Fiera Letteraria - Anno X - n. 50 - 11 dicembre 1955

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Domenica 11 dicembre 1955 TERZA PAGINA 1L poitlgllone, t vero, ha In ;J!i~~a~;a /ru:ut:,ia M!o/l!~:~ Coraggio, guardiamo 1lpaciag, glo. I,t Jru1tatt, Inoltre, non tanno tutte a cadtrt $UI ca– vaUI. Antl, lt Jru11ate plu btl– lt restano ntll'arla: c devono restare( Ricordate la btUa poeaia di Bttoccltl, L'ultimo carro? • Prima che l'alba dar– fa:11 dentro un ,uono di 50- naiHere l'ultimo carro dl ~:~!~ e.pa.ss\ :irling,oe~t~ ~~ condo - ~ questo ,uon di so– naa:Uere zqulllante nel buio mondo ... •· Non vogliono laBibbia DI btn altro I buio mon– do 1, parla appa.ulona.tamente Guido Ca.logero In un articolo, L'lirnoranta e la cultura, pub– b/lc4to IU La Stampa dtl 1. dlctmbre: • 1 Uno del più colli fra I r:~r1Sa~~~r~;:Ù ~1~ rlve.ndlcato Il suo dlrltto al– i' linoranza. Viceversa, ho sentito l'altro alomo una trut,Uvendola Inveire contro un cliente che l'aveva offe– ~•: e J'jnvcttlva era: Igno– rante I Queste due valutaz:!onl deli'l,noranza, come qualco– sa che ,1 ha Il diritto di con– urvare e come qualcoe;a che ~ 1 o~a~~~e~t:ro~~f~: d!Ltorle altro che In appa- r~t~·11!:'1~~ l~~tUn~ 1ervono, men tre J'la :noranr.a lileJlttima è quel.la delle co– se non con~ndo le quali non cl &Icomport.3 come si deve. Ma In quegta conclu- ~!onèe;1r~;11d::t~:.tcrea~ importante, di eul non cl t~1:;w:it~~i:. ~e fin~~ stro dove-re di con01Cere te COSe non dipende dal tatto dtlla toro eaiatf,nza e della loro verità, ma aolo dal fat– to che cl servano per me– glio vivere e convivere. Niente è pjù a buon mer– cato, ne\ mondo. della real– tà e della vorlt&. Buta che una co.,a 01 •lo. o accada, pereM ila vera. E ae uno sl: m~uesse In tNtn di conoece– re tutte le eose ch e In que– •to senso IOllo vere, morire.bo ~a se~~eavfz;fi~~~a ~~ tutte lo ,•erità ohe ancora r:i~. 1~l:nz~:ror_-e~:l! rtco, Il filosofo non &ano co– loro che con01eono il mag– gior numero di verità, be.ml coloro che nell'inhnlla con• R'trle delle cose vere sanno sceyllcre. come si dice. le co– &e più lnt~nt!, cioè più dotnte di lnU,f'Nle ~ 1a vi– ta degli uomini. z!!i':~'fi: =re°'!r~'c ; s!cur1 di tene:ne smipre conto quando educhiamo I n0&tT1tlgU? Slamo $IC:Ur1 di ~~nttne ~~coi!Wi::~~j 1eo!~e. o con&en-tamo quelle esistenti? Noi pel'Wamo speMO, per ~~~\°u~'•·~on~~lt~~ ifflttale" un ragauo debba con0&eere un certo numero di eose, Il cui t.mblto non ~ tanto determlnato dal co– stante e serio lntcre.M.e che J)085ano a.vere per lui nel pte5ente e nel futuro, quan– to dal fatto che, M!I un l\dul- ;: n:.~~~tfJa ~~tt:J~rit: Perche Poi, non sapendo cer– te cose, uno taccia brutta l~~One l~o~~i~ol~~ spes,ao quasi lncompremJbl– le, e dOV'l'lechiamare In aiu– to uno ,torico pcrche vi Eple– thl per quali nrte v-1cende SI an1vi di voaa In volta a slmll! su-antu.e. Provate, per e&Nnp!o, con amlel di eoslddeUa media cultura ge– nenlle, a dire che non sape– te chi erano I Cartaginesi. Dovrtte arTOl,Slt!, pM Il mo– do In eu1 vi guarderanno. Prova.te invece a dire che ~,;1iar~\ c~f ~~gn~.~~: Pf"rfetto senso d'Jnnocenu, che non lo sanno neanche loro. E cl0, nonO&tante che Ln un patte dt pre,·altntl tradizioni cristiane et si po- ::-~~b~:c,~~~ar;lùc~1 Tito Livio•· Mo la nostra ,cuoia, se non proprio la no,tra cultura, t /erma in tutto t1l • Livio cht non erra•· E tnlanto I • cn– stla.111 • prendano atto cht tl : 1 f:;:e~ect~ 0 i~bi~ 1 ,. 