la Libertà - anno I - n. 23 - 2 ottobre 1927

2 LA LIBERTA LA LOTTA DAR'l~/INIANA I () f f Dircllorc del u 13rillunlc » è w, "{usci- i df!'!li ;dura li" ·ano Slo dt>lla prima ora"· Fedeli cron0m"l1'i-~li TRAIL FASCISMO E LA MAFIA 1o•• s,:;~'b~,?"~,;~:,tt9,.r~~:; ~r.;ir:ii{r;i:if:[~[Y,~;iÌ~·~È ~J.tl ~1:~~ 11 t 1 ~r1o ' 3 ,1;1 s1 ~0,fi~,'.l p~;.;~!f~ t H:~~;;·as;;;~ 'tt'~~~ i t ;iiCoviri~r:=:,~ 1 l! fJ311u11nno,fnsclstn <klln prima l'anno f 920 sollr'cit6 la sua ainmis.sio11•! L'Agen:;ia Sic/ani ha' fatto sa.pcrr - inrompnlibililà. rli carattere tra l'isola- · r.1. Pd edito .<lo.ll_'fs!itulo N_llto• come pocla mnoristico ill un yiornalc ,ct- spec~almenlc all'estero - che il governo no!' 11 il pic1;J011f~~e », ve_cch_io e cosi.ani,- ;};,~~- <!fj 1 1;:~1 i 1~ 0 j 1 1 ~j!~~~n~~ 1~ 1 :~ tinwnulc satirico rlt" ,rn gmppo di 9ivttmi fas1:1sla_ l~~ tolal_men.1-c .ùc?ellal<? )11 ma~ !'ea.;enlc all 1l!l'S1ono _unitaria. del r~gl.!o l'cdnllor-P c~po, JJUl.ltllc.1 un sii.i- fondò <1 Jlifa110. 1t 9ionwl,.., allora, Mn era fla rn S1c1ha. Gl1 ull1m1 cl1spcrs1 rnafìost 1tahano. F, pc1, questi mafiosi 11011a•:('- 1,allcr1 te.legramma ~H saluto al fascisla: e1·ti au:i ,mtifascilltu.: rra Con- sono ora inc;;i.lzali in qunlchc forPs!:i. del ,·an0 pal!l'a dr,i fascisti. Non solo pcrchè Mstro d.1rrt1ore e l augurale rl- lico Guerin Meschino, che nel 1\J20 ci·a fu- centro dell'isoln.. n~si ; fucili, Jn rivollelle e i pugn:ili ~prJsta di i\n~I~; ,;:utrh•:· ti l scislissimo, per divc11lal'c poi w1lifascista, Questo bollettino di villoria del fasci- ::rnoo l'iusci!i a sottrarli alle r;ir.zie ( a O e n uses · f 1 ,;~~~;:::b~bo/l~,;.:,fi/~r~~f 1~~~ 1 t,/ 1 ;;;/~;~f;i smo ha parlicola!'mente entu:::iasmato il pollzicsche r sapevano adoperarli; ma La cnpilalr. dunque, vcdr scendere i1l ,izio 11 c gionwlistica, <tuilldi, il fascista dcl- senntorc Coty nel Figarr.. L'ot!loreYole anche percl 1 k il valor,:, della vita, che pia::a l!n allru quotidiono fasrista a cm,- la pl'inui m·a Daquonno, lrt cor 11 t 11 uc 11 el profumiere dc1 giornalismo france:-=e •-- è allo uclln coscienza dei cJ,·ilizznli ~·i• tendersi i 1.1illc lettori rlis1,onibi1i prr mui campo wtUfoscista. Dove si rassegnava an– al quale \P. cattive lingue nttribuisco.10 vculi 111 conlallc di tullociò che nlla vita rliccina di. fogli d••l rc1imc. Q,u•s!o « Hril- che n ccstinatrtre, ptirchè rimanesse intatto più di un'amicizia ... elcttornlc nei ma- li :tffeziona, è riullo, o quasi, per gli lonte >• tvttavia, e1·a mw ncci;$srl.à. Clrn- lo stipenclio, perchi: allol'a il faui.Tta ,Jel!a quis della Corsica - è molto ::;evrro nltardati nel 1 r. miieria pi·imili\'a, i·an• f;~ 1 ;~l~t(dt:1k~ ;i~~;~~~i~~I~ r:;cf;f?;?r!~t 1r~~'i!~,~r~t~1::r;i(l:;~ 1 :,~~ 1 ·r::t,:; 11 ~;r~,,~ ~;c:ps~r~;;~~ 1 ! i cà/ ~i:~;~ 0 s~~ll:i.~,J~ 1 if~ 1 ~~ dat~rl~ ad;~~e;:~~ 0 l~~vilabile. Trn ma- $i11Qnc. è stato scm1fcisato, deplorllto e 1m (!mico Sctti,nclli che din<m:i al/Q. co11(,..ltt"~ e s110rlirrltorc espulso dal 1wrlito. Oi·u 110n rie dclfe ,, Tre Ma,-i",. nttewl,:nfl il JWHO'J- governo francese un osemrio di ciò che fiosi e fascisti l'intesa ~ la collab<irn- è pi'.iL01·r1a)l(J 11(fici11le, C 1/ltCStO gyasla 1,_n (li() di 1111 l 1"°(Ji Cfl.'r/t; .. No11avcvv. IJnCQ)"(I l'! ;~ p:~~~f~eafit:~:-~·~i,~ 1 1 1 ; 0 d~I ccoo~~~1if;~ 0 ~ ;;ii~lisi~ 9 Ù 0 i{~g;;l~O~ie~~~~ ~ 0 f~(;~uiITa~ r:;i~:~ ~ftt~ ·it~7i 1 ~~sii! -~'.~~~~:,~:;~i:~·p~:t ;'t:;!ri;;n7] ~~~~asi~ r::;tp;'t'e:;.ro ' 1 ::ri1~ e d~lla mafia su uno re lesso plano vi è Un:i ~a Ialiti. ~~r~vinin:na ! Come n~_llo blicuva w1 ma911ifir.r.:bil@cio, dove err~ {edc•·(r:JQne di Fro.sin,.,ne. E ~Iorio Carli, do un'intenzione grossolanamente ollrag- organismo b101ng-1cn, 111 quello soc1:t~e portalo uU-altii;r, ,wc volotili~:a:.iow: di parte sua, fac-:va ';a Te.sta di ~,erro, r1i.à giosa. per i comunisti; ma ,·i è, 1~nchc ancora adcr::rd~ r,ll~ co_slituzii:>!1i pri~1: parecchie c'!nti,wia rii biglictt: dn m.ilfr- [Jiorneletto l'ep1tbblicauo,dc a Fw.me e di- dell'ironia epigrammatica. per il r~gime tive, le coloni':! microbiche pw fori! 71 .. Per mo11dm· yiit fo scon{cs$imiP-ed espul- ventato, dopo l'espulsione da Fiume, ,. ot- fascisla, per il quale> il senatore Co!y incaricano di divorare quelle meno v_t- ;~o~;ì~i;~~~l~Ot;~~~~r.r::i,::c~r,y~~;c~·od~~~scrva/01·io comm,;rcialr" 11. MilP:iO. ;~~[fii~. uno zelo senza dubbio disinte- ~i~!t!it!: eE~cu~oa°1~o~S~;i 11 ~e~!i1P;~Ei~~~ donumdato ,·ivaru:ioni. ,Yo 11 ca11aUcr('sche. ri:~c~efc 1~~!