la Libertà - anno II - n. 33 - 19 agosto 1928

ANNO 2 - N° 33 Un Numero : 0,40 Il fascismo è un bulangi– smo riuscito, un bonaparti– smo che ha trovato il modo di essere moralmente infe– riore al secondo impero. EMILE VANDERVELDE. nel discorso inaugurale del Congresso di Bruxolles. la Libertà L'Italia geme sotto il giogo della Tirannia. E' l'occupa,. zione di guerra, l'occupa.zio-. ne delle camicie nere che sembrano simbolizzare tutta cio' che c'è di dolore nei cuori e d'imbecille nel peri• siero. DE BROUCKERE. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA ORDIN<RIO SOSTIHITORE Il Il D I R E z I o N E E A M M I N I s T R A z I o N E l P" "' "'° ................. 20 f,. so f,. PARIGI 19 AGOSTO 1928 B 25 99 ABBONAMENTI Per ,ei mc,i ... ....• . ... 10 fr. 25 fr. 50, Rue Labat, 50 ; PARIS (18 8 Arr~ - Tele}ono: olzaris ~ l==============:::::ES:T=E:=RO:::::;, :: IL::::::D::0:::P::::P::;10::========================================='L:::G::::::10:::R:::N:::::::;A:::L:::E::::::S:::I P:::U :B :B L ::l:; C A :L : I L'ANTIFASCISMO È TATO L'ANIMA DELCONGRESSO DELL' INTERNAZI SULLA NOSTRA LINEA Il Congresso dell'Internazionale ha trovalo l'anima sua nell'antifascismo. Il cougresso di Bruxelles che noi non abbiamo qui da considerare, a fini di parte e di scuola 1 è riuscito la più pos– sente manifestazione storica di opposi– zione che il fascismo abbia trovato sulla sua via. Così è, così doveva essere poichè il fascismo non è che l'estrema formula della reazione capitalistica. Fi– lippo Turali l'aveva detto aprendo le discussioni del Congresso, in un'ora– zione commossa. : De re vesfra agitur. Il dolore che ha accumulato il fascismo è : 0 ra;~i~t~u}:r:.i 3~! 1 ~01h;o~;r~~i 1 df: zate, anzi più viventi, pili agitate, più minacciose, più attuali e conflagranti sono le manifestazioni esterne, con cui il fascismo per prorogare la propria esi– stenza, si adopera a contagiare le case vicine. I rapporti italo-francesi (cosi importanti por la pace in Europa) sono nettamente dominati - per citare an– cora un esempio - dall'odio del fasci– smo contro la democrazia francese ; la quale lo confuta con il solo suo vivere ; con la sola sua stampa cui non si può negare il passo in Italia, apl'e delle feri– tore nelle alte muraglie del carcere che è fatta l'Italia e diminuisce l'eiTetlo della soppressione della slampa nel no– stro paese. La n fascistizzazione>) della Francia fascismo italiano. Di qui l'azione ormai è una necessità di vita nella mente del non più misteriosa dei fascio-consolati e dei consolati-fascio. in Francia e in ogni paese ; azione diretta da una parte che c'è un'Internazionale del Fascismo come c'è l'Internazionale socialista.– operaia. Non lo vedete? Non vedete cotesto prolungarsi del fascismo italiano fo tutli i paesi, che cerca di imprigio– nare la vita dei popoli nella rete di Vulcano? Non vedete le sospirose adula– zioni delle borghesie nazionali e dei cortigiani delle oligarchie industriali al neo-sindacalismo di Rossoni ? Non ve– dete le fila della Santa Alleanza fasci– sta che si stendono dalla Spagna ai Balcani, in Ungheria, in Bulgaria, in Romania, in Polonia, sempre con con– vergenza a Roma? La minaccia alla pace dei popoli e alla libertà operaia per cui si arma H socialismo interna– ~donale non ha essa il suo maggior centro di diffusione nella vecchia Orbe jnginocchiata a Mussolini ? Perchè ? Perchè un regime come il fascista non reggerebbe una selLimana se fosse poli– ticamente e moralmente isolato, se non li'ovasse affinità psichiche elettive cui accompagnarsi che lo propiziano, gli fanno malleveria e a loro volta si inco– raggiano ai maggiori conati contro i l'egimi di democrazia e di libertà. Le aggre.ssioni al suffragio universale, la derisione delle istituzioni repubblicane, i rapporti fraterni fra i