Fiera Letteraria - Anno X - n. 18 - 1 maggio 1955

Domenica 1 n maggio 1955 LA FIERA LETTERARIA UN ESEMPIO DI NEOESPRESSIONJSMO IN GERMANIA WolfgangWeyraoch Essenzialmente lirico ~ Il temperamento dt!llo scrittore tedesco Wolfgana Weyrauch nato nel 1904 n KCnlsberg. Dal venti al ven: !!due anni cali uerclt6 la professione del• ~~~toi;tte~[uia~~~ I~ :~bfl~ii 15 ~m~ volume lntltolnto Der /tfaln, Elne Legende ~~a1r~~froi1' 8 ~!~~~~· rieArf~~~e i~~t!~\~ :~ira~~~iu~r: l~lv:,e~~ n~1ote'ràbu~ ~eÌ 1econdo do1>0guerra. Il suo mondo poetico 6 andato sempre pii) orientandosi verso un ~~~~~:~~i1~~:r:~~~r!rri~~en 1 n!:ift 1 rim:a~~ ~~~~~~e~fl:fr.1~'à~fad'!t~1;!Ju~j 19'1:S-26. Nel volume Urche 1otd Sperber. Oedichte (Allodola e .1parvlero, Poesi~ PieJ>'r Mona– co, IN) Il Weyrauch non aveva' ancora rtaett•to la metnca lnadlz.lonale a ritmi chlu- :u: =nv:::1 1 ~~ 1 i1~~~e::e a~n t=~ cadenza ballatesco. di atrote riflnlte glà al• ternava fllutrocche defluenti alla inanlera tllotlana. Ntl volumetto l'euro si devolve ~~C::1in: 1 ~[!> ;o~!~,e~u~e: 0 ~t~ 1 ~ wS'i!!~~~ !! !: ,'!1 ~fuea:,e?': :ft~':,: bero oUe 1polle - le morbide piume dell'ali - e l'onimo. mfo e1ulrb; ' canta la panica 1tola dell'autunno dolce– mente ebbro e trutlgurato: Nuovt grovpoll ,carico nello tinozza. - Dentro et ,ta Anna: I ,uol Jnedl nudi, fm– porporatt dal dolce mo.Ho, omal son lan– '1'Uldi e spo,.ati, - lo ver,o l'uva. Quando le tocca le ginocchia, - lei ricomincia, e pe1ta, pesto, tinche e tutto una spiaccichio. - Ed tap/odono i chicchi, ed aclnt via 11chl:=• i~r:~no ::~~n'r.~e s 1 : ! 1 n~:nfe sc;:::a c:i brano, e vapora ,•~celio auParmegglo; - can- f~~':it~~ellu~~;t~e :~.r,:::,;u~f/U~/1~ufce~- • ,oave nido di colombe•· ' Ne.lii\ poesia Ed U couallo ululò rielabora un motivo di Rudolt o. Blndlng. In una ~le::OJ~~l~a 1f~f::i1~~r:~!:a 1 ~=t! f1! lltario nitrito del cavallo che, abbandonato sul campo di battaglia, a'lmpaurisce e chia– ma l'uomo: ·- Dormono I morti taciti e placati - nella bianca e raggiante lor talare. - FerlU o.sctl– lari via su tarde l)ore, in un vago langucr ~f.~ll:1~;eme 0 ~ "!'!,~ ;: ~~ ;:bouna/ 0 :;'a°~ Giudt.rfo; e geone e urlo di . tperan.zo, d'ab– bo.ndono. - NeUa notte un ca11alloinvoc6 l'uomo. Riprendendo Il motivo, il Weyrauch lo vana, lo svlluppa e lo p!tp a nuove slgnl– flcutonl e a nuovi moniti di valore uni– versale: gr/Jo,cai:a~~j,1{!a~e~:ra ~~~tin°a :l'e?P::m:.~ - E come quel coi:allo urlò, con lui - urlò la terra, l'alma, Innocente terra cosparsa - di narcl11... e con ltl ogni creatura vivente urlò.., - Que1to grido tn/tnlto, Immane, _ ~~:~1!eue:!:ffo' 0 r:!#1,!~~• ,;o O ::,7~n~,;~;~ ed orrido grido - tuono, muggh~ e 1gomento lncuue - come quando lo Spirito Santo ~~•~~;;·pa$11:r~n~h~!tWdn1~: 1 • li 0 ]t ;o~~~1ci~ allor naacenU; e lo giuro c~e il solenne/ grido 11 t tra.,/uso nel latte delle madri : ::~r,:foC:!i~ ~!n f~a~~~ 1 ',f Je~:;:~ - ~I,~ ':'u'e,:r;~!n ~cÌtebenden (Oll amanu. oe.ch Verlal, Monaco,, una bf&. arn oo m poaù;kme ~ non al penta ::.~-:o=i.:-.1;.~ al contato di brani. dellberatunente ICOD– DIIII e dllp'aptl, t !: ~~e::o 11 ef:,rC::,:11: hfrtJno "rr. uno studente e una dattllol'rata, t quaJI &Ilequattro e ctnquantaclnque ae1 19 ottobre UM5 lmprovvlum,nte si Innamorano l'Uno dell'altra, percM i loro sguardi si in– contrano, nt'llo steuo momento, attratti da ~ast~~J~tod 1d~~a1enr':o:1~e:,\t:r-':~a 11ca~; $\Il marciapiede dove t due giovani sc:xstano. • Be I due non aveasero alzato gli occhi non s1 aarebbe.ro rtelprocamente guardati. È Invece si ruardarono non con due aguardJ, ma con un unico 11\.Ulrdopuro ed ardito. Dio 6 In IJ1ldO di confiun~re cosa a cosa