ron!tml cl1e si!llO alntuau a no,i I aure di qualche uomo del passato: c,nue– ttsse,e d arc-ordo. L Umtà del 21 Iuytfo, :n sa,·cbbe rcnolato -nei ttostr, temr,i? prende,1do_10 spu11~0dal_tema cr,t'!lurno" L'iò ,wt1.1rolmc,ac ha un -uclnre molto tl~w QUt'-"' a1111~ d,i. ~lm_i_-<;t~o ,tell tstJ•u. relativo, ,na 1mò essere Wu.mmauie zwne _per. la /lce,~zc, d t~M!ll_o le~nic~ per la psu:ologiu di alèunt vnso,rnt1Di - e <..Ileera ~lt bi uno <li pru~r, rcuduc• /Jel Card,u•c; la domcmda stt1rci r,,tr cl,rc cw,ia -. ci H~t!~a ~erme,llt assc,_i_ SO• che è ,q1wsi 1cu1ttmw e la risposta pili ,petti ~' 1,re/ri· cumo, dal cl'.r. va_s.-,uu~facifc. m , 11 w 11to che amlarticiie- nd u· 11 a co11.< ludctt . .• tUccisamc11te; Cmduce, passato M.<::al vrossmio. Egli era ancoro era u11 pre~as~ts a•· vivo quanclo 110, cinquantam1J eravamo <Juesto g1ud1zlo somm~r}~ tlis~urcq1u: ; nella primn uioveutù. e vossicauo vor– ~wlto ad un reda~tore _d, H.1~rg1mento tare nella '4scuss1011e nnpress1on.i per– liberale (ZZ Iuglro), tl quote peri), a ,;onolt. elle non sono cadute tJalln me– µarfr nuo, cbùe il torto dt porrt' lt1 d1· moria. scu.s~ione su, termi1ll tie,_teri~l Ec:c:o il rJra a me J}arf. cluaro che 1l fmwticu nocc-10{0delt ar11omc,it11z1011_t:. t·rispmo, tl t17J/co irredentista-massone Gl-i ldealL Invece. ~tr!ottlcl <' sociali Carducci ,<::arebbostato, nefl"altru uucr– C\!l Ca1-dued. Pran quc.-:ucorrenti d!!I Sl' 1a. u11 i.nterve11tista ruuuente, e, eia sc- 1.-olo, condivi.SI dalla m:g1or p3rte dl?)tll 11atorc, sarcbt,c apvartenuto a Quel Fa- 1t3lo.:mie degli europei, e v31idl tutt'oggi scio parlamentare che non fu un veru come tra i 1>:ù no!J!II che )'uomo pos:; 0 m antesrgnono dc, seouente Fascio di trJ,·,•edere. ~=· questo un esempio 01 IOHa. sventura, ma fu - ml si permetta la C3 comun:st.a; una strana logica. una Jo frase troppo realistica - c.·omequegl gica r>er--c03l d:rc ca1>0vottae re1.toatt1v:... aborti elle in alc1me novelle spose ~ie:;~~ 1 • 1 ci,c!~~~~~ ~;1i~~~1~aqt~i;::~:cot:~~~ f~'! 0 '~~~;i:,~; 10 111~c,1::;/: ;:;;~t~t~si:~: NUO.JiO ROMANZO DI STEINBECK A L suo libro più recente. che s"lntl· marini e terrestri ad istituti scientifici, tola Cm111erv lfow (The Vlkìng e. una drogheria dove il cinese propr1e– Press. New York:. l9-li5), John tario vende un pc· di tutto e tratta SteinlJeck ha premesso l'avvertenza affari finanziati con.. gli abllantl- ciuc– che gli scrittori inglesi e americani ste cose s1 npprcndono da una specie mandano cosi di frequente innanzi ai di introduzione che ha per tit.>lo JI no• loro libri narrativi. come una salva- me del villaggio e forma la cornice finaii~h~ 1 ;;:,?so 1 1~i1~~~~~o:=f~~~~vcjej de;, r~c::~ :~~~b~ 1 :. ermetico. racconto sono puramente lnvc.ntalL sempre dietro il ban.o della cassa, fa Anche all'infuori deJ carattere di prc- cre<hlo ai clienti. Uno di costoro, che cauzione pratica. che giustifica a suf. ba un conto grosso, va a dirgli che vor– ficienza CQdcst~ dichiarazione preliml· rebbe liberarsi dal debito per conside-– nare. sarebbe una petulante grettezza razione verso i figli e, non potendo pa• volervi contrapporre ciò che l'autore -gare in denaro, offre di cedere un edi· stesso tn allre occasioni ha diclliarato: ficio abbandonato che possiede. ll ci• eh-? tutti i personaggi de!ie sue opere nese accetta, e il debitore, avendo or– rappresentano pen.one da lui effettiva- ruaj liberato la famiglia, può tranquil• mente cono.