Noi Giovani - n. 5 - maggio 1917

Anno I • Num. 5 PERIODICO MENSILE Maggio 1917 (C. c. postale) Cent. 15 Noi Giovani 11 Non si volge chi a stella è fiso 1 " Purezza, Forza, Amore 1 SOMMARIO. - Maggio - Wilson - Ognuno al suo po,to Studenti e '1?,ussia imperiale - Idillio di guerra (No"<lla) - li volo (versi liberi) - Bibliografia ( H. G. We/1, • (he avverrà ì) - 'Picc~li doveri, piccoli sacrifici - Piccola Posta, ecc. ecc. MAGGIO .... e U popolo dei morti Sorse ca11taudo a. chiedere /a guerra! Ricordate? Gli animi erano sconvolti, eccitati, frem~nti. Il risveglio erà. stato brusco ; ma la mente che, ancora tutta compresa nell'ieri mite e tranquillo si era ad un tratto visto dinanzi il domani, un domani nuovo terribile e pur luqiinoso, si era ·get– tata folle verso questa nuova luce ! Oh, come bat– tevano i cuori! Era un pop::>lo intiero che ri– nasceva in mezzo alla festa del nostro Maggio, alla gloria del nostro sole, al sussurro dei nostri mari! Ricordate ? Quando. dopo mille sforzi, si era riusciti a raccogliere il nostr0 spirito per riprendere un poco il solito studio, ci giungeva vibrante dalle strade, dalle piazze il grido della folla. E l'aurora di Maggio pareva portasse con sè il pal– pitare dei cu0ri ! Poi, a poco a poco trattenemmo la gioia nel cuore, l'entusiasmo delirante s'acquietò, suben– trandogli la fede, ma egli resta ed esploderà di nuovo fremente .... domani. ... nel giorno <lcllavit– toria ! E tornammo alla nostra vita, fidenti, ad una vita nuova, vita di ansie, di sacrifici, di estrema tensione spi, ituale; ed insieme, concordi, soffrimmo, piangemmo, ci purificammo ; divi– demmo l'ansia e la speranza, dividemmo la gioia ed il dolore ! E per due anni interi, mentre ·i nostri fratelli vincevano e morivano lassù sulle alpi nostre, noi pure tendemmo l'anime tutte, insieme, iJ1 un unico sforzo, in un'unica offerta per essere utili , a Loro, per essere degni di Loro ! ....E possiamo guardare fieri il passato ! Il velo, che prjma quasi cingeva la nostra fan- ciulJezza, s'è rotto ad un tratto ; di. colpo siamo entra ti in una vita nuova, spinta al parossismo, in una vita che cerca la morte. E l'animo nostro si è temprato, si è fatto più maschio. Ha saputo bere senza pianto il dolore e si è. purificato. Le nostre sono anime nuove. Ed oggi, all'inizio del terzo anno della nostra guerra, nel terzo l\Jaggio dc11anostra redenzione, possiamo, forti del passato guardare fidenti l'av– venire. E l'avvenire è Yicino ed è premio sicuro .. Ma l'opera nostra non è ancora fir:ita ! Anzi, oggi, mentre sentiamo chP. lo sforzo è teso fino al possibile, mentre sentiamo che lo schianto è vicino, occorre stringerci ancor più"lmiti, tendere ancor più le nostre forze. Nè la nostra opera anderà perduta. Noi,cui fortuna o dote naturale concesse di raf– finare e coltivare l'animo e la mente, di compren– dere l'alto ideale della nostra missione, di vrnerare la gloria eterna del nostro passato, dobbiamo far conoscere e comprendere a coloro che ancora non capirono o non vollero capire, qual santél e nobile sia l'Idea per la quale combattiamo, quanto me– ritorie le nostre privazioni, il nostro sacrificio. Attendiamo dunque sereni ed operiamo inde– fessamente : ci sia di sprone il pensiero che là ... i nostri fratelli danno eroicamente la vita loro per la vita nostra. Essi sono i figli della vecchia Europa che, appena comprese quale immensa, diabolica rovina stava per abbattCTsi sul mondo, appena vide lo strazio che il forte faceva del de– bole, si alzò, si scossr e serena raccolse i suoi figli e li mandu là, sui campi squallidi del Belgio. nelle trincee infuocate di l'rancia, fra le nevi delle Alpi e dei Carpazi, nelle sabbie d'Egitto, a vincere cd a morire! .. E seppero vincere, e seppero morire !.. Nè però gli Asburgo, nè gli Hohenzolle•n hanno

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