diversi paesi delle proprie formazioni fastiste 'e na– zional-fascisle, il tulto fetido della sta– tolatria, il sindacalismo funzionaristico~ poliziesco contro il sindacalismo libero, ARTURO 11Afl'DERSO!Y ~a dc:ii~~cito~e~~i~a1r~o~~:~•~~~e~~ii:~~~~ presidente dell'Internazionale. wn sono tanti aspelti di quello a ;mprigionare nelle chiostre del fasci- .e · trebbe chiamare u... J'ailesa. del smo gli italiani emigrati e daJl'alt1'& f o ,,-•nella reaz1bnemondiale f ~~~l~ir~ta~)~~~l~~~e; 01 tfi.a_l;.j);m~~~ Come poteva _la que st ione non .Pi; linea degli interessi fa::cisli. r:l'anto è or– ~~\~:e ~\rcauit~: 1~ 1 g~~~~et~~o s?p~lm~~t~~ mai un vecchia panzana la teorica di solidarietà dei socialisti del mondo per , ~~t!i ~~~::.~ ~hja sip~;1;\'~!gii~i!:r~~a [~it i loro sfortunati compagni d'It-alia che stati come dei compartimenti stagni si esplicava al Congre 5so ogni momen- non comunicanti, e che !::arcbbcro inclini to in ogni discorso in una commovent~ a credere che il fascismo come il bol– e gentile moltiplicità di fatti e di scevismo non siano altro che affarì in– dettagli ... (Oh ! perchè al bane:o dell~ terni dell'Italia fascista e della Russia Delegazione italiana al posto di 'furah sovietica. Contro que5li farneticamenti si trovò il giorno dell'inaugurazione del che rill'aggono d'un prolocollo assolula: Congresso un enorme mazzo di fiori mente decadulo non occorse neppm·e s, rossi: semplice e priv_ilegiato omaggi~ sollcYassero i nostri compagni della ribadito in mille e mille forme, ogm delegazione italiana. Con magnifico giorno, ad ogni convegno e manife st a- slancio e lucidissimo inluito si solleYa– zione del Congresso?). rono tulle le delegazioni che trovarono Al di là dello stesso spil'ilo fraterno un magnifico oratore e patrono in Vin– appassionatamente soccorrevole a\ com- cenL Auriol, Il problema della democra– pagni italiani, il Congresso colse 1mme- zia politica fu posto in termini di una diatamente che il denominatore comune fiammante categoricilà. Udite : « la no– di tutte le forze vive operanti in tutto il stra azione, l'azione del pl'oletar·iato mondo contro il socialismo o la classe inlcrnazionale per la sua emancipazione operaia, nella politica interna e in quel- e pel' la pace non sarà. piena ed efficace la estera degli stati, nell'imperialismo <:he grazie alla libertà politira. Certo la coloniale come nel :,,indacalismo soffo- democrazia legala alla siLuazione delle catore dei sindacati si riasst·me nel classi non è per la classe lavoratore oltre chiudere i suoi lavori prima di ini- l'eguaglianza politica, l'eguaglianza so– fascismo. Il Congresso avrebbe poLulo ciale. La classe operaia raggiungerà. il ziarli se non evosse affrontato il fasci- suo scopo nella misura che o:::sa con– smo come il suo antagonista perma- durrà con costanza la sua lotta nel qua– ncntee generale.Tuttele più saggeriso- dro della democrazillbo,·~hese che essa luzioni sui problemi cosidetli concreti amplierà le sue posizioni di forza con sarebbero state accademiche, oziose, ino: l'uso dei dirilli e delle Iiberlà politiche, peranti se non avessero mostrato eh creando co::i le condizioni per l'e,•ezione sapere su quali forze potevano contare della democrazia proletaria. >> vano marciare. rranto pel' citare un E' osatlamente il nostr·o pensiero. il e contro quali forze _organi_zzc_Lte ~ove- pen.