La Nuova Europa - anno II - n.22 - 3 giugno 1945

LANUOJvl EUROPA SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA 'ANNO Il - NUMERO 22 ♦ ROMA - 3 GIUGNO 1945 ♦ IN QUESTO NUMERO: LUIGI SALVATORt=;LLI: UN GOVER. NO PER L'ITALIA , • p. 1 GUIDO DE RUCCIERO: I PAR T f. GIAN/, • , . , .• • , • p. 1 •••: LA fiB7'TlJtANA. , , p. 2 .WOLF GIUSTI: COMUNISMO ,on. 'J.'ODOSSO• E ,DISSIDENTE• p. 3 ANGELO TAMDORRA: MACEDONI A, PROBLl:,'JJA EUROPEO • p. 3 Q PIETRO PANCRAZI: SCRITTI PO. LITICI fJ AUTOIJIOGRAFICI DI CARLO ROSSBLLI, • p. 5 GUIDO PIOVENE; A 1' TE • • • p. G FRANCESCO JOVINE: TE A T R O p. G LIONELLO VENTURr: ROM A NEL, LA PITTURA FRANCESE DEI SECOLI XIX E XX p. 7 ARNALDO BOCELU: I LI B Rl p. 7 MARIA ORTIZ: L'ES P E Hl ENZA DI FLAUBERT , , , , • p. 8 Q LUIGI STURZO: ES t S T 8 UN' A fl. TE CATTOLI<,'Af , , p, O a. p. s.: LA LBTTl!JR,ATURA E' UN DOPPIO G/UOao,. p. 9 ERNESTO CODIGNOLA: LA SCUOLA. COME COMUNITA' DI LA– VORO , •••••••• , p, 10 GlOVANN[ MIRA: DEMOCRAZIA E RELIGIONE . p.11 MARIO VINCICUERRA: LA P A.CE p. Il UN GOVERNO PER L'ITALIA S CRIVEVAMO 1'11 marzo (e Il problema del governo•>: e Si.a– mo all'ora undcclma: la dodtce• alma scoccherà con la llbera1,lone del• fAlta Italia. Oual se cl lasciamo co• g\lore impreparati! L'avvenlme'flto faustissimo potrebbe tT.:Hnut..1rsl tn dl· sastro. Inutile e dannoso, far retorica col e vento del nord •· La rctorlca sul e vento del nord 1 ·veniva fatta - e viene !atta - da due parti opposte: l'una che credeva e crede, spalancando porte e filll.'Stre al sorno di quel e vento•• di fabbricare senz'al• tro la nuova casa italiana: l'altra che, dl fronte ad esso. voleva e vuole llem• pliccmente tapparsi 111 casa, anchl! se QUl'Sta e sconquassata e cade a pczzl Ma la psicologia Pollllca del secondt è più errata e pericolosa di quella dei primi: pcrcbè l'errore di. sopravaluta• zione dl qucsU può faoilmente correg– gersi di fronte al cou.o della re3llà. mentre In cocciutaggine negaUv:t di. quelll tnveste (al di là del problemi specifici del nord) tutta la visione del momento palltlco italiano. E' Il mtto Ingannevole della e conU• nuità statale• che si ritrova dentro, o dietro, quella cocclut.aggine. Si vuol _, chiudere gll occhi di fronte a una real– , tà cosl lnoppugrtabllc. cosl massiccia, oomc questu: che, nvondo li fa::;c\smo trasformato, sconvolto tutto lo stato. pcneLrnndolo e riplasmandolo Intera mente a suo llblto e vanu1gg.lo , e con– tinuità statale• oggi non slgnlf1che– reb1Jcaltro cho lnstauroztonc di un neo• fasclsmo, nella forma di un assolutismo monarchico-governativo. probabilmente con n(>tta prevalenza effettiva del pri· mo termine del binomio sul secondo. Comunque st voglla chiamare l'at• tual1~ sistema governativo, QU3ll che siano gU organi concorrentll a fomltlrlo, l'SSO è sostanzialmente. I! non può es– sere a!tro che un e governo 1>rovviSO– rto •· Un regime è caduto - P. non dt'\'~ rlSOl''gerc. a nessun costo. e sotto nes• suna \"f'.'ilC; un altro deve prenrlernl" 11 pos10. All'assolutismo (comunaue de• no,nlnato e congegnato> deve succedere la democrazia, e non v'è democrazia dove non vl sin llbcrt:\ o auto1;ov"rno. Si