{~,~fo <~i J;{!'Br{f/~~ 1 : &,_E;f~~~ In fondo, il regime fascista non }rn brio, della salute. Questa funzione .di ~~~t~\n?i''~~~;aYt}:io~~t~7 cfu/t\![cq;;:;P;i, ,wlr che lta 1·icr.vutoil tclcyra11111w di ~on– l)Cr nulla altnccato la mafia, ma sol- fagocilismo appa~·liene . incont~~la~tl- 1 scialo 11•011 pc carte compromcttcnt, ai di- sieur, ovvero u suo fratello». u,, fr•i:cista tanto quei t,"ruppi mafiosi, i quali si mente al_le~er:\1·~h1c f~sc1st~, nell ordrn.e J'.~tiori ddL'fmpero.· E(l ceco che -,ri. 1·ipa- della pl'imn ,:.ira,del resto, anche Arnal~o. mostravano l'eSlii ad inquadra1·si, ad della cr1mmahla. o 11 delinquente Il- ra:ione è vemtla facendo (m"P, al~'fmJ)('l'~ ~~r: ;.;a~~;~,tiJft~~~°cd!va: ;ftc~':a 0 ! r;;= u inserirsi» nel fascismo anche dopo hero, non qualificalo, s'insel'isce nell'nsM ,rna edizione mel'iclimm anti Teverrna. C. 0 1' ::;iglio :t ,otto il segno dcll,;1repubblica) che questo nveva fallo pÒslo nelle ~ue S?cia:-ione _a d?li~querè ~_ottoi segni del le 9 :ioni clcll'Is tit 111 ,, del Littori{! l''q - clic e(lli cl'a in perfl!tlQ dtsaccordo con costumanze - diciamo così - ammi- 1Jtlor10, o e C'llmmato. V1 sono, ora. re- :ano e il pros.timo bilallcio sm·« bri a,itis- "suo fratello». nislrative e nelle sue concezioni della gioni_ intere d'!!alia OY.~ il. fascism9 può :i:~a~•••·••••·•···••·• .......,",."'"'_"..,,.,, ....................... ~ .. ,,, .......... . l~Uf d~W!l~~naa_molti dei metodi predi- ~f~:~i:i'1l°n~~~~~~sde1\i;~r~e'/1~;.\~ EFFEl TI DI tJ N « FIASCO • Non è priyo d'interesse il rilevare dm menti, ecc. Gli è che ora q~esl~··· co_:e ----=---- l'eroe della campagna vittoriosa contro faOJ!O parie _dell_a comples~a. 1mpre:::a la mafia è quel prefello :iiori, il quale fascista ; e 11 _s1gno1· Ccnlur1on~ non si è fallo la reputazione di specialista p~~•mclle che ?Hl_no?l?erale dagh _out• in quesle i.rnprese conll'o le più sva- swcrs ~ella_ cr1mrnal!la, da es.t!ane1 ~1- riat.e associnzioni a. delinquere. Infatti, l'or.g~n1zzaz1one ufficiai~, ~a d1:,org.an1z• egli fu adoperato anche contro il fa- zali, 111somma, da krumm ~cl fasc1:.':10. scisma negli ultimi due anni della uvee- In tale ca~o, ess_esono non .~olo preH:•te, chia èra ». Soltanto, a11a sua buona ,,o- ma 11llrcs1_pumle. da.I ~d,ce Penale. lonlà - rame a quella del generale I mafiosi !1011.rnser1h furono, duo– Badoçlio - non furono consentili la que, per.-;cgmtati con perseveran\c. ac– liberla d'Azione e i mezzi proporzionali. ,.f,'-nimento: ~oniro sin~ole ((comiln~e )'. Una dellé più singolari caralleristiche d1 otto o d.1cc1. l'Cfl,'~l~arn furon? )a11.c1ah del regime fascista e del suo capo con- battaglioni d1 m1l1h e carabrn1er1; e sisle per l'appunto nella loro predile- ~opo una lunga lolla, dovettero cedere ~t~nih~ \i1c 1 :N:;1?s~in;;~~~\is:rv!~~!~~ò 11 ~;;::go~rg.~ni1.7:azio~e m.aflosn, il f_a- conh-o di essi. In questa soddisfazione sc,smo - c10 ~1 $embl'a u_ioonlestabile si direbbe che il signor Mussolini mella - ha_ S?I?raffa1~0 l_a vecchi~ ma_fia. ~~ addirittura della civelleria. Sopprimere super1_or\la de~ vincitore è nei su,01mezzi gli amici e annettervi i nemici del pos- matcr1ah, !1ell_ail!·ezzatur3: ester10re, no~ salo non è, per un rinnegalo, abolire certo 1~e_ll·ard1m.e~lo eroico: I mnfios! questo pas.Sato? supers~1h, ?f~gg11t alla _caccia grossq,.• s1 E poi sono le le.!!"gidella natura .-:he sono rifugiati ne~le 01·r1de_u Madame n, lo hannO spinto pet queste vie : la lolln, p~r pr~IL!ngarc ~1apure ~, ~co la loro Ira due formazioni criminali, col trion- vita. C1oe la_ 101_0fi~ra hberla. P~rchè 1 fo della più forte. dopo tuUo, 1 _giorni _realmente vissuti Per queste vie egli è venula a trovarsi !lOJ!,SOJ!,O quelli _contesi allo _morie; sono faccia a faccia cou la. mafia siciliana 1 g1orn1 sottratti al servaggio. E,•id!?ntemente, il signor Mussolini eb: FRAt~CESCO CICCOTn. be a. subire la sorpresa di qualche di- singanno, che irritò il suo orgoglio nu- torilario di fronte alla mafia. Di que.jla d Il M fi ((formazione criminosa)) egli aveva la L'ord1'ne ea aa )lozione superficiale e sbrigl!liva, esle- riore ed oratoria, che è la caratteristica fondamenlale di tulln. la. sua cosidrlla iiti~!