Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 7 - 15 febbraio 1953

Pag. 6 LA FIERA LETTERARIA Domenica, 15 febbraio 1955 ][ GRANDJC A."AESTJR][ DELlLA. SUA.. C[~J['JL'JCCA E DEIL SUO PENSIERO NicolòMachiavelli La religio11ecrocia11aciel/a liberL<Ì è la stessa libe– ra liberlà. di cui parlava il st·gretario fiorentino * di GIUSEPPE SANTONASTASO Gior~io F. Hegel Da lui trasse il principio della clialeffica, che riLen11eillusoria– mente cli aver rijormato nella. suo t.eoria del "ci.rcolo,, delle forme * di COllNELIO- FABllO posizione di contrari come la 1.,-oncep\Hegel, ma come • dla– Jcttlca del dllltlntl > cioè l'or– -::anlca e vivente comunicazio– ne che si svolge fra le stea.sa !orme perchè e solo nel t.ra – pn550 del d~tJnto a un 111tro, dR una ad altra rorma di ca– tegoria si accende J'oppostz:lo– nc, ch'c è Il trnvagllo dell'at– tuazione di quel trii.passo Rt..-– trn.vcrso Il cont.rasto del nuovo :~ar~:~. 10 td dii l~~~fo ~~ ·Gionibottisto ITieo fluire delle ronnc l'una nel– l 'alt.ra che corusistc Il • circo– lo > suddeuo In cui la realt.à 61 svincola da ogni schemA o si– stema, nunerlRllst.R o spirltun- 11$ta che sia per spccchh1rsl nel suo divenire effettuale. Ell– mlnatA IR religione. come si dirà, Il Croce hn preso per for– me dello spirito 11 bello, il ve– ro. l'utile e Il benc..-ovvcro la tetrade di estctleR, loglcA.eco– nomia e politica che doveva svuotare la velleità del sinte– tismo astmtto hegcllano. Ve– nlnmo A gapcre che queste qu11ttro !orme sono di pari dl- 1tnltà e non sopportano se non un ordine di succt:Mlone e d1 lmollcazlonc che non è izcmr– chlco, pcrchè per la clrcola– tlone della vlt.Rso!rttualc nes• suna di esse dà l'assoluto inl– 'ZlO e nessuna Il t-crmlne aMolu– to > (p. 18>. Livell11mentoonto– loc::lco quindi senza possibilità di recupero per quel tdo& che nn dal primi albori del ~:,– siero umano aveva pur sem– pre sorretto la elvllu\ dell'Oc– cidente: ciò che del resto Cro– ce stcs.so . Rimeno In prntc. rt– conogce (p. 30). Qui sta ln\'e– ro li segreto - se di at:itreto si può parlare ln onR conct• ,i.Ione com• plantncatn :t - della soluzione crocllm~. cl~ della sufffclenu e complel<'7za che viene •d a5111umere OQ'nuna delle quAttro forme dello spi– rito • ... per le relazioni str.s!e ·oteca Gino Bianco ~~~ec~~~~~~c'~J\~an~~r~~u~~ la quale le osaegno l'ufnzlo f: 11 posto nel circolo :t (p. 33). ~~àc 1 tnr;g~~1 1 !~~ :r;:s1~ H!!t~i era rlmRSUl tnnclRta dRI Si!I~• ma chlu!IO: Invece una voltn che la n1osona si risolve ln sto– ria e storlogran11, solo IR logi– ca della conoscent.a storica 6 ndcguntn Al pensiero cosi che. nl posto del rone progetto di unR • storia unlven;alc > e del vario nnslmnre del sistemi sem– pre unl!At.erall. subcntrRno • le storiche slatcnmzionl che sem. pre si ampliano e al Arrlcchl– s-cono con 1'11mollarsle l'Rrrlc– chlrsl della vita. :t (p. J1). Il vincolo, si badi, l'unità delle !f[~fo1t/~fi~ 0 Q~:Uia 1 ;:p~]; e ncll'urflclo che Adcmplonl: la pocslA è poesia In quanto non è nè formozlone lOJl:lcR, ~~r!~~~~z:~ r~c~/ i~~t:a~t~ non è nè fonnazlonc !~le.