di~ che QUCSUsono J)Mnclpli in cul tutti concordano. Ma altro è la J>rofesslone verbale, :mcht..'slnccr::1, al• tro la dlspaslzlone Intima. arn;he tn• conii.11)CVOle. V'è negll SJ)ltilti molto autorttarismo, molta avversione al go– verno :,utentlcamentc dcmorratlco. molta sficlucla nella capacità polltlca del J>OJ>OIO italiano. Cl si attncca a lstltull fradloi, J>erchè non si crede -- non st vuole crc<lere - che Il J)Opolo Italiano aia capace di darsene dt nuovi. di suoi. Sl Ca conto su forze cstl'apo1>0lart, estranazlonall, che rlovrcbhero asstcu· rare l'ordine e Inculcare I sani J>rln· dpil. Si rabbrividisce a Quals\asl ab– bozzo cli nuovo Istituto. a qualsiasi rn• dlm,mto cU nuovo organo. a quolslasi spuntare di nuove (orze, a QUdlslnsi at.– cenno di lnlzlatilve autonome. I I motivo - o li pretesto - è che non sl deve anticipare sulla Costituente, non si de,·e coartare. .prevenendola, la monlfesta– z\one di volontà del popolo italiano. St dice che si dc-ve provv ><leresolo alla • emergenza •· E non St Vt.>dc - o non si vuol vedere· - che è precisamente la e emergenza•· a porre tnnar1zl nuov1: situazioni, nuovi problemi, nuovt stru– menti. Regime i>rovvtsorto non si• gnifica nullità d'azione, vuoto o stasil. conservazione dello e stntu quo• su tUt· ta la linea. Significa provvL.>dere cli giorno in giorno, di volta In volt.a, alle neces.51tà che sl presentano, si.· gnifi€a far Posto nella vita pubblica alle forze che si sono affermate. Non si deve pregtudlcare la sistetn3zlone definitiva: ma cJ sono due modi di pre– giudicarla,· antlci1>3ndo sonza neces• sità e vincolando gli svlluP1,.,(futurt. o compromettendo e distruRgendo le pos sibilità della nuova costru21ou~. le con di.U.ontfondamentali di questa. Occorre che, una buona volt.a, I p:.r– uu liberale e democratlco-ertstlano Sl decidano. Le loro direzioni Politiche ~– fintano a osclllare penosamente tra vecchio e nuovo, tra autorlt.arl8mo t autogoverno. Un g.lorno ranno un pa._~ avanti. e Il giorno dopo ne fanno due Indietro. Parfano sempre di Ubertà, e si ostinano a vedere I pericoli per quc• sta da una parte sola. Parlano di de• mocrazia, e ignorano deliberatamente certe condizìont rondnmenta\l cht! deb• bono es'serc re31t1.zate In alto, net po• teri diligenti dello Stato, perchè lo do• mocrazia Posso. veramente afterm::irst in Italia. Vogliono s3·tvaguardoto li cam· po d'azione della futura Costituente da occupaz:on.l prevent.lvc. e Intanto non si danno pensiero delle forze e delle manovre che !)OSSOno im1>Cd1rc la libera preparazione. la libera elezione, li 111.>ero fun11onamento della Costituente mede· simn:. L!berall e democrlSllanl eia molli mesi - se non da sempre - non ve– dono che li pericolo di e stnlstra •. la possibilità di un pr~Potere tndisci1>ll• nato e sopraffattore delle e masse•. lo spettro di una dittatura comunista, o socialcomunista. E noi non diciamo che tutti questi siano semplici spauracchi. Nella situazione non solo 1tallana. ma di gr;:m parte d'Europa nel do1,oguerra. te poSSibllità di svolgimento sono ne• cessariamentelmoltr•pllcl: e fra esse vi è quella-cli uno o anche di varl totali• tarismi cli