Fiera Letteraria - Anno X - n. 44 - 30 ottobre 1955

' LA FIERA LETTERAR Anno IX • N. 44 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 30 ottobre 1955 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE AMMINISTRAZIONE: ROMA. Via di Porta Gaste11o, 13. Telefoni: Redazloue SSS.487. Ammluistrazlone 555-158- PUBBLIClTA': Ammlnlstr. u LA FIERA LETTERARIA 1 • Via di Porta Castello, 13 ·Roma· TARIFFE: Commerclall L. 150 EcUtortaU L.•80 al mm, _ ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 • Seme 3tre L. 1.400 • Trimestre L. 750 • Estero: Annuo L. 4.000 • Copia arretrata L. 100 • Spedizione In conto corrente ~tate (Gruppo II) • Conto corrente postale n. 1..Jl426 * SI SPENGONO LE LUCl DEL MONDO Ortega y Gasset * Coo'è ofaCo Orf,ega y Gasoet per gli apagnoll 1 • Un segno di eonfraddl• zlone, e un modo di deRolrsl - SI era, e al è aneora, 1 per lui o conCro di lui lf- dl FRANCESCO 'l'EN'l'flRI ·* n mondo va perdendo 1e sue luci. Si rimane turbati, ~ n~l.t~a~~nf 1 ~!f~~~~!~~~~~n~~ep~~t:ri~ 1 ~~~~~~ dotti. P~sto il Novecento sarà un grande orfano, e medi– terà sulle tombe del su~ padri, del suol fratem maggiori, ~~~:~~fou~l!;~o~ ~~r~~c~:el:~. loro tele 11 calore della Ogg:. cl lascia Ortega y Ga.s.set,uno degli spiriti più pronti e delle Intelligenze più vive del nostro tempo. Sag– g1!1ta originale, dialettico robus,to e sottile, mente aperta a stato stano rimasti estranei alla sua opera, specchio fedele e chiariric.:.tore, dove gli elementl della realtà penetrante– mente osservata sembrano ordinarsi In una sapiente pro,. spettlva, che li IJlumina e Il decifn. La musa ispiratrice di questo acuto sperimentatore delle Teaìtà sociali e politiche come det fatti lett.erart e artistici, parrebbe e5.5ere stata la curiosità; e In questo senso è esatto Il giudizio di Carlo Bo, per Il quale ti libro più vivo di Ortega è Lo Spettatore, libro df «occasioni», dove s'andò per qualche anno raccogliendo quanto ten– tava la sua meditazione, e a volte semplicemente Il suo capriccio. Pochi sgUardl furono liberi, spregiudicati, come quello che Ortega getta sullo spettacolo diverso della vita, e sulle manlfestazionl del pensiero e del sentimento deg'il uomini. Ma con una coerenza ammtrevole e un Impegno profondo, ogni volta eg1l tenta di oltrepassare il Visiblle e scendere nel cuore det problema, in fondo alle ragioni che hanno mosso un fatto o dettato un llbro, guidato un pennello. Questa stria Investigazione svela 11 saggista, un saggista d'eccezione, che adopera un linguaggio di rara preeiSione ed eleganza, e mette nella ricerca la sua ca– pacità di organizzazione e di riordinamento. Le sue ln- ~~~:~c~ie ~ffa'1~~:J~,C::~Ji:~~n:!tim~!~~b~a~;1~~ conto; e a11a fine di una parabola, o meglio forse di un movimento costante e irrequieto di approssimazioni; esse convergono sempre nel fuoco dell'argomento, nel punto ove questo riceve la decisiva illuminazione. Cos'è stato Ortega per gU spagnoli? Un segno di con– trac!dlziom•, e un modo di definirsi. Si era, e si è ancora, per lui o contro di lui. Agli orteghlant si opponevano gli unamunlani; ed è facile riconoscere, ne?le bandiere del due part1tt, 1e diverse Interpretazioni che questi dànno alla vita e -al destino dell'uomo: romantica, con.fusa, generosa- n':e~i~~t;:~~!1oen:i~~~~~. tp;~n1~a ~~~io~! 