Fiera Letteraria - Anno IX - n. 29 - 18 luglio 1954

LA FIERA LETTERAR Anno IX • N. 29 SETTIMANALE DELLE LE.:J'TERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica, 18 luglio 1954 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 * DIREZIONE, AMMINISTRAZ10NE ROMA, VIA D'ARACOELl n. 3 - Telefoni: Amministrazione 684097 - Redazione 684~8 • Pubblicità: Amministrazione e LA FIERA LE1TERARLA >. via d'Aracoell, n. 3 - Roma - Tarlffe: Com.merciai! L. 150 Editoriali L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 75,; - Estero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100. Spedizione In conto corrente postale (Gruppo ll) - Conto corrente postl.le numero 1-31426 UNA GRANDE XNCH](]E§TA DELLA "lF!lERA JLJETIEIRAR[A;; ,\;ftl L'INUTILE SCANDALO DI UN NARRATORE ~ Esiste una nuova narrativa? Il prete bello Nonpossiamo lamentarci di BONAVENTURA TECCHl 1J Ho mtrnije3tato più volte il ,nio inte– reue e la mia fiducia 1wlki nuooo narrativa itallat1a; particolarmente con una con/&– re11.za, che li.aproprio lo stesso titolo di que- ~~~ i~z~eit:: ;gt:~l~h~~o [/j~~~ aggiornandola sino (l{Jli tùhmi nomi e, per quez che riguarda i n110t1tuimi scrittori, dato che cui 80110molti e gli inizi di 09n1mo si pouano pr03tare a q1wlche osservazione, diliidendoli per regio11i e per città, !J Penao elle i giooo11i nel comple.sso~ nonosta11te la loro mllurole impazienza d1 acqui.stare notorietà, 11011 po.ssai10 dir.si del t1"to acontenti della critica, Trent'ant1ì fa era di prom.matico che uno .scrittore tton !;3" i-e.t i9' COM=~::~~~ ton.~~. fatta ecce:ione per po– chiuimì oo.s1. C'era pero, iJ vero, allora, 1,1na maggior fiontura di rivi3te e di giornali, in cUi i giovani st03ti, colti'Vando la critica, anche H non do.vano az primo libro il .s1t.g– geUo della fama o dell'autorevolezza di un gi1utitio critico dì indifcutlbile t1alore, pur contribuivano a un primo riCOIIO-'Cimento che aveva la .sua importanza. negli a1nbie11ti letterori. Lo a1xmtaggio dei giova11i. 11arra~ tori fo poeti) di oggi d ohe i giotx.un mede– sinii t1on fanno generalme ,a.te critica, e nep– p,ire queUi elle s'avviano ora ai quara11ta a,rni. 3) Ri.,ponden) a que.sto terzo p1mto on-– che con la q1wrta rispoata. Se ò vero da tma parte ohe le -ultime qenera.zi0tti letterarie aono atate attratte da ideologie sociali e ohe, ~e~t~g~~:. ru:i~:1i:~!d:'/t~ 0 u~·o;;:1::~~ ucorrohsmi, specie di quello nordamericano 1 t vero a11che che 1 11ei cC1.1i migliori, ciOO nei rapprc.senta11ti più wlidi anche di q1iella ohe ai potrebbe chiamare la terza oi1data della ,wOtJa leaeratura italkrna (nei c,iovll- 11/, per in~enderci, ~ui trei1t:c11111iJ,,il b1sog110 u, et qu,tU /ort ~;~ come é noto. og114 giorno di 11iiil'inte,.. resse ore.soe per la nostra narrativa. i,1,nolti ii, 1,1iva si pe11sa :eJ:e!