11 !~"l~ 1 ':~ atro scuola, t la no,tra cultu– ra, in /orza di tan,tt pro/euort eh~ non oapi.scono p1u Dante ma In compenso lntrt1tltngono gtJ o]unnt sulla • rtllgtosita • di Pascoli e di n·Annunzlo, contlnucrtt a preferire il Ser– mone sulla Mttolcgia allo Bib– bie:. Salvemini e altrimaestri dellaQuestione Meridionale VI.sto che il Col09uo ha ra1:~'?nfn1; 11 ~r~~r::n~t:r~r cordare c~ U recentlulmo uo– lumt, ScriUI sulla Questione Meridionale. pubblie4lo da Ei• no.udi ad tna.uguranone ddla edizione di Tutte lt Opere, è a1 etnlro di ampie d i.scu,. slonl, naturalmente di dn: er.so 1nto– na.zlont polittco. Qutstt le IChtdt magg.:On: l) Marlo Alleata, L'espe– nenzo mtrldionallslica di G.S., (Crona,che meridionali, n. IO, ottobre 1955, pp, 64H5!); ZJ Giuseppe Rossini, Stu– di sul Meuogiorno, (Leggere, n. 9, IS ottobre 195~); - JJ Paolo Ala:rl. Il Meri– dione dt S,, (Paese-Se:a, Z1 ot– tobre 1955); - ,, Giorgio NapolltlJ'IO, Il merldlonalt.smo di S., (ll con– temporaneo, 22 ottobre 1955); - 5 ) F', De Mart ino, La.que- 1ttone meridlona.le ntgli scritti di G. S. , (Avanti! , I novembre 1'55); - 6J Vittorio De Capraril.5, Il Slld di s., (Il Mondo, 29 novembre 1955); - 7 J Glamp1e1ro Dore, Scrlt• tf 1ulla Que,t. Mertd. di G. S., (Prospettive Merldlonall. n. 7, noutmbre 1955). In que,te ,cht'de, ovviamen– te, ,ono s-peuo citate a.ltrt opere recentfulme pubblical e 1u problemi . anche cultura.li del Sud: oltre a.lit ri1tampt degli ,tudl di Grom,Scf, di Gut– do Dorso t dtllo Jamo!la An– tolorta della questione meri– dionale (Ed, di Comunità, 1955), a cura di Bruno Colui, vanno ,egna.latj aJmeno qutatl libri, tutti u.scttl In QuesCi u/• tlmt tre me~; ed t qualcosa dt plit di una colncldtnza: Lab1:.fnt~r~~~~~a1:,rr1w:: nJ Neri Pozza, 1955); - 2J GlovannJ Ruuo, Baro– nl e Contadini, /Laterza, 19~); JJ Riccardo ..uu,attl, La via del Sud, (Ed. di Comunf– M, 1955); - 4) Danilo Dolci, Band!tl a Partinico, {Latuzo, 1955); - 5) Carlo Levi, Le parole IOtlO pietre, {Einaudi, 1955); Q~fi~~~;~~lo~~~i~~tl}:: ~jJ/1.tori&le del Mtuogforno, Ringraziamento a Gaetano Afeltra Cento ,ehtocchl JulOlfulmt di Jnuta, e un ringraz-fdmento a cuore grouo, o Gaetano A/eltra: oUre Cd over /atto dtl Corrltre d"Informu!one U più btl gfONlalt lta.llano deUa sera, che li ltgge d'un /lato benche pieno di cOSt come un 1ettlmanalt, non ht1 voluto Ignorarvi lo lettera.tura; ed t con legittima .soddls/azlcme che abbiamo veduto aprirai su. quelle Colonne un btl notflfa– tio letterona con una te.ttatl– na, che e In Jondo un omao- ft!ft1 ~p~~~t~ ~P~fa 1 }i~~~ Urteraria •. Rettifica perSoldati Mario Soldati ha tioluto Jar :ror ~h~ 1:•: 1~!";:J::1 ~ev:. va.no scritto una stroncoturo dtUt1 Confes&ione, Antontcelh Invece aveva .solta.nto avanu- ~o~":o'f/:Z1~~]~;/11ti'1~~~I:; An.lonlcdll dlctr:a che quel cht e dramma I,. Soldo.ti SI fa commedia, era .ftmbr ato a pJU d'uno ch e quella / os.se una trtmendo 1tocea.ta. Purtroppo, le ,troncature o rlserte continuano: 1) Leone Piccioni. ~~:01ci.Yt!oi:C:,;{,~s%'s1J: 'i} Ferdutando Vlrd!a. Il 9e1u1to lettuatlo, (La V~e RepubbH· cana. 4 dicembre 19SSJ.Atten– diamo e segna.leremo con doppio piQ,Cere- le rtcensfonf Jai:oret:oll. lntan-to no'I s/uQga al no- 1tri l.etton tl pro/ilo di Sol• dati, dJ Renzo Tlan, nelfulti• mo numero di Lc'-gtre. fn. IO. 15 not~mbrt 19551. dOt't perb l mantenuto U silenzio su La ConJess!one. Senza scandalo Ltone Piccioni, n.eU"articolo fopracUa.to, apre tl suo dlScor– •o su Solda.t.l con questa pre• meuo « Slamo portati per con• v!nilone e per Inclinazione a evitare di porre sul plano 1drolog!co r~ame di un 'ope– Ttl. d'arte: cl pare Cno:!tro 11· mite. forie. no!;t:-a pocheu..,> che ~ su altro p!ano d.