~Uii l~i:1!~.IJ~:l~~ofil~~p~~::~~\'.: ~J~; i mafiosi siciliani ;- tutti i mafiosi - fossero dei professionisti della; viole!';_zn e del ricl!fto, razziatori e profittatori del latifondo, dileftanti della sqprafi'azione a scopo di lucro e del lucro a scopo di dominazione. E credette di capire, al– tresi, che della intimidazione e della !rode, della violenza e della rapina la mafia siciliana facesse una sistemat~ca utilizzazione elettorale ed amministra– tiva, per flni superiori dello Stato ... iso– lano, di una. delle « due Sicilie n, rima– sta sempre .un po' all'esterno della. zona d'ìnfluenza dello Stato ufficiale italico. C'era, dunque, modo e motirn d'inten– dersi. Il signo,· Mussolini intravvide in tulte queste caratteristiche e tendenze dei mafiosi e della mafia una felice e quasi totale coincide.nza con gli µsi e costumi del suo regime ; Infatti, le prime operazioni di annes– sione della mafia al fascismo si smisero in maniera piuttosto incoraggia.nle, In– tere zone siciliane - rimaste sino allora in atteggiamento di indifferenza un po' all.èra o ironica di fronle ai primi nu– clei locali del fascismo - vi aderirono. E çon l'adesione dei maOosi si ebbe, na- i~~!Ifdi~t!~J~!n~ tri1:~v~~~i7~ st ~~!\ 0 t ~gg;ed~i1/:afl~~;~o n~ 0 ;oelo 1 ait:~~f/; crna profonda nel tempo e, in un certo senso, Ja storia dell'u onorata società n era. tutta la. storia e tutta la gloria del circondarioe del mando.mento, si rlo– velle vènire a palli. L'egemonia del re– gime fu ammessa, ma fu temperala col riconoscimento di talune aulonomie loM cali ai gruppi mafiosi dominanti: oasi di un pittoresco federalismo, in cui l'auto– nomia. ,municipale era ela1·gita alla mafla nel momento stesso nel quale era con– fiscata alle regioni cui apparteneva. - con la gloria dei Comuni - da circa nove secoli. Senoncbè, qua e là. il reclulnmenfo della mafia trovò delle resistenze innt– Lese, quasi paradossali. Invano i pre- ~ft;~:t~t~r°:s~i aai~bs~~r~;~i~\o"ec~a~= tinuare a. riscuotere le tangenti dai pro- g!e~~r~ae n~f\af~~~l~~~t~ Ja;!ff:~:c~f~ al ladruncoli minori, a punire, impuni li, i traditpri e le spie, inquadrando, però, ~i~~ei fef5~ 0 uo 1 ,?~ 0 s~t'~:i~Ìe"f~ 1 \~ 0 ~~f~ modo )argiva loro un riconoscimento 5~yriJii~~a~~rr 0 ~~tivs~g~~i 1 )f6ss~nluello Invano : le resistenze si irrigidi– rono, aggravate, forse, da qualche ma– linteso, dalle inevitabili incomprensioni di qualche console ,mandatp ncll'i.~ola dal Nord e che produssero gli stessi ,urti, ai quali avevano già. approdalo·le dittature di Medici Pallavicini e di Co– <ironchi ... Forse agì anche il fondo di fierezza, d'indipendenza un po' selvaggia di un cerio numero di mafiosi : ultimi ro– mantici della «macchia)} e delle tt ma- ~~fl~e l~'afi~\~~i,e ri~~w~~ie;e:da~d~ri!~ 0 a'H dalla. venalità. volgare e d.alla violenza vile dei fascisli, i quali violavano brutal– menle tutte le belle forme predilette dai delinquenti ~ocali 1 di lanlo, e u~aoa- :~~!fi :ug:~~~ 1 io!:1<def1~~ir;&~~' Jt;~= ncrosità: verso i deboli e inesorabilità contro i prepotenti, cavalieri galanti pel'sino nel ratto e nello stupro, os~e– quiosi e servizievoli con i derubati. .. Forse v.'influì un po' la tradizionale L'articolo cosi vivo di Francesco Cic- ~~:!iif}! l\~i~~d\~ifi~.bblica più su è Esso ci ha fatto pe.nsare che la mo.fia e1.·aanch'essa ww slrumento di ordine. E' 11otoche tutta la piccola delinquen– za delle campagne siciliane cJ'a con– trollata - ·come si dice ora .- dalla mafia. · La mafia grande era una compagnia terribile di as$icuro:;ionc contro i furti, gli abogeali ed altri delitti della nrnfia piccola. I proprietari, pagando il prezzo con– ve11uto alla mafia grande uano sicuri nelle loro terre contro gli abusi. Il suo terrore teneva a freno i ladruncoli, ira– pinatori del bestiame, ecc. Ricordiamo 1m episodio. Un nostro amico che aveva dei groui laoori di coslru::ione nella Sicilia Orientale, dopo una vana lottli contro i piccoli delinqllcn– ti che i-11bava110 nei canliel'i, che assali– vano nei giorni di paga i fattori, ~on riuscendo mai ad averne soddisfadone per me::::o della polizia, alla fine, op– portu11amer~te