comunque, dovunque e In qualun1ue ora gli ~:cc~~i1:Ji1~,~~SC: 1ri~f~1~~1~ ~e~ù ~ no~e~~ ~~b~,!!:e n~~c~:re~~lùnuf~~tfi casi ad una Provvldcnzn divina preordlna– trlce ab aeterno dell'rui11etto coamlco. Ciò, oltrechè rientrare nella magniloquente reto– rica espreulonlata dell'a■tlrctorica, dovrebbe Infondere al racconto un afflato rellgloao. L'autore costella, lntattlb I capitoli del suo volume di remlnl.6c:enze lbllche, frammenti del credo cattolico, articoli del decalogo, versetti del • pater nmter •· ecc., quasi a sollevare le umlll cose che evoca, ad una· itera 10lenne e fatale. Cosl la rtaltà si trasumana: e Berlino, teatro di una tragica ::t~.c~~o\'::rf~~~rd 1H1~1:1'i!~~re~ tante dell'elemento deteriore di mlllonl e mi– llonl di esseri•> lfuma lontana net vago a:fondo 1lmbollco di un nect'SSarto male pas– sato, da cui si leva la speranza di un an·t-– nlre pacifico e prwpefOIO. li racconto ~ poato, a questo punto, tn bocca allo 1tudente steuo: Il numeru.s della ru~ ~r: ~01:~~j eu:i~ n,~~~~bi 11e~ ~~ ~~T~~etf 1 aunn1:• ~1C::ie ~eOCJ:lr~: li wo nido 10pra un castagno. Unicamente 101ieclto di tramandare la scintilla della vi– ta, Il simbolico uccello penu o. propagare la aptele, n6 11 cura di Berlino sconvolta e ~~~~'ttt~ ':~!e i1~~,s~ra:~t!:a~F.glro.notorme Ad un macagro spettacolo di morte si as– siste anche ntl trenetico surrealistico rac– conto lnUtolato Bertcht an dle Regterung (Comunicato al aovemo, Franklurter, Ver- Berlino teatro ,lt una tr1.19lca. I.olla sfuma l.onlana. nel vago sfondo lflmbollro dl un neceBsarlo male pa1t8alo, do cul .i leva. la •peranzn. df. un avvenire paclllcn * 111 GI0\7 ANNI NECCO ~Fnf~t~, :~a~~r1~r:: :f ~~ier'•~~ cuni coli dell a ferrovia sotterranea di Ber– lino, lnva.sa, in 9ena1to all'esplosione di unR }>:~:!n:;!:~a~1tra d~~~1:rz:~·~jt~ac~~t';Ì svolge con le aritmiche e paurose SCOMe di un mcubo rapido eppur (aembrerebbe una contraddizione> brtve e lt'nto da dare l'ùn– presslone della ataUcltà. Me.ntrc la città u– sedlata. e sconvolta volat ormai verso ti suo tragico tramonto nt'lle mtlmose, buie e feti– de vlSoere del ,ottosuolo dove gor,os:lia l'acqua u.lltnte, squitti.cono i ratti e gri• fla~an~ r:~~~norif~1 11:1a~~ll ~=n}u~:. uomo, ridotto ad un lrriconoscrrife ~ttuomo, r~}~dee !~l~~tlE~lrsr:> 1 :e~~eb:~r~enJ1. ~ spira e pianse, ma ancoro. farnetica di Im– partir ordlm, di abolire la cronologia semi– tico-cristiana e lnlztnre l'era gennanlca. na~~:°'i 1ò1:ep:h~~~~.radÌem~~~~:~ 1~~: ge.schlossen... Sturmabtellung mnrschlf'rt mlt ruhlg test em Sc hritt ... », mn poi piagnucolo.: • Non ne poa.so più. Sono 1pacclato, ml hnn• no spo.cclo.tol ...• Ad un tratto l>em1a:«Potrei :~~r:• ~1;:g~l~~n~>~~O~ric h dero;f\~~g~ nbbnndonato I Il lurido dio del giudei non mt ascolto. td ha tutte le mglonl ». Nè ceun di compiacerai nel raccontare episodi delln 5Ua bestiale crudeltà, come qunndo rievoca l'orriblle morte del piccolo ebreo che viene gettato vivo nella camuo. a au, dove erano rclà periti i suol genitori. La sua sorte però fncatza. e la trartcità del suo destino con• sl..ste appunto nella comapevolezu di una statica perenne tndec.lalone: «Annego. Non ~:c.