sinistra. Diciamo di l)lù; sl• mili virtualità Potrebbero divenire at• tuall contro la stessa volontù del capi dei e partiti di masse•· comunisti o non comunisti. Ma - anche a prescindere dalla que. suone, che pure è fondamentale, dolla gravità e dell'imminenza rispettiva del diversi pericoli, dalle opposte paru - qual è la via giusta per neutrnllzznre le virtualità di un tota!ttanlsmo di Sl· nlstra? Forse 1 trastulll dottrinari sulla « continuità dello Stato? •· Forse Il conservatorismo burocratico che conta sut direuotii generati e t capidivisione salvati dal naufragio f3sctsta? Forse lo auwritarì.Smo governaUvo che non vede se non ministri, prefetU e maresct3111 del carobinieri? Forse Il timor reveren tialis verso le caste monarchlco-mlllla• rtstiche spadroneggianti o tntìltrantlst nei punti più delicati clell'organ\Mno statale? Forse fav\•crsione osunata, anche se non confessata. alla democr3• zia, 1)0St.a,attraverso vc«:hi gar!Jugl'l dialettici. in anUtesi con la libertà? No: per questa via si arriva al cozzo violento, al conflitto armato fra Destra e Sinistra. con lo sbocco alla dittatura dl un segno o dell'altro. L'unica vta per la salvezza della libertà e dell'ordi• ne è quella di assumere recisamente e tenere fermamente una posfzionc di cleniocr:1zia Sincer:1, coerente, senza rl• serve mentall. Ptima esigenza di una slmlle posizione è Quella di assicurare un regime provvisorio che. al di là del• le necessità elementari dell'ordine pub• bllco e della ricostruzione materiale, tuteli erticacemente. integralmente la lll>era prep~tr..iZlione,la libera elezione, 13 libera attività della Costituente; e S3ppl3 scorgere tutte le minacele contro una simile libertà, valutarne l pet1coll concreti. pararli da Qual9iasi parte veru:cano. Slruttura e funzionamento del governo. anzi del reglme provvl• sorlo dovranno essere adattali a que• sta esigenza suprema. In questa e.9'1.genza s·1rn1uadrano tulle le altre: rispetto alla sovranità della Costituente per cui si rtserbino ad es.sa tutte le grandi solw:ioni organiche,. e tuttavia provvedimenti non timldl, non Impacciati da nessun dottrinarismo, per le vastissime necessità di emer• genr.a; rtconosclmento e uU!tzZJz!one delle nuove fo~ emerse dal movimen· to dl resistenza. poichè questo è In te• stlmoflMnn-1.a più autorevole della rtna– scll.a italiana, Il titolo maggiore che l'lt.alla può presentare per il suo In– gresso nella Sooletà delle Naziont llbe• ratu e libere. Le difficoltà sollevate da parte liberale, e ora anche dcmocrt• stla.na , circa il carattere, la composi• -zlone e le funzioni del Comit.ati di fi• bcrazlone In Alta Italia· {l COSidetU CO· mltali di base) non sono capziose e in• fondate; ma con uno spirito sincera• mente democratico da tutte le parti, non presentano nulla d'inSOlublle. La• .oteianrlo la discussione particolare al hlppre&entanti dei parti.ti. basti qui. affermare taluni criteri fondamenull: accettazione di una collaborazione ul• tenore delle energie emerse dalla Re• slstcnza; sceveramento degli organi veramente rappresentativi di forze 90- 0.all elTetr>ive;distinzione fra organi 1~iUci cd organi economici, organi