~i.:te- L'elabc.razione <'ui lamente commettere il suicidio che pre-– ogui scrittore sottopone il dato reale meditava. L' ediHcio altrae !"attenzione concilia facilmente le due dichlara1..1òni dì un gruppetto di amici, legati !ra loro che contrastano solo in apparenza. Tut- dal comune eusto dell'av.ventura e dalla to questo è ov,·io; e il di~rso ha pre- comune vogtl.a di non (ar nulla. Questa so le mosse daU'avvertenza citata, solo giovani, che non ammetterebbero nes– per osservare che se si consideri il Il• sun estraneo nella loro chiusa cerchia. bro \n termini strettamente r,oe.tlcì, essa prol)Ongono al cinese di tenergli pull,l.o risulta. fio dalle prime pagine. stl• e in ordine l'enorme stanzone che for– perHua. ma l'interoo dell'ed:ficio già appartenuto Lasciando da parte la rappresenta• al suìctda. tn c.3mbio del pern1es.,o di zione di liPi più o meno tarati che si abitarvi. Ed ecco creata una specie cli trova in The Pasturcs of Hcave11, cui piccola aristocrazia di venturieri e tro– forse non nmase estranea l'influenza vato li loro quartier generale. Sono dell'Aoderson; o l'aria un i:o' alla Law- avventure senza malizia. e anche quan• rence riconosc1bile in quella sorta di do potrebbero essere discutibili, si ri· celebrazione della fertilità che è 'l'o a scattano per una sorta di giovanile God U11lrnown; o la passione sociale. buonarede e per la docilità nel subirne 1>ursinceramente sentita, 1i In Dubious i1 castigo; ragazzi che combinano i.m·o– Battle e 7'he Gra1>esof \Vrath. lo Ste\n. Jontarie malefatte, anche quando sono beck si rifà. ln questo libro, al tonQ e aoimau dalle migliori intenzioni. al carattere di Pian dello Tortilla. Negli. episodi. che ritengono ognuno. Camitru Row è un villaggio sulle co- come tutto il libro, un carattere aned· ste della CaUCornia. Come dice anche dotico. Stelnbeck: ha profuso a piene li nome. li minuscolo centro abitato mani il suo caratteristico umorismo trae rag10ne di esistere da uno stabili- che è quasi scmi)re di buona lega e che mento per la preparazione del J>escc ln culmina, t'orse, nella caccia alle rane scatola. Il vlllagglo le cui case sono di• organizzata dalla combriccola dei gio– vise da spfaz.zi di prato o tratt.i dl vani per farne una fornitura al l~bor.:i– spiaggia. • ha per abitanti "prostitute, torio biologico. Le vicende della cac• ruffiani. giocatori e figli di cagne•· eia. resa l>iù mossa dal guasto che so– ('SpressiOne con cui una \'Olta s'intende- pravviene ad una vecchia automobile va dire: gente d'ogni specie~. La vita rimediata lrl prestito, i contributi ele- .,. ~~~ti~~~a i:airct/ 3Jtr;::ata~ 1 d:~~~~ ,·atissimi che. In ogni occasione di r,ul:>- Non potendo qui in fondo indicare di 53rd ine, daJl'cntrata e dall'usdla ad ~:~r~:~i~e~~~n~n~: 1 od~r~;ig;t~, 1 i t vari motivl che hanno indotto un ~f~~~~its~r;:~~oeds~l~~~~ ~~f 11 13 8~ quadro della famigl\uola d1e si è fatta :U~~~~om~ 1 0 ~~~r:~~~; Je!?Fa~~or~ Patorio biologico che (ocnisce animali ~; 0:~~ar;a~;~~~~~ne~~:~f;'1~b~~~ l~~ 11 c~~i:~~ 0 e~~Foe:aò ~~~1e 1 f~=: =============! ~~! i~a~ 111 ~c'!: 0 ~~~tt~g~~:~~~~~,d~!1 to nel giudizio critico. Finch.