\ ~lu– dlz.io che aoQU!h!t-remo la c.-rt(" u.a dPl felice e.sito d'n– te di un'c;,era. ~I ccme cl ~f"ci :re ,r::ro~~!::inn:~fi * * * tde.olO('lcJ ali' uomo siano forniti altri &trumtntl che non ~ ldtntlfleano con quel• li dell'arte. Va da s6 che, nel sot.tofondo di ogni arti– &t.a o acrlttore al pUò e ,1 de\'e rintracciare Il mondo del1e Idee che lo han:10 ror– mato, o modificato e In cui si crede: ma non e a tal fine dlmostra.tlvo che si po– teva muovere l' awtraz.lone artl5tlca. D'altra parte e no– stra antica conv-lnilnne che 11 giudizio p01!th•o di Unll opera nuce da cosl Intimi e molteplici <anche se talora 8Qttactutl> motivi, che po- ~~g~l l=,~~fgo~n;~~~ ra. non riuiclta. sul plano dell'arte, non potrebbe tro– vare surflclentt glu1tlflc a.z.fo, nl suJ plano delle Idee •· Stnza .scandalo. Non 1lamo d'aocordo. Niente di malt. Lo altro .sera .sl4mo andati a tea• tro ln,tltme; da.vano li cro– it:iuolodi Mifler-Vlscontl; e ne dl,cuteuamo amtehevotm.entt, di comune accordo. Salutava– mo Qua e ld ntUe poltrone ~~~~I. G~~r:t:,:rsald1~rbr:. ,eppe Berto, Glanccrlo Vlg<>- ~O ~ilc~:u~r~af::;:ad,eit naudl, a itta dtl Vicario. a /e• stegglart Uvi retour d'U?$,S. C'erano tutti, Moravia, Sape- f/::Ou,c°i;~ljg; A~:1!:~1ta~'.t~;1: zocuratl, Sibilla Aleramo, Dtl• si. e Ungaretti in un angolo e~ ,1 lamentavo che non gli aueuero ,ervito neanche un J)QJUccino. Borsa valori diSbarbaro Giuseppe Ralmondl, qua,f t1 compennrct d'una nottl sulle Rlma.ne!U(l di Sbarbaro dOVU• ta a De Robtrt1, (Tempo, 8 dicembre 1955), una notertlla vlrgolatl,slma. e tutta Jn preda ad un delirium tremens cita– torio, ho pubblicato su 11 Mon• do (6 dicembre 1955) un btl ritrattino. Eccone un pa..s10, f:;~o:{.,u";: a~~~e ~~/,'k// ded:. tro od una rttt di rsctli rj/t· rlmentl do Campana o Car– dartlll, da Nouaro o Llnatl: • Camlllo Sbarbar-o lnco– ml nclò In LtlCerba , ntl 191'; e. qua.si In. sie.me, pubblicava n ella Ri vie ra L igure di No– varo. Riprendendo una mia n!Ctnte rUlesalone, ~ da con– siderare l'Importanza avuta dalla rlvista "futurista" fio– rentina, dove, aJ tavo!o di Soffici e di Palaizfflehl, a! sedette l'aa:rodolce maJlnco– nla di Sbarbaro. ne.Ilo SlN60 momento, In cUl le ,~ acarpe "ten"O!e" di Dino Campana, urtando Il piede d~l t&\'olo, lo fecero a lungo trabèla:-e. ll gt-novese. Il faentino s"lncontr-.uono nel j~~~~nd~!lcJr:',rni! ~'Jf.'~~~~ ~:4 u~fO i~t~ come po&a, o r.oto a pochJ amici): 11 ma~rnmano Car– da~lll. Cardare.Ili, circa nel– lo Stffl&O temp0, vlact~iava In Ltrurla. Quando ne nparU, di.retto alla tte;lone lombar- ~ft~ 1 !~~k,~c~:~ :; dio alla L1gur1a. " ... addio per i tuoi grandi pat,saJil d'o!M dove 11 colore di mag– ;lo e bronzo 11onto, per Il vtrde chla.ro delle vigne di cul vivono anche In esUte te ardenti temu.e di p1eua sol!e,•ate aU'lnftnJto sul ma– re; per la luce cne mettono nei gtarotnl le m1m0$e; per le calde costelllWonl dl ara.nceu che lungo I greti azzunJ e pol\"tro.., fanno il patte ptu 101to,p1u raccolto. ptu dorato". Uat paC$! del aghi 10.