generali e particolari; deLimltazione delle funzioni comitatensL ellminazlon~ di avvianwnll soviettistici. o totalltarl; coordinamento. o inquadramento, o as• sorblmcnto dei comitati. nelle ricosti• tu..:nde ammintstrazioni locali; e, infine e soprattutto, decisione sovrana della Cosutu..:nte su tutta la materia. e Clwcchò ne sia di qualche attcgg,ia• mento del parbito comunlst.a, di qual• che episodio locale non perfettamente comronato dal cenLro, noi (che non lti31HO ni! amicomunisti nè fllocomu• nlstl) non riscontriamo nella direzione del P. C. fino ad oggi un indhizzo In contrasto con l'esii?,!11Z3democratica fonc.lamentale sopr.1 enunciata. Occor· rerà bènsl che socialisti e comunisti evllllino atteggiamenti e irrigJdimenti di e bloccò Ji masse»: secondo la stes sa formula comunista. è un e fronte nazionale•· non un e fronte popolore • che oggi occorre. Ma allo stato delle ~. la respon.sabiHU prinoipale del– la Formazione, o del fallimento, del go– verno Nr la Costituente sta sulle spai• le del partito hberale e di quello de• mocratlco crisbiano: e, dato il maggtore sviluppo e la minore eterogeneità del St..'COnJo. la parte maggiore nello re– S()Onsabilità principale comune spetta al democratiici-<:rlstiani. L'ora è grave: non è parola reto• t1ca. L'Italia, minacciata <la due parti. hn ùlsogno dl tutta la sua compattezza, Ma questa compattezza non si realizza nell'astratto. nell'eaui\'OCO, nel vuoto; non si fonda sul marcio. Non è il baiser Lamourette, non è un arcadico cmbraS• sons•nou.s q,uello che occorre. Ci vuole una piattaforma solida, precisa: e que• sta non pub essere se non la prepa• razione del nuovo ordine democratico, Il quale non J>OU-d essere se non la re– pubhlicn: - Tf'S pttblictr - del popolo Italiano. LUH.a S:1.L\'&TORELLl umrz.rONs ,,,. .U.80ff, POSTAL& UNA COPIA LIRE 10 I PARTIGi~-~ I L pa!liglantsmo è forser:: fenomeno ,..· -, plu nuovo e orlgtnale_di questa · guerra. Tutta l'Europa continentale \ l'ha conosciuto, e sarà interessante potere un giorno confrontare I mo, vlmcnlA partigiani del vari papou, per vedere come ognuno hn reagito, secondo ICI sua tempra e le particola• rl condizioni In cui si è trovato. alla stessa forzn di com1>rcs.51oneesterna. In Italia. Il fenomeno b nuovo e lnsie• mc antico, pcrchè sl rlali:.1cclaalla vec• eh-in e mal s1>ent.l tradizione garibaldi: na, ed anzi ha radlc.l molto più !onta: ne. Ma l due oS)l)OSll caratteri si comi Pongono tn81eme, come potrebbero comparsi nella vegetazione della terra, c_he è nel tempo stesso il fallo più an• ttco. che risale alle origini stesse della vita, e tuu .. 1via più nuovo. per la no- vità stessa di ogni periodi.ca germinai zione. Anche nelle formazioni parti: gtane ricorrono talvolta nomi e sinv boll garlOOldinl, qumri a testimonianza dt una consape\·ole continuità; e1>pure_. le condizioni In cui si sono formate P.d hanno agito sono Cf'>l:il diverse. e la lo• ro vita I) cosl sem1>licc ed elementare, che per nulla risentono di una voluta Imitazione dei vecchi modelli. E' la vi• t.a stess.1. non Il 1>roposito umano, che suscita di volta ;n volta un~ nuova fioritura: e questa volta 13 fioritura è stata, più cN ogni altra, str.irtpante e sclvaggln. Nel pnrlaro del partl!