è Il Dc sere cosl antico. li primo è. nel De Re> molti tocchi fantasiosi. talvolta addirit• Robcrtis l'ado1>era·eonsapevolmentc co- bcrtis. solo un dolce peccato dell.:i sua tura estrosi, che formano un'.:iria un me una analo~ia che aiuta a intendere virtù o. che è lo St('SSO,una virtù dive- po' da favola e dimootrano L"l ,·t'na la ))Oesia con rapporti e misure musl• nuta virtuosità e virtuosismo. perfino con cui <1uesto scrit.tore sa creare una culi, scoJ)re nelle Stauzc o nell"Aminta nell'insistenza di certe parole: e tono specie di moderna leggenda popolare. elementi. e caratteri stilistici .che sl tro- alto•· e aria grande•· «vOci rare,, «sen- ciò che potrebbe dirsi una saga J}ica· vano solo su quella via. .Ma quando si ri1JOsti ». «quel tali•· «quei soli•. e resca. Si ha !"impressione che, appena scambia la metafora J)er il giudizio. co- J superlativi, e il molto.interrogare ed fuori del grondi centri urbani, Il tono me nel ~ ~gio sul Petrarca, ,,a incontro esclamare- 1\fa il secondo può portarci di vita dei J)ionleri non sia ancora a un duplice rischio. li minore dei tutti alla perd;zione. Giù J>Crla china spento. e che il senso deU'a,·ventura. quali è ridurre Ja critica .:id clcganU della «sinistra dt.-cadénui, di cui parla del vivere alta giornata in un mondo ~!~1~~~~~ i~IT~,g~st~'~i~!;~a~~caal~~ ~a~=~~l ~~r~~u~~a:l~rg7;~~~ ~:::~ :~~t~°o:a 3 ~1co~~~ '~~r~:a~~,~~~~~f: mOsica. li maggiore ~ di attribuire alla memoria; deslltuw. ciel criterio, inventù stenza anche nelle a·enerazionl pili poesia di un Petrarca e alla critica di mostri e chimere; e la poeSia. anzi la giovani. un 1-""'oscolo. forzandone i testi, una letteratura, si ridusse a declamazione e In questo clima. tra la favola e la particolare muSìca concepita come ri• musica senza ragione•· Anche oggi: saga umoresca. gH stessi personaggi. cerca di ineffabile, di arcano. di essen- troppa musica senza ragione. anzi sen· hanno un carattere vago, subiscono - zialità. e-di e <'ni.gma da sciogliere•. se- za la ragione. contro la ragione. si vorrebbe dlre - una levitanone. condo un g1u.:t..., u-oppa rt .. -ccnte J>er es- A., l"IC.:C:OX.l<: S'J't.:1.1 ..A r--;on si sa mai l>ene se vivono su que- quhtdt carpUa dalla provaga11da nozlo- 11alista-fascisla delta « vittoria mutila– ta,,· sarebbe statò a11che lui mt e /iu– marolo • cwrabbiato, suvercmdo le an– tiche a11ltµC1tiever D".-tmiirnzio, ilvrcb• be maledetto aiiche lui '1' Giolitti e Sfor– za e rllumziatari • e'i.lavrebbe trivudta– to nei yiorni della Marcia S!l Homa, re– •t1t,a! ice dcll'o11ore nazfo,wte. Sì, i( 1>0vero t'tl'f'h10 1e011e snrebbe :-tata vittmia delrimbd11tmettto fascuta, come wt fa11cwflo alla fiera. Poi surcb• be commcwto 'il suo caltnrrio. Lo sua a11ima candida avrebbe comi11ciàto a st11p,rsi, vo, ad bldignarsi per atc,mt < rt1si varHcolarz - illtu:ùmdosl ancora per oualche tempo di poter ammonire e cOrrr:ouere -; fi11almen:e ,areb'>e sbottllto ooJJQ il delitto MattcoW; sareb– be stato messo in qucrra.11te,ia; f)Ot di/• fidato, stuzzlcoto. mhwcciato da Fari• nacci; · sberteuuiato dall'It.al\ano. dat Bargello. e così vi.a. Su per giù, la JJ«· rabula di Toscc1111ni, e dello steno Cro– ce - sebbene m (,'Toce il fa$clsmo ,w. sce11te11011 suscitasse entusiasm, e ade– sione fon,iale, 111a l'ìltusicme di trovarsi davantl fd una jorza politica suscetti· bile di utile tmvfeuo e di (liSdplÙW• mento. sta terra. A tratti semb;-a di ve<lt'rll sa.lire dal 1>1anodi una 1>r1.-clsalndi• vìdua!ltà umana per essere aSSU{\tl a valore tlpolvgico. {Pct esempio 'il d– nesc. lmpa~iVlJc, gelido e càtcolatJ?reJ. Ma l'1mpn.