-nt>ardt(Como. Be.I• girate, ecc.I s1muovev a Ca r– lo Llnat,; nelle I l.le p~ c.se di pusagir.o. qua.si ,, poc ml In p:osa · , la llndu ra mamo– n!.ana, una ,·cna 106C0lilna tinta d1 l~gera ironia an– ,:oma...,e, una cade:u.a <1c:10 :,.Ue, una prtc!.uone dtli tm• maime. 1ono un px o que lle de~la p!'OU c1rd..rvl! 1a. na, cU que.:!a campanlana E n c.., so:io n~pp-.1~1 ontane dal di· 1egno atnnr.uo de::.e pnme co,n~ o m m prosa di Sbarbaro, intorno a que.gll anni,. D, giorno u, giorno, ,ciua.!e il termine b.,r,ut1co, le aztoni di St>arba,o .atgono; tonto cht, stnipre Jn margine alle iblioteca Gino Bianco e dintorni Rimanenze, Elio Filippo Ac• crOC'Ca f Avantl r. 1 dtcembrt 1955) eosl conclude: 11: Rimane.me come queste dovrebbero fare da specchio a certi autori la cui opacità non riesce a Illuminare nep. pure u proprio pallido viso•. La"porta stretta,, ditroppi giovanotti. .. Anche senza tira.re in bo:llo lo ,ollta polemica tra vecchi e gtooonl, (e Jlgu.ratevi se ~ gliamo mettere a con/ronto, ib~ria~oU: 0 s;!f:!/'.,.d!:i~a~~~: to /a accapponnare la. P.Clle leggere • con/e.ulani g1ov"an1- ll • come que.stt dt Enzo Bet- tlza. Rlurv.stt,.dmc, /S!clli:l del Popolo, 19 now:mbre 1955): • Nel treno che ml ripor– tava da Gorizia a Milano ho letto la Porta stretui di Glde. L'ho trovata alquanto brutta e noiosa, anche se ravvivata qua e là da una divertente parodia dJ &enti• mentJ e di situazioni. E' un romanz.o tipicamente, anco– ra settecentescamen~ fran– ceae. in cui un tardo psico– log!.!moJl!umlnlstlco ed este– tizzante trova qualche sin– golare movenza mtrospetti• va. Ca pita spesso che Il r<>– ma.nz. !ere che non vuole an– noiars i, che vuol pa.ssare SU· blto al $Od<>, che vuol entra– re subito net vivo del fatto, finisca per annoiare U letto– re. li caso di Olde, In pro- ~1~:C:1 n=~~e edf'aTi~~ proprio perch! non sa an– noiarsi•· Perquesti 10,10con lode Lo decadenza delle • terte f:fr 1 i"~h~ Qb:~~n~ u:og~:U1!~! U ,angue per un'lnttro gior– nata a Fa.lqut, Pero - a sua e o nottra aoddia/azione - se– gna.llamo qut1tl racconti od elzeviri u.settl tutti nel giro di quindici giorni. L'ordine del- j~J:,~!' ~!;~~~c:n":,e";f fe?ro~• /are le graduQlorte: - lJ Alba de C65pedes, Un ~c;::;~::;o::sss?a Stampa, 20 Z) Aldo Paluzeschl, L'U• ma.nltQ è brutta?, /Corriere d' lntorma.t!onc, Zl-ZZ novem– bre l~J; n~ df tier<;:,r'cfgrle~~a:~ll:al! ra, z:, ngy~:~ 1~\. La /I• dw::fa, (Il Resto del C:irllno, 23 novembre 1955); 5) CUn:!oMalaparte, Don- ;g, ·2s5ann::e! 1 b;~e'f:55),! 1 Tem- 6) Ouldo PiO\'ene, Lo CO· tacomba, (La Stampa, 27 no– vembre 1955); ,nquf/ta~~{f1~~:a~~1e8a 1 ~~~~ 1 lr 2i nove.mb~ 19M1; - 8) R. M. De Angeh1, Te– leJon4la notturna, (Il T@mpo, 2.t ncn:embre 1955); - 9) Lorenzo Montano. La d~?f: 3 :!