La Nuova Europa - anno II - n.2 - 14 gennaio 1945

-LANU01'll SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA ANNO Il - NUMERO 2 :IN.QUESTO NUilfERO: LUlOI SALVA1'0RELLI: LA qu E· STIONE' P6LACCA •• p. 1 ♦ FRANCBSOO _ 1-Ro JOV(NE: ROMA - 14 GENNAIO 1945 ♦ .I t, TBA· .• p. G COME UN LEONE! BONAVENTUt'lA TE<..~HI: 'l"RIBU- LE a1iinu deboli si.·lasciano spesso :NA..LB D_I G.UERRA • • ·P· 7 inthn.fdire e turbare di.i certe a/· PIETRO PAOLO THOMPEO: L A TRA· fermazioni r~cise che vengono da MAHIO VINCÙ:UERRA:. E PUR AZ I o. .. NE: ~ECONJJO TEMPO .p. 2 s r s V E R / N A o e o A u D s T p. 1 fonte avversarla. in etti immaginano •••: LASETlMA N·A • • ' p 2 GUIDO Pt0VENE:: A I( 'I' 8 • . p. 8 ~:etlroi!-~tt{l~T~t;r~i:i~tuondame1t• Q~~~El!'O ~ORR~:. • i:.~_ 1 ~ ~ 1 . p.D ~ DANTE Al,DERlGII(: ,,, u s 1 e A p. Mussolini che r,one la certezza dt1lla ·· sua vittoriQ stùlo stesso . piano della BRUNO ARCH!: CO R n I S p O'N DE N- C. M.: I LI B ti I • • • • p. sua fede nell'esistenza 4t Dio (ma non · z A A ME R te A N A • , • • p. 4. bisouna dt.menticare che eoli t stato M, V.: LA CHIESA E LA SI· " O fe~:v;:u:"a~'::!a' :::~r:a~~~:.~d~I:: B:s~:IòR~IA~R~~TIANA • p, t GUIDO DE RUCCIERO: LO STO· la Germanfa non conseg14aanche pri· 'DA.NUBI AN O RIA.S:SBTTO RICIS_MO •• ,p, 10 ~,:r ,Y~'::;:· ;t~i~ooi::r~:~~~:~n NICO E · ~ A LPCAi CARLO ANTONl: IL NAZISMO: Costoro f)Otrebbero facilmente tran· ' • ' ' • . · Jf OMENTO D 8 L LA CU L TU· q11itu.?zarsiconsiderando che HWer e o · RA TEDESCA : • , • P· 11 · Mr,.ss,oU1ti sa, .an.no costretti a mostrar· ALBERTO MORAVIA: DI ARI o po- GIORGIO FALCO: LA B g L LA A V- si asso1.11tamentec:eru della vittoria, 11 L 1 TIC O • , . , , • , , • , p. O V E N 1' U RA • , , , , , • p. 11 ::o,!ff~,;~,n;::~,~:.fei:!~st~!:i~f!'::'~:. mento solo di dubitarne, provochere"b· l>eroesst stessi il crollo prèmaturo del· la macclti11a do loro mOntata. LA·. Q uEs T'I o NE Perco11tomio,qu1111dow,todiquel· le affermazioni recise e pef'entorte, no~l . so fa-re a meno di ricordare la storiella di un tale che, essendo sul letto di morte, /tt visitato dal suo più fiero ne• P O L A e e 111,ico, e richiesto, non senza interno . r . · . • · · _ A ,·om11iaclmcmto di co:1tui: e Come ti sen- ,u •• rlsvose: e Come ma. leone!•· E :1plrt). C ON tl riCOnosclmento del governo .per la- resistenza, cd ha con sè - a provvisorio dl. Lubllno da parte Quarito Si d·ice. ed è verosimile - il della Russia la crlsl -russo,pol~cca presidente della re1>0bbllCa1>0Iacca Ra· h'a raggiunto un ctUmine.r Dalla rottura czlewlçz. Ma ~n quali punti st conCfeti •· d. r. ACCORDO SPSDlZIOl'IS 01 ABBON, PUSTALa UNA COPIA L. IO ~t. - trattandosi fl' ,un. U,udice come lui, - la dichiarazione che •noi praponeoo– mo ci-rea la que1ttone del {Nuramento, e dice che se il oave-rno la facesse,!~ • l'oWosizione si considere~reblJe ~)t6. \ ~i:::r6;;':z!o;}f:Ss/:!t~:~Ecco In ~ Q \.I to ,effett1,are. Dop<>dfc~- vr~f>t\~li . proc,ramma di azion~oo .wthÌ d4 noi t(elit1eato somma · • , mi dfi. mm1da se c·t'. <la (!Onto .h.e il oover- n1J lo atfoerà; e .