Fiera Letteraria - Anno X - n. 51 - 18 dicembre 1955

LA FIERA LETTERAR Anno X• N. 51 SETTIMANALE DELLE LE,TTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 18 dicembre 1955 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direuore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE: ROMA. Via di Porta t:astello, la. Telefoni: Redazione 555.487. Amministrazione MS-1511 - PUBBLICITA': Ammlnlstr. «LA FIERA LETTERARIA•. Via di Porta Caatcllo, 13. Roma. TARIFFE: Commerciali L, 150 Editoriali L. 80 al mm. - AB.BONAMENTI: Annuo L. 2.700 • Semestre L. 1.400 • Trimestre L. 750 . Estero: Annuo L. 4.000 • Copia arretrata L. 100 • Spedizione In çonto corrente postale {OrupJ)O li> - Conto corrente postale n, 1-31426 * QUARTA GENERAZIONE ·* Postermetici e· Neorealisti Come le due con·enti dell'istanza reli– giosa e sociale, anche quelle del Post– e,~1ietismo e del Neorealismo parte– cipano del com.une travaglio odierno * di E~Rlt::O FALQUI -6- Indubblamente, la domanda se es"ista o no una gio– vane nuova, poesia llallana del Dopoguerra ha. in co• mune con Ialtra domanda sull'esistenza O no di una crisi della poesia contemporanea. la prerogativa di sollecitare rlSPoStl.!che, essendo quasi unicamente po. lemlche, scar.!oègglano di esatta ln!ormazione sullo stato reale delle cose; mentre dette risposte, per ri– maner nel giusto, dovrebbero partecipare di una non facile medianità -e oggettività di giudizio. Ma può non essere In crisi la poesia del Dopoguerra, se lo era già quella dell'Anteguerra, da cui in continuazione o 1n reazione, deriva e dipende? ' < Il pbnto da fissare - come osserva il Camlluccl nell'Osservatore romano del 20 gennaio 1954 - no~ è l'organica dlfUcoltà del nostro tempo ad essere la scena di una poe.ila sulla misura dell'uomo e a nu• ~~s~:r1:1~~ 1 a 1 au~~J:r';e~C:~fe dJe~~:~:,e diu~~~~ d!arsJ qulndl !uort degli schemi dell'estetica, nella più vasta area della problemaUca generale dell'uo– mo•- Se ogg,i cl troviamo di !roitte ad una crlsl del contenuu è perchè è venuta meno nel poeti la lede nel sentlmentt effusivi che li hanno originati e che <per l'Innanzi erano patrimonio pacifico dell'uomo :t. La crisi è di contenuto, c!OOdi sentimento. Ma dallo spirituale passa al tecnico. Dalla perdita del discorso coll'alterità passa al misticismo della parola: dal rap– porto passa al dlstl'lcco, dalla comunicazione all'iso– lamento. Fino a provocare la reazione del Realismo contro l'Areanismo. Tuttavia: anche la nuova specan- 7,ae anche Il nuovo amore comportano rischi, equivo– ci. danni. <DI qui - proseguiamo col Camlluccl - quel tono equivoco proprio di tanta poesia contemporanea: da un lato la ricerca della comunicazione, la scelta non più suggerita dall'orgoglio ma dalla maturità, la rot– tura con la preziosità tecnica e strutturale; dall'altro Iato una mancata rispondenza Interiore di semplicità e di comunicabilità che si cerca di raggiungere con la velleitaria apertura sociale (propria di certa poe– sia più dichiaratamente realista) o con nuove at!er- ~::(i._~I E"i3Jn:: 1 &!· 1a~i~/a\fi'sc!!~~\~ = l'orgoglio ma per una non virtuosa umiltà, svelando– si quale una disposizione allettata e abbreviata di contenuti p:-osastlcl, qualcosa che non nd.sce come poesia e che lenla di divenirlo in !orza di espedienti estrinseci, necessariamente lnsu!ficlentl. • Ma anche tra I giovani c'è chi (ctr. Craviotto: Mo– menti, agosto 1953) ritiene <superfluo~ dover conti· nuare a discutere sull'arte engagée, giacché < il ,,ero artista è sempre onoao6, sempre Impegnato a fondo, ma in un modo cosl al di sopra di ogni passione. da apparire apatico a chi volga lo sguardo anzitutto a questioni che con la poesia stanno In rapporto di subOrdlnazlone •· E <se si vuole parlare di realtà obiettiva, ed essere o aspirare ad essere artisti, non si può parlarne bene, ossia con