· A~:'ff· J!,°mo ~!1"8iu~k?o'1~: ~ prò, se sono annegato o no. Pino al giorno del Gludil:lo non sap~ se sarò redtnto o in"edento•. Comunicato ol porerno ~ una lunaa, In• terminab ile tllutroc ca con lnr!nlte va.rlu.l~ nl e d! gre:ss.lonl del tema principale, con molteplici episodi che ai accavallano e ag. grovlgllan o, con immagini strampalate che balena.no, Irrompono e ai dllekUanO. Ne ri– S'.llta u na caot-lca congerie di spunti, accenni, rltvocazlonl In cui il presente si me.scola col passato, Il ricordo si alterna a.Ila sensu.lone dell'attimo che fugge e al prt:sentlmento di ciò che verrà. Per quanto cose e J)trsona1at trapassino con tumultuaria contradlttortetà In una confU5a teoria, Il quadro complessivo, pur nella cinematica varietà dei particolari. In– alate con una monotonia statica. Bericht a11 dle Regferung la.scia alla rtne l'imprH– s!one di un Che di viscldo. tenebroso, IOt• terraneo, sottumano, che corrisponde alle ln– terulonl dell'autort, il quale si f evtdentt-– mtnte sronato di adtguare t colori dtlla pittura al fosco tramonto dtl truce perse> na~J>ò la verità fantastico. anche del c~ e dtl disordine spicca meglio attraverso Il sapiente e ben mlSuro.to uso del me:W; e se 10 scomporre e l'afra.,tellare può Imitare, r:clla sua materialità, la disgregazione e lo ::rit!! 11~n~i:J~tt~:ddt 1~n":~:~"{u~b~~Pf: ~e~loto ~;~: :;-1r~: g.ri: ~b::'e Pt~o:!~\~~t:, Lo ateMo si potrebbe dire anche delln lunghlsslmn ballata Dfe Minute des Negers i~r~ 1 nf~Jdf~ ~~11i :io~h~te1fue 1 1\~fctt1mè più vfvnce. La serusazlone di un'ebbrn, diti• ramblea, volubilissima e strampo.lotla.,lma fantasmagoria è qui ancora più accentuata. ;:1r:;b~!re::1\~1'ì~:'e v~~lc~!11~~mi!ti~1 1 e~hJ può percepire li vago filo narrativo che 11 dipana lungo le giravolte dtl concitati ritmi liberi. li negro Joseph Bllllnga, di profea.,lo-– ne portalettere, ra parte d i una squadr a dl atletica le~ che dovrà partecipo.re alle ~~lt~~~e~~~~d:a ~: C f:rt! !° ~:.e~: ~~Id 1~1rier.rMoO:\e ~~= ed~!~u T:~ ri=aitie q~-;1~ df~a~~~: C 11~~11:0 da lui guidato dovrà, dl Il a un minuto, LA GUERRA EI TEDESCHI di IVOLFGANG IVEJIRAIJCII (Come aaulo dello 1Ule di Wol1gan1 Weyrauch In un buno di prosa diamo la versione dl un i::O :~J,';!,°n:ea fi:: ~~e;~~dei,s: 101del volume.) l.c ,tonzo 011evC1 ormai ,010 tre pa– reti e Il pavimento. Il ,ol/trto, la qua,. t4 parete, le /tne,trc e lo porta man,. CClV11110 dall'ottimo hl cui ero caduto. la bombo, Ideata, co,tndlo, trA1Por• i.to, lo•ctotG dol llo,tro. U no ddU porctt o.Nror ,m., por- ::;:~,::r; :-:,~ 'i:a''::t~(ll!::~9':.~ ~~ dOllftlO UJert/ ra.so al ,uolo; e lo ,ua. dfltnmone do Dtt. 'O euere non IOlo la diltrvtione d1 una local1ta,ma dlt.1enlr1 un lfmbolo: cht tutti I po.t1I e le cittd fnglell do11e1:1Gno euere dutruttc come C01:1tntrv. Ma 14 CON non r1u.sc1,e norr riuxl ,:,ercht lo 1ma,g1a,.oto della bocc11 ,o. verc hlavo l'Ultelllgen.ia dd cen:eUo; non ri11.cl, percht la bocca 10t.'trch10-– vo l a ma "o. Non rlw.scl percht le mani degli altri era"o plU Potenti delle n~ ,tre. Non rlu.scl perche non dovevc riuscire: Dio non lo voleva. Rl"grozlo– mo lddlo che non l'abbia perme,.o. D'altra parte nu.scl, Invece, la dl1tru• ii~=~. d,e:~P:!'t:Cr~i~e'fahetx:c~ 0 p!!~! soverchiato Il cervello, ,overchlato la ::i~~o •~::::chhtla 1 fo i:n~,:!f 11n~!~~~. 0 f!: !°~~cirb1:1~av~s:/~~v:~::c:~~: pito le cltt4 Inglesi, ma aveva colpito ~nto volte di 7>lù le clt!d tede,che, Il che vuol dire che que,te si erano me• rltato U co,tlgo cento volte di J)lfl. Rin– graziamo lddlo che et abbia colplt9 cori violentemente. Piangiamo, ma nel• le no.stre lacrime non 11l"slnua ombra di cottioerlo, di tradimento, di volga– -ritd. Piangiamo percht tutto code,tt 1cfaluratf, e di Coventri, e dtlle oltre f't~e&e~n/'~11 /,;r:: ~'u:: •;~!n'J: ttt~~ Sappiamo bene c.he non abbiamo an– cora ~uato di pecca re, mo preghiamo iltflltenremenre u Cielo che d 1tro- ~n~~e r~=.:~nr:J:u"m":oe a::::r. Jore; ma que,te co,e dovranno 11n gior– no ceuare, e do1:1ranno e11ere e,ecrate. co~ ~c:fi,d: r,;:!