\ nè Azione pratlcA: Il giudizio lo– gico, che presuppone Il\ forma– z.lonc Intuitiva del sor1tello da. innalzare al prOOlcato.non può sorgere sen?.A la poesia ... ma. <"lò non toql!c che elnscunR forma, a volta n voltn, sia for– mn di unA materia e m11.terln. di unn forma e CO!II 11 moto ctrcolArc tornR. sempre di ca– po (p. 30, li bllanclo conclusivo di que– sto metodo è d11ICroce felice– mente Indicato nclln llquldn– zlone dennltlvn di ogni • con• trnrlctà metaft!llca :t nlla quale non era sfufiglto lo ste3SOHc- r1~~[:1~~a l ,~m:r1: ~~~u;~ non è pili quello duollstlco, mcdlnto dn Dio o dnll'Idca. ma l'unltnrlo, onde lo spirito !011:– gln es.so . per I suol propri n– nl, Il concetto di nntura e di mondo esterno e • CO!l Il vo.r. , co della trAstcndcnza è frr• mamcntc precluso> (p 61). DI fronte 11dHegcJ Croce non na– sconde l'lmpnzlem·J\ e l'lnsod• dlsf11zlone: si hA QUASIl'Im– pressione che Il\ Tlcfe t.cutn– nlcl\ del lesto hegellnno 1\a. ~~111.~i~!: epenfc::d1~~ar:~ 9 JJl confronto frA lo tlo B. Spavcn. ta e Il nipote B. Croce a QUC· sto rlau11rdo portt'rcbbc a rt– llcvl slanlffellllvl per In messa a punto del diverso ordine ~I lnt.crCMIdel due lcltorl di Hc– gcl. L'oppo,.lz!one su cui Insi– ste Croce fra la e concezione cuspld11le :t di HegcJ e quella sua dellA n1oson11come e cir– colo :t non esiste che In R.ppn– r.,nza e rileva proprio Il nu• eleo dt'll'cqulvoco crocl11no, Perchè è stato proprio Hescel che ha arfcnn11.toespressAmen. te c~ere la fl!Ooof!a un 4cll""'O– lo > ed un e circolo di circoli•· E' vero che per Hcat'I c'è l'AS· soluto. come Tot.RlltA ln-st:-c– pcr-~ e ch'esso è • rlsulrato >. E' però risultato di se stesro cd ecco perciò Il • circolo > t'd è ln questo che tocca vedere tutta 111• vLs Intrinseca :t Cdl ord!nt" rormale soltanto, ctr• tamente) dcll11 dlalett!CR he– gellana In quanto tale • cir– colo• sta a fondamento delia Jdentltacsphllo,ophlc. -ll slgnt– ncato di questo circolo hCRC· llAno è gqulsit.Rmente ontolo• l{ICO l'Assoluto è l'Ultimo cd è rlsultato, m.a come ciò che in realtà è Il Primo cd è Il\ rcAltà di tutto. Hci::el.è ve– ro. non ha mal ceduto alla tcnt1u:lone di cominciare 5en– z:a1tro - come Schell\ng - con l'Assoluto: si è mantenuto fedele. sia pur a suo modo. RI cAmmlno aristotelico della ge. rMchla dello spirito che dt1l• l'esperienza lmmedlRtR sale di form11In forma nno RI quieto pmscsso del puro Pensltro. TuLlRVIRegli confC&II. ~per• tament.c che la validità del cammino della dialettica è a•• s\curata in quanto tale c:im– m!no è protetto 11llcspnlle dal– la presenza. ooerante fin dal– l'Inizio. c1ell'Assoluto. Nella renomcnoloula: • Questa è la Fltuo:r.!one che Rccompaitna nella sua necesslt.Al'Intera suc– cenlonc delle nltllre delta co– scl<'nza. Soltanto che questa. nece\!!ltA medesima ovvt'ro Il cominciamento del nuovo <Xt· 1telto che si offre alla co!ICltn– ta, senu ch'cs,.a saopla come le avvcnjfa, è ciò che per noi AC<:IH1f' - oer dir cosi - dll'– t~ le !'l'»lllt'> (h:nter drt RU· rlr,..nJ rPhnenomrnol0'7fe dr, r. ... 1.-r.1. F.lnl,.ilunit, l'd. Io. Hoffmclstn. 1044. p. 10 Nella C0HNELI0 FABRO (Continua a, pag. 1)

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