~i. •r,~ostra:,tutto.sto scettfco. Ca~o La Mat/a, lo non sono. profeto -nè figlio dl profeta: dico solo che le richieste e le criUche dell'oppo– sizione, ,- o delle oppostzl01tl, - do– vrebbero concentrarsi su quel terr(ffO, ed evitare oli .sbandamenti. L'c >ppo.sl– zione. così, avrebbe fatto tutta la J)Qrte sua. Aooiunpo solo una cosa: quando u~~·opposizion~si muove nel quadro di una certa situazione politica e non fuo-, ri di "esso, -:-- qtumdo, cioè, non ~ antt– tesi puramente di principio, - occorrd che, pri1na,di dar battaolia, abbia In vf. sta (e dtrei,. sottomano) la soluzione concreta a cui ìntet1de arrivare. NAZIONALISMO EALTO TRADIMEJ'iT0 A BBlAMO inteso e sentiamo, Qionto per oiorno, le rivelazioni ~•at(ivit4 c,'iminale del SIM, tJ dei suoi af/i.11i' (Ultima, ;,cr ora, la pro, oett<1ta uccisione di re Zoou). Nat~ ralmente, t vrom<Jtoridel crimin( .H ofu– .diJicherebl1ero, tratctnatt ,nnanZi a un~ tribunale. soatenendo di avere aoito e&- t~:~zi~l~ 11 è~~~L~a~ 0 ~~fa~~c~~~~~l~ -~: :~:e~~1~\~~a ~n!u:~:i 11~~~ S:a-:i~~r~ S~O s T À IV z / À L E ~one ad _e6SO di un a~tro go\•ern~. che ~ quella dell'appartenenza di LeopoU non è, a dlfferen~_del primo, un go- (Lwow) alla Russllt e alla Polonia. Ma L'ITALIA LIBERA.-fn un. nitido vcrno in partibti.s, ma è stanziato sullo al disopra delle questioni J,>JrUcolarl. :~•c:~.,/fo U~ La,::::,,~a, ~!:1t~ stesso, territorio polacco, e, oltre all'a• e•~ la preglucHzi.ale.dell'im~gno che N'uova Europa 1w scritto nel numero ".ere I app0g~o dell~ forze armate so- l1 governo polacco non vorrebbe assu• precedente Circa fl caso Azzi, fl• oover• vtet\che, J)OSS1ede un e.serclto suo. In- mere fino a che non ci sin una lll><?rc1 Jhr e l'om>osi::ion~!-. Sul prim.o punto, quadrato tuttavia· in quello russo. ·Dt e generale consultazione <.lelpop0lo. ammette che si sia tratta.to di una e fai– fronte (!.ll'eseri:ito sovtetlco e a_ qu~lo Churchill'hcfaffennato cspllcltamente sa 1>arte1tzt1 •. perch~ l'estensione delta potaeco di UJblino vengono a trovarsi al Comuni che se Mtkolalczsk fosse ri· n1wva formula del ornramento non ap– le forze deUa resiste'llza nella P0lonla masto al governo e sl foSse potuto re: pare. roooitmgibile nel!~ c!rco.-.tanze al· an~qra-~u~at~ dai wd~hl. Come sl care a ~osca a riprendere le trattative, !,'~~:· 0°,!~~:~ùitt:!ec~~~~-i~~~;:i::i~~: ".edc, ll terr_1tor10. p0la~o rischia dive- a questora il governo polacco dt Lon· vortantl. Diumo·atto volentieri dt cU,: - st~f)er amor -di patria. E' un principio tivicame,1te nazionalistico, che J)er la f)(1tria (o lo stato) si mW compiere qualsiflsi delitto, 110n viìl delitto mc eroi.uno. Mti ecco eh-e dd medesimo SIM 01n,r·e,1diinn1> C"ome, per f)rOf)OSta di Roat.ta e decisione d' Mussoun,. U suo servizio ·m spionaggio veni.. ue uni– fiC'atocon queUo tedesco. in modo da verde,·e qualsiasi autonomia e da fflet~ tere la Germania in condizioni di con, trottare tutto il nostro apparaio mm– tare. Non c'i miUa pf.iì intel'nazton.ale del nazionalismo . ..- e La Quarta 1,ìier:· nazf-Onale •• lo chiamai una t1cntint1 cff ami.i fa. - apputl.to perchil si traUa dC_ una !letta ~!!T. la dom ,i11.CU :ione d l pro– pri concittodì,i.l, e '#!on di tùi movimen– to patriottici>iier il maggior bene della na...7iorie . . inteTna.zionale, anzi intemt1• ;:ionalida: fi.n,O all'auervimeP1.to alto straniero, fin~ att'aUo tra<llmtrilo: J1ire li teatr'! dt una ~adrupllcc i,;µcr• dra avrebbe potuto st.rnztarst tn terri· credfrlmo tu.tea.viaeh.e in politica con• ~~=ht~! ~U:e:c!:;1!~tt~":,s::~tt; ~~~o i:~~C:hi 1 ~~~:c~~.~~ ~!:n ~~ : ~:r::~~~:a'!i:~~~:;~~cfr~~~: I. •· a Londra, fra polacchi di Lonùra e po• glosassonl. E Churchllt ha pronunciato errori 'd'impo3Ucione Ila biiona causa Jacchl dl Lublino. un biasimo esplicito per la condotta del che si vuole di/e11de,-e.Un detto ,popo– .