--iero animato1·0 de1t·azionc antifa– esempio: che valore m fath s, puo as- scista. La condanna di ogni dittatura, segnare al patto l{ellogg che pretende sia di una sella, sia di un uomo ne è la mettere la guerra n fuori della legge >i con~cgurnza inesorabile. Uinternazio– quando Ira i suoi firmatari è un;i po- nale - proclama il manife:,to - si leva tenza che ha espropriato la nazione di con!ro il fascismo c:he soffocando la ogni autonomia di lfl;Scg~amo~to cd ha libertà all"inlerno e minacciando la pace istituito un monopolio hrannico della all'e!)lero è un pericolo non solamente assistenza, d"ll'educazionc, dello sport p<'r il popolo chr esso opprimr 1 ma della gioventù, costituendone una im- anche per le nar.ioni democratiche di mensa formazione militarista altra- cui lo sviluppo rumilia. Co~i è. Dc re vuenr,foalllao <t,",~.1nco,'is·1eseaclcl1·"1alnaog1· ~~crnr lii~~-w vcstro ogiltn·. La tragica esperienza ita- d - liana diventa 1111 insognamrnto univer- di un sciovjni::mo sfre1wto, si spegne ~aie. L'Jntornazio11alc scolpisce un al– ogni gentilezzi_t d-~I'l;im? nei gi~vani Jarrnc che i falli più the la nostra voce halilla, nelle giovani 1t~liane_che s, ;id- grida nl mondo. La Francia è la più destrano come i ragazzi al grncco delle minacciala perchè più prossima al armi, con una preparazione spirituale fuoco cen!J·ale della irradi.1::i;ionercazio– inlen~a, forsennala alla gucna? naria, perchè il fascismo :-:eorge In e.ssa Ugualmente che servono tutte le elo• e nel ::uo funziona.mento democratico la cubrazione sul di::armo dovo è concc3so, vivf'n!e confutazione di sè, la propa· distrutta dalla baso il regime parla.men- gnnda di follo, la lezione cli cm,e che iare, di sotlrarsi al_ primo ;i! più diretto, testimonia di un regime di So\'ranilil. al più nau1•alc dei controllt, quello del popolarr, f<>condoe dC'gno. Parlamento e della pubblica stampa Contro la fr>lice ripcrcus~ione di tali ,sulle spese militari? . . regimi. chr> ,-ono ,111 permanente in,·o- Piii "'"neralmrnll", com'è conc<'p1bilo raggia.mento alla r('sistcnza italiana, ]a fon1~azione di una _socieljLdem_ocra- contro i dominatori, il fasdsrno lenta fica degli Stati con glt _Stati che 1!1ter- premunirsi alleandosi a lutti i regimi namente calpe::.tano ogni democrazia ed d'oppressione e di r('nzion~. L'Jnlrl'na– ogni spirito di libertà.? zional" dcn1rnria f' stigmalir.za l'nzionc smo di stato e di polizia da esso creato za. Ha negato il corporazionismo perchè per spoe-Jiare e imprigionare i lavora- ha negato la dittatura, perchè ha affér– tori italiani, tutte le velleità di reazioni mato la deinocrazia. Laggiù nell'Italia anti-operaia. e anti-sincadale che affìo- bella e infelice, qualche traviato, legatosi rano sui campi adusti delle lotte di attrav~rso il cosidetto sindacato giuri– classe in Europa e in America. Accre- dico al carro del fascismo, pur prote– ditare il regime poliziesco-corporativo è stando l'antica fede sentirà il peso della uno degli obbiettivi più concreti dell'e- condanna? Forse. ~fa non è cio' che a spansionismo fascista, obbiettivo tanto noi imporla. A noi imporla che l'Inter- ~~y1:ac!l~:~te f~~~gid~fi~~~~en~~i1ua~~~ nazionale ha unanimemente confortata mondo, Panlisocialismo non si reclama ;t~~h~a~f!~i~u;!~ 0 Ùud~~it~i ~~1:"n~~ ~~; più dall'individualismo e dal liberismo il diritto operaio. Questo ci ha consolato ~n;:~s: 0 ~f PJ~~~-.;:!u~!l~a si~~ 1 ~,\~\~· l~ e consolerà tanti che soffrono laggiù manovra noi suoi fondamenti teoretici è 0 ~~ni~~:o~i~g~~~il:~nL~~/e~~a(~~t~a:~ ~i~::i s~~~ svJ~upg~~<li:i~icispere~d~~~:o t linea delle rivendicazioni dell'antifa- 1' scismo. La stampa italiana, al cenno del ~rJi1~e~z: ~~:/1~iii fti a~~i;of 0~ 1 ~o;~ dittatore, ha ben potuto ridurre l'evento nei circoli operai e sindacali, dove certe : 0 ~~~~:. s~ia~fJit~ !e:~~~~t~{ i~!~= manovre si lusingavano di ll'ovare asco]- dere a pieno il colpo decisivo che l'ln– to. L'Internazionale (! denunzia ai popoli ternazionale ha inferto nel vivo cuore ~e 0 fi~!iEi!fi~t~•a~~~~u1~~{f~~l~:a~~rg~~= del fascismo. 11a il suo semi-silenzio pello alla libertà. individuale contro pieno di livore non impedirà che l 'ar.