~e~;110:::at: ~:,~ .sud-ut, nello direzione, per cod dire, di Rouen: la terza e,o t'Olto a .ud– ove,t, ver,o, che 10 lo, Sttlling,ado. A Rouen abbiamo roso al suolo la cattt• drale, la Tua cottedrole, o Signore, a Stalingrado abbiamo qua1I ,confitto I Ru11I, mal I Ruul hanno poi titro– mente annientato tutti noi. Coil la guerra ha gouovlgllato t trincato d~ vunque, .si, ha terribilmente gouovl,, gll~t:,?o.'1:o 0 1;;gsgo":::'tdat~:;1~ak°o1d~g:_ riamo cominciato a cravulare, proprio 14 dotie Il diavolo s 1 cde a banchetto con lo guerra. Il diavolo ha cominciato a rlamplre le /ouct della guerra, e una volto che la guerra ha comlndo.to a gouovlglia– re e a tracannare, ha po i continuato a ::ì~';rJ'~e~t~~!~n:4JfDO'::z: ~=: CGJ1na. e divoro e trocaNq /lncht cre– J)G. Eceol4 Il crepata.. Ma dopo che noi 4bblamo comin– ciato a ,oddU/ore gli oppettU dello gverro, ,zon le cede onchf VOIdoto do mangiare e da bere! Ptrcht non 1kte cenutl do noi a dirci: • E' o ra dJ /fntrlal Baita, Jro, telU/ Bcut11, ba.da, col ,a"gue, ba.sta col 1ongue dei bambì nl. col 1ang11e delle donne, col 1anque dt'i ttcchl, col '°"" gue dd nascituri. Percht non avete gridato7 Per-cht non aoete lanciato 11n grido di pac, e di giusHzla, In un fm. peto di bontà e lfmpotlo 11mono7 Noi tutti dobbiamo wrqognarct dlnn11nzl al fiori. Ma, ai, lo ,o percht non siete venuti. Noi non eravamo I vostri fra• telll. Que.sto e quello erano I vo1trf fratelli, ma noi In mana. non lo ero• vomo. I nostri soldati dovevano, anzi• tutto, gettare in un mucchto que,te maledette armi, e 7>01occorrere veno di voi gridando: • Via que.ste ormll Slamo tutti fratelli!». /tfo I brutti manigoldi non ce lo per• ml1erci.Batterono moneto falsa, e dfs- 1ero: • Il nostro onore t anche U vo-- 1tro onore!•· E .ti che Il loro o nore e ro 101tanto la loro vergogna. E co.tl Il comporta• rono con Dio, col mo ndo, con tutto/ Oro vi e,ortlamo 1olo: • Pen,atecl bene/ Sfate lntelli{ltttil State buonU Siate crl1tlani! Siate uomini•· Non siate olla fine oof come eraoa– mo nOI In ,rindpiol Siate, ""o oolta per umpre, contro lo guerTo/ DI.strug– getela, lo spoventOAa e obbietto guer– ra, come noi scia.guratf volevamo di· 1trvggere Cot1t11trv, come voi avete dl- 1trutto Darm1ta.dtl Sterminatelo In ogni ,ua fibra, radicalmente, radical– mente! Dew enne annientata al punto che I "o,tri figli ci debbano chiedere: • L.o guerro7 Come era"!•• e I nostri nl7>0tf: • La. guerra7 CM roba t7 •· Deu cuce annientata al punto che I nostri pronipoti non et Jaccfano nep. pure piW domande flmill. E o t11ttl - figli, nipoti, pronlpoU - noi ri1ponde– remo: • GuerTal Ma la guerra non eil- 1te. La guerra t uno /avolo•· WOLFGANG WEl'ltAUCU (Traduzione dal WdelC0 di Morfo Necco) WOLFOANG WEl'HAUCJJ cozzare contro le pareti rocciose del Mount Whltnay. Ln rovina è onnal Irreparabile, entro sessanta. secondi Il oc 6 si abbatterà contro Il monte, e Jo&eph Billlngs rimarrà, novtllo Promeleo, confitto sugli alti dirupi. Jn questi brevi attimi di vibrazione lnterul .. alma lo spirito del negro si universalizza, e al eterna. Joaeph non è più Il piccolo ntgro che viveva la sua vita ora per ora, ma 6 l'essere fremente che vive, nel fatali secondi, tutta la vita, tutte le pas.,lonl, tutti i pe~ aleri, tutti I aentlmentl, tutto li male. tutto ~ ~ti ?r;.