consigliato, aveva piegato la testa ed aveva concordato con 1m grosso capoccia della mafia la cuslo:lìa delle cose sue e delle persone che la110- 1·avano con hti../l pl'è:::znera salat9. :l!a la /;~1s~ 0 ;:r d~1~fci::~~i~Pc:~ufJb~ig:nac non si polrva :lcsiderare meglio. Non più sottrazioni, non più prelevamento delle bestie, non più incontri spiacevoli. L'or– dine, [.'ordine... era assicurato. Pinchè wi 9iorno uno dei pa[!alol'i ftt sorpreso e derubato in 'campagna. Il nostro amico se ne lagnò col 'ca– poccia, Q11e1>ti stette ad ascoltare, abbas– sò la festa in grande meditazione. - Signuri, vol avrete la 9iusta soddi– sfa:ionc. Passal'ono u:lcuni giorni ·«' il nostro a– mico aveva quasi dimenticato l'incidente, quando una mattina il cavoccia venne a trovarlo. - Signuri, venile con, me. Avete la vostra soddisfazione. - Dove? - Venile con me, .. Un po' inquieto L'amico nostro sc9uc il cavoccia che lo porta lontano nella bo~af!i~;d 1 - Che cosa? - E' qui, ·vi dico. E, aperto ira in fichidindi ,m varco, gli mostra un corvo che giaceva im– mobile. Un cadavre. - E' l'uomo che ha spo9liato il vostro fallore. Non lo farà piti. Si8lc soddi– sfatto? li tiostro amico non ricorda il caso sen::;a essere preso dal capogiro. - Però, egli conclude, la mafia tiene indubilabilmenlc l'ordi11c. . Quando tutta l'imbecillità interna::;io– mde plaude a .Afussolini che ha u rista– bilito l'ordine II fo Jlali<t noi pensiamo ull'orrline della mafia. « I treni arrivano n, gli sciopcl'i non ci sono più, nessuno tt:nla una dimostra– zione 7lcr Sacco e Vanzclli; nei caffè tutti parhtno piano o tacciono isso/allo se si accosta wi im.porlww. I giornali sono di 1111a casli9alcz:::a unica. ...Ma ogni tanto qualcuno sparisce. lmp1·i,qionalo? Devo, ·lo.to? Manganella• to '! Morto? ... Chi lo sa? I boi-9hesi. hanno pagato c pagano il fascismo come il nostro amico pa9aua il capo mafia. Pc,·ù molli sono che cominciano a mormnl'are che il pre:.::;odi quella assi• curaziont:, il costo di quell' ... ordine C eccessivo. E i risultati sono raccapriccianti. fascista Associazione giornalisti a Ginevra Una nell' sconfitta Il Foglio d'ordini di qual~h_P-sc~l.imana ~~/~~g~!r~~~r~O~ir~ 11 i1n!~~~Sitiii~t~a~~ di questo : discutendosi a Ginevra jn una Conrerema di esperti della siampa 11 pro– blema della " censura in tempo <li pncc "· i nostri amici 'fut'ati, Treves. Ciauca. '."leo– ni I? Schiavetti, rispelth•amente direttori di Critica Sociole, Gfostfaia, Mondo, Avanti! o Voce Repubbtica11a presentavano u,)a ampia relazione sul regime della s1ampa in llalia. La relazione, largamente difii~s:i, fu os:M geUo di molti e salati commenti, la p1·~s1- denza della Conrerem:a ne aecus;,va r1ce– vula in da~a 26 a;osto 1027, ma uffici?l– mcnte e per In solita menzogna @onve~zio- ~:A~ r:··p~l\L2i 0 i~el 1 :~~ 7 : le 0 / ~~~c;;y S1~t essa non ebbe una pubblica eco. Fiasco dunque, dissero i fascisli. M~ è assai probabìle che essi non ci augurino molti fiaschi del g,:nere. Nella commissione che nllu ottava sezio– ne della Società delle Nazioni si occupa della Conferenza della Stampn. si sono avute molle critiche indirette al fusc,smo. Oh non s'è f~rse udilo il delegato della Co– lumbia tenere un discorso per dire che la censura e la soppressione della liber 1,~ ~! ~.\f~P;~r~~~~,f~s~i:iil~~~~osttoY1~~ni 1 dfl= taLUre personali ? -:\la il colpo più grosso i fasci~li. l'hanno avulo nelle elezioni del Consiglio ~ell~ Associazione dei gio1·nalisli accredi1al1 p,e~so la Società. delle N~zi~ni. Folliln la cand1dat.ura ,t.aliana alla pre– -~idcmm (il viscido Caprin ha olten,ut~ po– r.hi voti), è slato eletto nel Cons1gl.10un o:;ologioi nalisla ilaliano, il fuoruscito A. Prato. Figurarsi i fascisti ! Hanno mo.n– dnto le dimissioni (Dc BencdPlli della (;o::etta ha mandato un telegl'amma all_c ~:g 2 re~~~~~~e JJ1l!aS~ 0 d_P•;f_~e!::~~t~~5;c~!~ di far rilirare A. Pralo e sopratutto hanno dato ordini di maotrnere il silenzio nellk stampa ~ulle eleziom. . i\fa 1ut10 ciò non ha ratto che sottolt– ne:ire lo smacco che lnrnno subito. --··-- .. ----· .. ··· · .. -···---·· ............ TlllDUN.ALI DEL fil:GIME PERILDIRITTO D'ASILO La chiusura dell'istruttoria contro ali ex deputati comunisti Dm.ooi-,,. - In quesLi giorni '-l tcnni– r.ata. l'istruttoria contro 11.!cunìdei mag– giori esponenti del par:tito con:mnist~ ita- ~~~~sf t¼~1~~~t'~~~~ciJ~s~°Ca 0 c~~s1tf;~ti~~~ prossimamente presso quel 'l':ribuuale Sp 1 i: eiale per la difc,:a dello Stato. I preccdcnl 1 della causn debbono ricercar;;i noll'ar- ~~sr{f• ua~~e;I~}? ~~~~m't~u :nn~ ~~in'~\p~\= mente di Silvio $Lefanini. tcrm::ito n Li– vorno, e Bonnventm·a Guidoni,_ fermalo a Mil:mo. Il Guidoni ru trovalo m posses;;n di documenti, che la polizin dice. importan– lissimi e di una forte sommn di ~e~aro. Sulla scorta di tali documenti 11 llllc~ slore di Bologna, comm. Lucian\. coadiu– vato da altri run:donari, dcttP. vita ad un fantastico complotto, e conseguenlemen~e più di trenta persone ,,-cnnero l_ralte m a1·resto. Tra gli arrcslat1 sono gil onore– voli Gramsci, Riboldi, Buffoni, Ferra~i, Bt>ndini, Gricco, '.\lolinelli. 'l'ra gli p.cou– sati latitanti sono anche l'on. Gnud1, già sindaco di Bologna. l'avy. 'fr,rrr1cini e !l,o.- r1~~~p!f[~3cf~~ii ~~re~tf\j!~:\ 1 u~ft;;,\;nJ~I~; come si ricorclcril. l'on. Hiboldi elevò una viyace protesta alla Procurn tic! re di Bo– logna, proles~a c~e frnttò a sua volla !o arresto del n1bold1. dopo che furono ema- nal~u:f1~eàfie egh~z\o~~~unisti sono nccu- tati per renlo di pronaganda svoltasi qunn:– do il partito comun'ista ti\·evn vita legale in Italia. Mussoliniscopm il.de~ so c.J1e frn le finalità dei comunisti c'è l'abbattunenl1J della dittnlmn fascista. L'on. Gram!ci in gravi condizioni di salute MrL.~:--o. - Dei comunisti reduci da S. \"iltorc hanno recato notizie estremamente gravi .$Ullecondizioni di salute del leader comunista Antonio Grnmsci. L'ex direttore dell'Ordine N11ovo fn, co– me si ricorda, arrestato nell'ottobre sc~r– so. deporlato ad Ustica, di lb. t.rasfcr1to nelle prigioni di norna e (>Oi~i Milano per i1 processo contro la d1rez.1one del suo partilo. I viaggi in vagone cellulare, }a mancanza di aria e di moto, hanno seriamente ag- f~t~,L~tcd~rJ~tuf~\~io~~~o~~i;l~~d~~:i di~ ~;~~:rafcii i:u~1~ ~:~i!~\~r~ ff;{ahòne~~~~~ Arrestato per schiaffi. e PUf!ni dati ad un podestà-spia MILA!'\'O. - A Sedriano la sera del 20 settembre. il muratore Andrea Gnmbr!ni. di anni 32, si presentò all'abil:nione del Podeslii dc! luogo, comm. Giovanni Co– lombo, pcl' chiedere spieguzioni circa una denuncia di pro11ngandn sov\·et·siva con– cernente suo fratello e fntla dal Podestà. Quesli rifiutò di ricevere l'operaio. il quale nllora. gellnto Yiolentementc a terl'a 11 fi– glio del fattore del Pode~lù, che voleva trattenerlo, entrò con violenza nella co.sa, e incontralo in una sala H comm. Colom– b10, lo te111p~stòdi pugni e <li schiaffi. Il Gambini è stalo arrestato. Sputacchiere viventi : Decio Bachi L'c:1:silulac(lf.ista 1·ivol11zionario Dccio /Jm:lti, cx i-c,lauo,·c de La Sera, cx anti– fascislo, è sfato chiamato alla carica cli segretnrio gcue,·alc <lel Sindacalo Fci.sci– stci 0J)erai JlctaUurgici. Il bello è che il Bachi, no11ostante abbia saltato il {o.sso, co11timw ad af{el',,111)'e di. essere a11ti(asci– sfa e di aver cetluio alle prcssio)ii del duce per (or s"llal'C il suo 11ri11cipalcd amico l(ossoni, quello dcl/.'lnno al Lavoro, co11- dito con gli svaul1etti alle vo119ole. La slnmrJa di sinis.tra l\~ in_iziat~una. vi– gorosa dlfcsa del diritto dt a1H.lommacc1ato dalle misure di espulsioni e di rc(ouleme11t esercitate in vasta scala contro nostri com- g:t:;i~\~ia0~~~~~e~~el~;!t{:111· J~~l~;::~1~ llaliano con un arl.icolo esauriente che il i.{b~f~e~t~ ~~ 11 ~~~~ 0 ~\ 0 qii!rii i~~: 1 ·~1~,:nhdinb~; il scuso di quello che si c<?nvienend ospil! di un grande paese e s1 per-mettono di entra1·e nella politica francese e<?nuna in-: discrezione poco lodevole. Ma si tratta di pochi, mentre le misure applicato con .e– stremo rigore Loccano un numero grund1s– simo di umili lnvoralori pacifici, dì cui il solo delitto reale è di non avere il passa– porto in quanto antifascisti. Un'espulsione che ha ratto sensazione è quella dello .scrittore ~la,:io Mariani. A questa cspuls1onc si atLr1bmsce come causa una polemica personale .P_iu~tosto vi".ac~ contro certi elementi fnsc1sh. li Mar1a111 aveva fondato qui un gruppo Volontà piut– tosto rnccogliticcio. Don presto il gruppo Fi sci$SCc tra certi membri e il loro capo si spiegarono aspl'i conlrasti ed accuse. Su questa polemica si innesto un'altr-J. quell,1 che sembra: abbia dal o luogo al provvcdirncnto. i\'oi esprimiamo il voto cho il suo caso sia dalla compctenlc auto– ri!