ìo – l'ingerenza dello slato e che oggi gareg. ne dell'Internazionale si sviluppi nei giano di adulazione verso un'odiosa. latti e l'eco se ne propaghi consolatrice dittatura, la quale sotto pretesto di uu informando e incoraggiando i nostri nuovo diritto sindacale incatena il La- fratelli. La no:::tra causa è una con PJnter voro >). E' duro netto e tagliente. Jl si- Hazionale. Bcco Pannuncio che si parte gnor Alberl Thomas, socialista può an- da Bruxelles. 'f1•a effusioni entusiastiche dare a Roma ad estasiarsi ai Congre:,si di solidarietà efficace, che ci banno degli schi\·i del fascismo e vantare l'in• =,pe!:::-iO commosso fino, alle lacrime, nel– teresse di questa e< esperienza. )1 degna le a1·donli parole che ci hanno dedicato del più grande studio. rrutto il socio.li • i più nobili i più valenti combattenti smo internazionale ha gi& giudicato. dell'idea ::.ocialista - da Vandervelde, Ha giudicato nel nome della libertà ; ha a Blum, da Auriol a De Bruchère e giudicato sui risultati di spogliazioni e \Vaulei-::. 1 da ScllifT e Stampcr a Otto di inschiavimenti inerenti all'esperien- BauCr e Federico Adler. ---------------------------------------------------------------· L'Internazionale contro Il fascismo Dal manifeslo che l'lnlc1·nazionale socialista ha indirizzalo ai la\'Oralori del mondo intero e che finisce con un appello alla unità ed a!la azionf', ~ll'al– ciamo la parte cho concet'nc il fasci– smo: 11 la nostra a::.ione,l'a:ione del pr(}– letaf"iato interna:ionale ver la ma li– bi:ra.:io11e per la, p(lCl' 1 non sarà pù!- 1w -r.d efficace che (1ra;;icalla libertà -;ro~a. -t:m·tv,~vcr-~q-am– alla si'tuà:inne delle classi, mm è, in sè, il fine della ol.asse operaia. Ma essa ~~~~~~~!;.~e oY/:e 11 ~W~~/:;ci;!:ni;olI't1: ca, la e91wylian:a sociale. La classe o– peraia ra(J[Jiun9erà lJ1testo fine nella misura in cui essa sviluvperà con CO1'lan:a l« sua lotta nei quadri della democra:ia borghese, che essa svilup– w.:1·U le sue posizioni di for:a con l'uso dei diritti e delle libe1·tà politiche, creando così le condi;;ioni pel' il lrion– f o della deniocra;ia prolctatia. Con tutte le site {O1·:;c l'Intcrna:io- 1iale si solleva contro ogni dittatura di setta o di perso11a, quale sia la forma di questa ditlatura. Essa si solleva contro il fascismo che, soffocando la libertà al.l'interno e miuacci.ando la pace all'estero, rappre– senta un vericolo non soltanto per il vopolo che esso domina, ma per le na– :ioni democratiche it cui svilttppo l'u– milia. lissa denuncia e deplora l'a:ione del fascismo italiano che si sfor:a di t·iv– nire atlorno a sè conie vassalli, tutti r1fi Stati rea:ionari dei Balcani e del Mediterraneo e di ragaruppare in una specie di Santa AUean:.a i vacsi ,·ea– :ionari contro i paesi libe,-ali, m,zno– vr<,qncsta facilitata dai regimi di se– mi-dittatura, specialmente in Rt1ma– nia. Jugoslavia e Cn(Jltaia. J:,'ssadenu11cia ai popoli di tutti i Masi Faltitudine tlall,• borghesia iwzio- 1,aliste chtJ ieri si lippclfavano olla li– bertà individuale contro l'iw1crcn:a dello Stato e che, o(J(Ji.rivali;;;;a di cortesia verso un·odiosu dittatura la quale, sotto scmbimi:c di neo-sindaca– lismo, incatena il frtvcn-o u. L'organizzazione delle milizie operaie Giovedi scl'a e vcncrdl maltina hanno ;:nulo luogo a Ill'llxellcs delle riunioni di delegati delle mili~ie operaie e dei comitati di difesa a11tifa~c1:-,la df'i dodici paesi af– figliati alla Internazionale. C'enrno 35 tlc– lcgali. VAt1DERVELDE ,e Le patron» così yli 01)e1·aied i socia– li~ti bel(Ji chiamano .t:?1tUioVa11derveldc. « Vive le pal1·on n, questo griM, che su labbra socio.liste può sembrm·e eretico, ri– suona colllinuamenle nelle manifesta:io11i bcl(Jhe. Quanto ai capi, essi si interpellano abitualmente nel modo scg11cnte : (e Le pa– tron est-il contf'nL ? ». u .Faut voir le pa– ti•on ,). 11 Demandez au patron u. 