~,~1:J~ :1~ ~ ~ ~ frangono tutti, Il mlcrocouno che si ldtn- ~~~~tacg!a m,~':'~it1e'1 ~!:pfulcfìve~~ coevi e tutti lii apazl si contraggono In un punto, l'umile portalettere si erge a giudice, accusatore e ammonitore di un mondo dl ~~f1 1 ~~!n1f:~~!a~a~":;~nJa ~:1:!!: foresta del Ciad una gigantesca serpe che tutto dlstru11e. Nel territorio del Ciad le UTJ)f. gettano le ,coglie ai,cltlcchl•ndo,1 fn.rieme, - e q11an– do hanno gettato le ,coglie - 11 riuano In ,u. - Eccole diventate un'unica serpe: - ecco, ecco - la urpe della profezia - d ~rge dalla pl(l sacra foresta del Ciad, - ~ntro della terra, - su su. fino al cielo, - !, g:~:v1n~ 9 :;:c: 0 ir 0 :i~Tvag/:.r !P~~e ::dt vedi: enn non frova l'uomo pfW malvagio, - chà tutti 11onoegualmente malvagi. - E lo ,erpe del la p ro/etla - divora tutti quelli di llammer/ e.st, - dl A.H~clon, Ginevra, :'"&1~b:k, Ka::::;;c1t;Ìt11~"!.be,ion ~::d~d~~è le montagne; montagne ,enzo erba e mo- .scerinf, senza alito e suono. Negli attimi eterni che precedono la cata– strofe tutte le epoche si rtrrangono fulm1 ntamt'nle nella tantula accesa del porta lt'ttere negro, Umili 1mmaglni del passato ~~~~~weocea':i ~!ie~~e=p=:~ plutl da lui e dalla dOnna, e,•ocati atti, pen 11er1, aenttmentl, propo&ttl, crimini. protei d~!cc,;:'';!,~~p~nJ:;:nhtoèo~ f::~~~ e mentre: questo umtle dia~ si svolge, una bomba atomica colpl5ce un atollo e poln. ria.a lot'dlclmlla pecore e capre, e sgomenu JII albatri che volano intorno all'atollo, che non ~ più quell'atollo, ma ~ l'atollo • do ,-unque •• perch~ dovunque trionfa Il male E 111albatrt ora conversano con Joseph, e. Joaeph, nesu attimi perenni che precedono li\ auw. morte, vive tutto ciò che accadt: episodi 1nat1nlrtcantl ed episodi grandio.,I, Hvenlmentl che 11 svolgono in Amtrica, avvtnlment! che 11svolgono in Danimarca, nel Vietnam, a Pi\lermo. Nella 1t1anteaca bo.lieto..composta di cen- ;\ti~\~11~ n~:;:r:~~\ ~~l~,~ 1 ~to~~t~1:a ps':! z:cttnta quel versetti che I tedeschi chiamano Strt'Ckverse, confluiscono nlla rinfusa cenni e nlluslonl dlsparatlulml e ratti e pensieri del tutto eterogenei, che non sempre sl mu– mlntmo reciprocamente, nè si coordinano. E nrnnche 11può dire cht tale Incoerenza sla dovuta solo a concitazione, per cosi chla– mnrla, plndartco-dltlrnmblca, mn spesso si tratta proprio di arono di anlomerare per ~1t~o~eera:, Jì~~ d\r~~~à d? 1 t!~t'::,I~nE anche I toni discorsivo, ballatesco--popola– rtnlante, epico, lirico, ecc. - non riescono aempre a fonderti e a creare una su1te– at1one unitaria. Pur con qut'sle riserve, e tenendo, inoltre, i~~t:n~h~m~~~ ~ 1 1::rera~~ot~an~~ pulso spiriti e modi propri di Joyce ed Ellot, al deYe ricono.,ccre alla immagln&z.Ione di qutsto scriltore un lmpeto ed una. \-em-teru.a insoliti. Diaogna anche com·enlre che I suol ttntatlvt di aconflnare In territori flnora. inesplorati al possono spiegare e gnzsttrlc&rt non aoto Pt'ru&ndo ad una esube.ranza di estro che vuole atoganl, rompendo Vltti vtn– coll tnadlslonali, ma anche considerando che la Wtlton,chauung In cui respirano le opert: di qu~sto scrittort, pulsa nel sinceri aneliti ad una ~allngenest che erompe con dina• ~c: ~~~ 1 ~0~~ 11~!i1 1 d~1 e t~~f e st :'!t~frfo spettacolo della morte, E anche questa clr– COll&nza• molto Import.ante In una Iettera- ~f~1g~: :Jac;~f:tl~grd!r d~,~;~~~ 1 n~~~:: GIOVANNI NECCO l'.,. 5 NOVITA' LIBRARIE SLAVE Paroclia el romanticis inun dramma romantico polacco «Semplicemente» di Holan • Il teatro di due famosi comici cechi . « La volpe furba» • Quadretti praghesi ,li Ai\1fl,f,JLO Jl,IRl,1 IUPJ~l,LIL'~fJ Fra I drammi dtl'ttò. roman• }~i:~e:n~}~~."1:?~13 Fanfo.,fo di Slowackl, che ab– biamo riletto In una nuova cdl· i:ione curata da Jeny Skomlo– ltl. Jullu.s& Slowactl. uno del m:f~ori poeti e autori dram- Iaoo ~ ,rt=:h 1 n,! 1~~a d;~ teatro Il ,uo nome fu atnora ltgato 10prattutto ad alcuni drammi come ima Weneda, Balladv"a, Kordicm. di acttt0 tono romantico. Ma In questo dopocuerra sii studioli e i re- f~ /:~m~ 1 ~~e~ ,r:_u~n~ que atti Fant41to, che la po– lonlstlca ufficiale aveva alno– ro. trascurato, quasi 100rsendo nell'inatt eso reall. 