~ 0 11~:;i,;b~; 0 :fJ)~ IOJ Alberto Mor.1vla. Ban– co deU'omort, (lvi, 4 dicem– bre 1955). Labestianera di Kierkegaard re ~~~l~Ui/(ti,zejo s~;::ir,;;t ho ,crltto un severo, $t non ingrcto, ritrattino dt Klerke– gaard, fn OCCOJ!OR(I dtl primo centenario della morte, sco:• duto l'll novembre. Ma la r4• f!on~e~~l'ade'ti;s,~; ~Jeu~:; Pan/Ilo GtntUe one.stamente la scop re là. dove, da buon Il· bera.le d' tducanone ld~l.stl– ca, co n/tua. di Jar Jt1tlca a pcrctonore al /11010/0 danese ::•~~re~~fr':faPi:e/j/~~t?.uella ne~~'A~e~ eJ: l~u~u~~ tnna de.ll 0 ldea e dello Spi– nto obbtetlivo stava agli an– t:pocll della co: ic.er. :one lndl– v!dual!.s:.ica, lntim!.Sta e tut– ta f0ru:1!1,ta su:ie ~rlenu dt.Ja cosclenD personale ~rop:ia della religiosità k!er- t~~~n~·~f%° ~ =~~ 5tifrel11.Intuizione di ave.re a che fare co:1 un a vv ersa• no d! cccez!cmale granduza. Non bisogna credere, pe– rò, che K:c:kepard in co– destQ poslt!one abbia TIP– presentato qua~he cosa di medllo e d1 originale. Tutta la ftl050fia roman!ica deJ– l'cpc,;:a, "lll&lml'nte in Pole , m:.ca con Hegel. stette a.li! • neata nella SlC6._q, posi.Z.ione. No:1 e necet.11ano r.cordare Haman. Jacobl. MCnd(!.s– so~n. Schlt:ermacher. Può §Orpm10:re che 1 po– s'.erj abbiano dato a K1er– k~aard un po,sto ehe non I hanno atcOTdato a~ll ,llrl. Ma la fortuna degh scritto- rl, In vita e dop., morte, ob• bedlsce al eaprlec!o. Purtrop– PG è dubbio ohe la tortunll ~ri~~a d~u~1\~~~e~d n~~ ~embra dovuta ta"ltO aJ fat,. to che rllOIOI! come un Held– decer o un Ja.spers lo a.b– bla.no onorato come mae– ,t ro. quanto ali' abUSivo s.-nerc10del suo nome fatto da.I dN:adentism.1 In vog:a ~=~l~f!~~.-.:~~~~ra~ 1 ~~ ~:ra~~ ~n cs~~rft 1 i \t 1 ìi: nlre nei carf! dt SaJnt-Oer– main de.s Près •· D'altra pa.rte, i eta prt/trirc que,t'articolo un po' amaro a quello dOlcloJtro, o piutto,to . sen.ta topore, di Luigi M. Pcr– sont, p ubbllcoto nel Gazzc,tt1- no del '!7; tanto da domt1ndar- ~,~~::: P!~s~ 0 nt :~n,~~ per COJO un lontano ammira– tore del poeta Juturlsto t:.sco- f:~ibiti1~:t~~ ! flI'lr'~!: iaard dtlla Tabfe Ronde, (nu– mero 95 · novembre 19"), con ~:rtt~,~:a.s11i~:Se~ibr~~~:::: berg, Lavel/t, Malantachuk, Elsen, Marchal, Klm, Savin: non un ltllllano, p,ccato, t da Cornello 1-"abro, a San/I, t1 P4CI, a Ste/anlnl, a Cantoni, a Part1111on, a Vtda.ldl, aU'Ab· t>agnano. gli .studlo11 di Kter• kegaard sono. da noi, un'équl– pe quaUJtcatls.rlma, Proust e il prof.0arlu Da Kierktgaard a Prou,t, In J ondo non t un ,alto mor-– ta.lt. Sopratutto se ii vuOlt rl- f:; g;,~ °/'t: ~';:!~~t;o /);_ me ha /atto il Grtgh, e ce ne ~ar1': 11 l:~~U!!JaJ?."1n 1 ~nner:~ ttcolo, Compagno di ICU0la di Marce\ Proust: • Infiniti ~tudl, commenti, ricerche d'lnllutnze e d'a!· ttnltà. Ma un pUnto non 1'è esplorato a tondo ne meslO in ehiaro: la fll0110Ua. Fu ~~~ro;~~rrope~::: aon tcu11no dt aua madre e che frequentava Ja casa> tanto da assorbirne t con– vlnctmentJ e l'lndlrluo? A questo QUf!61lodichiara di go~e:h. =~t":r~l'A~Je~ mia due anni prima dJ Coc• ~:~or:.~':i~~/~~: tlco, conversatore e uomo di mondo, campione di quella civHtà letteraria che ~ tut– tora uno del caratteri 1alltn· ti della Francia, e un ele– mento d'f/1 ,uo faaclno vec– chlot.to. affatturato e lrre– slstlbU ". I nostri ,orittor1. o quelll che fanno genericamente proft.Nlone dl le:.tere, dire· mo, giacche e cosi mal tra• ducltil!e ln Italiano Il titolo di homme de zeur, In Fran– cia tanto degno e rlvMto, dovrebbero, appena arri va.no ~~~f~• ~ar~u: 1 t ! v~~r_l~ signore che sembra uscito i~:e~ ~l~t:~~1:1:eg: conferito la fragilità di un so;uammoblle prt.zl060, ren- ~r!~=n~ las::P~ri~ per la r~tltudine che g'Jtsi g!X~n~~o a'j~r f~':r.