· Ignoriamo qu~e sla l'entità precisa ministero Arci.szewskl. Tuttavia li go- lare esvrirr!e q1iesta verità dice11doche e la consistenza delle (orze mtlltari 1>0·verno inglese sègutt.a a riconoscere ll e doUa raQlone. si J)(IS~ al t~rlo •· lacche dl Lublino: stando alle notiz(e governo polacco dl Londra e soltanto La M~l/a acc;e-tt_a "°'- senz altro, - e SO\'letlche, essa dovrebbe e6Sere abba· quello. Altrettanto fil 11gOv'ernoamerl· di c1ò Sram.1> partrcol.ar , nen.te sodc.lisfat• 'ft;mza ragg~afdev?lc. F(no a che P.Un-cano; !l quale, inoltre, non sl è affatto ""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""',;,,,,""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'– to esse slans\ formate spontaneJmcnte, associato al 'biasimo dl Churchill, nè pér impuiso illterno, e tn che misura al giudizio dl lui pienamente favorevole ·1enze,e perdura. Non è tuttavia da esa• inv_ece r3pJ )re6enti.no· il· frutto iÌl un· all'accoglimento delle 1,roposte territo· gerarne la portata. nel senso di. attrl– ~dattamelito· a circostarizé estefloJl più riall russe. Washington ha manifestato buirgll una influenza nociva sullo sfurz,.. foru delle volontà lndlvkluall, rion sta-' i1.nvece una preferenza per li rinvio del· guerresco concorde delle tre potenze mo in grado di gitlOicare. Si dovrà apl• la questione territoriale russo-polacca contro la Germania. Potranno aversi mettere, ln ogni oa_so,che un numero (come dl tutte 1~altre questioni del ge- bensl sul J)OiSto (cioè in P<Nonia)com· èosptcuo di polacchi, di.residenza volon· nere) alla fine delta guerra. Ma non è plicaz.ioni non i;iovevoli all'andamento tarla o no in Russia, siano· entrati nel· andato più in là: non ha fatto di questa delle operazioni. Ma la situazione poll· l'esercito dl Lublino,~oe di liberazione•• 1,rererenza una richiesta formale. E·tan· uco-mllltare rimarrà dominata a orien· mossi da affinità polltiche con li regime to meno si è pronunciato sulla sostanza te dalla forza preponderante sovietica. sovietico o da patri?ttismo polacco .~.n-della questione. 1l governo americano · Rimangono le questioni p0littche plù tlt~.lesco, o anche eia aml>cdue i mo• parla della Polonia con una simpatia gencrall e più lontane: le sistemazioni t\vl insieme. Secondo le notizie dl Lu· più colorosa di que-llolondinese, e sen- finai1 1>0tacco-russae polacca interna: blino, H nuovo governo non rapt>rescn· zza l'accompagnamento dei moniti e del· li grado e la consistenza della concor· tcrebbe: un partito. unico, 11comunista, I~ censure londinesi; ~a questa sin~pa- dia e fiducia fra le tre potenze; il me– r:i1auna coalizione di 1,artttl: non vt. tfa rimane generica, e sat"emmo ten- todo - clOè li rapp:>rto dl fona e con mancherebbe quello che ·nella Polonia tatl èli dire verbale. senSO- per la risoluzione 'delle que• dell'anteguerra poteva forse esser cofl.- slionl lnternazionalt. Sono tutte - e slderato come il più autenticamente de• 0 forse quest'ultima plù di tutte - que- mocrattco, li partito dei contadlnl lche stioni di grande importanza, che inclde- lnvece non è rappresentato, salvo er• ranno profondamente sull'assetto poh- rorc, ne1l'attua1e minlstero polacco di Le tre Potenze hanno dunque ctascu• t\co, la stabilità internazionale del do• Lonclra). Ancora una volta però, noi na una posizione, o almeno un atteg- pogueITa. Occorre che le Potenze anglo· non conosciamo ·nulla di preciso sulla gtamento proprio rispetto aJ.laquestio- sassoni.se ne rcn<lano ben conto, e non , consistenza di questi partW, sulla 1oro ne p0lacca. La Russia è 1ntran$igente applichino ancora ua volta le formule _forza rispettiva. Allo stato ·delle cose nelle sue rlchle.ste territorlal!, e sta illusorie del wa:i.tand see. dello e stnr sembra verosimile che la grande mag• per il governo di LubUno - di.ciamo o. vedere•· '1.a Russia per conto suo 1 gloranza. delle forze politiche polacche pure, ha in.stallato li governo di Lu· crediamo che abbia una linea ben deter· j ségultl a .gravitare intorno al governo blino - contro quello dl Londra. L'ln· minata; ma nol pensiamo che essa non 1 polacco di Londra, anche se pet· avven- ghllterra è in favore delle proposte ter· mancherebbe di ascoltare una fenna c ' tJUranon sia generale l'accordo con le ritoriali ru.'3Se,ma st.l per 11governo ragionevole parola pronunciata d'accor· direttive del ministero Arciszewskt. Che di Londra contro quello dl l.Atblin0;,oGlido fra Londra e Washington. li caso 1 una <llvcrgenza circa la llnea di condot- Stati Unltl stanno pure per Londra con• polacco ~ uno <Il quelli tn cui un sl· ta da seguire esistesse negli ambienti tro l.AJ.bllno,e nella questione territo· mlle accordo è necessario. Londra non polacchi d1 Londra lo dimostrò appun- riale, pur senza prendere apertamente dovrebbe trascurarne la possibtlità per to fa crisl di gabinetto per cut Arct· posizione. mostrano d'inclinare verso la ourarsl solo di Intese particolari con szewsk l successe a Mlkolalcz.sk. E la Polonia, almeno nel senso di un rinvio Mosca; \Vashington a sua volta non do· divergenza consisteva In questo, che li della questione. vrebbe nè rinchiudersi. in dichiarazioni · presidente det Consiglio dimissionarlo Questa triplice divergenza è un fatto platoniche, nè farsi dominare da slm- .volcva tornare a Mosca per accordarsi di una certa gravità. E' la prima volta 1>atJesentimentali e avversioni ideo– . con Stalin, accettanclone le richieste, che in una questto_neImportante sl ma- logiche. La questione polacca è la prl· m.entre U SUt'<!oosorc si è pronuncialo nif~ta 'Jl} d!,5A.çnsq aperto fra le tre .po- ma in cui sl clme"~no le poss)bUità dl quella che-abbiamo chiamato econdi· rezione delie tre poten:,,.emondtalt ». Che le richteete -tenitortali della Rus· sia alla- Polonia, in massima, abbiano fond,1mento di-giustizia. e siano qual~ sa di ineluttabile, è un 1nmto che tutU gli·amici della Polonia a\•rcbbero dovu– to inculcare. da almeno un anno, agi( elementi politici dirigenti della nobile e sfortunata nazione. li non averlo fatto; l'avere anzi (come è avvenuto da qual, che parte-) incitato la Polonia alla re– sistenza, è stato un cattivo servizio re– so alla causa •polacca. Ma le richieste terrHorlali l'USSC sono una cosa, e l'ln• sieme dei procedimenti sovtcticl è un'al• tra. Il governo sovietico g'ioca spregtu, dlcatamente •tutte le sue carte, senza mostrare di preoccuparsi eccessi.vamen-· te del principi attinenti alla rlcostru, ztone generale politico-morale deU'Eu• ropa: diritto delle pop0lazioni a pronun• clarsi liberamente sulle loro sortl futu• re; diritto del popoli a scegliersi li go– verno che desiderano. Ne&;uno di que– sti diritti, e degli altri analoghi, costi'· tulscc qualcosa di assoluto, cli trascen• dente, di unico: tutti vanno inquadratr nelle esigenze· politico-moraIl generali! dl un assetto mondiale di giustizia, pa· ce, prosperità. Ma da ne&Sunaparte può essere avanzato, in forma a))ert!l o dls· simulata. il diritto clel più forte, 11di· ritto del pugno. La riuntone alla Rus· sia delle popolazioni ucraine e bianco– russe dovrà risultare chiaramente come rlconosctmento dt un diritto c non co• me imposizione di forza, e andare di 1>àripasso con un altro non meno aver· to riconoscimento: quello dl una Polo· nia libera e padrona del propri desUnl. LUIGI SALVATOI\ELLl

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