•~s1onlsmo eh Steinbeck, non si fvnda mai sulla psicolosm; e questo salva l personngg, da quella rigicl:t.ì, da quella, sia pur Lieve, st1 1 ,~.z..,uone che ogm tl))Oloa.1asembra comportare. Anzi, ne sono 1'($1 più evas1Vi, 1>lùdif– ficili da l!ogllc,-c come figura intera: i loro tratti più çaratteristici vengono fuori a lampi. in mjn1m1 particolari cli fatto, in cui la loro indole ha moç.lp di manifcstarSi con azionl, talora solo con atti o gesti. con uua· osscnaz.ioue 111· serita nelle d1scu:s.s\om e nel discorsi in comune. Ne nsulta, ~r quanto n· guarda alcuni dei giovani la cui com– briccola sta al centro del libro, che si eSita a quahlìcaru coo1e matti, nel sen• so corrente c..licapi scarichi. quasi che nella qualifica slnsiuuo.s.,,;c, a nosLJ'a lll• saputa., una punta dt sli;nificato cli– nieo- Eppure. non _vi è- nessuna com· pìaciuta rappresentaz.iOllt! di anorma– lità. Tutto: dal padre d1 famiglia che cede il suo fabbricato per ammazzarsi senza laseiarc i figli nei debiti, fiuo alle pens.aonanti del postribolo e alle marachelle della combriccola di gto– vani. è tenuto sopra un tono fl."lOC.SCo, in cui l'amorahtà sembra candore e l.nnocenza o, al massimo. inca&:ic.nza, come 11sentimentale e l'immorale iìOllO tenuti e nsolU sul piano d4.!-U"umurlsmo e come l'umorismo stesso è lutto atli· dato ai latti e al carattere delle sHua• -ziom, senza che nuu si fornu nella pro– sa veloce e parlata dì Stelnl.ieck un'in• crespatura di sorriso. Un libro come questo Cum1cru Row. arabesco di fatti e creazione di un'at• mosfera (una volta di ?iù 11racconto conferma la grande abilità dt Stctn• beck nel formare un'atmo.,,--fera e SQb'\e– nerla), parrebbe fatto appasta pc1· ri· proporre. se non fosse oziosa. la que– stione della narrazione pura, fine a· se stessa. Senonché, chi conosce !"opera, lnvero molto varia, dello sc~ittore. e legge qm:sto nuovo Hbro con una viva partecipazione. che del resto lì libro me<.lcsuno rt<:hlama, avverte che sotto l'anuosfera ili favola e sotto l'wnori· smo della saga 1>ic:aresca,StetnbL-ck non perde di vi.sta il fatto sociale. Li• mitato com"è alta Californìa e a tleter•· minati su-atl dei suoi abttantl. questo fatto soci.aie ha par 11oi, ~n sé stets,0, un· 1mert::s::x?ae1 tutto extra-leuerano; c·im1)0rt..1, invece, come elemento che comnbulsce a dare pienezza dl riso: narum e co1isi:stcnza viS,va anche a fi· gure cosl levitate e tipizzate e a una trama di fatti cosi tenue. Sebbene limitata, in massima parte, alla California. anzi alle alture e alle valli intorno a Montercy. tanto che Steinl>eck è s11csso citato In America come il migliore degli. scrittori • regio– na,isti • contemporanei, !a -sua 01>era può apparirt::, nel\'inSieme, u.n po' scon– certante J>er la riuscita di libri che (a J>arte J primi, in cui lo scrittore non aveva ancora ra.gg !UntO a pieno la sua maturità e origlnalità) sono tra loro d.J,·erslssimi d\ tono e d"i.~tcnto. Sembra però che la linc:i estrosa e umoresca su cui s1 cOUocano Pian aeua tortilla e c1uesto Cannery Row, sia !a più vicina al nucleo vivo <1c1fa sua per~ sonalità, sia la linea su cui anche Te inte-nz1oni sociali di Stetnbec-k trovano più spont::mro trasposizione e sono più compiutamente assorbite nel racconto. SAL\'A'l'ORE ltOSATI

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