à riesaminato con più calma. E' nel Sud-Est. che sembra più vivace rnzionc di "epurazione» iniziata dalla :m– lorilà di P. S. - cert:unente in seguito ai ''Tnvi e non mai abbastanza slimmatizzali ~.c/lioit.s di certi eslremisti, i quali se ope– rano "individualmente" non mancano di determinare una specie di « responsahililiL morale col!cUiva" alle spalle dei loro in– eoccnli compatriolti. Caratteristico è l'atteggiamento di certa Flampa la quale dopo avere, per esempio, in confronto di alcuni aneslati per lo odioso attentato di Juan-les-Pins soste– nuto sonz·anro la loro colpcvolezzn flnisi:e f.f:11~i~~O~l "1~~~:\n~ 1 t!nJi~~~:1~1~i1~lie °n'f11; notte di :.,li>alç> scorso, essi debbono cono– scere gli nulori dell'ubbomincvole allen– tato, ma le loro conressioui sono difficili dn ollenel'e ». Non diremo poi nulla della campagnu ~~arellrag~~~l~a:~~a~~rctè jl~f~r~~~l~n1oni! segni i rifugiati Italiani al governo fasci– sta. Diremo solo che non è nelle generosi) tradizioni di questo paese da cui sono par– liti i diriUi dell'uomo o delle ge!ntL Per finire richiamiamo a lutti la circo- ~fr1tft !et~t~~!~ g:~p ~~h 1 i~al~l~a ~i;~ biamo pubblicala nello scorso numero e raccomandiamo a tutti di tenersi a quelle determinazioni ed a quei consigli. Piu che delle soli!e proteste, si tratta con lo spet– tacolo della serena coesione della grande massa onesta dei lavorotori ed emigrati ilalinni. politici e proress'iont11i, di raf– fermare il valore della nosl!'a emigrazione, il quale non.pnò essero offu5cato dnlle ca- ~1~1~~i~o!~sfi~~fiM\\~~ if~1if~.f~1~f.~~fer! 0 à~~ vrehbero Lrovare la prima protezione. Un nuovo commento di Dante Un ln!o, ohe si chiama Giacomo '.\licii, s'è messo n commentar Dante sul giornale Roma Fascista. Il poveraccio deve avor pensalo che, per parlar di Dante, occorre usare uno s!.ilo un po' difficile. E allora scrive così : "Esiliato, Dante, si rifugiò presso gli Scaligeri n Vcronn. vivente Bartolomeo. Ma quando nel t304, Alboino successe a Bartolomeo. Dante, Fe ne andò, da colui che nobile non ave:-. ranimo; oppure, fu da esso cacciato. li certo è che ,;ridato ~a'~~~ 11 iu1;}{~ O 1~~ò. ~~~l:i ~ 1 ;1~~>/~11fe;ii 11 ~'. Con questo stile, Giacomo )lieli farebbe meglio a mettersi a commentar le Avven– ture di Bertoldo, Bertoldi110 e Cacasenno. 2 OTTOBRE 1927 ~ Grandezza e decadenza di un " Impero " rom ano RO)I,\,setLcmbJ'('. Vengono nnnuncinti pro3.,imi pr·ovv,..di– m,,nl i nella stamp:a roman:1. ~ p[!rlicolar– mente nel gruppo fascista che fa capo al– l'Impero. E' uscito in c1uesti gforni, a cura di dello gl'uppo. un nuovo quo:idinno me– rirJianu, in concorrenza :il 1'evertJ de! trop– po nolo Jnterlòndi : questo quotidiano por– la un titolo strano per un giornale poli– tir,n: Jt Brill!rnte - deve essere slatn una in\'enzione di F. 'l'. )farinelli - e si dice dcllba ess2rc Ja freccia del parto di Set.Ii– mPJli e Ca.rii, che, costretti a chiud~re la S$anghcrata boltega dell'Impero. vo;diono ,isorgere, in odio al loM acP-rrirno f!Pmico. riuscilo per ora vittorioso nell'a<;llro duello '1h". come s.ipetc_,fu ingaggiato a cuni mesi or so110e si chiuse con la notn dclibera– ziont<ldel SP:;relario del Parlito Turati. ((L'lstitulc, Editoricile ciel littorio» Pu~ riuscire intere~sonlc - in ntlesa degli annunciati rnulamenU - evocare brevemente i fasti .commerciali ~ giornali– stici della coppia Garli-SeUirnelli. Costoro costituirono in nomn, nel feb– braio del 192iì, una Società Anonima che denominarono: "lstilu.to Editoriale del Littorio». che, come risulla dall'atto co– sliluitivo - Notar Antonel!i, coadiutore del Notar Felice Santi avente tabellionato a Ponzano nomano - aveva assegnato il seguente scopo : « ... l'industria tipografica e la pubblicu:ionc , gestione di 9iornali politici illustrati (irian:iori sportivi. e qtw– hmque altra gestione c. partecipazione ù1 iuy;r~~pif:l~ 0 ~~1 ~n°a:ft 0 f~·aJ['::: 3.'700.000, cosLilu1to come segue : Carli ~lario fu Enea da San Severo e Emidio SeLLimellifu Ferdinando da Firenze apportarono « la testala del giornale ed i rçlativi tliritti " valutati L. 3.015.500 ed ebbero 6031 a1.ioni da 500 lire cadauno. Il sistema delle « ,toccate>> Poi vi furono una quindicina di stoccate - Setlimelli, come sapel~, ha la sp~cia– lilà in materia, tra le quali impo1LanL1per cifra quelle sofforle dalla Compagn_ia Fi– nanziaria Nazionale, dalla Compagnia Im– mobiliare Nazionale, comq,. Drusadel!i, Dr Jukcr Snia Viscosa ris.peltivamente per 200.000, 25.000 t00.000, 150.000, 50.000. Aderir.ano con varii importi anche la Società Appula, l'industria le Pomini di Ca.steUailza e ·la Dittn Purieelli, quella delle strade. Fra gli animali poliLici sono in bella vista nell'atto costitultivo F. T. ~ 1 :,~i~~~!