'J'anla fiducia. tanta dl?i:o:imie, dopo co– s ìlttnghi anni di b({ttaglie, dopo che Van,. davelde è stato varie voUe ministro, co– me si spt.l.!(Jano? :::(J~:ion/ ~~{" s~~;$~tc~;:s~. ~1tsi't:e· per- fetta di ingegno e di wore fanno di lui una di quelle fignre profondamente wnane, sul tipo di Jlu::ini e di Jw1rès. !Yoi antifascisti e sociali.Jti italiani d'u9ni scuola, noi abbiamo in Vandervelde il ]liii (/rande e nobile dei nostri amici. Quale so!'presa che a Locan1O egli ab– bia rifiutato di stendere la mano a Musso– li11i"? Potevano forse le cosidette conven– :ioni interna;ionali fargli obliare che cyli era davanti aUo stran(Jolalol'e della liber– ta italiana ? La sua passio11e dclre cosr? Ualiane io l'ho vista starei vc1· dfre 111 allo, assisten.– do (ll Congresso di B,·uxelles. Vandervelde era alla tribnna a pronun– ciare il suo discorso inaugurale. Discorso scritto in prcccden;;a e perfino (Jiit.distri– buito alla .flampa. Ma ad tin tratla il suo ochio si poso. sulla dcleya:ione italia110; e su Turati. Un attimo. Un bal:o. E Van– dervelde è dall'altra parte del palcoscenico e 1/01' parla più che agli italiani. Sarà per dire che la loro battaglia è nobile, grande e che ad cs.~anon mancherà la vittoria: sa– rU per ricordare che i socialisti tedes('hi {11,·onopa dodiçi amii sogyeW olla legge war:iafr, ciò che non ha loro impedito di rovesciare 1m impero e di essere oygi al potere; sw·à pcl' evocare çhe Matteotti vm•lò doJ/astena tl'i~m1n ..1JOclw settimane prima di essere trucidato. ..I 11cort, tm rfrordo. S"c,·a ospiti d"lla sc11ola 1>t1.J>el'iore di cduca:innc opc)•ai<J.Q1,adro nwgnifico, 11el mez;;o di 1m vai-co illuminato alla vene:iana frn conti qoi o solenni ùt tutti gli idiomi clr!l mondo. C'i: llendcr.,on che dirige tm raro -inylcsr dov'è q1iestirmc di impiccare Mussnlini. E si ridr r si opplaude quando, al ritornrllo, il vecchio Lausbury, solenne Mme un ma(Jgiordomo di casa patri;;ia, si onnod<tlll cravatta attorno al collo come un noclo scorsoio e gir<t stt ~e sleHO col ge– slo mocabro di 11nrorpo lancialo nel v1to– lo. C'i• 11Mlf'r ehc diriyc col borgomastro Sri(: i ,·ori dei viennesi. Gli italiani sono trisU in 11,i ro1tlo. Da tempo noi abbiamo perduto il so1'1'iso. Ci sono due amori di amr:1•froni,1r. che cclcbrmw la vita nei calici ri,·ofmi. E solqono al ciclo, cori solenni di tcdcs1·lti. 'Ttilto è gioia e 110ccfidente. Ecco \'a11d,:,·vcldcsi lrva ver pal'larc ed il .~il,,,1:i1J guorla!Jna l'ombroso parro. Egli fn lr.,. .~torio della scuola, come sorse, cosa i:, a chi sci·vc. l:n silrn:io. E 1,oi una frase uNa. "Qui .lfofff'olti dormì due srrc pri• ylo,·ia )>. ma di porti1·c verso la morle, VCf'– so frt gfoi-ia i,. Per \"rndi>rvrld,; non c'è piil. 11/fi-o SOJ(Jf>l/1). l;"d ctJfi fi11irà il suo tlisror.w col yrido di: u Vive l'llolie so– ciolfatc ». Soltanto pochi spiriti, segn_atamonto dl"I f,1~1:i~mn il;tli,1110 dic ~i :-.forza di jnsula.ri , in uomc del concl'eh~rn? er: rarcogiicrc intorno a ::;(!, come Ya::~alli rando ncll<t foresta, vedendo I S!ngo)1 luni µ-li ::UJ!i renzionari cl('i IJalcani e f~~:~~ln~\e~~s~;on~1~l p~e~~~~~~~l'~~,d~r~; ~1;~s~c;i1i1s1~~~/: .. c~\l~(':'i\/;rl1;;~'lc;;i ~~ , ~I:~ /)/~ IUU)CCKt"/U:," foresl.t ! Cole:1 0 empi6smo f_u deb~llato zione ronlro I JHtc-.'-i di libertà: manovre nrya;ii:;;r,trn•f!ddf,, mili;;i,, lwl(Jht>. ('oro \"(111d,·,•rf'/th•, (Jfi n,111i JWSSl')"(l/tllO C rl11 sa. qurmt,· e r11inlii·irc1ul 1• attendono 11oi i profi"thi di Of/'/i, 1.:irr11d,! tristi o fi,·lt>.i>rnicll'' o l'/Jl(/ori. Jftr s1·mp1·e ricor– ,11,, r!i 11111"1i1·sc11" Vf'l\\'O /11 Jj/(11'/f'. 'Vl'r– rn/1•. 1·!,,, f,•1·1'i·v spuut11rt' 111/ff f(l(·ri11ws111lt: fll"Ì//•• drtfio f' 1·if11lr1r•rr pUi.viva lrJ .~pcran:<t 111•i ,.,,r,1•i1:osìr·umc l'iror(l,•1•f'mola pi,.cola sfnw::r,<f,,u,,sr11oln s11w•riorc di editra:io• 11ropt'raio dr;vr! .l/r/tlcolti troi;ò quieto 11.