1,modi quel• le scene quaico.sa di spurio che contraddice tutta la precedente produzione d el poeta . Slowackl seri.ne Fonla.slo verso la fine del 1841, nesll anni dell't'slllo, li dramma fu pubblicato por la prima volta dOJ>O la sua mort.e, nel 1866, col titolo OH lncorregglblll, Mo. sul manoscritto era stato ~fo'1a,~n1:,,~ 1 ~~~ea~t~I ~~.!~ del personaggio principale), e un amico del 1>0etartrerl Inol– tre che S\owackl o.vrtbbe v~ Iulo Chiamare Nuova DeJonl– ra qu"to ,uo lavoro. Percl6 nella prima tdlzlone critica delle opere de.I poeta nel UI09 11dramma ru stampato col ti– tolo Fontculo e COIaottolltOIO N11oraDeJonlro. Polch~ Slowa– ckl amava spesso Intitolare le sue oPCre col nome del peno- ~~81, d=~k>~~>.<~o~~~ Fantatlo, che arle11ta la com– me-dia di De MUMCt,pare Il pli1::~"r~~nta In questo dramma le vicende d'Una fa– mllj:lla noblUare polacca che. per rt.sollevanl dalle strettea.– r.e tconomlche. va In cen:a di un ricco partito per la fl1lla ~~~tif~ -~~o c:r~~Pt~~~!i salvarsi dal rammento, aenza però rinunziare alla IUAtra di r::nv1~':ì~::u! ~~~ ::ira ~i offrire la mano della figlia Dhma, benchè Il cuore di lei non sia libero, a un ricco vi– cino, lo stmno conte Fantulo Dafnlckt. Fantulo, attratto ~t~1:a~~f1~f:n~?~lf:.1ea~~~ 5ente al 11uoco, ma la sua ex– amato., la contessa Idalla, so– pravviene a lmpedlrgll I p~ gdtl matrimoniali. Motivo conduttore di quHto i~n;:n: :r!t~':.r!'.~nlfir. fettma di tutto quello che Slowackl aveva !ICrittosinora, Fonia.sto ~ 001trullo su un ~~m:e~le~é t:t::rl'r. ~~ con un precbo ,ronclo 80Clale. I romantici polacchi avevano schivato slnora nella loro crea- :fo~Jkf~1~~c!.rif'°~;:~cie~ ciò si rtat• sorprt1I a vedere :i:n;it1 1 a :rio ~~ 1 d~r1::n~ 1 : U motore della vlt• e come, pur essendo nobile lui a:teUO, abbia dlle rinato un n itido qua– dro della decade.nu t'.COnoml– ca e morale dtlla cuta aentl• llz:la polacca: quadro non me-- ~: ~Sft~ :~.~~~~o aC::on:J~~ Fredro nella commedia Vlta– lftfo. Slowackl rafrlJUrn con una satira pungente, con una me- ~~~t:o ~:1a~:~tl~~~~\1.c~r!! occup ato soltonto di masche– ra.re la sua v~ra condizione &Ott ole appnrenu d'Una 1010- ~a "ì~~•f:!;~{cne ,f'1f~tia ~~ Pantftllo che • come un capo attende la vittoria dal suo t'stn::lto di ducati•· Pantaslo !r~ft':::t'~'i~~~,r:a~~:t~~ ~::: le P06t raffinate che contra• stano con la sempllc\tà del vtrl sentimenti e rinllcono con l'h;npoverire lo spirito. Simile a lui nel contegno artlficlOIO, nelle ostentu.tonl t la O<Jnt6- :u~~li:i ~~ffu ~f~~J ~:~ pi. Entrambi al uprlmono con ~~t;!a':'~1~':!:'r:! 0 ,: 1 ~l parola l'artlriclosltl di coloro cui la dovitla del beni lmpedl, sce una retta comprtm1lon, della vita, defonnandone I rag,::r'àec:fnneJ:e ":Ji!t, perso- naggi, Slownckl ebbe a model• lo due tleure rtall: In Fanta• slo al ricona&ee Il poeta Kra• slrukl e In lcJalla, l'amante di s'tra Innamorato della Bob~ wa, una ricca donna aUa6Cl· nante che viveva a Parigi con due rlglle, lontana dal marito. ! ii::~:toe,tf: ~~r'rd~~.re::: va voluto raggiungerla, fidu– cioso di poter stare con !et, In dllparte dalla petlei:ola emi• grazlone polacca di Pangi. Ma a Francoforte apprese che la. Bobrowa tra da. a1cuni anni l'amante del suo amico Kra– &lnskl, l'autore del d.ramma La non dittna commedia. L'ama, ra delusione lo stimolò a ven- tr'::Jo i:1 co ~'f!t~ei:Fs:ilrl~Ì nelle ace.ne del Fanta.sfO. A que sti persona~gt d'Un mondo ozioso e in declino si f~~r~~~!