· ~;~~ 1 Cu~~~~:1f,~~: 0 ~ekgnf~ 1 ~il~~~ 011.rio con 2.500 lil'e. A quali imprese editoriali dedicasse la sua attività la nuova società. - oltre lo Impero - nessuno seppe mai. Sta di ratto che nel luglio di qucllò stesso anno -f926 che l'a,•eva vista nascel'e la sooictà ru con– vocala in assemhl('n strnordinnrla. La pri– ma convocazione andò deserta, la seconda ebl.ic luogo il 31 luglio alla presenza di 6082 azioni sulle 7400 costituenti l'intiero <'apitale sociulc.. L'amministratore signor Dessy - ebbe la faccia di dire che l'azien– da sociale era in "creicente .tviluppo" e che, mentre primn egli a~eva Rer_isatodi chiedere l'aumento del capitale sociale fino a 6 milioni, vi aveva poi pensata s11, ed aveva deciso di limitare il salassa, o "stoccala» :.pecinlità SeLtimelli, a mollo meno, e ,;i accontentava cli poter portare Il capitale 1 lire 4.500.000. TI Tribunale, naturalmente, omologo, Il << crescente sviluppo >> dell'azienda Il 31 dicembre 1926 finiva il primo eser– cizio, e la nuova Società, in crcsce,ite svi– luppo, deve aver pro_valo delle non l!evi difflcoltà nella redazione del suo primo bilanoio se il bilancio stesso risulta pre- rni~~t1n a~l~~::lin:t!~r:~:~ J~1 _3 go!i~~g~1 Commercio che vuole approvati I bilanci nei tre mesi dopo la chiusura dell'eserci– zio. L'Assemblea fu presieduta dal Carli, cd il Sellimelli vi riferl : "sul crescente svi– luppo dell1 a:ic11dcsociali " (perehè il plu– rale ?) ed « amnrnciò la convocaiio,ie di uno. prossima a.ssçmblea straordinaria che .sarà chiamata appunto ci deliberare so– pru. un nuovo programma ammini.!trativo che abbia a consentire il 1paggiore e pit't rapido sviluppo della Società"· Altre « stoccate » in vista ? Non poteva annunciarle ohe Settimelli, posto ohe si tratta di una sua specialità. Un bilancio ... audace E veniamo al bilancio che merita di es– sere riprodotto per intiero insieme con la dimostrazione del conto Perdite e Profitti. Ecco il Bilancio : Attivo : Conti correnti Contralti Mobili e maccihine Spese di costituzione impianto éd avvia– mento Depositanti per cauzione L. 40.645,05 H8.46t,- 70.Q001- 3.015.500,- 250.000,- L. 3.794.606,05 Perdita dell'esercizio " 451.77i\,t0 T olalc L. 4.246.380,tS Passh·o : Capitale Sociale Cassa Effetti in circolazione Fornitori Cauzioni L. 3.700,000,- 25..\.02,35 20.202,- 250.775,80 250.000,- Totale L. .\.2,16.380,15 Ed ecco il cosidetlo conto "di compe– tenza dell'esercizio: Perdite: TipografTa L. 1.234.2i8,75 Spese generali d'esercizio » 613.0H,85 Stipendi e provvigioni n t.16~.828,75 Svalutazione macchin.i- Pe~~0it~~~ri~as~~.T.A. 9.0/i8,- 12.524,85 Totale J.. 3.033.725,~0 Prolllti: Conlralli Abbonamen li Rivendila Homa Rivendita provincie Pubblicità Commerciale Pubblirità Finanziaria Perdita delrescroizio I.. 418A61,- 71.f23,60 71.HS ,7() '17.792,35 912.252.95 1.060.875,50 L. 2.58!.951,10 " 451.774,10 Totale L. 3.033.725,20 Previsioni si.cure Questo bilancio viene presentato e rac– comandato al voto degli azionisti d;d Sin– daci. Lra i quali il nolo avvocatoMbue Ho.– dogna, 1·allié al fascismo per metter in– sieme due clienti - con queste pnrole : u /.,a perdita di. qu.c~to primo esc1·ci:i_o è c1mpiamc11le gwsltf1cafo neUa rela:.ao11e (ottavi dal C<,usiglio,e .surù SJCURA..\1Et\"- 1'E 1•.Jcu.pel'al<t Ilei succes,rivi " pcrchè « to sviluppo 11011 p11ù mancare», ed, infatti : " t:fmpero è ill pieno .svil11ppoed oglli giorno mag(liormente afferma la sua PO- TEXZ,1 di or(Ja110 di battaglia al servi:io ddla Patria e (manco a dirlo!) del Duce». Questi ~indaci dalla raecia di bronzo merilerebbet"o che nell'imminente disse– sto gli azionisti cd i Cl'Cditori li chiamasse– ro a pagare, non fosse aftro per .quel!