1 ~i Ortega ebbe un punto di contatto con Unamuno: fu In quella E$paffa lnvertebrada che, studiando le cause della decadenza spagnola, riprende 11 tema dell'unamunlano !~ ~~~~va~ :i1~~i~~:1fti J~W:e~~. ~ 0 e~lau~fe~f~ ~~f! rante che i novantottl.tti dirigevano contro l'amata patria. Ma tutta la 6ua opera, vivente In una pura dlmen– S'lone lntellettuale, smentisce ogni parentela con quegli · antichi, e In certo modo casualr compagni. Dimentica della loro patetica osseJ.Slone,l'agile mente di Ortega è attratta da altri temi. Nascono i suoi saggi, testi classici ormai, letti da generazioni di spagnoli e sudamericani: La de$humanizaci6n del arte, dove, attento auscultatore delle alterazioni della sensibilità artistica del momento (è il tempo delle 11Vanguardle letterarie), Ortega teori:tta sul gioco e li divertimento <.Omearte pura; El tema de nue1tro tiempo, dove Il dlscepolo di Kant e di HeJel tenta una concllla:tione di vitalismo e inte'.llettual!smo; La re– beU6n de las masa.s, nel quale disegna un movim_ento al– terno _ di dominio del migliori e rivolta del plu -, dal quale la storia del mondo sarebbe governata. Tuttavia, fra tanti lnte~I. e fra curiosità più ml– che il simbolo negativo ce1ato nel malincomco eroe cervan– tlno· il simbolo-di una volontà astratta. destinata~a non pott•nl ttUuare. Nella stessa direzione, la Medltaci6n del E,ct1'1al cost.rutsce ·la sua ..:teoria dello sforzo puro•. Neanche Ortega dunque, europeo Illuminato e vagamente Illuminista, si sottrae del tutto alla suggestione del miti della sua terra. Nel suol testi, questa segreta fedeltà S! manifesta in un amore fatto di malinconia e di disin– ganno, quale ru quello espresso dal migliori spagnoli del nostro tempo. FRANCESCO TENTORI } • "1 -.. ~t: :4 1,ag. J ---~' * ,,. . 111editi ~ t ORTE'GA ;\.: YGASSET • 1L LIBRO DELLA SETTIMANA * CARLO EMILIO GADDA FUORI DE.LLA _SIGLA "'C.E.G.,, « I sogni e la folgore», sotto nuovo titolo, 1·accolgono tre opere capitali di, C. E. Gadda • Nel « Giomale di guerra e di. prigionia» assistiamo non. solo alla nascita dello scrittore, -ma se ne scoprono le cmtse e le ragioni - Salvo da, un mtt?biogra{mno ·ij,er-bolico, i~ Gadda rientra nel grande alveo del ·real,,smo lombardo, quello dei «politecnici», non. l' altro degli « scaf,igliati » e de·i « decadenti» di GIANCARLO VIGO.RELLI Biblioteca Gino Bianco UNAPOESIA DI EURIALO DE ~11CHELIS * La nebbia Tl ritrovo, acre nebbia. S11lle lastre l"briche al piede, semb"! pioggia, in aria /Inno, e di fiimo dài, gusto al palato fra i denti che ti mcisticano fatta polvere nera. E ret,pirando il proprio fiato che addensa gocciole nel filtro della sciarpa alla bocca, forme in Wta flaccide, v1tote, si cam.,nina, caldi l'V! 1 1'TIJ D'.4111111'0 l'Ell Vi\' GRANDE SCIIITTOllE l'll,11\'CESE .. Bernanose:"MonsieurOuine" Vn'opera. com!li1lcrcvolc, l'i11111111ginccon,:reta., pocti,:11, ,ti 1111, incrc~cinNfJ inc11l10 11n. cu,po 11111, gr11.n11imm poema in cui unii ,lclle pcrHunalit,ì 11i,ì noteruli tlcl "I\·o– ve,:ent11 lctlcrarl" lr111wcHc ha ,letto l11. ""'" parola. pi,ì origintdc e profon,lu.

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