– .~;f,, p,·,· 111•r71'1rm· .. ,i nl martirio, il pircolo lrllinri di {ci ro dri1·,: ,-iposò, la fopi<{f' clic il 11H•mrn·cl'iconlo dr?i compagni /;clyi non s,ì tosto che fu annu~JZialo. So~:..m agevolale dni regimi ~cmi dittatoriali, Jklli> rf'];JziQni 1·<';:rolariinli•t·nazionall sforzo di contrasti oralO\'l, fllosofì~1 ~ :,pccialmCnle in Rqmania, in .Jug%1a- sono ::.laLc,,labi!ile per l!) scan~bio di in• sentimentali. Baslò Ch? i rro~lem1 ~I <.:.v,in"o.e j~ul{/g!Jh,;s'~a. -~i~\1:ancot.J>'to},a.!~~'),~ f?_-~·~n7~~0.,.~1iu~j_~~1~,1~'.'. c.~.t . r~{~1<:.j~~\~~·r.::rtt= onessero nelle comm1ss1om d1 studio .... v v _ u l 1 ~ente nrll"anlif:i:«:ismo, A lt!'o che qu_r,_ ~I.J_!!i:'"l('~lc_ nr_g:11:.i_z?-?ta Til'il<' __ sfr,1·c (_l_..ll,1 I ~~: 1 ~;;l'~\:r1:~ 1\ 1 te ~itd l.~;~~'~\::: ;; j~~/ 1 ~n; ; perchè C,:,'.:ii :-J ,..,i..,[enw~bero __form1d_ahil- ''."zJO!l( < ap;l,1l!:-.~1.1.;0•1'._1<1,u:-.l1 J~I'. <' 'oll~-1 iJ pi-ot."f'duto:il!a _nom!na ,i; un t1n_nil;1h stiOTlf' cri~lal{i::;::;al(L ! l?uo'. cs::~rc cr1.~lal• piacentem~mc a\ ,alm al,l pc, ::.1nodo,.r anuninislralivo d1 rn1 formo pari<' Otto zata pcrchC nnmulabile. 111se la t11an- ~~f!ii/o d~\ a5ei;~~~bb{~l~i~!~oli~; 1 ~~e-~ 1 ~ p 1. 0au~éJ~~fi,"o!~nf 1~S~~s{~~laaJ~t~U~o·., dG0i 1u1•- nia esecr~bilc_ d_ol fascismo ne)la s~a sagoma di crimrne, ma non cr1stalhz· Travail mira ad associare al sincadali- difesa nazionale ~ Dome~, ,'il. il SOf'ÌfJ{i.\1111/ ,\(1/"Ù l'lluli,, di (fonwni, /,1 /Jdl11lfalil/ 1frf/o lib,:rf,ì, drf lutor11, rlt'/– fo ~1i11.~t1:.ia. E di questa llnlio. rm1drrvd– dc.,1:uisarete, a giusto titolo, giudicato uno ifryli antP,Si(Jnani, ENNIO, SEGUENDO IL CONGRESSO I I della dominazione plutocratica. Perciò il Un congresso inlernazìonalc - segnala- Con~esso ~a /i.presa_ la f~rmula d,i.Kiil' mente il Congresso della Internazionale O- Ha~die e d1 'a11lant • .• pmtt.osto l 1nstll'– peraia Socialista_ è un fatto politico del rez,?ne che la guer~a" , per questo esso ba più grande interesse per Ja nostra concen- ded1~ato una particolare confere.nza. _allo trazione Antifascista. Direi quasi che è in studio ~e.I_problem:1"della orgamzza.z1one congressi di questo genere che noi riuscia- delle. m1!1z1_e ~pera,~. A~m~stra~ dalla mo a renderci conto, da una parte dei pro- e~per1enza 1tahana~ 11 soc1ahsmo_interna-: gresso della noslra. propaganda in Europa z1onale sa_ q~anto sia vano costr~ure grandi e nel mondo, dall'altra parte del processus o~ere sociali, C(!mequelle che e dato am– di isolamento del faseismo. mirar? nel Belgio, ~e con~rnp~ran~~ente A questo duplice punto di vista la irn- non s, a~prestano 1 mezzi e gh spmh per pres~ione che si ha del Congresso dì Bru- la loro ~ife~a. . . . xelles è assolutamente ottimista. no~r:u~f 1 ~t~~c;frfi~ft~ 1 :\~fj ~~fi:~~~~1c! TI Le manifestazioni di schietta solidarietà. del Congrcs.:,;oper il popolo italiano sono state innumerevoli. Che fosse Vandervelde a ricordal'e quello che patirono e soffer– sero, duranlc le leggi eccezionali, i socia- VJNCE.YZ AURlOD che ha pronu11ciato un vigoroso discorso, sul1a-liberta. lisli tede,;:cbi ed a dedurne l'augurio cr VI,. I .. ~I, ll'ionfo; che fo-:se de Bruekèro a ricordare le migliaia di prigionieri che soffrono nelle galere mussoliniane; che fosso Henderson ad C\'OCareil sacrillcio di :'>latteottì o Au– t·ìol ad evocare l'ollraggio permanente per la liberlà rappresentala da.I F'a::;cismo; la sensibilità del congre~so Ycr,;:oquelle che furono giustamenfe chiamale le regioni de,·asta!e del socialismo, si espresse sem– pre nelle forme più alte e più nobili. .i'llaquesto non è, dopo tulto, che del sent.imenlo, o se ci può commuovere, non è detto che possa, senz'altro, essere consi– deralo come una ve!'a e propl'ia. consape– vole