~gr:Otfvatl i1~%i:n: 0 d:'it~bft~ ~~~~f1': queata parte, i ,mouiasimi norrator,i itolio-ni !7:11:f'/~!~n!!}f:;i~;~o~1°t!~:1~if,~',~::g.,d~~1~!::~ ~,1;u· ~~, 6 i~l~~~~t~,l 1 9sip~:,t: =~~Ili~~~ zione di scrittori che. pur traendo tesoro ~Yt: ~:13;;:;:~~r~.,: 0 ~r1:V:-~ef.~ln 1 !nft bi.sO'!]nodi creare personaggi. tiarrare t1i– ce11de; proseD:uito poi quello suiluppo, da una altra generazione. elle adc.sM iJ s1u q1wranta. olnq1te a11ni e ohe 11,aavuto, iri co11fro11to alla •prima, lo fortuna d'una maggiore li'?Br• td di movlme11ti e di articola:io11e 11arrat1va. 7) Non -vedo trna differe,iza sostanziale fra la letteratura del Nord Italia e lo lettc-– ratura del Sud. Semmai - e ho detto a,iche ?,}'?:li~ ~:,.i~ 1 i~l~:l:o~t~elle gl:otr;ttir!v~~~ in una posizio11e di privilegio i11 <,rurnto. che nelle re{J'ioni meridionali t di .solito runa– .sto più vivo e più. ricco il retayg!o delle =~:~ce~,.~~•~ l:"tis~~~~,ti~~cira ~ù,.aci::. raie elle, anche it1 que.sta riccltez2'll. c'é tilt pericolo: per e.semp,o, .se mio 3erittore, pu– tacaao, 111eridio11aledime11tichi troppo le ra-: gio11i dell'arte, pre,ulendo per buona ogni primitivitd. o eoceuo di pa88ioll('llità grezza. E d'altra parte, u110 scrittore, v,ttuto itt uii ambiente diver.10, 1iiù modcr-110 e 8oal~ trito e magari arido, ba.SI( ! ,ohe abbia co– .scietita vera d1 tale aita poalZtone, per •"PC– rarla. Si tratta, sovrottutto, di CMi indi– v:duali. ì "problemi" noncontano di GIUSEPPE MAROTTA 1) Pe11.so che la narrativa italimt.<tabbia av1ito. dopo l'ultwu, guerra, una fcl1ciA.sima 8tagio11e. E ciò aoprattutto PIJr m~rito dei ! 1 ;'~ 1~; 1 !~Ja;:io~B;i;';~· ;~:::i_~[te~?tht~: ,.1e 111 wt libro co11ta l'arte, co11ta l eapreJJ- * Questa Inchiesta non ha la pretesa di scoprire nè rivelare nulla: vorrebbe sol– tanto rappresentare un contributo di chiari (icazione. Abbiamo chiesto a numerosi scrll, tori giovani e giovanissimi che cosa penSI\Hero di quello che avevano scritto, eui e I loro colleghi; abbiamo rivolto le ste$1Sedomande, con qualche variante, a molli scrit• tori di genernzlonl precedenti, e ad alcuni critici. Questo dialogo «Incrociato• è lnqua– drnto dall'ampio esame critico di Ferdinando Vlrdla, che è Il primo tentativo di dare ordine n una materia vlvn e nncorn confus.n. L'Inchiesta seguiterà nel prossimo numero. Frn gli altri, pubblicheremo Interventi di: Goffredo Belloncl, Carlo Bo, Alberto Moravia, Mario Soldati, Goffredo Parlse. Pari• de Rombi, Luigi Snntuccl, Nello Sàlto, Enzo Bettl1.a. Edoardo Fcnu, Giacinto Spagno- ~j~t~a'fr~1:1?0 ~f1~~e~:~~1~!~~:8~rig~ 1 v: tJo ct~t;f~i. 1 {rga;ii1~~~t~i.' g~!