~: ~la~~n:! morato di Diana, e quella del d:tt'~!a ~ haH~~~:!'fa pena In Siberia. L'introduzl~ ne di queste rlgure scrve al poeta per mostrare Il contra– sto fra Il vuoto spirituale del· la nobiltà che deco.de e la grandcua rnora le degli uoml• nl che si aono battuti per unn ~~':é ~ 1a~~fg~: ~l~tP\~ Siberia, dove quest'ultimo era stato deportato per a,•er con• dotto un reparto di contadini nella rivoluzione de.I 1831. La amicizia dt'll'esillato polacco e dtl decabrlsta russo getta nu~ va luce su.Ila c~azlone di SJowackJ e sulla poesia roman• tlca po~. La critica più. re– cente ha ln!attl sottolineato iu:::fo ~Tae:.~: ~~e~ ai stacca dalla sua eluse per mettersi a capo d'Una schiera O<Jnt.adlna. u~U~~'ti te!~:= rivolto al paaato e alla mJt~ IOila, Il Fonte.rio di Slowackl anticipa l temi soclaH del dramma realistico. ta cerchia d'amici, quella rivi• sta ebbe tal IUCCUIO che I due attori-dilettanti decllero di de– dicarsi per aempre al teatro. Filurono Il proprto tipo In quello di due clowna dal volto imbiancato e dalla bocc.a di· ~~~a: e~O:::~e:- ~~le 11 l~ie~ femminee e dalll occhi trucca,. t1 a.I modo del vecchio ctntma; Werich, l'• autu,ato • dadalstl– co, atmlle a Orock:, aJ Pn.UIU• nt, con le labbra lnçandlte. O<Jmeln un'antica muchera comica. LavorandO aempre In– sieme, acnssero loro 1te1al le commtdte dtl proprio reperto– rio, commedie arricchite da molte canzoni, la cui muaica al dt've a Jarotlav Jeu-k. Quelle canionl, ti loro serto, l e loro battute Ce in specie le ace.ne dinanzi al sipario, In cui im– provvisavano au un tema pre– stablltto) esercitarono un enor– me Influsso sulle giovani 1ene– rattonl e-aono vive ancor oa:11. In un primo tempo Voskc>– vec e Werlch cornpoaero lavori di uno apen1lerat.o umorismo, ln cul esprimevano l'tbbre:aa vttalt, l'atmosfera rtolou, Il irusto della potala ceca dopo la prima 1t1erra mondiale: ammi– ratori delle comiche dtl cine– ma muto, volevano animare 10 !f:1~ate:1~'!!:1:ne udna~~: 1 :: campo alla ra.ntuf.a. alla pura risata, senu intenzioni mar• rana~:iu~1:~ l'~t~~=ri:rt dinanzi alle minacce de.I nati– smo, Il loro rtpertorio assunse aempre pii>.carattere di aatlra politica. Di queato secondo pe– riodo 10no appunto I testi rae> ~~I m~\o:!u1~S::!cs1~~ ble nu:1onaltstlche, I ceeart, le frasi impennacchiate de.I de– magoghi. Pra le rlltampe ceche. phl notevoli va segnalata quella d'Un libro di Rudolt Tunohll• dek, apparso per la prima voi• ta nel 1920: l.c oolpe furba, vi• vace racconto che tomi l'ar– gomento a un'opera del tam~ 1 dut tomld Werich e Voskavtc ton li mu1lcl,t1 Jtuc (al centro>, In una fotorrarla del lutto lntdlla anche In Cecoslovacchia presso la cau editrice « Lo scrittore cecoslovacco• un poe-- cl1~. ';!'r i~t:!:risif à~f 1~:r:!:1~ ne e pienezza dl llnguaagto, si riCOlltga alle sue Optre ml• allori. Il J)Oeta lmmaglnn di Incon– trare un vecchio In una riven– dita di tabacchi e di rtears1 con lui In una btttola, dove :~il~~. nc!~ttf,;~g:et~! sportava blocchi di marmo dal· le cave di Sllvenec a Praga ~a'zi~~~\~tii~~eldJe;.~ tro Nulonale nel scttanta-ot• tanta del secolo scorso fu una delle pi.gme più. fervide e O<Jm– moventl della storia ceca. Tut,.– te le rt:gtonl, tutte le province, ~;:iw~gjù dt;:::a m;id~ costruzione dt quest' edttiCJ0 che t contemporanei chiama.– vano • cappella dOrata sulla Moldava•· li Teatro Naziona– le di Pra11a ru ln realtà mnal• zato dalla gente u mile con una dedizione ed una g ene.ro– sltà che parranno an cora plu grandi se si pensa che, dopo la :~a~r~:~~n;, r~ed;z~lfu ar~c~ strutto con le collette e Il con- so compogltore moravo Leo• Janàcek. Il libro di Tesnohlfdek si tn• ..erlsce In quella ricca &e.riedi lavori con cui letterati e mual- f!'t!v~;~\~ie t'ct'r~ol:n!:~:~e daall esametri del Relntkt Fuchs dl Goethe -.Ila fot'Ol0 dello volpe di Stravln,ktJ. TemohHdek ebbe una vita tor– mentosa, aolltarta, e I aual romaw:t, p1tn1 dt peulml&mo, di dlliPtra..zJOne,n, recano la Impronta. Soltanto nelle pa., ~n~i:1n':'na~'rnt!u~:· ~ui;. strare • col testo una serte :lavd~. ::i', ~~fea :::1~: carst dalla PtAnte mallnco, nJ.a. dalla squallida morbo&l.