~ l"amore con CUl ha semp~ se.culto le \'lctnde del no&tro ~Ca=~~t:rdi''i=i di albero e di cartapesta che esll abita •I centro di Pa– ngl, In uno di quel su– perstiti ha.mNu vestiti di nf\ra eden. tra trondoal al– beri e spinosi crovlrll che mal videro le forbici d'un giardiniere. Dentro, ln una luee a.laba&trlna flltr.ata da tende fatlacentl, In un ~~~ : 11 i~~ndeeu1 1 d 1 •~~lc:~ 5toffe pendenti dalle pareti come ,trucichi d'un corteo ~ ~~e ~g:n;I :r.~~3i tnceoso e di cucina, puseg– i1ano cani fe&t08I. rattl lu– cidi e ben nutr:ttl ,1 adde– stram al 11J.to tra effimeri sca.tfalettt tintinnanti. Dunque, se.condo Adrien Grcirh, che nr& sempre fe- !=daf;~~~~~uciue! puerile a metà 1trada tra. Cappuccetto rouo e la Fan• clulla dtl Wt,t, Il rt!J>CUWl· bile della formazione ftloso– ftca di Proust tu Il prof. Dar– lu. iruea:nante al Liceo Con• dorcet di cui Prou1t, us!eme allo ste.sso Gregh, fu allievo•· /GlomRle d'Italia, !6 novem– bre 19.SSJ. Ritorno diGorkij Mario Lu:i, In margine al grcuo volume edito da Ca.sini, Stone di amanti e di vagabon– di di Gorklf, ha .subito aouto l'estro dt 1crh:ere una tiartazlo– ne acutl1Jlma 1ulla parabola del realismo • Che nella iene.al e nella evo!Uzlone dtl nostro roman– :o reali.sta l'opera di Gork1J non abbia avuto crande e di· retta Influenza ~ un dalo Pio– quante 1ul carattere del no– ltro realismo; ianto più se. ammet!IO Il fatto, 10poniamo ~~ ~~f Pu°e~~ ~':n!~ifa~:a~';; fu chiara 1u1 paHnaestl del movimento. Non d0vN!mmo andan molto lontani dal vero notando che il realismo Italiano fu all'orla:ine un ru- 11.amo di cri1i, una dramma– tica alternativa tra mondo, sonettlvo ed e1terlore, se non proprio un dilemma realtà-verità secondo le plll vive e profonde poetiche del Novecento europeo; special• rnfnte anglosassone: e pol stemperata la dureua di quell'attrito, si è andato ac– quet-ando nella rappresent.a– zlone di un vero cronlstlco e filoloirico. Né !I primo né Il secondo tempo erano in 10- 1tanza gran che accessibili alla voce di quell"agro e p<>– tente serit-tore che tu Gorklj; scrittore, dopo tutto, di tem– peramento integro, agile ln– ,·entlvo anche nelle opert!Idi lrripostazlone più volontaria. La flltgrana di rea.llamo e di romantlcbmo connaturale con l'anima l'UUa e consu– stan&lale con quella rrande tradizione letteraria. era ar– rivata lino a lui ancora ab– bastanza robusta perch@egli Potesse accettarla senz.a por– rt!Ialla wa musa problemi troppo radicali riguardo alla concezione narrativa e al ~~ft:1:~o c~:e à 1 ~o~~~ru!:i I r,randi &erittori oceldenta• Il dello stes&Operiodo ebbe– ro a proporsi e a tentan di rlsol~re sullo sfondo di una crisi della tradlzJone, Ma Oorltlj à anzi Il portato del– la maturttà di una tradizio– ne e delle libertà che essa. ~~c~~o ~~~'ov;~~~t~~e ro~ ebbe, possiamo dire, che a ricorrere al suo vlr,ot050 Istinto vitale per ottenere quel tanto di "acido e ama– ro " - la sua temperie In– confondibile - che pareva rear,ente necessario al g:ri- ~:~~n:nt~1!u1f:SS~!~~~o~~= civile e letteraria def Russi :~ws~Ù :t~l;1!,~s~1\ ~ 1tbtll perfino nel tanto am– mirato e amato Cechov•· Dopo aver letto que,t'artl• colo di Luzl, L'uomo dl'I Volira, fil Giornale del Mattino, 1. di· ~:':'/~ee,g:fkn~":!ff!r,1~'0 c;;~: naudl U vecchio articolo ,u GGrklJ di Lton,o,Glnzburg, che era apparso 111La Cultura nel 1931 e la pre,enta.zlone del capolavoro gorklJano, uscito I~ questi glcrnl In dut volumi, La vita di Kllm Samghln {Ei– naudi, 195$). Qualche scheda _ J > Glauco Cambon. It •Bridge• di Hart Crant fPa• rarone. n. 70, ottobre 1955). 