~;~r~ttit gorelll, Vitaliano Brancali. * Ecco le dnmande che abbiamo rivolto agli scrittori: 1) EslAt.e una nuo,•a narrali va t t} Penu che gli sc.rlttorl di o&rl, e 1pecle I glonnl, poseano d1n.l contenti della critica.! S) Sente la 1ua. opera In una. tradizione, o fuori! 4) Sul suo lavoro di scrittore hanno In 11ualche modo lnOulto sii a,•,·enlmentl desii ul– timi anni? 6) Si sente lc1tato a scrittori anziani, dl altre genemz:lonl! Qul\ll di essi la lnteres• sano di più? 6) Qual'è la sua posbJone rispetta I\Jla narralh'a lntemadonale! 'O Pensa che tra la letteratura. del nord e la letteratura del sud e&l!ltano g~tando.11 dltterenze dl 1tlle e soprattutto dl con tenuti? aio>ie,co11ta lo atile e ba.sta. Me 11einfiachio dei e problenii ,, degli eou1mti •, delle < ac– cuae •, delle e iatan:e ,; det€3to i e ra71por- ;~;•,!tJe':-:~t.l~~l:J;;!g':;:r:/fg~t~~1:11~1~,{,~~~ ~ei~t:c~vrau~~::i;/1!o~;t:1~1il:tia 0 rri;e~::~°. L'a11tico e ,iobile dolore di Cardorelli mi 111a,1da a caaa a riflettere, tne11tre il roz:o, co11th1gente. politico dolore di Silo,ie mi ao– .1pinge t1erao il 11iùvicino bl!lliardo. E ohe diamine. Certe yr~solwic ve,rne a'illudo110, r:i~e~g~,;!mc1gc:,fe jò°C!~C:~o~~:ilip:!~i,:,!~ revole Di Vittorio e d!ìlle fr(f901'08e Cam~re om– Bia– sion, Stefa11ile, Montellil e 11011 pochi altri. !J Gli scrittori di O!l?i, esordiet1ti o a/– fermati, 1101111osso110d1r8i conte11ti della critica. Di rado 1oia veloce occhillta dei t1ostri gittdloi meglio <Jllali./icati acc11de su di 11oi; .s1tbito do1>oeNi tor110110 ,, gettarsi sulle_ f':.°Prie auve11t11re (Ln Ronda, 1..o ~f:t: er'::i• ~f!· '!:!~JJ~r,ri;,3 :.:ra~!t!p~~:t~::t~i 8 :bf~~?o Cf:t;/.:'i~ g memoria q11e.1ti ricorretiti. os.sc ,.sivi temi della vigente critica; e non aa1ipiamo, da e&a, q1ur.ai ,iie11ta di t1oi. lo comincio ad e.,sere molto tradotto, m'illumina ,lirn~ite lCt sper<rnza di otte11ere c11mlclte co11s,yl10 al• l'eatero. Di im1iortante no11 ho al mio attivo, q1ti, in ve11t'a1111i, elle tre llrticoli cli De Robortia, tre di Gigli, due di Falq11i, uno di Flora, uno di Raveg11ani, 1mo di Tilyher (.s1d mio primo grcm10 libretto: 1932), 1rno di Caj1tm1, uno di Gargi11lo, 11110 di Ceochi; Abbiamo appena incominciato di VASCO PRATOUNI I) A volte u:111brache non ,1i rit.sca a dir bene dell'ultimo arrivato se prima non af t fatto Il vuoto alle sue 1palle. Una narrativa Italiana. e dai 1,-a/oribene accertati. t esi– stita anc1it tra le due guerre. Basterebbe il completamento del • corpu., » delle neve/le pirandelliane. e la «&coperta» di Svevo. le opere dl Toui. di Pa/aueschl. ecc. ecc.. per ~~~~theclte:~,r~a;r:J~fo :~cr:c/~;; 1 ~~!