~ spudorato ,e sic1lram~11tc » con cui e!SI hanno goi-e,1tito il 1·1('upero della perdita del primo esei-eizio. . Le cifre del J,ilancio e del conto Perdite e Pr,,fìt11 Jrnnno bisogno di alcuni com– menti. J,i faremn subito, mo!Lo chiara– mPnt~. Dal bilancio vanno lolto Je due voci lf de– po:ritanli per cau:.io11i » e "Caur.io11i »_ L~ du~ parl:ll'l !i equivalgono. e le cauz10111 t'lno cnsti!uill) da azioni delta stessa So– cietà, 11uind1,,:;i lratta Ji roba di nessun valore. ~\ll'alth·o 1~ cifre riguardanti i conti co.-renti r.,d i conl.ralli non merilano com– mento. Si potrebbe osservare che deye ~:,~tadls1~~n1gn~i t:c~o~3I~~ons~ir;;me;;i~= stratore tiella società. Sig. Dcssy, permette che il povero c.issierc resti in di.:eborsodi ben 25.102,35. come appare alla parte pas– siva. Saranno conti correnti sulla Banca dell'impossibile? Due buoni bocconi i\ln airnltivo abbiamo due buoni bocco– ni. In primo luogo quello relativo alle « Spese di co.stituzio11c l1i1pUJ.nto td A~– viamcato ». Sono bene L. J.015.00, preci– samente l'apporlo dei due· aiaci, Carli e Settimelli che, como avete visto, hanno ap– portnto la "testata» ... dell'Impero. Doto e non concesso, che i signori Carli e SettiffiPlli. avessero efi'cttivame0;t~ spes~ per costituire l'Impero beo 3 m1hom, Cl sarebbe eia osservare che una tal cifra at– tribuila ad un giornale clandestino do– vrebbe essPre rapidissimamente svalutata per portarla flno a verilà, cioè a zero. Se poi, come è in tatto, si pensa eh.e Carli e Sottimelli costituirono l'Impero a mezzo di "stoccale" a destra e sinistra, si arri– verà. a/In cooclusione che quella cifra co– stiluisce un credilo di coloro che subirono le stoccate e sborsarono il denaro. Il conto delle Perdill.l e Profltli è ancor più isLruttivo del bilancio. In undici mesi di esercizio - dal febbraio al dicembre 1926, l'amministratore dell'Istituto del LitLorio ha pagato ben 2.900.000 tra spese ~~ t~ro 0 Tnt1~a,ch 3 eli~1~ nd ~n: J1rt'~i1~~n~n~~ me~cnte ... ridotta, come risulta dagli in- 3500 copie! Infatti gl'incassi strettamente giornali– stici sono i seguenti : abbonamenti 70.000, é~~et~1!Lacre 0 ~:a e abb~~i~~/:nl1 2 ~ 0 ~?v:s:te il giornale non tira più di 3500 copie - - 1500 abbonamenti e, pel· 285 numeri - 2100 vendite - e ditemi un po' come mai ha speso tanto il Signor Dessy 7 Se il giornale tira poco come LipograJla., tira molto come "stoccale 11, abbiamo vi– sto che si tratta di una speoialità della Ditta. Abbiamo infatLi due diveMii pubblicità, quella commerciale, che dovrebbe essere quella confessabile, e quella "finaniia– ria » che dovrebbe essere il frutto dei rj– catti, ecc., il Ycrsamento... spont.aneo o quasi dei veri Cerrato obe la coppia o u duo " Carli-Settimelli strozza ad ogni On di mese. Se vnlete avere una fotogt"afla dell'Im– pero, o:= se volete capire a che cosa. serva q!J,estoorgano donch1sciotLe.scoche fa lento rumore, riducete il suo bilancio al Stftft termini essenziali, sfronlando sia l'attivo che il passivo delle partite superflue. che non rappresentano nè attivilà oò passività nè capitale, in quanto tolti, a cominciare dagli amministratori per finire agli azioni– sti, sanno che si tratta di cifre per la ve– trina. Riduzione « ai veri termini » Se eseguirete quest'opera di riduzione ai u veri termini n avrete un bilancino di questo genere : Attivo: Conti correnti Mobilio e macchine L. 40.645,05 n 70.000,- Totale L. 1 U.6.f.5,05 Pas5iYO.:Cass.'l. (povero cas- siel'e) L. 25.402,35 ElTetti in circolazione » 20.202,- Fornitori » 250.775,80 TolaleL.~ Atlivo L. i 14.645,05. Passivo L. 296.380,t5. DEFICTT L. 181.735,10. Questo, sempre che sia ammesso che quei conti correnti, sui quali il cassiere dello [;~~e~gncifeu~g}[a!~tcf;!s':fl :~~efe°n 25.-402,35, non .-sii.\no presso qualche banca rnllita o giù di ll, pcrchò la situazione VERA sarebbe ancor peggiore. Ora va osservato che intorno a questo scheletro ruota un meccanismo - co– me avete visto dall'esame del conto Per– dite e Profitti - gigante che spende mi– lioni per In tipografl<1,per le spese d'eser– cizio, e per stipendi e provvigioni e mi– lioni incassa per vario genere di 'pubbli– cità.

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