7) Riccardo Baccht.111. San– tlftca:lonl e monumtntl (La Stampa, JO nouembre 19J5). ln margine alla propo,ta del• la .santl/tcazlont di Dante td aJ progettato monumento. Trtt– scrlulamo due palli U primo aul monumento da non /art; Il ,econdo ,uua santl/lcaziont che non avverrd: re!lt..' ;-;~:1t~ 0 dt'"g~\totò~6 di qualità critica; e anche la poegla, nella sua autonomia, anéhe la fantu!a. nel auo aMO\uto, nascono da una di· =~Z:,~n\j~c~~a J~~ta P~ dunque servire, o vi 111 falsa e Kade a enfasi magnilo– quente di retorica dtteriore; non ~uò dunque servire a fini rituali, celebrativi, m&– moratlvl a. 2) • Quanto all'idea di f&r• lo, come &i dice popolannen– te, santo. s.arò schietto: e una 1trampaleria insulia, e, po\ch! fu gi.à messa In giro 1 per li Manzoni, e dunque 11 ripete, fastidlo!a. Non ml arrorhet'O di dire che cos'è la santità e la beatificazione e la canonlz.zazlon ... ddinlte dal teol~I e stablllte dal ca– nontstl. Ma ml pare e.uen– zlale al concetto di sant!t~. che essa sia definita e vene- !!!:n~aÌ~e~rttn:o~eci;,t: ,e:_ I penort, diversa ed estranea 1 * * * dalle grandez:.e umane, da t'JUelleehe coronano d'allo– ro, per dirla con Dante. ce– sari e poeti. Non e neceua– rlo al concetto di santità, anzi n~ d! salute, che cl ila– no di coteste gni.ndezze; è anzi usenziale che non &'ab– bia a tarne questione: e che santità e salvezz.a, ossia redenzione, ilano ottenibili fuori di esse. e. polchè lm• pl!cano pericoli e tentazioni che tutti sanno, non 01tantl tali ;randeue. Che un unto poasa es.sere un povero di spirito, ~ dell'usenza steua del cristianesimo, COii come ~~efr:~~~ue~?~d~zi~%:Ot: ~;J1~t!p~~ ::1~:~~ stato un genio poetico, nes– auno avrebbe ma.I propo$I0 che sia santificato: sarebbe una santità condizionata dal genio. 1ubordlnata• ad eNO. A mc, In ttoloirla, salvo er- !fe~:Ì~0:' friri~~e ~J~e,~ tlca e al concetto di ;enlall• tà poetica, è certamente una Improprietà e una confu– sione•· « 1C,:1~m~a~tzn~°toca:o~~a ~~ (Il contemporaneo, J dicembre 1955). Un articolo documenta- to e polemlcc dl revlalone: cer– to meno tendentio10 di quello, dedicato a.lla • voce• dt1l Sero– ni, e che qui ,otto 11 1egnala .. - O Adriano Seronl, Storia della •Voce• (L'Unità, ZJ no– vembre 19"). - ~> o. Torrue, Lt Idee ~ :w~~."'e ~~n:,~J:.~,r.a ~ vembre 1'55). Nello ,teno /a• b!~:1~·1e u~ :~~:~ , •:~~:r,,1: unitari• tra Giolitti e Salan• dra. ria~ ,61 :::1~ 0 ,ir~~h/ 0 n.s~r, nouembrfl 1955). ln margtne al- ~•t~;!lo/tt:11=tl~!r:te~l~0R~•t crocea, Nello ,teuo numero del Caffll di O, 8, Vicari l'edl· torlalt, La ricerca dell'Antl– Croct: « Por mano all'AntlOroce? Parole che andrebbero dette e precisate. con molta caute– la, se non ai vog:llono su1el– ta~ nuove Impazienze e nuo– ve 1uperflclall anau,1, Intan• to, cl sembra di dovere cate- f~~li:i~~nt~1 r~~~::t:'r~ una 10r1ad'identità artlficlo- ~e~1fa1=1 da c:1tra1~ ~:i Croce con qu~o del Gentile. Il no che si può dire a certi upettl della gpecululone del fl10$0f0 nal)Oletano non po– trl mal essere 11 no Integra– le che 11deve dire, prima di dare luoa;o ad ogni proceaso di revl1lone critica, a chi con la 1ua gpec:ululone si lnte- ~~. l~~~;:m~~!e• d:n~ 1 ~s~: ;~fn~~~~:C'rn~;u:1t~lA~t~ Gentile. La cultura nuova, :C'!';~n!f 1'r~1t~u~~u:;n~o~en!: ztone della ricerca e dello fn. =1~ta•~~~~ùd~~~~:~e~f; \-Orremmo dire che I termini di una nuova cultura, che non potrà Illudersi di attua– llz;zare e di trasformare !dea– Jistlcamente le realtà politi- ehe e l.stitw:lonall del mon• do moderno, dovrà rlcono– g,cereaccanto al limiti e a1U ~u~::X~n~~!a,~d:~1f:: !