~ revi&ione. che certi valori ingrandi&cano e che altri dt<:(Jdono. appartiene alla Jogicn, derle C08t. !Jel'rtsto. t,(vremmo fnutfflfte1tU> ae non Jaceutmo tesoro. oltre che det nostri ~1iliri~Tat:.e:e;::i;tgic~!' s1' ~1rr::~~~ .. realiuno come di una nuova narrativa. Nuo· va perchè ultima In ordine di tempo. ma an– che percht variamente e decisamente impe– gnata nello raJ)Prl!sentozfone della rtaltd e del costume co11te111pora11ei. non 11tù estra– nea ai conflitti della socfetd e del 110,tro vi– vere quotidiano. Anzi, ambiziosa di raggiun– oert un ambiente e un numero di lettori sempre più vasti. No11dimeno t do 7>0rre at· tenzione che il 11eoreoli1mo non t ne una .tcuola nt un movimento. ma JrDSSO modo una corrente entro Id quale ci p1ar:e di Jar con– fluire opere di scrittori di educatione e for– mazione e ìnttreui i plU dlverri. Qui CO· mine/a Il discorso. Z) Si. se t e l'articOlo di Poncratl » che e.1- .sl cercano. Mi splt'r,o. Mai come oggi l'at– tenzione della critica t stata lar.to de.sta e .10llecita nel conJronti degli autori giovani ed esordienti. Tuttavia. io credo che a un otovane autore dovrebbe intere,&ore princi– palmente la critico del &uoi coetanei. Anco– ro dieci q11lndicl anni or 10110. ci ,i permet– tet:o di sorridere dell'articolo del coro Pan- crcui .1ul •Corriere». che esulava dalle no– lftre ambizioni e ci ,1embravo una apule di laurea ma anche una ,pe,cie dJ la.tiolavlo. ll consenso dei critici della no,tra generazione, al co11trorio, aveva un po· iL auono del cam– panello d'oro di Salnte•Beuve che e&altava Lamartlne. Magari gid da alloro 11 diuen– t.iva dai 11wtrl critici fraterni. ma anche cl .1i nutriva delle lOTo indicazioni, ,t creJJceva in.sleme. Oggi mi 1embra che quuto 110n ac– cado. o almeno, elle non abbia più lo steuo pe10 per i nostri olovani 1crittori. Non 10 ,e essi sono plii fOTti: certo cominciano con molta sicurezza. 4) Indubbiamente. E non perchè durante Il /tUCi:m10 fil mio primo libretto t del '41) fossi costretto a soJjocare la mia Jantasla e a tacere le cose che avevo a dire. In quegli anni non a11rel.1aput.o dire niente di più di quello che mi riusci di dtre. Nello mio .sto– ria privato. la lotta per lo riconqui.!ta delle ~~!l!\'::.;:oc:i 0 ~~~ ~e1~'~s:n ~.,r;g1: · :rJ~ e::~~im&:~, fa:ira:: !! ~:,~ Del resto. pen.so non dovrebbe easere dilJlclle rfievare come l'am~iente. i personar,r,i. le e si– tuazioni• dei miei primi libretti in chiave outoblograftco, .siano oli .1teui dei miti libri scritti e pubblicati dopo il '45. Tonto e li qu'trtiere ». quanto « U cro11acl1e •· od cscm- ::::nt:~n,,:~//go,c:fo~ ~7 1 ~~- ~J'fe~'!mn:~-l e 'foppeto verde» e de « U amiche». Que- !