('tanl, lo metto a p.irtc volutamente Kli oplSO<.ll della quotidiana guerriglia di cui essi sono stati gll stremri 11ro11tgonlstle gbi attl dell'Insurrezione finale, con clii hanno travolto le ulUme resistenze nemiche. Sono qut>Sll I fatti 1>li1noti, la cui inv port.'.U17.a decisiva J>er le sorti del no: stro paC9C è stata già da moltl segna• lata. Ciò che invece è assai meno noto, e che attrae Il mio Interesse, è la pst, cologla del partigiani, è la creazione, ::Cdi 0 ~';v~ 0 i~~-/df v!~~~t cte v~ tranno inClu,re durevolmente sulnn, terna struttura del PoPolo italiano. Sl dirà che io non 90no nelle condii zlonl J)lù adatte per rare questa incta, glne; ed è vero. Ma, sia pure per rai glonl di contrari, io ml son sentito sempre attratto a conversare coi par, llgtanl, r.api e gregari, an7.lanl e g.o; vantsslml, e ml sono sforzato d'imen: dere la loro mentaltà. Ho avuto cosl occaSJtone dl fure a1oeuncOS1Servazionl, che non honno alcuna 1>retesa di esau; riro l'argomento, sopràtutto perchè mf manca la fonte prlnctpnlo dell'es1X!rien: ,.,,::, dlrlltW; e nonclimeno voglio es1>0r: le a lllolo di un primo sondaggio, nella 8J>eronza che i>òSdiHlO presto apparire tesL1111011hrn1..e mlgllorl. li fonomeno del partlNl1111\smo l!' t:.into im1>0rtante, e Incider.\ wnto prorondamcnto nella vita futura del nostro pa..:-se.che è ne:. cessar10 cominciare fin d'or:i a rarnc l'oggetto di un aw.mto esam~. Il rc-ctu1.amento del partlg\anl è sta: to li plu dls1>ar:1toe fluttuante. Accor• rcvano n~lh.• llH'o file uomlr!'i di ogni età, di ogni cvn•llzlone sociale, di ogni cultura e convinzione polllica; ant,fa. sclstl di v~chla data e f!3sci!iti con• vertiti, nl'llltart dt.?Idlsclolto eserci 10 e rt.?nitentl delle nUOV!! leve, CVdSI dalle pr.glonl o dai campi di concentramento e fug~iaschi delle ra2Zlietedesche. Mol• ti di quèStl elemenll non reggevano alla dura vita della monlagna e si di• sperdevano; altri, pii, tenaci. hanno formato clb. saldi nuclei. cht sono so• 1>ravissull alla: prova e hanno costitu-i• to I pcrmant!ntl centri di richiamo e creato Il tessuto connculvo del nuovo org~11l<ismo. Dentro questi nuclei si son venuti sviluJ)pando, 1K'r un 1>rocesso s1>0nta• neo. e Insieme sotto l'assillo della ne,: cessltà, mocll 01·igl1rnli di vita indivi• clua\o e co11tmtvn. L'elemento cataliz, zatorc è slato ti contrasto, consapevole nei 1>i\.l evoluti, inconsapevole negli al: tri, tra 1'4..'Slstenzarozza e primitiva che essi tondavano nel monti e nei bo• schl', e quella dl un mondo in lsfacelo che si lasciavano alle spalle. A que,: sto contrasto davano sempre nuovo alimento gli ul!.iml fasti della bieca fe– rocia e clell'lnsa.1)ÌalJllc Ingordigia del fascismo, la s1>letata crudeltà del tede• schi, ti mlSCrando spettacolo dello sra: sclamento dell'esercito regio dopo 1'8 seltcmbre. e forse più eh. tutto. rablet: ta vigliaccheria di molli esponenti del: le classi ricche, che non avevano esi• tato a geuarsl nelle braccia dei fasci: su e del tedeschi, pur di S.Jlvare i pro:

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