manifestazione di solidarietà. Chi dice solidarietà dice comprensione. Il fenome– no fascista è esso compl'cso in seno alla In– ternazionale socialisla? Ecco il punto più importante da chia– rire. solidarietà con noi, ma quello che trae dalla esperienza nostra i motivi per parare al pericolo di un dilagare del fascismo. Noi non aspettiamo dal proletariato int..erna– zionale la liberazione dell'Italia, che ha da essere e sarà opera. del popolo italia– no, ma aspettiamo invece che esso, lottan– do conlro l'imperialismo, difendendo le sue proprie libertà, organizzando la pace, rafforzi in Europa e nel mondo la demo– crazia operaia e la porti alla vittoria. In questa maniera soltanlo esso può esercitare la sua solidarietà concreta verso di noi e dare alla nostra baU,aglia gli impulsi de– cisivi. In una Europa socialista il fascismo è una contraddizione in termini. In una Eu– ropa guadagnata alle correnti reaiionarie il fascismo sarebbe la regola. Questo è il lato attivo del Congresso di Bruxelles. V Ma c'è un lato passivo del quale possia– mo liberamente parlare, anche pcrchè esso è passivo soltanto apparentemente. Molti erano nel Congresso che volentieri avrebbero lasciato da parte la queslione del fascismo. L'inglese Buxton ha detto apertamente alla tribuna che fascismo e bolscevismo sono fenomeni interni della Italia e della Russia e che tocca ad ifaliani e russi sbrogliarsi. Bauer non ha parlato di fascismo nel suo grande discor::o. Le ragioni sono due: 1. 0 Non generalizzare il fenomeno fasci– sta. Pure riconoscendo le tendenze anLi-li– herali del capitalismo moderno, il Con– gresso si è rifiutato di ammettere la tesi (comunista del fasciimo inevil&bile'..,eo- ni~ta) de;Ia guerra inevitabi.le. In altri t~r- ~ mini esso ha rifiutato il dilemma peseimi- sta e disperato : o abbattimento imme- diato del capitalismo oppure guerra e fa- scismo. Il proletariato, anche se non è ancora giunto alla fase in cui potrà abbat- tere defi.nitivamenle il capitalismo, ha pe- rò le forze e i mezzi per impedire ra,·- vent.o del fascismo e la guerra. 2° Una parte del Congresso ha voluto cosl sfuggire alla tendenza che c'è a porre fascismo e bolscevismo sullo stesso piano storico ed a considerare i due fenomeni come identici. A questa tendenza non sono mancati con– tributi anche nel campo nostro, dei profu– ghi italiani. Si tralta di un errore storico e di un errore politico. :'\'oi dobbiamo combattere la dittatura bolscevica in Russia, che rappresenta un pericolo per la Rivoluzione, che nega la Soi non lo possiamo farr. ('ile tenendo democrazia operaia sola base possibile pe1· conlo delle tendenze g-cnerali del Congrc,:- lo sviluppo della rivoluzione, che offro so. Cn fatto a\'anli tu!lo. ed è che quando esempi e giustificazioni alla reazione bor– rumcni, ungheresi O polacchi sono sfilali ghesc e faseista in Europa, ma non pos– al!a tribuna. essi hanno concordemente ri- siamo eonfondere bolscevismo e fascismo. conosciuto che il semi-fascismo dei paesi T1 fascismo è in llalia il regime della plu• balcanici e dell'est è in funzione ùel fa- tocrar.ia. Il bolscevismo è - secondo la de– scismo italiano. cn altro fatto ancora cd è flnizione di Dan - una malattia inlerna cho i! Congresso unanime. senza soprav- della classe operaia. 