originalità e vibra– zione umana, !in quando questa realtà obiettiva - o riconosciuta tale - non sta tutta Interiorizzata, vale a dire vista, ricreata In sé, posseduta pienamente e sotto un angolo prospettico personale•. Poesia di una crisi o crisi di una poesia? Alberto Frattinl ha buon gioco nel rispondere (cfr. Fuoco del dicembre 1954) che <la poesia. come Inarrestabi– le diagramma dello svolgersi spirituale dell'uomo, co– me miracoloso Incarnarsi In suono e in segno del can– giante fluire dell'essere umano e cosmico. e perenne crisi :t, Ma già Folco Port1nari On Aut aut del gennaio 1953) aveva osservato che <noi riconosciamo una crlSi generale nella vita dello spirito da quella parti• colare della poesla •: e che questo < testimoniarci la tragicità della sua situazione negativa, quasi sol più documentarla•. cost.ltulsce <Il massimo peso e valo– re> della poe91a. Da ciò deducendo che < la poesia non consola pel"Chési trova bloccata In una crisi che è staticità, In un eterno problematlu.arsi sui medesi– mi termini•· E tuttavia segnando <un punto al suo attivo per la coscienza che ha del suo stato, e per l'ansia di comunicazione che le vien naturale: un'eva• slone dalla clausui-.t :t. Senonché. < nella parte mag– gio.re del casi. essa poesia si riduce a comunicare la fncom unicabllltà >, Ma non anticipiamo quelle che potranno, anche per no~ risultare le conclusioni dell'Indagine. Piuttosto proseguiamola. Abbiamo già considerato come due delle più atti– ve correnti poetiche odierne siano quelle che accol– gono l'una l'lstan7.a rcllglosa e l'altra l'istan7.a SQ– clale. Mutando Il pun10 di vista e di giudizio, le ten• den:,.e attuali si possono considerare raggruppate an– che intorno ad altre due principali correnti. La prima discende dalle esperlem.e ermetiche e cerca di per– petuarne Il clima e l modi. La seconda discende dal• le esperlen;,,e rea.llstlche e cel"Cadi ricollegarsi ai nuo– vi orientamenti culturali e sociali detennlnatlsl nel periodo tra Il 1943 e Il 1945 e rafforzatisi nel decen– nio successivo: <Si capisce - avverte Spagnoletti - che echi e ri– flessi della nostra maggior lirica novecentesca sono facilmente riconoscibili qua e là, ma si deve anche capire che questo !orma solo lo sfondo traslucido e Impeccabile. lo scenario poco consistente e pur lne– vltablle di ogni proposta lirica nuova, quando voglia essere (o pretenda di esserei indipendente e contra– stante :t, E< non è un puro caso - aggiunge Luzi (Lct– terat1ira, dicembre 1953) se, nel lavoro di ricerca e di scelta. le prove che più cl hanno persuaso, meno hanno attinen7..a con Intenzioni e pratiche concepite o dedotte In astratto e partono invece più diretta– mente dal vivo e dal fitto dello spirito e del sensi per dare un proprio accento al discorso ricco e inin– terrotto del nostro Novecento•· La scelta da !are sarebbe quella tra Il rischio di <un perpetuo ricominciare da capo• e < la sicurezza di un ordine garantito>'? O si tratterà di continuare con serietà uno svolgimento? Sen7.a tuttavia ripe– teme al"ChetlpJ e acquisti. La esaurita attualità della poetica dell'Ennetlsmo non esclude la validità della sua funzione storica e la concrete7.t.a del suol vAIOr!artistici. Montale ritie– ne che < I) dls1acco dall'Erme1lsmo • non possa O))C· rarsl se non <dall'Interno dell'Ermetlsfno stesso :t; e ~o::l~~e oc~~j~~~~~i: >dld~~~~a 1~~1:N/~S:~':1.~ rns~~~ Incertezza e confusione o addirittura carenza di lin– guaggio•. E aJ Montale !a eco Luigi Capelli (nel Fuoco del dicembre 1954), ribadendo che < l'oscura e tumultuosa urgenza dei nuovi contenuti e gli indi– spensabili rapporti con le a.ltre culture d~bbono es– sere rlcondotll alll'l loro scdp di i:sprcsslone. al !in• ENRICO FALQUI Biblioteca Gino Bianco IL LJLJBRO DJE.LLA SETT.J[&"\.à.N A )1-. Z A V ATTI~ I non ha più le naani bianehe

RkJQdWJsaXNoZXIy