~~rrt~11 le'r :i 1 1~e7~~~~~ ~naa;:g;rl~tu::,.a ,~: 3cfare intendere in che senso e in che mi- 1ura hanno influito ml mio lavoro gli avi:e• tzimentl degU ultimi anni. E per concludere che io pen.so di avere appeno incominciato. D'altra parte se che non blsoqna aver furia. ;~e 5 ,~ :~~~ ~~r:~g{::;::g~ :eri: :~~~ letteratura. non credo sia argonu,nto da po– tersi liquidare in poche righe. Cefto. « 1 Ma– lavoglia• non può averli .1critu 11n trlcJJtt– no. nt « La coscienza di Zeno• un roman– ziere di Sicilia. Tuttavia. e Vergo e Svet:o. :,'::~te d~!u~~~ 1 ~· ~~';'1~~t:iet:;~~~~~t~~~ mo.o quanto ,embro, ancora ogr,i neceuoria. di Goffredo Porise Ha scatenato un arsenale di vizi per dar vita a un protago– nista: ma ne ha fatto un manichino, tanto che alla fine il narratore si aiuta come può con gli altri personaggi di scorcio * tli GIANCARLO VIGORELLI CHANDLER DROSSARD~ SCRITTORE ESISTENZIALISTA :Ji. 7>oi :vi1ì nulla; llocelli e Afo'lllole. al contTCl– rio di Lorenzo il lltag11ifico. se dodlcllte loro :l!11;itié i: 1 'ac~iu~~i~:~;y~~1o '~%/[gr~;.J;~ Il<, eg1w-lme11te UII ]10' di 1111bblico; tll(I Ì giov,rni, che ancora 11011 l'lw11110 e che t1at11- ralmc11te lo a.spettano dalle sc.,gncdc,zio11i dei giornali e dei 11eriodicit :JJ No11 'llli dom(lndo q11c.stccose. Pc11,10 che comunque io mi regoli quando ho la 11e,111a ili 1/UUIO, ,S(lrÒ sem1irc 1>0Sterodei 111iei a11tonati e C1ute11atodei miei posteri. Nuova () lei bcllezi<1, no11 la ttovità. Tom– ma.so Fiore ha rece11tcme11te of/crill<llo che i miei racconti so110 troppo trndlzlonnli e che i miei 11'-'r1to11<1yyi non sono nella storia. Gcaù. lo mi crngi,ro di morire lasciando ime, vc11ti,w di pagit10 che smno 11ellavoe.,ia; la ~~;~lòrf'~~i:nr:;ew~i~~o~':~o t:~ciie1oclt~ :;1t 6 to3/i~'i/io~i~ft're per u11 attimo dC1lle I,) I1nmagi110 di si. Ma il come e il q110ndo tton m'i11tercssa110. Il tc,voli110 me lo llCCOSto, 111 101 certo aen.so , al. Jietto ,mdo. No11ho OJ11llrntl e 11011 ho achem1, ho ricordi. il foglio fll'iulcrroga e io ris1>o11do.Il rc,c• ·co11to nasce h1 me come 11.11a sorcl<1collern e una sor<le1 gioia lo11tcrne; è 1111 fC1tlo C.$Sell• ziolme11te cd 1111icC1me,ite mio. delle miserie e delle grcmdc::e mie. No11 scc11de dagli scaffali e no11 tor11a agli SC-Of/"li. 5) LcgMo, 11011 dirci. Feci ima pc,ssio11e r,: :!:~;eie~f~i8:;:~;bf/f;f. i?~c,~;;~a c~;: 1 ~'. bligò" vendere t"tti i miei tiCri. fio ricom- 11rato Sllakupeare, Goldo11i, Ceroa11tc.s. R<J.– bela~, Cecov, Omero, 1'irg1lio, Catullo, Boccaccio, l'Aretiuo, Celfoli, Afon:on,, San Fra11cc.sco e molti, molti.ssimi poeti moder- 11i e modcrnmlmi. Qiumte J>ortc ai a11ro110 e so,10 tuttorfl dCI a11rirsi, 11011 solo 11ello letteratura ma <rnche 11ella11iU1trC1 odierna. con la chiave di Baudclaire e di Rimbaud! 6) Nou 11cho la mi111ma idea•. i\lc3ehi- 110, 11robobi!111ente.E' certo però c,l1e i miei libretti t1011 &armu10, fuori d'Italia, caual-– lucci 'di ritor110. 7J In ge11erala .,1, Per gli .scrittori fedeli n!la, propria origine, oUa propria natura, come potrtbbe essere diuer11ame11tc;f SOLITUDI~E E BUIO Biblioteca Gino Bianco

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