Fine secolo - 9 marzo 1985

pagnie multinazionali, giornalisti, politici e preti. Vedete invece qualcosa di così va– sto che la gente tende a non farci più caso: miglia e miglia di suolo nudo. In molte parti dell'America Centrale, la deforestazione è il passatempo nazionale, perseguito con rara unità dal governo e dal settore privato, dagli indios e dai lati– ni, dai ricchi e dai poveri. - I governi incoraggiano la deforestazione costruendo strade di accesso e autorizzan– do politiche di colonizzazione che asse- _gnano la terra a chiunque intenda «mi– gliorarla» ripulendola dagli alberi. - Le compagnie di legname prendono il le– gno dovunque sia legalmente possibile (e in qualche posto in cui non lo è) e in gene– re lo fanno distruttivamente, tagliando e bruciando altri alberi e piante così da non lasciare speranze di produttività futura. - Gli allevatori di .bestiame si tengono pronti a comprare la terra disboscata, e qualche volta l'anticipano pagando chi di– sboschi la foresta. - La gente povera taglia e brucia -pezzidi bosco, affannandosi a far crescere un rac– colto di grano su ogni altura appena ac– cessibile, e mette sempre più a repentaglio il bosco che è di norma Il suo solo combu– stibile. - Uno studio recente in Guatemala ha sti– mato che la cucina domestica consumi al– l'incirca 1,8 milioni di alberi abbattuti al– l'anno. Le piantagioni di caffè usano erica 40.000 alberi per asciugare i chicchi. Pani– fici, forni da calce, mattonifici e molte al– tre piccole industrie dipendono dal legna– me da ardere. Perfino la natura sembra in rotta con le foreste. La malattia del pino, dovuta a un insetto, si diffonde, infestando la bellezza di 50.000 acri di foresta· nel solo Guate– mala. Tutto sommato, l'America· Centrale non è il posto in cui vi piacerebbe stare se foste un al- . bero. · Non c'è niente di nuovo riguardo alla de– forestazione. I primi spagnoli esportavano legname pregiato, o semplicemente li libè– rayano della giungla, che vedevano come un intralcio al progresso -la parola spa– gnola per il disboscamento è «limpiarn, ri– pulire. Ma oggi l'accresciuta popolazione, la nuova tecnologia e la pressione per la: valuta da esportazione stanno facendo scomparire le foreste dell'America Centra– le a una velocità senza precedenti. La deforestazione contribuisce all'erosio– ne. Per lo più la foresta tropicale ha un suolo superficiale troppo esiguo, che non è realmente adatto alla coltivazione; fini– sce per venire abbandonato dopo un anno o poco più, e le pioggie dilavano via il ter– riccio che rimane. Di recente è diventato ancor più evidente come le foreste giochino una parte deter– minante nell'economia dell'America Cen– trale. Per ese_mpio,la deforestazione ha indirettàmente aumentato il consumo di petrolio. Il petrolio è largamente usato in America Centrale come combustibile per generare elettricità, e perciò i rialzi dei prezzi del petrolio negli anni 1970 hanno FINE SECOLO* SABATO 9 ,MARZO 1985 w;d·,~ . -tJ}:;411 iD<':) K~:JXf tf 6rt:2~1t~t-:tss'iwE«1U:$j, f o MAR ., Glover Reef . \a BMHA iceyRiver \.~.,~ 0 IJ' ~ rte 5 ,= '- Utila · neLLB ANTILLE r .····. : ~ I Swan ·•..•.. (U.S.A.) .VivarioCays • -~Pigeon Cays ira -··. 1'j'à~~Pfl~ .. <::3:"o.~racias a Dio~---····" ............... . .·· Serrana B nk / Qlita Sueno :- <u.s.A~ •• f Bank • • s.w. i:ay . u.s.A. - Roncador ray o (U.S.A. ® ~ E ( 0 MAR 1 Providencia (COLOMBIA) E> I-• Tòl'ica . atagalpa '-' • Chin _ on ' PERLAS I.de S.Aoores 8 Cormtèì'Q._ ® LAGOMANAGUA ' Managua r.tasava• '\_)_ Riv S.Judnd.S (COLOMBIA) • ~ d.E.S.E. /: 0 1.Corn {U.S.A.) .; Btuefi~lds \._ Cayosd.Albuquerque ... , .......... e A-R I BI e o) . ·o n--::,?,j~· nouino/a Go I F o de 1<111. O so 100 150 200 bruscamente contribuito ad aggravare i problemi economici della regione. Una ri– sposta potrebbe essere l'entrgia idroelet– trica -1'America Centrale ha estesi sistemi fluviali ed un'alta pluvialità. Ma sta impa– rando, un paese dopo l'altro, che se si di– strugge una foresta, si distrugge un bacino idrologico e le_ forti piogge tropicali porta– no tonnellate· di fango dalle alture denu– date ai serbatoi. Molti fiumi sono ora così pieni di fango che le dighe diventeranno inutili senza la spesa di centinaia di milio– ni di dollari. L'interramento alza i costi dell'irrigazione ·e dei serbatoi ne~essari a fornire l'acqua alle aree urbane in espansione. La distru– zione dell'equilibrio idrologico porta a di– sastrose alluvioni. Nella ricca e fertile val– le di Sula nell'Honduras i danni delle alluvioni ammontano a 30 milioni di dol– lari all'anno. Sono costi tali da prostrare nazioni che cercano di svilupparsi. Non . sorprende che ci sia stato un inizio di inte– resse alla riforestazione. Ai bordi delle autostrade, si ve– dono speranzosi appezzamenti di giovani alberi e manifesti che invitano a sostenerti. \ Ogni paese limita rigorosamente il taglio degli alberi per legge, anche se le leggi non vengono sempre applicate. Sia in Hondu– ras che in Nicaragua le foreste sono ~a– zionalizzate, e il governo sovrintende al– l'attività dei privati nel trasporto degli alberi tagliati e nelle segherie. Molte fra le nazioni sviluppate che offro– no aiuti ali'America Centrale hanno rico– nosciuto a loro volta i pericoli della defo– restazione. L'Agenzia USA per lo Sviluppo Internazionale contribuisce alla manutenzione idrica, e molti esperti fore– stali di nazioni europee forniscono le loro competenze. Altri ricercatori si occupano delle agricolture basate sulla foresta, per combinare la produttività economica con la preservazione dei- bacini displuviati, e con varii tipi di alberi a rapida crescita. Ci si impegna a insegnare alla gente l'uso di stufe e fornelli domestici che sprechino meno legna.· Tuttavia nessun governo del– l'America Centrale ha un pia- · no effettivo per trattare la de– l orestazione. Anzi, in genere essi hanno insieme pro– grammi che mirano a rallentare il proces– so e programmi che lo accelerano. La po– litica USA è analogamente contraddittoria. Alcuni programmi aiuta– no la riforestazion_e,mentre altri sostengo– no l'industria del bestiame, fra i principali distruttori di foreste, e favoriscono piani di colonizzazione che spingono la gente a disboscare. A questo punto, con il taglio di alberi che procede molto più rapida– mente della piantagione, l'America Cen– trale va dritto verso un deterioramento ecologico che renderà difficile instaurare un qualunque ordine sociale stabile. Se l'America Centrale deve trasformarsi in una regione autosufficiente e produttiva, il compito dovrà coinvolgere non solo la riforma politica e l'aiuto ·economico, ma la sua ricostruzione, alla lettera, dalle ra– dici. •

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