– tl che aUllg~ I IUOIromanu. speuo up1n.u ali'uemplo del ~:...n:i ::" l~a~ 1~~~~t. q~~ ~:,:: verbali la vita 11olos.ae libera della natura, e con sano un» nsmo popalare, con trepida artettu011tl per gli animali e per le piante, descrisse le tu– ehe, I capricci, le astuzie dello. sua volpe che, come cli allrl penonaSII del libro, si esprl• me In un succoso dialetto m~ ravo. L-----_-_-_-_-_-_:-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_:-_-_-_:-_-_:-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_:-_-_:_·-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_:-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_:-_-_-_-_-_~_,_'"_'·_J_o,_n_n_•_Bobrowa. SIOWRCkl ~~~beu~eld3!s~~ere1 g~;~~e~ polo animava quelle generfttl~ nl. Holan \'Uole appunto esprl– mrre Il senso di dlgnltà e di elevatezza. morale da cui era ispirato Il padre del vecchio, semplice carrcttltre, o~oglio, so di aver contr ibuito a lla eo, struzlone di un· ope.ra che d~ vtva strvtre all'Incremento del• la cultura del suo popolo. D poeta conclude ricordando che quell'Uomo, pur convinto di tr~~~rt'Jr ;~~~:::i~~~~ ra le tl~re dt ucctlll e di In• setti, le llbellule, le rane le c!cale, I 1am. utllluando n'eua partitura I molti appunti mu– sicali che aveva riunito ntl corso dell_aaua vita sul canto dtl volatili e SUI VtflO delle be1tle. Sia li racconto che la opera 10no una aorta di fffrie panteistica, non priva di In• terulonl ttlosoflche e accompa– gnata da una satira bonaria delle coiuuetudlnt umane. C<>– me accadi! In 11mm laTOri, l'in- eca Gino Bianco d~~~ ~:J~u~o 1til e1:ro;o,c?~ gli, non \-Ollemal entrare nel t~tro, al rirtutò di calpestare quel •santuario•· di cui sl ri– teneva lnde;:no. Una Rmpllce sublimità pervade questo poe– ma. la cui .scrittura 1mmagt– nou, scorre le.ntamente con caderua epica, lndu1iando 1n aneddoti, 10 r"iOe.ssìonl,In pa.s– pggt !IIO&Ofi~-•• La 1tt5Sll casa editrice ha Intrapreso la ristampa delle commedie di Voskovec e We-– rlch, pubblicando un primo volume che contiene L'a.s1no e l'ombra, Ballata di stracct, li dritto e U rovt11cto. Lo pesan• te Ddrbora. Questi due comi• cl di vnlore europeo legarono Il loro nome nel ventennio tra le due guerre al famoso Teatro Liberato di Praga. Compagni di liceo, comtnc111ronoscriven– do e mettendo In scena nel• l'aprile 1927la ve.,t-pocket re– vue, una rivista che nella sua comicità si Ispirava al vecchi erotte.schl filmici e. all'Umort– amo dadai.stlco d'Un Roussel e d'un Duchamp. Nonostante tosse concepita per una ristret- ~=a ci:fi1! ~n~m~:tl 6 d~~j uomini. In una be.Ila edtJ.tone Illu– strata da molti acquerelli del pittore Kamll Lhottk aono stati ora rutampatl I Quodrtt• ti praghe11 de.Ilo .scrittore e poeta ottocent~sco Jan Neru– da. Neruda era nato a Praea, ~~:i~• :~~~ta?~,~~! t 1 !: goll plttoresc:hl e le flgurti più. ~izr:r~~cici'a!Ja~~gi'\~~~~t~e~ delle sue novelle. Sono noti an– che all'estero, ad esempio, l Racro11tl di Mala Strana, nel quali Neruda riusci ad espri– mere Il fascino e Il colore d'uno dtl pili tipici o vetusti quartieri prngh<"SI. Come In 3uel mceontl, anche nei quo.- u~~~1~1:a ~r~~~~\C:~ri 1 ;~:,: evoca flirure di mendtcanll. di ttaccheral, di pollllottl, di lm• t:ta~ke ~~r:~:ui~ 0 ~t1ro~~ e l'amartu.a.. ANGELO MARlA RJPELLIXO

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