1( fascismo si pro– valutare Ja minaccia dr guçiTa nippresen- pone la d!fesa dei privilegi del capitalismo. lata dal fascismo. convinto anzi. secondo li bolscevismo si propone l'edificazione del l'espressione di ~a!vemini, che ;\lussolini socialismo. è un cane che abhaia e non morde (oltre I suoi melodi sono deplorevoli. )la. da frontiera), ha però proclamato che per la una <'guaglianza di metodi è arbitrario dc– .,;ua politica balcanica, pet' l'essenza sua, dul're una uguaglianza dei fenomeni slo– il fascismo italiano rappresenta un ele- rici ai quali assistiamo. li capo della emi– menfo di permanente squilibrio. una mi- graziqne ungherese il compagno Kilfni mi naccia per la pace, una fonte di intrighi. diceva a questo proposito : - Basta por;;i il quesito della conseguenza che, cadendo, IV provocherebbero fascismo e bolsccdsmo Ma dove dircllamente cd indiL"rUamenle pel' percepirne la diversìti.1. La <.:aduladc! il Congresso ha posto con maggiore chia-, bolscevismo rappresenterebbe un di:-a,alro rezza il problema fascista. è nella discus- per la classe operaia cd un rafforzamento sione interessantissima sulle nuove tcn- della reaiione. La cadutn ·drl fascismo 1·ap– denze del capitalismo. :--.·e1 discorso, magi- presenterebbe <'satlamenfr il rnnlrario. Fo– strale, di Otto Baucr, in quelli di Auriol nomeni idcnl1ci potrebbero c,:.si produtTC (Francia), di ì\"aphtahi (Ge!'mania). di Hi\1- effetti contrari·? quiL(Stafi Unili), di Wilbauf. (Olanda) quc- Quf's{e c·hr ho analiuatr :,ono stafP i(~ sto tendenze sono slalc c«aminalc con ragioni per cui una parte del Gongi·c::-::-o grande acutezza. a\·eva lrndcnza a la5ciarn nell·ombra la questione fascista. B' ba-lato che non si in,i;:-tcssc nel voler stabilire una equiva– lenza fra fn,,ci!;1~10 e bolsccvi:;rno. pe1·chC il Congre::;:::o lrnvasso nrll'anlifo'-t·i::-mo la sua anima o la sua nota dominante. Yl >'oi po«::-iamotlunqur. nui Ur•Jla Coucen– lr.izione. c~sci-c soddi::falli di quc::.to a– ~pello dr•! Con~1·es,o di BJ'lu;.clles.J:;:-;:;o d Ila rf'(';if;l la fe.-timonianzn.<lf'lft•n·o1·econ i·n1 la c,11r~a no;;lra C inlc"a in lutlo il mon– do npf't•aiu, rlrll'ollimi.:.rno con c·ui C con"'i– dr>l'ala la lolla fra forze opernie r rea1.ionf'. della ro:-dr;nza con rui i :-oeiali:-tt :--i aP– plicano :1l!à lolla contro J'imp"l'inli-.mo: :'\on c!liNliamo di più. t:omf' la no,,lra :-confitra fu una b('OU– ft!ta di lutto il mondo d"l la\"OTO, co~ì le vil101·i" dr>\ .~ociali::mo inlf'rnanonale ::a– ranno , il lori!" nostre, chè unica 6 la fede cd id<'ntico il fin'. In talune zone sociali-fr per,:isteva an– cora l'illusione che il capitalismo fo~se per sua natura liberale. che quindi regimi co– me quello fascista andassc1·0considerali al– l'infuori dello stesso quadro <lei capìtali– smo. come puri e semplici rifornì meclio– evali. Questa illusione è stata distruUa a Bruxelles. Non si può più pal'iarc del capi– lali:smo moderno. i-'f'COIHlo i J)l'f'f'f'lli df'l!U scuola manch<'slrdana. li capilali-n10 del– la libf'ra, conef)l'l'l"!li'.n. (' so~I illlif(, dal f'a– pita.li ::;momonopoli,.;ticn. l,'ind11.;tnale ~in– goio si può dire chr non "~i::to più. E.~i– ~fono i trn.-15, i rarl<'lli. i ::Jnda:·ali. .Jomi- 11ali e conll'ollali dalla finanza inl<'m:1- rionalr. quc-1a nuoYa ari~tocra,.ia del df•– naro. 'ff't:nicaml"11tr. f'd ng:li l"ffr>f! i d<'lla. ]ll'Odu1.iouc,qur:-.-ta tendr,nza del t·apila!i– :-,morapprf'~cnla un progi-C'-:,;o ; poliLka. mento rapp1·esrnta ,rn pr:-1·il'olo. Il capita. Ji,:.momonopolisl ico non può follrl'arc eon– lrol!i e limila1.ioni. Ac;~ni più dr-I ,:ingoio iudu.~lriale. i I rush hanno bisogno di sfug- PIETRO ~ENNI. giro affindagine Nl al controllo. La loro •------·-•••-••---•--••-••••••• potenza. quindi è df'slinala ac! urtar;;i scm- p1'f' pili ,·iolr,n!l'rn()n{c l'Oll t:i, polcnza (/f'i Come nhbiamo a1rnu111•iato. 1a Li– parlam!"nlì. C?mc C .•fa(o d,•1_10da .\w•iol ln•rtff ron s1.ll 'à pabblicahl domenica. ~~~fu~~,-~ 1 :ic;~;:~a~f [;'. 1 '.{:~~~~ 1 ~!J<~~!ti~;~f~ I Jl prossimo numero usciril il 2 sel- oporaio difendero con lutti i mezzi le pub- Lembrc. Da questo momento la /..,i. hlichc liberlà ed impPdire, con luUì i mez- 1,ertà riprenderà le sue pubblicazioni zi cbc lo Stalo diwnga strumento esclusivo j regolari.

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