~ validità di certo suo Inse– gnamento pratico e morale•· - 7) Aldo Camerino, Fanta• lfoso romanzo (Giornale del Mattino, 29 novembre 1955). In margint a. Le jcune homme du dlma.nehe et d~s autre.1 Jours di Supervlelle. _ 8) Eugenio Garln, Guido De Ruggltro e la cultura ml– lUante (L'Unità, 26 noutmbre 1955). 9) BCPPe Fenogllo, Un giorno di /uoco (Paragone, n, 70, ottobre 1955). Un slngo– lore racconto. - JOI Minaj Faldella, Poli– tica e Cultura (Legi;ere., n. 10, 15 novembre 1955). In margine anche al libro di Norberto Bobbio, Politica e CUitura (El• naudl. 1955); e valgtl queata preci&o cenclu.stont: « occorre che l'Uomo di cultura sia presen-.e e Porti il proprio contributo ad ac– celerare il ricambio della n<>– stra società, ancora tropPo legata a concezioni arretrate di origine borghese e libera• le. Instaurando Intatti que– sto rapporto tra Intellettua– le ed evoluzione della socie– tà, !"azione dell'uomo di cui• tura acqul5ta una dlmen1lo– nt 1oclalt, .senza la Quale egli altrimenti si squalifica anche nel campo strettamen• te cultumle •. _ 11) Salvador De Madarla• ga, L'uomo del Nooccento (Cor– riere della Sera, 19 novembre 1955). _ 12) Mario Oromo. Doue corri, Somm11? (La Stampa, 24 novembr e 1~5 5). Una leggerl1- .slma, e, tro.sa, patetico uarla• zlone In ma rgine al btl roman– .ro di Budd Schulbtrg, Dove corri, Sammy?, pubblicato In questi giorni da Gar:ontl. -13> otora:to Lutl. Gfocannl Verga e la crfttca d'oggi (Olor– na\e del Mattino, 2 dicembre 1955), Breve e,ame delle po,1. :Ioni del Ruuo, dtl Sapegno, dtl Trombatore, dtl Seronl, det Piccioni, del Petronio. _ 141 Alberto Rossi. Stuor– ro dettino di Jame, Jovce, /La Stampa, 2 dicembre lHJJ • - 15) Carlo Beli!, v1 ,uo a. Giovanni Paplnl chlu.s o In una muraglia di car ne (Il T empo, 4 dtcembrt 1955). Affissione! Dot ,econdo voiume del DI•• rio di Klcrkegaord: • Che Url cccchtere ,clttocchl ta Jru1ta, pud ,tgnl/leore eh• I cavolll deuono correre. ma anche che devono /ermarlf. Non, dlmen• ~~~tarT~J." e.st' altro 1lgnl/lca– JL POSTIGLIONE contenente tutta l'opera narrativa de)lo 5crittoreluccht.Je GENTE E SCENE DI CAMPAGNA PICCOLA CE•"fE DI CITTÀ LA STELLA DEL NORD IL PERDUTO AMORE ANGELA FOGLI DI DIARIO d un "0mnibu .s" di 1000 posiM in. vendita a J.600 Urt 1 La Fiera Letteraria nel 1956 * CONDIZIONI DI ABBONAMENTO ABBONA!\IE.'\'TO annuale • • • • • • • • • • • A88ONA/'tlt~NTO ann1111lecon p:1.ramrnto Sf'mf'strale • ABBO.'\'Ai\JENTO annuale con pn;anwnto trlmest~I• ~ S T E R o . a11nu0,IP. . • • • • • • • • • • • L i.100 • > 1400 '"" • '000 N. B. • Gli :ibbonatl che 2r:icllsrono Il p;ai;::amento seme.tu.le e trtme• gfralt, ASSUMONO L'IMPt:ONO OI t~PFBTTUARE I PAGA:\tt:NTI A~~· TJCIPATI E Pt:K TUTTA l..'A.:-i'NATA. Abbonamenti cumulativi annuali LA FIERA I.ETTlmARIA e n. 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